SimoTocca Inviato 16 Giugno Autore Inviato 16 Giugno @Gall Pensavo che fosse solo un fatto temporaneo la perdita dei nostri ultimi post! Invece… è una perdita definitiva! Che noia, che barba, uffa!! Non ho visto segnalazioni ufficiali di questo fatto sul Forum… Detto questo: le tue segnalazioni sono estremamente belle e interessanti…. Sia dal punto di vista artistico (quello importante) che quello audiofilo…
Gall Inviato 16 Giugno Inviato 16 Giugno @SimoTocca Io ho inteso che veniva fatto un back-up mensile, il sistema è crashato e hanno ripristinato all’ultimo backup del 21 Maggio, quindi tutto quanto postato tra quella data è oggi è andato perso. Le discussioni audiofile utili ormai erano rare, mentre erano diffusi thread a carattere musicale che ricordavano gli incontri del passato nei negozi di dischi, e contribuivano a scambiarsi consigli su tutti i generi musicali ma anche dal punto di vista audiofilo conoscere prodotti che possono non entusiasmare, ma che magari hanno dei passaggi che mettono in evidenza pregi e difetti dei nostri impianti. Serve che tutti cerchiamo di fare un po’ mente locale e con pazienza proviamo a ripostare quanto perso.
G.Carlo Inviato 17 Giugno Inviato 17 Giugno 20 ore fa, SimoTocca ha scritto: Non ho visto segnalazioni ufficiali di questo fatto sul Forum… C'è stata, ma è durata poco...
gabel Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno Il 16/6/2025 at 10:03, Gall ha scritto: Aspetto commenti. L’ho ascoltato una volta, mi riprometto di rifarlo prima di esprimere un giudizio. Mi sembra promettente però…
G.Carlo Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno Questi non brillano di certo per il tempismo... https://www.qobuz.com/nl-nl/album/winter-is-coming-amadeus-symphony-orchestra-and-henrik-hochschild/vs6k2w6infcma
Piero51 Inviato 20 Giugno Inviato 20 Giugno 3 ore fa, G.Carlo ha scritto: Questi non brillano di certo per il tempismo... Visto il caldo che fa ‘ e’ un titolo quantomeno “bene augurante “
SimoTocca Inviato 21 Giugno Autore Inviato 21 Giugno @G.Carlo @Piero51 dalle premesse (38 gradi a Firenze ad inzio Giugno, formalmente fine Primavera e non ancora Estate che inizia da oggi..) potrebbe essere un ennesimo anno record per il caldo! Detto questo… quel fresco album potrebbe essere destinato al Brasile o all’Argentina… posti dove appunto l’inverno sta arrivando davvero! Perché poi.. la “produzione” (leggi casa discografica) sembra made in Indonesia… e là è sempre Estate! 😆😂😂 1
SimoTocca Inviato 21 Giugno Autore Inviato 21 Giugno Esce oggi (ieri a dire il vero) il 17esimo volume dell’impresa discografica dedicata a Haydn da parte di Giovanni Antonini. Impresa perché registrare l’integrale delle sinfonie di Haydn, che notoriamente sono più di 100 (107 contando anche le sinfonie concertanti…ma appunto dire più di 100 è dire un numero enorme..) richiede un programma di lungo respiro e di largo sostegno economico dalla casa discografica (la piccola Alpha, in questo caso..). Antonini ha affrontato il progetto, che si concluderà nel 2032, anniversario dei 300 anni dalla nascita di Haydn, registrando non in ordine cronologico, ma raggruppando diverse sinfonie, pur composte in anni diversi e a volte lontani fra loro, secondo un tema, un Leit Motiv quasi wagneriano. È così i titoli dei diversi volumi indicano la scelta “tematica”, ed ecco “La Passione” (primo album registrato), “Il Distratto”, ecc. ecc…fino a questo “Per Luigi”. Questo criterio evita un approccio “noioso” anche da parte dell’ascoltatore, ed evita una possibile “routine” da parte dell’orchestra e del direttore (come a volte sembra di avvertire anche nel due precedenti famose quasi integrali, quella di Antal Dorati con la sua orchestra ungherese e quella dí Hogwood con la sua AAM, interrotta sul più bello…chissà perché?!). L’approccio musicale di Antonini, che è un direttore straordinario, ma anche un filologo di formazione, è molto attento allo “storicamente informato”, ma non è mai accademico o noioso, anzi! Non ci sono, dunque, parole di elogio sufficienti a ringraziare la Alpha e Antonini di questa impresa bellissima… tutta registrata in HiRes 24/192….
