Paolo.68 Inviato 24 Ottobre 2023 Inviato 24 Ottobre 2023 @cele Bella questa edizione che non conoscevo. Il mio riferimento della seconda di Mahler e quella diretta da Solti su Qobuz non in hires, oppure più sotto nella versione in dsd 128.
Paolo.68 Inviato 24 Ottobre 2023 Inviato 24 Ottobre 2023 @SimoTocca perché i contrabbassi nell’allegro iniziale sulla sinistra? Sará una mia fissa ma i contrabbassi li preferisco a destra. Scelta strategica del direttore?
SimoTocca Inviato 24 Ottobre 2023 Autore Inviato 24 Ottobre 2023 @Paolo.68 I contrabbassi possono essere posti a sinistra o a destra… Abbado li mette sempre a destra… Bernstein anche… ma molti direttori, fra cui a volte Zubin Mehta, li mettono a sinistra … Per me cambia poco…dove sono sono.. 😉
Paolo.68 Inviato 24 Ottobre 2023 Inviato 24 Ottobre 2023 @SimoTocca semplicemente non mi tornava l’ascolto con la disposizione in foto https://philharmonia.co.uk/whats-on/santtu-conducts-mahler/ Personalmente avverto una sorta di “vuoto” nella scena sonora se mancano i contrabbassi a dx. Certo la bellezza della musica non cambia.
SimoTocca Inviato 24 Ottobre 2023 Autore Inviato 24 Ottobre 2023 @Paolo.68 ma quella foto probabilmente è presa dal suo concerto su musica di Richard Strauss! Io non ero presente… purtroppo … ma “il ragazzo” potrebbe cambiare disposizione dell’orchestra a seconda degli autori… La seconda di Mahler poi è una sinfonia affatto particolare per gigantismo orchestrale… per ricerca di effetti sonori non convenzionali..(le due orchestre che suonano nel backstage, una a destra e una a sinistra.. Quindi ci sta che Rouvali abbia deciso per i contrabbassi a destra…invece che a sinistra.. Per combinazione ho ascoltato ben due volte negli ultimi mesi la seconda di Mahler… e una volta (con Mehta mi pare) i contrabbassi erano a destra… La registrazione peraltro (di qualità eccezionale..) è live…quindi difficile pensare a “trucchi” audio.. Penso sia la foto che si riferisce ad altro evento..
SimoTocca Inviato 24 Ottobre 2023 Autore Inviato 24 Ottobre 2023 @cele Certamente hai ragione, la varietà di gusti e preferenze è certamente una ricchezza per la cultura… Pur apprezzando la “monomania” di Kaplan, e pur avendolo ascoltato anche dal vivo, non ho mai apprezzato più di tanto la sua interpretazione della seconda sinfonia di Mahler…e neppure la qualità audio della registrazione DG…comunque in formato 16/44. La qualità audio di questa registrazione Signum è invece da molte parti, votata con cinque stelle… non solo da me.. (vedi diverse riviste di classica..) Per quanto riguarda il giovane Santo… oooops Santtu, dal punto di vista artistico.. in genere è molto elogiato e questa sua lettura della seconda di Mahler in particolare ancora più elogiata , e riporto qui sotto una recensione in inglese.. “The Philharmonia Orchestra, or its label home at Signum Classics, seems to be trying to promote the idea of conductor Santtu-Matias Rouvali as the next big star with its Santtu conducts Mahler packaging, following on a similar Santtu conducts Strauss release. Both were taken from live performances by the Philharmonia. Does it work? Maybe. He is certainly an original. Reviews were all over the map for this performance when it was given at Southbank Centre -- and really nicely recorded by Signum -- in June of 2022. There are all kinds of rather fussy, unexpected details in the performance, some of it generated by Rouvali's unorthodox seating arrangements. The third movement, marked "In ruhig fließender Bewegung" ("In calmly flowing motion"), is simply beyond the Overton window for the work, with a fast, nervous approach, not calm at all, coming in almost two full minutes shorter than the recent and more conventional reading by Mariss Jansons and the Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks. Yet, as the work develops, Rouvali's interpretation comes together. The "Urlicht," with a sterling outing by mezzo-soprano Jennifer Johnston, is luminous, and in the epic chorale finale, the conductor and performers are firing on all cylinders. Sample the Langsam misterioso middle section (the finale is divided into three parts here), where the Philharmonia Choir and soprano Mari Eriksmoen really up to the movement's designation. Listeners are going to differ about this distinctive reading, but at no point does it do anything other than confirm Rouvali as an exciting rising talent. © James Manheim” Poi ovviamente resta vero il tuo assunto che tutti i gusti sono gusti…
Paolo.68 Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 Non è una nuova uscita, ma credo meriti di essere presente in questo 3d
SimoTocca Inviato 26 Ottobre 2023 Autore Inviato 26 Ottobre 2023 @Paolo.68 musicista eclettico e straordinario virtuoso, ascoltato oltre volte dal vivo (la prova del nove! a volte su disco…si possono fare sopravvalutazioni..). Ho segnalato qui sopra diversi suoi album, l’ultimo dei quali quello dedicato a Haendel … e la “straeeseguita” musica sull’acqua (oltre che musica per i fuochi d’artificio). Una interpretazione “fresca e non convenzionale”, ma pur sempre misurata e senza stravaganze … Un bella registrazione Pentatone in 24/192…
SimoTocca Inviato 26 Ottobre 2023 Autore Inviato 26 Ottobre 2023 Assai particolare invece è l’album d’esordio del giovanissimo percussionista Noè Rodrigo Gisbert… Un album che raccoglie brevi composizioni per percussioni “sole”, brani scritti da compositori contemporanei …. Sciarrino, Xenakis, Denisov e…su su fino alla giovanissima Borzelli. È un album per “appassionati” di percussioni, che troveranno nel giovane talento spanolo una “forza della natura” unita al rigore musicale di un asceta… Splendida registrazione IBS in 24/192..
SimoTocca Inviato 27 Ottobre 2023 Autore Inviato 27 Ottobre 2023 Mi è capitato da poco di ascoltare dal vivo questo giovane direttore …venezuelano come Dudamel… e che ne condivide “senso del ritmo” in ogni brano che affronta.. E poi.. wè, che rabbia! È possibile che tutti i migliori giovani talenti della classica siano stati accaparrati tutti, dico TUTTi, lontano dal nostro paese?? Vorrà pur dire qualcosa, o no? Che si investe poco in cultura.. fra l’altro..o sbaglio? Di certo c’è Domingo Hindoyan è diventato direttore dell’orchestra di Liverpool al posto di Petrenko (Vassily) e che sta mietendo successi, sia nel repertorio sinfonico che operistico, a piene mani. Oggi stavo quasi per “perdermi” questo suo nuovo album, perché non mi ricordavo che faccia avesse il direttore e la copertina con titolo Verismo sembrava quella di un cantante, un baritono magari, alle prese con brani del repertorio italiano di quegli anni del ‘900… Invece è un album solo orchestrale che raccoglie preludi, Overture ed interludi di opere famose degli autori veristi… da Ponchielli a Puccini. Suono sempre molto convincete, ascolto “leggero e rilassato” perché musica già nelle orecchie di tutti, ma…eseguita in maniera superba! Registrazione impeccabile, con grande dinamica e bellezza del suono dell’orchestra inglese da parte della piccola casa discografica Onyx…in 24/96…
SimoTocca Inviato 27 Ottobre 2023 Autore Inviato 27 Ottobre 2023 Per gli amanti del suono Telarc, quelle registrazioni che piacevano a molti audiofili per la qualità della registrazione ma che, pure, avevano come protagonisti musicisti di un notevole “calibro”, fra cui Previn e Ozawa, per il podio, e pianisti come Rudolf Serkin… Insomma qualità audio elevata ma “accoppiata” a qualità artistica “al di sopra di ogni sospetto”…. Ebbene sono rimasto piacevolmente sorpreso trovando oggi su HRA (no, su Qobuz non c’è… ancora almeno..), due album Telarc dei primi anni 2000 rimasterizzati in HiRes, in formato 23/192! Ho ascoltato il primo che conoscevo bene, la seconda sinfonia di Rachmaninov diretta