SimoTocca Inviato 8 Aprile 2023 Autore Inviato 8 Aprile 2023 Vorrei oggi segnalare delle recentissime nuove uscite (ultime due-tre settimane) passate un po’ in sordina perché non segnalate fra le novità (né su Qubuz né su HRA) ma trovate e ascoltate da me medesimo… Inizio con un album “doppio”, le sinfonie quarta e quinta di Mahler eseguite dalla Filarmonica di Jena guidata dal suo direttore stabile Simon Gaudenz. Progetto interessante perché a ciascuna sinfonia di Mahler è accoppiata una musica specificamente commissionata al compositore Scartazzini (Italo-svizzero, nato nel 1971), una specie di introduzione e “specchio” di ciascuna sinfonia mahleriana, Il progetto della piccola casa discografica dovrebbe includere la registrazione integrale delle sinfonie mahleriane (compresa la decima incompleta…). Intanto dopo aver ascoltato la quarta sinfonia dico che… il progetto inizia bene! Perché è una bella interpretazione che fugge le frequenti “banali già ascoltate” interpretazioni, e indica strade abbastanza nuove che approfondiscono aspetti inconsueti della scrittura musicale. Per esempio si ascolti come sono in evidenza i legni, e in particolare l’oboe, nel terzo movimento, poco Adagio, che assume un carattere quasi pastorale. In una armonia con la natura che, è ben noto, Mahler ha sempre ricercato e descritto nelle sue sinfonie. Poi, dopo aver ascoltato anche la quinta sinfonia, magari ne riparleremo qui sopra…
SimoTocca Inviato 8 Aprile 2023 Autore Inviato 8 Aprile 2023 E, essendo per me quasi mandatorio in questi giorni, ascoltare una Passione di Bach, quest’anno ho scelto di ascoltare un album uscito da poco, che raccoglie l’esecuzione live della Passione secondo Matteo che ha concluso la carriera pubblica, come ultimo concerto, di Stephen Cleobury, una vita alla testa del Coro inglese del King’s College, aiutato nell’impresa dalla famosa Academy of Ancient Music fondata da Hogwood. Un album molto bello, con un taglio interpretativo meno “drammatico” del solito… La bella compagnia dei solisti, fra cui spicca la soprano Beven, vede un coro fatto di sole voci maschili e voci bianche… quello che probabilmente doveva essere uso ai tempi di Bach… Bella anche la registrazione live in 24/192… 1
SimoTocca Inviato 8 Aprile 2023 Autore Inviato 8 Aprile 2023 Avendo tempo (sembra strano, ma pochi esseri umani nel 2023 capiscono che è il tempo la cosa più preziosa che ciascuno di noi ha, lunga o breve che sia la vita di ciascuno, il tempo più prezioso di qualsiasi altra cosa.. perché tutto si “svolge” nel tempo, affetti, emozioni…) si potrebbe confrontare questa Passione del King’s College con quella registrata circa 4 anni prima, dalla medesima orchestra AAM e con un insieme di voci soliste di prima grandezza. A riascoltare alcuni numeri mi ricordo perfettamente del perché ho annoverato questa Passione della AAM con Egarr alle tastiere e alla conduzione, come una delle più belle mai ascoltate da me nel corso di svariati decenni… 2
SimoTocca Inviato 8 Aprile 2023 Autore Inviato 8 Aprile 2023 E volendo rimanere sull’ascolto di Bach, che in questa settimana Pasquale è quasi “un obbligo”, come probabilmente @analogico_09 Peppe converrà con me, mi pare giusto segnalare questo album uscito proprio ieri dell’ensemble Phantasm, un quartetto di sole viole. Questo è il terzo e ultimo album di un progetto che vede la trascrizione di brani per tastiera, non solo quelli del clavicembalo ben temperato, per un quartetto di viole, con un interessante nuova prospettiva di ascolto: la sottolineatura estrema del contrappunto, così tipico di Bach, è così importante per lui da aver concepito la sua opera estrema, l’Arte della fuga, proprio come un compendio del contrappunto. A mio avviso un ascolto interessante anche per i cantanti professionisti, come metodo di apprendimento…! Regostrazione ineccepibile, anche questa, in formato HiRes 24/96… E …che dire di altro, se non: Buona Pasqua a tutti!
wow Inviato 13 Aprile 2023 Inviato 13 Aprile 2023 Il 2/3/2023 at 10:36, SimoTocca ha scritto: L’altro album di classica contemporanea che ho ascoltato stamani è un lavoro di Uri Caine…. È Agent Orange, una specie di “collage” di brevi racconti musicali, in cui il sassofono solista costituisce una specie di voce che conferisce continuità al racconto. Pazzesco Uri Caine, mi ricorda il mitico FZ.
