SimoTocca Inviato 26 Ottobre 2024 Autore Inviato 26 Ottobre 2024 @UpTo11 Tutte le settimane ci sono molte nuove uscite, e chi è appassionato di musica barocca trova molte “perle” da ascoltare…. Posso proporre a te, e a chi legge, però anche un “giochino enigmistico” un passatempo innocuo ma che aumenta l’attenzione per gli album da ascoltare nei prossimi giorni? Sì? Allora eccolo: si può chiamare “Caccia all’Intruso”, come da migliore tradizione enigmistica. Fra le tue proposte, gli album mostrati nel tuo post di ieri, c’è un intruso… trovare quale e dire il perché! 😆😉
UpTo11 Inviato 26 Ottobre 2024 Inviato 26 Ottobre 2024 @SimoTocca Intendi il disco Naxos con i concerti per 2 corni? Se è questo l'intruso al quale ti riferisci, beh, sì, non è propriamente barocco, però ho specificato "barocco o giù di lì". Sono patologicamente innamorato del barocco, ma non mi limito a quello. O per lo meno cerco di spaziare, sia prima che dopo. Solo dal '900 in poi ho qualche problema più serio Cercavo di portare qualche segnalazione di musica più antica, perché vedo che qua siete parecchio forti su altri periodi, sempre spunti molto interessanti. 1
SimoTocca Inviato 26 Ottobre 2024 Autore Inviato 26 Ottobre 2024 @UpTo11 A parte che fai bene a portare segnalazioni, che sono sempre gradite…ma no, non è la risposta giusta al mio indovinello….! Riprova a vedere gli album da te postati e trova l’intruso (intruso riferito al titolo della discussione..😉). Il mio è davvero un indovinello! Nessuna critica, anzi solo elogi a te e al tuo post! Ma… c’è un intruso che non sfugge ai barocchisti o meno barocchisti… 😆
SimoTocca Inviato 26 Ottobre 2024 Autore Inviato 26 Ottobre 2024 In attesa delle risposta (alla portata di tutti!) vorrei segnalare un album che mi ha conquistato… per l’interpretazione assolutamente pregevole, per il suono morbido del solista al violino, per la prestazione superlativa di una orchestra a me sconosciuta (ma che ha come primo violino lo stesso Christ jr già leader della Orchestra Mozart con Abbado..). Non mancano certo interpretazioni mirabili dei concerti per violino di Prokofiev e Shostakovich… certo che no! E anzi presto si spera di poter segnalare quella in HiRes rimasterizzata di David Oistrakh… Ma in attesa ecco questa… peraltro dedicata proprio ad Oistrakh… Bellissima…anche per suono… per la registrazione.. per la tecnica audio di ripresa del suono ..
UpTo11 Inviato 26 Ottobre 2024 Inviato 26 Ottobre 2024 @SimoTocca L'Handel di Loreggian! Non ci avevo fatto caso che non è hai-res Però tutto torna, visto che rispetto all'hai-iai-iai-res io sono agnostico, tendente, molto tendente, ateo. Cercherò di stare più attento per evitare di abbassare il bit-rate della discussione in futuro 1
SimoTocca Inviato 26 Ottobre 2024 Autore Inviato 26 Ottobre 2024 @UpTo11 Bravoooo! Me ne sono accorto perché seguo le tue segnalazioni e andando per ascoltarne un assaggio.. ecco.. ho visto che era in 16/44! Nessun problema… figurati! Era che.. mi pareva “bellino” l’indovinello a tipo settimana enigmistica ..😆 1
Questo è un messaggio popolare. prometheus Inviato 26 Ottobre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 26 Ottobre 2024 @UpTo11 se lo incontri prova a chiedere a Mozart se è barocco o giù di lì e senti cosa ti risponde…. 3
UpTo11 Inviato 26 Ottobre 2024 Inviato 26 Ottobre 2024 1 ora fa, prometheus ha scritto: @UpTo11 se lo incontri prova a chiedere a Mozart se è barocco o giù di lì e senti cosa ti risponde…. Più o meno così credo . 1
