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Melius Club

Dopo 5 anni abbandono lo streaming


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Inviato

tutte agli altri queste fortune!!! A me mai che qualcuno voglia scaricare carriolate di dischi :classic_laugh:

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Azoto One
Inviato

I podcast rientrano nello streaming? Se è così sono fregato, senza Radio 3 Battiti non potrei resistere 

  • Melius 1
Azoto One
Inviato
Il 15/01/2025 at 17:05, granosalis ha scritto:

non ci resta che adeguarci: continuare ad acquistare la musica che ci piace su supporto fisico e continuare a sentire la liquida con

Che poi è anche bello avere un impianto con tante sorgenti tutte diverse tra loro

  • Melius 2
granosalis
Inviato
2 ore fa, Azoto One ha scritto:

Che poi è anche bello avere un impianto con tante sorgenti tutte diverse tra loro

Esatto, l'una non sclude l'altra. Cosí da me convivono Vinile, CD e liquida (streaming e locale). 

Inviato

Boomer che acquista vinili...

FB_IMG_1737130159871.jpg

  • Melius 1
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SimoTocca
Inviato

@Turandot …che poi.. abbandonare lo streaming è una scelta assolutamente legittima, ed è un po’ come smettere di andare ad ascoltare i concerti dal vivo. E cioè lo streaming abbandonato non lascia “traccia fisica”, non lascia “eredità” (nel mio caso meglio così, i miei mi stanno già spernacchiando 🥳🥳per i millanta CD che ho in casa… 😆) proprio come appena usciti dal teatro non ci si porta via niente di “fisico”. 
Lo streaming si lascia e si può sempre riprendere, in questo non vedo alcun problema o men che meno “scandalo”.

Non è detto che non succeda anche a me per la musica come mi sta capitando per i film: io sto già “entrando e uscendo” da Paramount è un altro paio di servizi di streaming video..

Però.. da amante della musica classica e assiduo frequentatore di teatri di mezzo mondo, posso solo ringraziare lo streaming, perché mi ha consentito di espandere la mia conoscenza musicale in una qualità audio eccezionale, assai superiore al CD (ma adesso in HiRes anche al vinile corrispondente, almeno nel 99,9% dei casi che ho ascoltato io..), qualità vagliata dai miei sistemi cuffie elettrostatiche Stax che….giuro, non “perdonano” niente alle registrazioni… E questo ad un prezzo che definirei esiguo… mezza tazzina di caffè al giorno, in questo periodo di prezzi inflazionati come la definite voi??

Conoscenza musicale più ampia che per me, e fosse anche solo per me basterebbe, coincide con felicità più grande! 
Intendiamoci: la grandezza, l’immensità oceanica delle scelte musicali che attualmente gli album in streaming consentono, può anche intimorire e addirittura spaventare…

Anche questo legittimo… del resto anche in campo medico esiste l’agorafobia…😉

Sull’espansione vertiginosa degli album musicali disponibili sul mio servizio di streaming ci riflettevo proprio ieri… che come ogni venerdì sono uscite numerose novità.

Fra cui due (2!) nuove registrazioni delle Quattro Stagioni, ovviamente in HiRes…ed ecco che volendo fare un riassunto personale delle registrazioni di questo capolavoro, sono andato in cerca 🔎 del “riassunto” che mi ero fatto (per iscritto, vecchia maniera) delle edizioni disponibili nel 2021.

Ebbene… la decina di album delle Quattro Stagioni di Vivaldi in formato HiRes è diventata nel 2025..quasi un centinaio!!! Si sono aggiunte al catalogo moltissime registrazioni, fra nuove uscite e rimasterizzazioni di qualità di quelle vecchie …

Insomma, altro che “togliere”, amici miei…. Togliere… mi vien da ridere pensando a cosa ha scritto qualcuno qui sopra… togliere.. 😹😹😂😝🤣🤣

  • Melius 2
Fabio Cottatellucci
Inviato
4 ore fa, SimoTocca ha scritto:

abbandonare lo streaming è una scelta assolutamente legittima, ed è un po’ come smettere di andare ad ascoltare i concerti dal vivo.