SimoTocca Inviato 18 Aprile 2023 Autore Inviato 18 Aprile 2023 Uno dei “segreti meglio custoditi” di Qobuz (lo dico in senso ironico..) sono le ultime sinfonie di Mozart, dalla 35 alla 41, dirette da Seji Ozawa e rese disponibili dalla Sony in formato HiRes 24/96. Dico segreti…in quanto con il motore di ricerca spesso si ottiene al massimo uno o due album …invece no, esiste ed è disponibile tutta la serie completa! E perdersela…beh, perdersela vuol dire perdere molto! Le interpretazioni del “folletto” del podio, ormai con i capelli bianchi e già in corso di chemioterapia per la neoplasia digestiva da poco diagnosticata, sono quanto di meglio si possa trovare …. specie per chi ami il “Mozart” classico alla Böhm…. ma reso appena più leggero nell’orchestrazione e senza troppo “vibrato” negli archi… e se dico tutte, in formato 24/96, intendo dire proprio tutte le sinfonie dalla 35 alla 41! È Primaveraaaaa….svegliatevi bambine….! 😉 …alle Cascine…coi prati in fior… P.S. Citavo la famosa canzone Fiorentina dei primi del novecento… È Primaveraaa… proprio per festeggiare la nuova stagione in arrivo… e con cosa di meglio se non con il Mozart di Ozawa?
Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 23 Aprile 2023 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 23 Aprile 2023 L’ho appena segnalata su un’altra discussione …e non potevo non segnarla qui sopra, questa splendida lettura di Sherhazade di Rimsky-Korsakov! È la prima registrazione di un giovanissimo direttore… un millenial! 23 anni da compiere…Emmanuel Tjeknavorian….giovane sì, ma con una classe immensa! È una lettura magica perché esalta la componente fiabesca del racconto musicale di Rimskj-Korsakov ma senza per questo non essere giovane, fresca, rapida e anzi rapinosa nei tempi. L’esecuzione dell’orchestra tedesca è tecnicamente perfetta. La registrazione in digitale nativo HiRes 24/192, ascoltata sul mio impianto cuffia (Stax 9000) è tecnicamente riuscita a punto da essere “mozzafiato” e da lasciare al palo registrazioni di riferimento (come quella di a Reiner a Chicago citata in apertura e a casa mia ascoltabile in vinile, in CD, in SACD e adesso anche in file HiRes… bella registrazione, certo, ma questa qui la lascia davvero “al palo”! Per la completezza delle armonica, la cura dei dettagli orchestrali, le percussioni in particolare …. Ascoltare per credere… 3
SimoTocca Inviato 24 Aprile 2023 Autore Inviato 24 Aprile 2023 E approfitto di questo album appena uscito per segnalarne un altro più datato e già segnalato sul vecchio Thread. L’album appena uscito è questo, dedicato ai concerti di Beethoven 3 & 4 ed eseguiti dal una “leonessa del pianoforte”, una pianista molto famosa ma mai abbastanza celebrata fra le grandissime…Eppure Elisabeth Leonskaja è stata non solo allieva del grande Scitoslav Richter ma anche unica partner scelta per registrate opere a quattro mani o a due pianoforti! La Leonskaja ha a suo attivo moltissime grandi registrazioni fra cui spiccano i due concerti di Brahms (raramente registrati da interpreti femminili…non ho mai capito il perché…), ma anche Chopin, molto, e Mozart, e Tchakovsky… Molto bella la recente integrale HiRes delle sonate di Schubert sempre per la Warner. Qui si va su capisaldi della letteratura pianistica e l’esecuzione della Leonskaja rimane molto classica, equilibrata, piena di passione ma anche di charme… ben sostenuta da un giovane direttore, astro nascente del podio, alla testa di una famosa orchestra francese… Certamente, specie per i, quarto concerto, una bella esecuzione, ben registrata in HiRes 24/96.da ascoltare con piacere…
SimoTocca Inviato 24 Aprile 2023 Autore Inviato 24 Aprile 2023 Ma… dato che il quarto concerto è una mia “fissazione” personale, con Pollini che ne rimane interprete stellare e irraggiungibile, mi è venuta la voglia di riascoltare un album, quello che la Pires ha registrato abbastanza recentemente, con Daniel Harding la testa della sua orchestra svedese. Anche qui sono registrati i concerti 3 e 4 di Beethoven… Maria Joao Pires, ascoltata diverse volte dal vivo, un paio con Abbado in un Mozart molto convincente ma in uno Schumann troppo lento e pastoso….una interprete molto nota per Mozart, appunto, e Chopin… poco per il suo Beethoven. Eppure… che meraviglia il suo quarto concerto! E con Harding che fa suonare la sua orchestra svedese come fossero i Berliner! (A proposito: che gran bell’acquisto Harding per Santa Cecilia!). Il quarto diventa una miseria di invenzioni poetiche, dove il pianoforte dialoga sì da pari con l’orchestra, ma addirittura nel diventa una specie di “mamma”: tutto nasce dal piano ed è l’orchestra che semmai dopo sviluppa e accresce i diversi temi musicali… Una interpretazione così bella, nuova, convivente… da meritare una mia nuova segnalazione qui sopra… P.S. Sono in attesa di ascoltare con attenzione che l’ultimo album della Argerich nei sui cavalli di battaglia, il secondo di Beethoven e Ravel…già uscito ma…messo “in coda” perché non si può fare tutto insieme e… Roma non è stata fatta in un giorno! Se poi qualcuno lo ha già ascoltato e vuole scriverne… prego, si accomodi!
