peng Inviato 16 Luglio 2021 Inviato 16 Luglio 2021 Prima uscita della nuova etichetta della Bayerisches Staatsorchester, la settima di Mahler diretta da Petrenko. l’imponenza orchestrale è esaltata dalla potenza di fuoco che Petrenko riesce a estrarre dall’orchestra, anche esagerando a volte pur di mettere in evidenza le ambiguità volute dal compositore. Unico lato negativo è purtroppo l’acustica del Nationaltheater - che è un teatro d’opera - un po’ troppo attuffata e poco brillante. con la sinfonica questo effetto si percepisce già dal vivo e nella registrazione è ancora più accentuato. se solo l’avessero registrata alla Herkulessaal. 1
SimoTocca Inviato 17 Luglio 2021 Autore Inviato 17 Luglio 2021 Ora, se io non fossi un assiduo frequentatore del sito Deutsche Grammophon, come avrei potuto sapere che da ieri è disponibile in streaming il famoso cofanetto di Karajan dedicato alle ultime quattro sinfonie di Sibelius? Sono i misteri del marketing, e della mancata segnalazione su Qobuz e HRA .... Fatto sta che queste interpretazioni di Karajan sono quelle, a mio avviso, di assoluto riferimento e “spazzano via” qualunque altra mai registrata. E mi riferisco al quasi contemporaneo cofanetto (integrale questa volta) di Maazel con i pur mitici Wiener Philharmoniker o anche alle coeve registrazioni di Bernstein con la New York Philharmonic. Il modo di Karajan di rendere in musica “la bruma nordica”, la malinconica bellezza del paesaggio esteriore, ma anche il fuoco nazionalista interiore del finlandese Sibelius, è unico e irripetibile. Forse gli si avvicina il vecchio Bernstein con i Wiener, e la sua integrale mancata (anche in questo caso come per Karajan), ma per strade che sono diametralmente opposte nei tempi e negli impasti sonori. Per il resto, anche noti “specialisti” di Sibelius come Colin Davis, Otto Kamu, Neeme Järvi, Paavo Berglund e John Barbirolli, pur con le loro belle e interessanti interpretazioni e registrazioni, si collocano su un pianeta più distante dal centro dell’Universo, più periferico e meno luminoso della Terra di Karajan (e del vecchio Lenny). Peccato che la DG non abbia registrato l’integrale, con la prima, la seconda e la terza che purtroppo mancano all’appello. Forse è un fatto legato a clausole contrattuali precedenti con la EMI, nel cui catalogo si trovano una splendida prima e seconda che quasi completano il ciclo intero di Sibelius ...ma manca sempre la terza! Peccato.... Comunque sia, io ho un vinile DG della quarta e ho il cofanetto della serie Originals, oltre ai CD con le copertine originali dei cofanettoni DG dedicato a Karajan per il centenario. Ma la bellezza del suono che si ascolta adesso in formato 24/192 è qualcosa di assolutamente inedito e....inaudito 😃😉 E poi che belle queste copertine originali! Insomma c’era attenzione anche a fare “arte” (grafica dico) nell’arte (di registrare bene la Musica).... e questo lato mi pare si sia perso....😢 2
SimoTocca Inviato 17 Luglio 2021 Autore Inviato 17 Luglio 2021 Completa il nuovo cofanetto digitale rimasterizzato in HiRes 24/192 il concerto per violino di Sibelius. Qui il bravo, e sottostimato Ferras, è sostenuto da un Karajan che appunto in Sibelius è unico. Una interpretazione magica, che adesso risalta ancor più nella magia del suono rimasterizzato.... Sì, lo so. Oistrakh con Ormandy e Heifetz con Reiner e La Mullova con Ozawa rimangono irraggiungibili come solisti... ma nel complesso questa rimane una registrazione fra le cinque più belle di sempre... 1
giorgiocana82 Inviato 17 Luglio 2021 Inviato 17 Luglio 2021 @SimoTocca ciao, Credo che ieri sia uscito il cofanetto in formato fisico cd+bra col medesimo contenuto: l'ho visto su amazon. comunque sto ascoltando ora Finlandia dall'ultimo dei dischi che hai segnalato: concordo pienamente con te sulla disamina del Karajan "finnico". Se non erro queste sono le registrazioni degli anni 60: che anni e se penso alla qualità di registrazione che oramai ne fanno quasi 60.. rimango sempre a bocca aperta, non erano pensate per audiofili, ma per l'ascolto casalingo medio. A presto
SimoTocca Inviato 21 Luglio 2021 Autore Inviato 21 Luglio 2021 È un album, che appena uscito, è già stato abbastanza bistrattato dalla critica! Mi riferisco al capolavoro di Mahler, la sua “vera” ottava Sinfonia, il Canto della Terra, in questo caso eseguito dall’orchestra di Shangai sotto la bacchetta orientale di Long Fu. Mentre non amo l’ottava sinfonia, ho sempre trovato i Das Lied von der Erde, un capolavoro assoluto, e in qualche maniera una preparazione all’addio, quello della nona sinfonia.... e non a caso l’ultimo dei sei brani si chiama “L’Addio”..... Mahler, influenzato da quella corrente di pensiero iniziata da Goethe con “Il Divano Orientale”, mette in musica sei poesie cinesi, tradotte in tedesco. Sono piccoli poemi che inneggiano alla vita, all’amore e...alla malinconia della morte e dell’addio. Aa alcuni critici in particolare non è piaciuta la voce della De Young: a me invece sì. E anche il bravo tenore Jagde se la cava bene. Insomma a mio avviso un album da ascoltare... Poi, che c’entra, la mitica registrazione di Klemperer con la Ludwig e Wundelich rimane irraggiungibile...probabilmente per tutti...
Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 21 Luglio 2021 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Luglio 2021 P.S. Semmai per ascoltare la registrazione capolavoro di Klemperer non cliccate quella con la copertina originale... in formato 16/44 Ma cercate quella contenuta nel cofanetto celebrativo di Christa Ludwig, curiosamente già in formato 24/96....!! La differenza di qualità audio è notevole e merita la “ricerca faticosa”... 2 2
bibo01 Inviato 24 Luglio 2021 Inviato 24 Luglio 2021 Il 21/7/2021 at 16:42, SimoTocca ha scritto: P.S. Semmai per ascoltare la registrazione capolavoro di Klemperer non cliccate quella con la copertina originale... in formato 16/44 Probabilmente la versione nella compilation di Christa Ludwig deriva dal remaster del 2006 di Toshiba Japan (TOCE-13351). Sarebbe interessante fare anche un confronto con il SACD della Esoteric del 2010.
SimoTocca Inviato 31 Luglio 2021 Autore Inviato 31 Luglio 2021 Ecco uscire ieri, in sordina, un album rimasterizzato in HiRes 24/44 che mio avviso è assai interessante! Si tratta della prima sinfonia di Beethoven registrata da Rattle a Vienna, in un cofanetto che allora fece scalpore.... L'ho riascoltata oggi in HiRes e l'ho trovata bella e ben registrata! A mio avviso migliore di quella registrata, una decina e passa anni dopo con i Berliner....forse “più filologica e vissuta”... ma nel complesso a mio avviso meno elegante e spontanea...
marcogir Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 Cosa ne pensate di Aida Garifullina? trovata per caso su Qobuz in HR. Mi sembra che abbia una ottima estensione e controllo. Io non sono un intenditore.... Se poteste suggerire altre artiste che ritenete piu valide..., sto cercando di imparare da voi. Aida
SimoTocca Inviato 11 Agosto 2021 Autore Inviato 11 Agosto 2021 @marcogir Per le soprano una voce autorevole è Roberto @mozarteum...perché il “vero giudizio” su una/un cantante lirico lo si da solo dopo aver ascoltato dal vivo... E io la Garafullina dal vivo l'ho ascoltata solo in un’opera di Mozart... (a Parigi? Con Gergiev sul podio?? Boh!) ma troppo tempo fa e.. beh, sinceramente non ricordo un granché! Quindi per adesso non “mi sbilancio”, ma se qualcuno degli esperti di Lirica sa qualcosa....parli!! Nel frattempo segnalo un ascolto piacevolissimo.... di un autore russo che avrei giurato fosse ...americano! Eh sì, perché Kapustin ha una scrittura così “jazzistica” e spumeggiante ...che sembra la reincarnazione di Gershwin!! Sì, vero, c’è molto molto Jazz e forse solo un “pizzico” di classica... ma che vor dì?? La musica quando è bella è bella, e non accetta categorie! E questa è musica davvero bella! E poi la registrazione Capriccio, in 24/96, suona (almeno in cuffia, la nuova GoldPlanar 1200) davvero bellissima!
SimoTocca Inviato 11 Agosto 2021 Autore Inviato 11 Agosto 2021 Peraltro segnalo che di recente sono comparsi su Tidal album famosi in formato MQA, a partire dal semplice 16/44! Sottolineo che non è assolutamente questa la sede per “discussioni tecniche” che rimando, per chi lo desiderasse, al Thread aperto sull’apposita Sezione Computer ... Segnalo intanto questo meraviglioso Requiem di Verdi che risale al 2001 E la non meno straordinaria nona di Beethoven dal vivo con i Berliner per la Sony... P.S. Se fate attenzione alle immagini, sopra compare la scritta MQA 16/44 ma in basso compare DAC 24/88 che è quanto il DAC riceve in lettura dopo lo spacchettamento del file MQA...