Direi piuttosto che è come abbandonare l'ascolto della radio.

  • Melius 2
SimoTocca
Inviato
1 ora fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Direi piuttosto che è come abbandonare l'ascolto della radio.

Assolutamente no: dalla Radio mica puoi scegliere tu cosa ascoltare!! E la qualità audio della radio, abbi pazienza, è comunque assai, ma assai, inferiore anche al “solo CD”. Può comunque essere piacevole ascoltare la Radio , e  può essere utile per scoprire cosa nuove di cui non avevamo notizia… ma..ecco, non sei mai tu a scegliere la musica, a fare il Dj, come invece sei tu che decidi a quale concerto andare, a quale teatro, o quale album ascoltare…

Noto con una certa frequenza il paragone “streaming - radio”, ma è un paragone senza alcun fondamento, né per la qualità audio né per la dinamica delle scelte da ascoltare.

Insomma, sarebbe un po’ come paragonare lo streaming da Disney (o da Netflix o Prime o altro) alla TV commerciale.

No, lo streaming TV è il corrispondente di andare al cinema, perché scegli tu cosa vedere, e magari senza pubblicità! 
Non so se mi sono spiegato…

 

Armando Sanna
Inviato
1 ora fa, SimoTocca ha scritto:

Noto con una certa frequenza il paragone “streaming - radio”, ma è un paragone senza alcun fondamento, né per la qualità audio né per la dinamica delle scelte da ascoltare

Probabile che le persone,

come me, siano approdati come me allo streaming inizialmente per ascoltare le web radio, e che continuo a fare con piacere, mentre per gli ascolti più attenti preferisca la parte solida o le proprie librerie riversate su hard disk.

Il mio pensiero e che a lungo andare gli abbonamenti per ascoltare la musica in rete, al di la del costo, producano una certa stanchezza nella ricerca hai il mondo musicale a portata ma poi ti viene un po’ a noia …

Ovviamente molto IMHO 

SimoTocca
Inviato
10 minuti fa, Armando Sanna ha scritto:

come me, siano approdati come me allo streaming inizialmente per ascoltare le web radio

È quindi probabile che, approdando in condizione “di naufraghi”, cioè non attrezzati per apprezzare la qualità dello streaming attuale, magari tu non abbia colto la differenza, notevolissima, di qualità audio fra le web radio e un album in HiRes. 
 

 

12 minuti fa, Armando Sanna ha scritto:

per gli ascolti più attenti preferisca la parte solida o le proprie librerie riversate su hard disk

Come dicevo poco sopra comprendo perfettamente le preferenze di ciascuno, e i diversi punti di vista…

Anche se privarsi della qualità per il “vizio di fare zapping”, mi pare una limitazione non da poco… Cioè a dire non essere capaci di scegliersi il proprio album da ascoltare e ascoltarlo in qualità audio migliore dall’inizio alla fine, proprio come un vinile o un CD ecco… non mi pare che per un adulto sia un’impresa così eroica… a tipo quella dell’Alfieri che per studiare si faceva legare alla sedia dal proprio servitore e gli dava l’ordine di non sciogliere i nodi fino a sera neppure se poi glielo avesse ordinato o gridato…perché se no gli veniva voglia di fare passeggiate e cavalcate fuori città… .😆

 

one4seven
Inviato
14 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

Cioè a dire non essere capaci di scegliersi il proprio album da ascoltare e ascoltarlo in qualità audio migliore dall’inizio alla fine


Come già espresso su questo stesso 3d, sono perfettamente d'accordo con te.

Però... un però c'è.

Credo non si possa tralasciare il fatto che la tecnologia del metodo di fruizione, abbia in se, diciamo in maniera "naturale", l'effetto potenziale di "impostare" anche le abitudini di ascolto.

In soldoni, solo cambiare traccia su un LP, è macchinoso e scomodo.

Per cui, lo si ascolta per intero anche se in un album ci piacciono 3 pezzi su 8.

Poi arriva il CD, per saltare traccia basta un pulsante, e si comincia timidamente a fare zapping.