SimoTocca Inviato 21 Giugno Autore Inviato 21 Giugno E poi perché “Per Luigi”? Chi era costui? Era un violinista italiano, il primo violino della straordinaria orchestra che Haydn aveva formato per il Principe Esterhazy … ma era anche un buon amico…come altri orchestrali … Tutto questo è spiegato nel libretto di ben 51 pagine … con fotografie bellissime…perché.. ciascun album della serie è corredato da un lavoro fotografico di un fotografo famoso, sempre della mitica agenzia fotografica Magnum. Come non bastasse, oltre alle note di pugno di Antonini ci sono anche le note di uno dei più noti musicologi viventi… Insomma… questo progetto, in divenire è giunto a metà strada … rischia di dover essere premiato con un Nobel! 😍 P.S. Sarebbe un peccato mortale se ciascuno di voi non potesse visualizzare i libretti di ciascun album… quindi attrezzatevi a farlo con gli strumenti tecnici più adatti… Io lo faccio con il mio iPad che diventa “telecomando” e “schermo” del lettore player Audirvāna installato sul mio Mac Mini.. Perché..come diceva quella famosa pubblicità…chi non si lecca le dita…gode a metà! 😆🤭😉
G.Carlo Inviato 21 Giugno Inviato 21 Giugno Il giovane violinista olandese Niek Baar ha appena pubblicato il concerto per violino di Beethoven con la Concertgebouw Chamber Orchestra, per un'etichetta nuova di zecca il cui nome è tutto un programma... A fine febbraio 2026 dovrebbero venire in Italia (ancora non si sa dove) con un programma diverso: Kreisler, Chausson, Mendelssohn.
SimoTocca Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno Per chi ancora non lo avesse scoperto da sé, segnalo che la Warner/EMI, ha rimasterizzato in formato 24/192 tutte le registrazioni di Carlo Maria Giulini. È un catalogo molto ricco con registrazioni “fondamentali” per chi ama la classica e vuole conoscere interpretazioni di assoluto riferimento. Per chi volesse “farsi un’idea” di come suonano, in questa nuova veste, alcune registrazioni che magari conosce già in “formato” CD, può trovare un “assaggio” di tutto il nuovo catalogo in questa raccolta che consente l’ascolto di un brano per ciascuna opera… È un “medley”, ma piano piano, e “alla zitta”, stanno uscendo gli album completi…. Merita un ascolto la nuova qualità audio strepitosa delle registrazioni americane di Giulini a Chicago, con Beethoven (la settima), Bruckner (la nona) e Mahler (la prima sinfonia). Per adesso solo un “assaggino”… ma che assaggino! 😍😋 1
SimoTocca Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno Intanto qui segnalo alcuni nuovi album già “integrali” e già usciti, appunto in formato 24/192, del mitico direttore italiano (a cui sono particolarmente legato perché ha frequentato molto Firenze, sia al Maggio che alla Scuola di Musica di Fiesole e che anche di persona appariva già al primo sguardo persona piena di carisma ma anche di straordinaria umiltà). L’ottava e la nona sinfonia di Beethoven con la London Symphony Orchestra sono due magnifiche “perle rare” che fanno capire molto bene la filosofia di Giulini: apparire il meno possibile, lasciando spazio solo al compositore… una filosofia molto distante da quella di Karajan o Bernstein, ma che lo avvicina parecchio a Claudio Abbado.. Un ascolto bellissimo…in formato 24/192 nuovo di zecca..