SimoTocca Inviato 14 Agosto 2021 Autore Inviato 14 Agosto 2021 Appena uscito un album “di famiglia”: Berenboim padre sul podio a dirigere la sua West Divan Orchestra e il figlio Michael al violino per il concerto di Beethoven. Mi ricordo che una volta lessi una recensione di un famoso critico che iniziava: con “ Ancora una registrazione delle sinfonie di Beethoven! Non se ne può più! Ma era davvero necessaria?” ... E io pensai che quel critico non avesse capito niente nè della Musica nè del tesoro che è costituito dalle registrazioni. Ci sono capolavori, e il Concerto per violino di Beethoven è fra questi, di cui no, non se ne ha mai abbastanza! Mai abbastanza di idee musicali, di modi diversi per approcciarsi allo spartito, di particolari nuovi che emergono da ogni nuova interpretazione ... insomma una meraviglia per le orecchie e per il cuore! E questa nuova interpretazione ha una affettuosità, una dolcezza che conquista... No, certo, non è “filologica” come quella famosa della Mullova con Gardiner o quella della Faust con Abbado... e, no, non ha lo stesso “spessore” di quella di Menuhin sotto la bacchetta di Fürtwangler ...nè la stessa autorevolezza di quella di Oistrakh accompagnato da Klemperer... Ma ecco, non è inferiore a nessuna delle altre numerosissime registrazioni, magari molto celebrate, come quella di Stern con Bernstein o quella di Heifetz diretto da Ormandy... o quella di Kremer diretto Harnoncourt...tanto per citare qualche esempio... Bell’album, ben registrato...
Paolo.68 Inviato 18 Agosto 2021 Inviato 18 Agosto 2021 Fra le novitá di Qobuz segnalo questo duo arpa e violoncello. Non é in hi res, ma merita di essere ascoltato.
SimoTocca Inviato 22 Agosto 2021 Autore Inviato 22 Agosto 2021 La CPO, e che diamine!, pubblica poco in HiRes! Peccato, perché quando lo fa il risultato è molto bello! Ma l’album segnalato deve essere comunque interessante e meritevole di ascolto...
SimoTocca Inviato 23 Agosto 2021 Autore Inviato 23 Agosto 2021 Ho sempre amato la musica di Nino Rota.... e non mi riferisco solo a quella che ha reso celebri, insieme alle immagini, i film di Fellini e di altri grandi registi, ma proprio alla produzione di Rota di musica classica e non di musica per il grande schermo. In questo album della Alpha, dedicato alla musica da camera scritta da Nino Rota, spicca il Nonetto, per la sua originalità certo, ma anche perché Rota riconduce in una cornice Classica molte delle sue istanze/ispirazioni cinematografiche. E d’altra parte se una “decina meno uno” di grandi solisti (ad iniziare da Pahud per finire a Meyer e La Sage) decidono di suonare e registrare il Nonetto già questo è “garanzia” di musica interessante.... La registrazione Alpha in 24/88 è di buona qualità ...
maverick Inviato 24 Agosto 2021 Inviato 24 Agosto 2021 Il 11/8/2021 at 12:22, SimoTocca ha scritto: Segnalo intanto questo meraviglioso Requiem di Verdi che risale al 2001 La prima grande interpretazione di Abbado, dopo la malattia, c'è anche il video. Scheletrico, nessuno lo ricordava così, ovviamente, fece impressione e tenerezza vedere un così grande interprete, alle prese con la sofferenza, interpretare proprio un Requiem. L'integrale di Rattle, giustamente citata fu in pratica la rivale di quella di Abbado (di pochi mesi successiva, ... quella romana ); hai fatto bene a ripresentarla, è molto bella.
Questo è un messaggio popolare. Grancolauro Inviato 25 Agosto 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Agosto 2021 Oggi ho ascoltato i Notturni di Chopin nella versione di Jean Lisiecki appena pubblicata da DG, e ho pensato di segnalarla in questo thread. Molte solo nel registrazioni di questi pezzi uscite negli ultimi due anni (Ott, Goerner, Planès, Say) ma quella di Lisiecki merita una menzione particolare per l’originalità della sua interpretazione. Confrontarsi con questi pezzi celeberrimi non è semplice: l’ombra di nomi come Rubinstein, Arrau, Cortot ma anche di Askenze e Leonskaja metterebbero in soggezione chiunque. Ma Lisiecki segue una strada tutta sua: nessuna tentazione elegiaca, nessun sentimentalismo o facile lirismo. I suoi Notturni sono ombrosi, a tratti cupi: non c’è l’alba alle porte ma un buio profondo inframmezzato da improvvisi squarci di luce che abbagliano quasi, per riportare subito l’ascoltatore nella penombra. Questo clima molto particolare è creato da Lisiecki giocando sui tempi, molto dilatati, sulla libertà del fraseggio, fitto di pause e lunghi respiri, e soprattutto sulla grande cura per il suono. Lisiecki riesce a generare innumerevoli gradazioni di piani e pianissimi, che appaiono come ombre che si susseguono nella notte, mentre i forti sono monolitici, abbaglianti appunto, come se l’occhio non fosse più abituato alla luce e volesse tornare subito nell’ombra. Non so se a @SimoTocca piacerà questa versione dei Notturni, così diverse dai grandi modelli del passato. Io l’ho trovata molto interessante perché un efficace esempio della poetica del miglior pianismo contemporaneo. Mi fa poi piacere che Lisiecki, l’enfant prodige tanto apprezzato dai salotti buoni per la sua bellezza apollinea e la gentilezza dei modi, abbia finalmente sfornato un disco coraggioso, fuori dagli schemi tradizionali. Un disco che ha qualcosa da dire. La qualità della registrazione è poi davvero ottima. 2 2
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