Ma all'interno dello stesso album.

Arriva lo streaming: a portata di click immediato l'universomondo musicale. Chi stava su quella strada, è andato inevitabilmente in pappa... non riesce nemmeno a decidere cosa ascoltare.


Se la cosa non è governabile dal fruitore, meglio un consapevole passo (tecnologico) indietro.  

 

  • Melius 2
Fabio Cottatellucci
Inviato
2 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Assolutamente no: dalla Radio mica puoi scegliere tu cosa ascoltare!! E la qualità audio della radio, abbi pazienza, è comunque assai, ma assai, inferiore anche al “solo CD”. [...] Noto con una certa frequenza il paragone “streaming - radio”, ma è un paragone senza alcun fondamento, né per la qualità audio né per la dinamica delle scelte da ascoltare.

Non so se mi sono spiegato…

 
Ti sei spiegato benissimo in questa risposta che mi hai inviato, ma non hai capito quello che avevo scritto io, che non c'entra nulla con quello che hai scritto qui sopra. :classic_smile:

Iniziamo quotando tutto, anche l'affermazione tua alla quale rispondevo io.

Dunque, tu avevi appena sostenuto che

8 ore fa, SimoTocca ha scritto:

abbandonare lo streaming è una scelta assolutamente legittima, ed è un po’ come smettere di andare ad ascoltare i concerti dal vivo.


E io mi ero limitato ad osservare

3 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Direi piuttosto che è come abbandonare l'ascolto della radio.


Lo dicevo perché la caratteristica essenziale dell'abbandonare lo streaming è quella di provarsi di una sorgente di musica riprodotta, e non può essere paragonato (anche concettualmente) al privarsi degli ascolti dal vivo.

Poi tu sei stato còlto dal "Riflesso di Pavlov dell'Audiofilo" :classic_biggrin:  e hai creduto che io stessi svilendo il tuo amato streaming e che lo facessi sostenendo che l'ascolto delle trasmissioni radio recanti musica riprodotta fosse qualitativamente pari allo streaming medesimo.

Di conseguenza, sei partito alla difesa del flusso di bit senza valutare quel che avevo scritto e dandomi implicitamente dell'incompetente: ma davvero hai pensato che io potessi reputare un ottimo streaming pari a una radio, che magari  trasmette musica da MP3? 

Io stavo solo rimarcando la differenza fra l'ascolto dal vivo e quello da file registrato, tutto qui, e che quindi la perdita dello streaming non può essere paragonata alla rinuncia ad ascoltare concerti dal vivo.

Buon week-end :classic_smile:


PS La radio a volte trasmette ancora concerti dal vivo, e lì sarebbe da approfondire, ma sono ormai talmente rari che forse non ne vale la pena.

  • Melius 1
Sognatore
Inviato

Io lo streaming lo uso come ‘contorno’ ovvero per ascoltare nuove proposte e se poi mi piacciono le compro in formato fisico, preferibilmente vinile se disponibile a prezzi accessibili oppure se si tratta di un capolavoro da avere comunque altrimenti in cd; poi lo uso sullo smartphone con le cuffie di sera tardi oppure in studio dí sottofondo mentre lavoro con casse amplificate e un buon streamer dac…certo comodo e tutto molto bello e fruibile ma non mi sogno neanche di dismettere o vendere i miei dischi e cd accumulati negli anni….

Inviato
1 ora fa, one4seven ha scritto:

Credo non si possa tralasciare il fatto che la tecnologia del metodo di fruizione, abbia in se, diciamo in maniera "naturale", l'effetto potenziale di "impostare" anche le abitudini di ascolto.

In soldoni, solo cambiare traccia su un LP, è macchinoso e scomodo.

Per cui, lo si ascolta per intero anche se in un album ci piacciono 3 pezzi su 8.

Poi arriva il CD, per saltare traccia basta un pulsante, e si comincia timidamente a fare zapping.

Ma all'interno dello stesso album.