SimoTocca Inviato 3 Novembre 2024 Autore Inviato 3 Novembre 2024 A proposito di Amadeus, @prometheus e @UpTo11, la nuova uscita di questa settimana mi pare sia occasione di “riconciliazione” proprio nel nome di Mozart. La Warner (EMI) ha infatti pubblicato in streaming, questa settimana, un’altro album rimasterizzato a 24/192 del cofanetto integrale dedicato al grande violinista David Oistrakh (sineddoche dei tempi attuali, ai tempi infatti veniva definito dai critici “violinista russo”, ma era nato in Ucraina, quando i due concetti nonché paesi non erano distinti e tantomeno nemici…). Un album importante perché contiene 3 concerti di Mozart, quelli dispari, che Oistrakh registrò nei primi anni ‘70 con i Berliner Philharmoniker, nelle vesti di solista e direttore. Importante dicevo perché Mozart è sempre una “cartina tornasole” per i grandi solisti e direttori che spesso, proprio per la apparente semplicità, in qualche modo ci “inciampano” e cadono proprio sulla musica di Amadeus. Non è questo il caso di Oistrakh perché la “semplicità” è stata sempre il biglietto da visita di Oistrakh. E le sue registrazioni per la EMI sono da sempre uno dei miei due riferimenti assoluti (riferimenti che coincidono anche con i miei due album preferiti) per i concerti di Mozart. C’è naturale spontaneità in queste interpretazioni, che fanno emergere solo la bellezza della musica. La rimasterizzazione in formato 24/192 fa, finalmente, godere la bellezza di suono del violino di Oistrakh, ma mette anche in luce le limitazioni, con l’orchestra berlinese un pelino troppo in secondo piano e una certa disomogeneità di ripresa microfonica nonché diverso volume di ascolto fra i tre concerti, specie l’ultimo, il Turco, il numero 5. Certamente il “gioco vale la candela” in quanto il suono del violino di Oistrakh adesso sembra “vero”, ma si rende anche evidente il fatto che con l’HiRes emergono pregi e difetti: se la registrazione è stata fatta a regola d’arte, la rimasterizzazione in HiRes la nobilita, fa ascoltare “i miracoli” degli ingegneri. Se la registrazione iniziale è invece meno perfetta, il formato HiRes ne fa emergere anche alcuni limiti…in maniera più evidente. Non c’è trucco, non c’è inganno… 1
SimoTocca Inviato 3 Novembre 2024 Autore Inviato 3 Novembre 2024 Facevo queste considerazioni di cui sopra, mentre ascoltavo a confronto l’altro mio riferimento di questi concerti, le registrazioni di Schneiderhan, sempre con i Berliner, per la DG quasi in contemporanea. Sono registrazioni che ho nel cuore, in quanto è stato il primo vinile che mi hanno regalato… e su cui sono “cresciuto” ascoltando musica classica dai miei undici anni in poi… Su disco (che ho ancora) e ascoltate sul (buon) impianto audio di mio padre mi parevano belle, come suono, le registrazioni DG, di Schneiderhan. Ma poi, una volta “accattate” quelle EMI con Oistrakh, pochi anni dopo, mi parevano più belle, come suono, proprio le EMI. In CD invece…il suono era un po’ deludente in entrambi i casi, EMI e DG dico… Visto che il cofanetto DG di Schneiderhan è acquistabile in download in formato HiRes DSD, mi sono voluto togliere la soddisfazione di ascoltare in confronto i miei due violinisti preferiti in Mozart. E devo dire, che ecco… facevo bene da bambino a rimanere incerto e a non sapere quale preferire, per bellezza di suono e di interpretazione. In Mozart Schneiderhan non è meno grande di Oistrakh. E in formato HiRes, però, ecco che la registrazione DG supera per bellezza di suono e di ripresa audio quella della EMI. Proprio per la legge “tecnica” che dicevo sopra: il formato in alta definizione, HiRes o DSD che sia, non “perdona”. Mette in luce bellezze nascoste che non si intuivano neppure prima della rimasterizzazione.. ma può mettere in luce anche “rughe” che non si vedevano… Nel caso di Schneiderhan mette in luce solo la bellezza rimasta nascosta nei CD… ed ora finalmente disvelata.. P.S. Peccato che questo album non sia attualmente disponibile in streaming, ma solo in download, perché sono registrazioni fondamentali..