Grancolauro Inviato 24 Aprile 2023 Inviato 24 Aprile 2023 Il 22/3/2023 at 19:11, SimoTocca ha scritto: Magaloff è un grande della tastiera Temo di essere fuori tempo massimo per rispondere alla tua gentile sollecitazione… chiedo venia. Lo faccio soltanto per sottoscrivere il giudizio su Magaloff. Un grande del ‘900 pianistico. La sua integrale delle opere di Chopin è ancora per molti un punto di riferimento. Poi Magaloff è stato anche un grande didatta: diversi celebri pianisti sono stati suoi allievi pur senza arrivare a somigliarsi minimamente, la qual cosa costituisce la prova provata della bravura di un insegnate. Buona giornata!
SimoTocca Inviato 24 Aprile 2023 Autore Inviato 24 Aprile 2023 2 ore fa, Grancolauro ha scritto: Temo di essere fuori tempo massimo per rispondere alla tua gentile sollecitazione… Per fortuna qui sopra non c’è mai un “tempo massimo”… tanto è vero che a volte si riprende il filo di alcuni discorsi a distanza non di un mese, come in questo caso, ma…di anni! Ho avuto la fortuna di ascoltarlo Magaloff e sono sempre uscito dai suoi concerti con la sensazione di aver ascoltato un grandissimo interprete…certamente un po’ come con Sokolov…si diceva…ma il Nikita è sempre stato “più nelle mie corde”…forse perché allora io ero molto giovane e lui un grande saggio anziano della tastiera… Approfitto di questa risposta per tornare sopra il giovane direttore prima citato… Emmanuel Tjeknavorian che è anche un grande violinista solista… Cosi come, per una coincidenza temporale, anche altri due giovani nomi del podio che stanno rapidamente scalando a due a due i gradini della fama e dello star system del podio, sono eccellenti e rischieri solisti oltre che direttori. Uno è Maxim Emelyanychev, pianista e clavicembalista, che ha registrato la prima e l’ultima sinfonia di Mozart (da me album citato qui sopra poco tempo fa come meritevole di attento ascolto). E l’altro è Klaus Mākela nominato qui sopra per la sua splendida integrale sinfonica di Sibelius, che è anche famoso violoncellista solista. Per tornare a Tjiknavorian ho trovato assolutamente straordinaria la sua interpretazione da violinista del crocerò, forse il più difficile del repertorio, di Brahms. Um album recente che merita di essere ascoltato perché davvero è una interpretazione che mi ha convinto come poche altre ….