Indipendentemente da cosa utilizziamo per l’ascolto, vinile, CD o streaming (come faccio anch’io) il fatto che noi parliamo di album ci dovrebbe ricordare che l’album è il prodotto di una scelta dell’autore di esporre la propria musica secondo un suo ordine e saltare da un brano all’altro o rinunciando ad alcuni brani forse fa un “torto” al pensiero dell’autore, certo lo streaming rende ancora più libero l’utente nel fare quello che preferisce, tutto si può, però faccio fatica a pensare, nel mio caso, che si possa frantumare e randomizzare un opera di Puccini o un Ah Um di Mingus nel Jazz o semplicemente in ambito “pop” stravolgere un Astral Weeks di Van Morrison o un Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, e come nel campo della lettura ribaltare i capitoli di Delitto e Castigo di Dostoevskij.

  • Melius 2
Armando Sanna
Inviato
3 ore fa, SimoTocca ha scritto:

È quindi probabile che, approdando in condizione “di naufraghi”, cioè non attrezzati per apprezzare la qualità dello streaming attuale, magari tu non abbia colto la differenza, notevolissima, di qualità audio fra le web radio e un album in HiRes. 

Forse per qualcuno è difficile comprendere che non si va sempre alla ricerca “fra la qualità di un HiRes e la web radio “( che riproduce in alcuni casi con risoluzione CD 16/44,1 Flac che è già un bel ascoltare) ma a un semplice programma di qualità piacevole ( per me utilizzano alcune web radio delle pesanti curve di equalizzazione) con diversi generi musicali e buon gusto nella programmazione ( se non si è capito sto parlando di Radio Paradise e qualche altra radio come Chillout Antenne, Radio Swiss Jazz, …).

Sperando che abbia spiegato meglio in concetto e ti saluto cordialmente con “naufragar m’e’ dolce in questo mar”

one4seven
Inviato

@jerry.gb Concordo con ciò che dici, ma i casi possono essere tanti e di diversa natura.

Come ci sono album che hanno "un senso" dalla prima traccia all'ultima, ce ne sono tanti altri che sono sostanzialmente delle compilation. Tantissimi dischi vivono solamente delle 1/2/3 hit di successo, con il resto che nessuno se lo ricorda. 
 

Se ci riflettiamo, il "medium" su cui viene distribuito il disco, potenzialmente guida non solo l'ascolto, ma guida anche la sua produzione.

Se pensiamo ai tempi dell'LP, i conti in produzione si facevano prima di tutto sulla durata dell'album, ed in seconda battuta sulla divisione tra le due facciate. Non ultimo, era dirimente tecnicamente anche la sequenza dei brani.

Non è raro trovare album nati in periodo "only LP", le cui due facciate avevano un carattere sia sonico che artistico diverso.

L'arrivo del CD mette in campo nuove "libertà" e possibilità.

Però è successo anche che ad una durata maggiore spesso ha corrisposto (specialmente nei 90/2000) dischi i cui brani erano in buona parte dei riempitivi di scarso valore.

 

E poi ci sono i gusti... 


In sintesi, avere piena libertà e tutto da gestire "da soli" (lo streaming è un pò così, in fondo) è molto più difficile, che essere guidati, anche se  @SimoTocca dice " non mi pare che per un adulto sia un’impresa così eroica essere capaci di scegliersi il proprio album da ascoltare".

In fondo, se ci pensi bene, chi ha mostrato qui delle "difficoltà" nell'uso delle streaming, cerca in fondo solo qualcosa che "tracci una via da seguire". 
 

 

 

  • Melius 1
powerpeppe
Inviato

Ma voi quante ore ascoltate di media a settimana? Curiosità...

 

Personalmente non vado oltre le 5/6 ore in inverno di media e d'estate scendo anche 0 molto spesso

Ho doversi hobby e una  vita abbastanza frenetica 

Lo streaming mi serve in auto e mentre mi alleno ma se dovessi mettermi sul divano o in poltrona in base all' impianto che voglio ascoltare 

Per scoprire nuova musica con le poche ore che accendo beh lascerei perdere subito insomma!

Quando mi siedo so'gia'cosa voglio ascoltare e raramente uso la liquida a meno di non avere fisicamente un album dell' artista scelto

  • Melius 1
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