da un giovane Paavo Järvi (è adesso uno dei direttori più importanti del mondo..) alla testa della sua orchestra americana di allora, quella di Cincinnati.. E, ad onor del vero, mi pare che il suono che esce dalle mia cuffia (HiFiMan elettrostatica, stasera…) sia un suono davvero bello… come, sempre in tutta onestà, non ricordavo uscisse dal CD… E l’interpretazione di Järvi jr. è di gran classe … riesce a far suonare “alla grande” l’orchestra di Cincinnati … che non sono certo i Berliner Philharmoniker sotto la bacchetta di Maazel… però ecco, in questa occasione gli orchestrali di Cincinnati mi sembrano facciano miracoli per Järvi! Chissà se questo è il primo album di nuove uscite rimasterizzate dei CD (e SACD) della Telarc… sarebbe “un bel chiappo”… un bel colpo, come si dice a Firenze… Anche la copertina è quella originale del tempo (ho in casa il CD!) E il formato HiRes, qui è addirittura 24/192…Sarà “pompato” adesso? Boh, non lo so, ma so soltanto che questo album digitale adesso suona molto bene…
carlotp Inviato 27 Ottobre 2023 Inviato 27 Ottobre 2023 @SimoTocca 3 ore fa, SimoTocca ha scritto: Ebbene sono rimasto piacevolmente sorpreso trovando oggi su HRA (no, su Qobuz non c’è… ancora almeno..), due album Telarc dei primi anni 2000 rimasterizzati in HiRes, in formato 23/192! Se interessa su Tidal c'è anche la versione in Dolby Atmos oltre a quella in HiRes.
Piero51 Inviato 28 Ottobre 2023 Inviato 28 Ottobre 2023 @SimoTocca Oltre che su Tidal come segnalato da @carlotp è presente anche in Amazon Music anche qui' in versione HiRes e Dolby Atmos...vedo adesso...da ieri anche su Qobuz....
SimoTocca Inviato 28 Ottobre 2023 Autore Inviato 28 Ottobre 2023 @carlotp @Piero51 Grazie .. sì vedo che questi album rimasterizzati iniziano ad essere presenti sui diversi servizi di streaming.. Deco dire, ad onor del vero, che non sono più abbonato a Tidal da un pezzo, ma potrei tornare ad esserlo presto… Amazon Music: non ho modo di usare la mia App Audirvāna con Amazon, e quindi.. sono rimasto abbonato a Qobuz e HRA.. Se, e quando, Apple si deciderà a fare un App per il Mac (per adesso solo iPhone) poter abbonarmi ad Apple Classical, perché vedo che è un servizio ricchissimo di novità e di album in Dolby Atmos.. Dai.. prima o poi… 😉
SimoTocca Inviato 28 Ottobre 2023 Autore Inviato 28 Ottobre 2023 Sì, perché negli ultimi 15 anni è davvero cambiato in modo radicale il modo di fruire la musica… I servizi di streaming hanno fatto una rivoluzione, pacifica e molto ordinata cerro, ma pur sempre hanno cambiato radicalmente le mie (le nostre?) abitudini.. Ricordo ad esempio come e dove trovai il CD del prossimo album Telarc di cui parlo qui … Ero a New York, in un negozio di CD e Vinili vicino a Times Square, un negozio che visitavo ogni volta che mi trovavo nella “grande mela” e parlando con un commesso che ormai conoscevo bene… venne fuori che Lang Lang era il protagonista di una registrazione live, fatta ai BBC Proms a Londra… Il terzo di Rachmaninov in cui il giovane prodigio cinese era accompagnato dalla mitica filarmonica di Leningrado… ooops…di SanPietroburgo… sul podio Temirkanov… Ebbene ne ignoravo l’esistenza ed uscii dal negozio con il CD ( preso come occasione, a 10 dollari..) impaziente di ascoltarlo una volta a casa. Cosi girava il mondo “di prima”.. E ricordo che non rimasi affatto deluso ..anzi trovai davvero bella e poetica l’interpretazione di Lang Lang… ma trovai mediocre la qualità di registrazione… Ora, non so quale magia abbiano fatto durante la rimasterizzazione, ma adesso questa registrazione live suona davvero bella e naturale… Non è poco, perché la qualità audio nuova di zecca aiuta a capire e ad apprezzare l’approccio del giovane Lang Lang, che non è fatto di solo,virtuosismo, ma anzi è molto poetico.. Insomma ascoltato in HiRes 24/192 questa di Lang Lang e di Temirkanov diventa una delle mie interpretazioni di riferimento del terzo di Rach… 1