SimoTocca Inviato 8 Novembre 2024 Autore Inviato 8 Novembre 2024 David Oistrakh, ancora lui! Questo venerdì è uscito appena rimasterizzato a 24/192 un album che aspettavo con una certa ansia (wè, io sono un tipo tranquillissimo, quindi “con ansia” prendetelo come modo di dire…): il concerto per violino di Brahms che Oistrakh aveva registrato in Amaerica, con la Cleveland Orchestra e Szell. Ansia, fra virgolette, perché era già uscito rimasterizzato in HiRes l’altro mio riferimento discografico di sempre, del concerto di Brahms: Oistrakh (chi altri?) con Klemperer. Per valore artistico l’accoppiata Klemperer-Oistrakh su Brahms ha un valore inestimabile e forse senza confronti… ma..ci sono due “ma”. Il primo ma è artistico, perché Klemperer dirige l’Orchestre National de France, una buona orchestra ma non certo la sua “Philharmonia”, e ..ecco… si sente questo minor valore artistico dell’orchestra. Il secondo “ma” è la qualità tecnica della registrazione, mediocre con violino troppo in primo piano e dinamica orchestrale sacrificata. Ecco che allora l’accoppiata Oistrakh-Szell diventa un pericoloso concorrente per il primo posto del podio. Perché l’Orchestra di Cleveland è splendida, ed è quella “forgiata” da Szell medesimo. E la ripresa del suono, in questo caso, è molto molto bella. In HiRes questa bellezza della registrazione, che in CD si intuiva soltanto, emerge in tutta la sua bellezza! Insomma… temo che Oistrakh-Szell siano diventati la “mia versione da sogno” del concerto di Brahms.. P.S. Se potete confrontate anche questa nuova rimasterizzazione del Doppio Comcerto. Già in HiRes con la Rostropovich edition, a 24/96… ma questa nuova a 24/192 è specialissima…😉
SimoTocca Inviato 6 Dicembre 2024 Autore Inviato 6 Dicembre 2024 Fin dal suo primo album, ed era poco più di un ragazzino, sono rimasto incantato dalla personalità musicale di Maxim Emelyanychev. Un musicista a tutto tondo, a suo agio nella musica barocca così come nella classica o addirittura nella musica contemporanea. Eletto a capo della prestigiosa orchestra scozzese già da qualche anno, il giovane direttore si è lanciato una integrale delle sinfonie di Schubert che, a mio avviso, ha molti pregi. Quello di un approccio filologico, alla Harnoncourt “seconda maniera”, cioè cercare il rispetto della scrittura musicale inserita nel tempo della sua creazione ma con orchestra moderna. Ma anche il pregio di avere una lettura libera, un fraseggio fresco e spontaneo, abbastanza lontano dalla maniera e dalla convenzione. E questo vale sia per la quinta sinfonia, ma sopratutto per l’ottava, l’Incompiuta, una sinfonia sempre molto difficile da interpretare correttamente. Un ascolto reso ancora più avvincente dalla tecnica di registrazione della Linn, impeccabile come sempre…
SimoTocca Inviato 13 Dicembre 2024 Autore Inviato 13 Dicembre 2024 Fra le nuove uscite di oggi mi corre l’obbligo segnalare il mitico album di Pollini, le Polacche di Chopin, appena rimasterizzato e con un suono assolutamente splendido. Mi verrebbe da dire che finalmente si è resa giustizia all’interpretazione rivoluzionaria e di assoluto riferimento, ma che, almeno in digitale suonava sempre un pochino “secchina, asciuttina, precisina”. Oggi ascolto, in formato HiRes 24/192, un suono assolutamente splendido… E per me, questo, è il più bel regalo di Natale che la DG poteva farmi… Sapetelo….🎄
SimoTocca Inviato 14 Dicembre 2024 Autore Inviato 14 Dicembre 2024 Sono da sempre affascinato dalla Sinfonia Turangalila di Oliver Messiaen, una sinfonia in cui il pianoforte e uno strano strumento, chiamato ondemartenot, diventano a tratti i protagonisti. Ma l’organico orchestrale è immenso e quindi questa rimane una sinfonia difficile da registrare. Non che mancassero belle esecuzioni (bella quella di Chailly ad Amsterdam per la Decca e quella di Chung a Parigi per la DG), ma ancora non c’era una artisticamente splendente e registrata in HiRes. A colmare il vuoto arriva questa registrata da Andris Nelsons a Boston, con la sempre splendida Yuia Wang al pianoforte…. Intepretazione a mio avviso magistrale e ripresa del suono semplicemente favolosa da parte della DG. Un capolavoro da conoscere…. 1
Valerio Russo Inviato 22 Dicembre 2024 Inviato 22 Dicembre 2024 @SimoTocca Ciao, disco meraviglioso quello di Pollini, che non ho mai trovato particolarmente bensuonante. Sai se è uscita la versione fisica? A me il sito sembra rimandare al disco che ho già (serie "The Originals") Grazie VR
wow Inviato 6 Gennaio Inviato 6 Gennaio Il 04/08/2023 at 12:42, SimoTocca ha scritto: Tan Dun…. Ma, comunque sia, oggi è uscito per l’etichetta Decca questo “affresco” musicale, una gigantografia dedicata a Buddha, una specie di “Passio secundum Metheus” di bachiana memoria (si parva licet..). Una orchestra gigante, numerosi storici strumenti originali cinesi, coro, solisti… Sembra quasi la l’ottava di Mahler…la sinfonia dei Mille… L’ascolto è importante per capire la futura evoluzione “fusion” fra musica classica occidentale è musica tradizionale cinese… Almeno “un pezzettino” di questo album andrebbe assaggiato…. 😆😉 Sono rimasto stupito da questo disco e dal compositore. Grazie del consiglio.
G.Carlo Inviato 12 Gennaio Inviato 12 Gennaio Come da tradizione, ecco l'edizione integrale HD del concerto di Capodanno di Vienna: https://www.qobuz.com/it-it/album/neujahrskonzert-2025-new-years-concert-2025-concert-du-nouvel-an-2025-riccardo-muti-wiener-philharmoniker/yd38xfubndx8b
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