SimoTocca Inviato 24 Aprile 2023 Autore Inviato 24 Aprile 2023 6 ore fa, SimoTocca ha scritto: Il quarto diventa una miseria di invenzioni poetiche, Ma…acc!! Al correttore automatico!! Volevo scrivere… Il quarto diventa una miniera di invenzioni poetiche…ecc ecc
SimoTocca Inviato 26 Aprile 2023 Autore Inviato 26 Aprile 2023 @aggelos ascoltato e…comfermo! Bella l’impaginazione delle musiche scelte e l’esecuzione.. D’altronde non poteva che essere così… da parte della mia violinista preferita, la Kopatchinskaja … che negli anni ha fatto uscire una serie di registrazioni assolutamente personali e tutte di altissima fattura artistica… Di certo una personalità “a se stante”… lo capii subito quando la vidi per la prima volta, molti molto anni fa, sul palcoscenico del Teatro Verdi …. entrare scalza, a piedi nudi intendo..…e farci rimanere poi (io e tutto il pubblico) incantati dal suo modo di eseguire il concerto di Tchaikovsky…. E dire che quel famoso concerto, per una serie di coincidenze, l’avevo già ascoltato dal vivo da tre dei più grandi nomi del violino nel giro dei 2-3 mesi precedenti.. e quindi la mia idea preconcetta: sentiamo questa “scalza e ignuda” come si dice a Firenze, sconosciuta al grande pubblico, che disastro che farà in Tchaikovsky…. E invece… la più bella esecuzione del concerto di Tchaikovsky mai ascoltata! Un trionfo! Da allora seguo ogni album (e se nelle vicinanze ogni concerto) di Patricia Kopatchinskaja …e ovviamente coniglio anche a voi di fare lo stesso… 😉
SimoTocca Inviato 28 Aprile 2023 Autore Inviato 28 Aprile 2023 Lo so, lo so….uno dei rimproveri che viene mosso alla musica in streaming è quello dell’eccesso di abbondanza….un po come si rimproverasse ad un attore o una attrice di essere troppo belli e bravi… no?? Un conto è avere a disposizione un’offerta vastissima e di qualità, un altro conto è la capacità di usare nel modo migliore quest’offerta: ecco, il secondo punto che è quello cruciale, dipende da ciascuno di noi e anche da un minimo di “autodisciplina” e di “educazione”. Io invece penso che una delle caratteristiche più straordinarie dello streaming, oltre ad una qualità audio come non si è mai sentita dall’invenzione del fonografo e per giunta ad un prezzo bassissimo, sia proprio questa “quantità” dell’offerta, dove poi sta a ciascuno di noi trovare e segnalare “perle” che meritano un ascolto approfondito e magari una “spunta”, cioè la collocazione fra i propri album preferiti. Anche stamani su Qobuz e HRA ci sono così tante novità della classica e tutte così interessanti che… sì, capisco il rischio “paralisi da abbondanza”… Ma ecco, io intanto mi sono risolto per ascoltare questo album perché di un’etichetta mai vista ..e perché sono sempre curioso di ascoltare il concerto di Ravel. inizio proprio da Ravel per dire che questa qui sotto, amici miei, è una delle più belle interpretazioni mia ascoltate, ovviamente dopo quelle irraggiungibili della Argerich con Abbado per la DG e di Michelangeli con Gracis per la EMI. Ma ecco, tale e la qualità artistica e tanto inaspettata di questo album che davvero ne sono rimasto impressionato. A me sconosciuti sia il pianista che il direttore (ma l’orchestra, la London Symphony è invece sempre una ovvia garanzia!). Quello che volevo però precisare è che non conoscevo il primo brano, la Jazz Suite di Tsfasman…. e che invece ho trovato assolutamente deliziosa e piacevolissima! Un ascolto “primaverile” per festeggiare queste prime belle giornate della nuova stagione… P.S. Qualità audio, in HiRes 24/96, degna delle migliori case discografiche…!!
SimoTocca Inviato 7 Maggio 2023 Autore Inviato 7 Maggio 2023 Beh… che dire… senza grande clamore o pubblicità… zitto zitto… ecco uscito in HiRes 24/192 un album che aspettavo da tempo!! Le Overtures di Rossini registrate da Claudio Abbado a Londra!! Un album DG rimasto per me mitico e di cui aspettavo appunto l’uscita nella nuova veste, rimasterizzato in HIRes con una certa impazienza. Sì perché, hai voglia a dire, ma di grandi direttori rossiniani ce ne sono stati pochi…e forse nessuno della statura di Abbado. Mancava, in formato alta qualità audio, proprio una raccolta di riferimento di queste invenzioni musicali straordinarie e pirotecniche….dunque… eccovi serviti! La capacità di Abbado di penetrare a fondo negli spartiti rossiniani unita al virtuosismo di una orchestra di assoluto riferimento, la London Symphony, regalano la più bella raccolta di Overtures disponibili…e finalmente in un formato di altissima qualità audio! 1
Piero51 Inviato 8 Maggio 2023 Inviato 8 Maggio 2023 @SimoTocca Nella versione HiRes manca il Guglielmo Tell ? Nella versione CD c’è…
antoarma Inviato 9 Maggio 2023 Inviato 9 Maggio 2023 Il 7/5/2023 at 22:51, SimoTocca ha scritto: La capacità di Abbado di penetrare a fondo negli spartiti rossiniani unita al virtuosismo di una orchestra di assoluto riferimento, la London Symphony, regalano la più bella raccolta di Overtures disponibili Condivido ogni singola parola del tuo giudizio, ma solo dopo aver sentito questa registrazione
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