SimoTocca Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno Ma sono già uscite anche due sinfonie di Brahms con la Philharmonia, la due e la tre (in attesa della sua mitica quarta a Chicago, di cui un movimento è già ascoltabile nel cofanettone medley di presentazione che ho postato sopra). Insomma ci aspettano ascolti, in una qualità audio superiore e nuova di zecca, di molti album che sono altrettanti pilastri della storia della registrazione …
SimoTocca Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno Fra queste registrazioni di Giulini per la EMI in “nuova veste” ho riscoperto La Nozze di Figaro” di Mozart, un album che è sempre rimasto “un po’ in ombra” rispetto al Don Giovanni che fin da subito è diventato il gold standard, il riferimento assoluto della discografia di sempre (i Don Giovanni di Abbado, Karajan, Muti, Fricsay e anche Klemperer sono in qualche maniera sempre un pizzico “inferiori” al Don Giovanni registrato da Giulini, a volte per il cast vocale, a volte per la qualità dell’orchestra, a volte ..perché manca quel pizzico di magia che si era creata con Giulini in quella registrazione EMI). Il cast vocale delle Nozze comprende qualche “stellina” meno nota rispetto ad altre registrazioni … ma nell’insieme penso che anche le Nozze dirette da Giulini siano fra le due/tre registrazioni più belle di questo capolavoro di Mozart. In questa nuova veste audio, 24/192, si lasciano apprezzare alcune sfumature orchestrali (ma anche vocali’ Che mi erano sfuggite all’ascolto in CD… e che mi hanno fatto considerare, una volta di più, Giulini come uno dei più grandi direttori di sempre… Buon ascolto! P.S. Che poi… qualche stellina meno nota non certo fra i nomi dei protagonisti..Wacheter e Taddei sono i due giganti maschi, la Schwartzkopf, la Cossotto e la Moffo le eroine femminili…. Chi potrebbe desiderare di più? 1
gabel Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno Se il titolo di “Maestro”, nella sua accezione più alta e nobile può essere attribuita a qualcuno, beh questo secondo me non può essere altro che Giulini! 👏🏻 Giulini era uno dei miei direttori preferiti negli anni ‘80-‘90 e formava, nel mio personale “pantheon” uno dei punti di riferimento, assieme agli altri tre moschettieri italiani, ovvero Abbado, Sinopoli e Muti (esattamente in questo ordine). Figura molto schiva e umile, antidivo per eccellenza, mi è sempre piaciuto per le sue letture molto rigorose ma non ingessate, la sua sensibilità e intelligenza musicale, le sue interpretazioni sempre attente al testo e fedeli al compositore, di cui si professava “servitore”, com’è poi giusto che sia. Una figura di intellettuale a tutto tondo, che dava lustro a questo sciagurato Paese (ops, Nazione!). 😄 Quindi, ben venga l’operazione della Warner (a proposito: ma perché cancellare il logo EMI, con tutto ciò che ha rappresentato per la storia della musica riprodotta? E si che Warner non ha un grande nome in ambito “classico”. Boh, mistero del marketing!). 🤔 1
SimoTocca Inviato 27 Giugno Autore Inviato 27 Giugno Oggi è appena uscito quest’altro “pezzo da novanta”: la Patetica di Tchaikovsky registrata a Londra con la Philharmonia (ai tempi in cui quella mitica orchestra era diretta da nomi quali Fürtwangler, Karajan, Klemperer…). In questa interpretazione viene fuori tutta la vena poetica del direttore italiano: è un addio musicale struggente, quello di Tchaikovsky, un addio alla vita, un addio malinconico ma non cupo (con Bernstein si intravede l’abisso, con Karajan in visione autunnale e decadente, con Abbado il dolore ma affilato come una lama…). Una registrazione anche tecnicamente molto riuscita e chissà perché caduta un po’ “nel dimenticatoio”, che oggi, grazie alla nuova rimasterizzazione, torna a splendere in tutta la sua bellezza… P.S. Peraltro proprio la Patetica di Tchaikovsky è stata l’ultima esibizione pubblica di Giulini, a cui ho assistito al Comunale di Firenze… Poco prima l’aveva diretta con l’Orchestra del Maggio … poi Giulini decise di ritirarsi dal podio..ma pochi mesi dopo si esibì a sorpresa con l’Orchestra Giovanile Italiana, nel piccolo del Comunale… sempre in una sesta sinfonia.. ma la Pastorale di Beethoven… una giornata memorabile quella… Forse per questo sono sempre un po’ “parziale” con Giulini, un musicista ma anche una persona che ho sempre stimato moltissimo..
gabel Inviato 2 Luglio Inviato 2 Luglio A proposito di riedizioni di titoli del catalogo EMI, sto riascoltando la “scozzese” nella versione di Klemperer. Che dire? Semplicemente meravigliosa! Un fraseggio, una leggerezza, una sensibilità di suono sensazionali. La Philarmonia sembra i Berliner, tanto il suono è al contempo duttile ma corposo, leggero ma “spesso”, consistente senza apparire pesante. E si che il buon Otto era considerato un direttore dai tempi sempre un po’ marziali e lenti. In questo caso invece mi sembra che la sua lettura sia esemplare e anche l’opera di restauro digitale, considerando l’epoca di registrazione (presumo primi anni ‘60) è notevole per pulizia e presenza. Se ne avvantaggiato in particolare gli archi, molto presenti (e forse un po’ aspri, ma è una sensazione), buona spazialità e timbro sempre eccellente, con pochissimo rumore di fondo, quasi impercettibile (ma evidentemente il master di partenza era molto buono). Solo sui pieni si coglie un po’ di indurimento, ma è possibile che uno streamer di livello superiore possa risolvere questi passaggi con una qualità migliore.
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