SimoTocca Inviato 28 Ottobre 2023 Autore Inviato 28 Ottobre 2023 Mi corre l’obbligo segnalare, seppure “meno nelle mie corde”, che è uscito ieri il cofanetto integrale delle sinfonie di Bruckner che Andris Nelsons ha registrato con la sua orchestra di Lipsia. Ne ho ri-ascoltato oggi la quarta e la quinta sinfonia (già uscite come “singole alcuni mesi fa) e mi è stato utile per capire meglio il perché della mia preferenza personale per il ciclo della Sony che vede protagonista Thielemann e i Wiener Philharmoniker. Il Bruckner di Nelsons è una costruzione grandiosa che procede un po’ “a blocchi musicali” contrapposti. E mi ricorda non poco il modo di concepire Bruckner che Sinopoli ha lasciato su disco con la sua ultima orchestra, la Staatskapelle Dresden. Si avverte in entrambi i casi una specie di staticità della musica bruckneriana, grandiosa nel suo essere “immobile”. Qui sembra che anche il tempo sì dilati, insieme allo spazio fisico e musicale. Come ho detto io preferisco invece la concezione dinamica e fluida di Karajan, Abbado e Thielemann, con tempi più serrati, che snelliscono l’edificio sonoro bruckneriano. Per chi invece preferisse la modalità “statica e grandiosa”, a tipo Jochum, Wand e Sinopoli, appunto, troverà in questa integrale un suo nuovo riferimento, anche per il suono ben registrato dalla DG in HiRes 24/192.
SimoTocca Inviato 29 Ottobre 2023 Autore Inviato 29 Ottobre 2023 Torno per un attimo agli album Telarc rimasterizzati, giusto per una precisazione. Dopo aver ascoltato questi due album e averli trovati magnifici dal punto di vista audiofilo (anche artistico, ovviamente, ma lo abbiamo già evidenziato..), ho cercato in rete informazioni.. Ebbene, a quanto pare queste riedizioni in HiRes sono frutto della rimasterizzazione da parte della Craft (etichetta mitica per il Jazz..), ed eseguite per poi produrre dischi in vinile.. Essendo due registrazioni digitali native, si vede che i tipi della Craft hanno cercato di far suonare la meglio la registrazione digitale per poi trasferirla su vinile… Per noi abbonati allo streaming.. se il risultato è questa qualità audio elevata… ben venga!! Tutto grasso che cola.. come si dice a Firenze…😉
Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 30 Ottobre 2023 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Ottobre 2023 Questa nuova uscita la dedico a Peppe @analogico_09, in quanto esperto di musica classica ma anche di musica jazz.. Con l’approssimarsi del Natale iniziano a circolare nuovi album “festivi”, e spesso i balletti di Tchaikovsky sono fra le nuove uscite natalizie..e in particolare Lo Schiaccianoci. Ma in questo caso la registrazione ha a che fare con a Tchaikovsky solo relativamente poco..! Perche in realtà questo album è dedicato alla versione rielaborata da Duke Ellington e Billy Strayhorn del famoso balletto, elaborazione fatta per una grande orchestra a tipo Jazz band e poi riscritta da Jeff Tzyik per grande orchestra. Certo, le melodie sono quelle famose di Tchaikovsky’, ma tutto il contesto parla di jazz, quello deglI anni ‘30 del ‘900. Essendo questa musica, alla fin fine, una fusione fra Jazz e classica, un melting pot, chi meglio dell’orchestra Chineke poteva eseguire e registrare questa musica? Chi fosse interessato può andare a cercarli online il sito dell’orchestra Chineke! e capirá meglio le implicazioni del mio ragionamento: per questa musica che è fusione di due mondi: chi meglio di orchestra che nasce “per gli esclusi”, “per gli ultimi”… ecco … meglio della Chineke! nessuno! Un difetto di questo album? Sì, certo: dura troppo poco! Il piacere di ascolto vorrebbe invece che durasse ore, anziché una manciata di minuti! Ma..sono minuti piacevolissimi! Provare per credere! P.S. Registrazione in HiRes molto bella e ben fatta! 1 3
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