analogico_09 Inviato 16 Gennaio Inviato 16 Gennaio Notizia sconvolgente che lascia muti. Ti accompagni nel viaggio fluttuante verso l'ignoto la musica profonda e visionaria, misteriosa come il tuo cinema, come lo spirito musicale di Angelo Badalamenti che ti fu molto vicino, affine, ed ora lui è già lì che ti aspetta fanno due anni. RIP 🍃 Struggente questa testimonianza di Badalamenti 1
spersanti276 Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio 11 ore fa, analogico_09 ha scritto: Notizia sconvolgente che lascia muti. Ti accompagni nel viaggio fluttuante verso l'ignoto la musica profonda e visionaria, misteriosa come il tuo cinema, come lo spirito musicale di Angelo Badalamenti che ti fu molto vicino, affine, ed ora lui è già lì che ti aspetta fanno due anni. RIP 🍃 Struggente questa testimonianza di Badalamenti Vorresti citare la tua personale classifica dei suoi film?
selby998 Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio "Eraserhead" al Filmstudio, tra i miei ricordi indelebil. Forse il cinema di Linch stava già tutto in quel film. 1
analogico_09 Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio 4 ore fa, spersanti276 ha scritto: Vorresti citare la tua personale classifica dei suoi film? Difficile..., potrei dire senza doverci pensare troppo che il mio film del cuore, che considero un grande capolavoro che riassume il senso di Lynch per il cinama, sia "Mulholland Drive". Poi, ma senza poter fissare delle preferenze assolute o certe, comincierei con The Elephant Man, struggente, non perchè sia il secondo film dopo Eraserhead che pure metto in lista, ne abbiamo parlato tempo fa; Velluto Blu; Una storia vera; Cuore Selvaggio; Strade Perdute; Fuoco cammina con me; l'ultimo Inland Empire... quindi li ho messi tutti meno Dune visto una sola volta tanti anni fa e che "rifiutai". Senza dimenticare Twin Peaks, in prima linea, cinema puro che appartiene al genere "serie tv" solo nell'approccio. Approfittando di questo spazio, per rendere omaggio ad uno dei più grandi registi della storia del cinema, per il piacere di farlo da appassionati di cinema (speriamo che arrivi qualche altro interevento...) potremmo parlare dei suoi film, della vita di David Lynch sempre trascorsa in stretta simbiosi con le varie espressioni dell'arte. 1 1
bost Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio @analogico_09 meno Dune visto una sola volta tanti anni fa e che "rifiutai". anch io fui deluso, ma l'ho rivisto più volte e mi è piaciuto sempre più, bisogna "prenderlo per il suo verso" ( qualsiasi cosa voglia dire...)
Napoli Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio Non e' il mio regista del cuore, ma the Elephant man e' tra i miei film preferiti in assoluto, ho apprezzato pero' un po' tutta la sua filmografia ,l'ultimo suo film non l'ho visto.
FedeZappa Inviato 17 Gennaio Inviato 17 Gennaio Oltre che possessore della sua intera filmografia e pure discografia, seguivo spesso le notizie che lo riguardavano. Il fatto incredibile è che in nessun sito o blog in cui si parlava dei nuovi progetti in cantiere, c’era un accenno al suo problema di salute, o perlomeno non c’era in quelli che ho aperto io. Quindi per me ieri sera è stato un fulmine a ciel sereno. Sono veramente sconvolto. mi piace ricordarlo con la terza stagione di Twin Peaks (Il ritorno, 2017) perché finalmente con essa ha potuto decidere praticamente tutto, come nei suoi film. Un film (o trip mentale se vogliamo) diviso in 18 episodi.
analogico_09 Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio 6 ore fa, Napoli ha scritto: Non e' il mio regista del cuore, ma the Elephant man e' tra i miei film preferiti in assoluto, ho apprezzato pero' un po' tutta la sua filmografia ,l'ultimo suo film non l'ho visto. Magnifico The Elephant Man. Vidi l'ultimo film - Inland Empire - al Festival di Venezia nel 2008 dove fu presentato in anteprima in Italia. Fu un autentico evento, giunsero spettatori, fan ammiratori da tutta Italia, il biglietto costava un botto, fu sold out e molta gente restò fuori. Io lo vidi nella proiezione stampa. E' un film molto "difficile", una sorta di compendio dell'opera lynchiana portata ai livelli altissimi di un surrealismo astratto ed onirico, poetico e cerebrale, un turbinio di immagini visionarie per una storia "incomprensibile".., uno "spietato" e "crudele" trionfo dell'arte cinematografica sulla letteratura che spiazza e disorienta lo spettatore il quale dovrà cercare di non rincorrere una trama logica , comprensibile e rassicurante per entrare all'interno delle immagini nelle quali perdersi e identificarsi inconsciamente, pre-logicamente, possibilmente per ritrovarsi o non nelle stesse. Confesso di essere uscito spiazzato, confuso dalla visione - durata 180 minuti - con la sensazione di aver visto un capolavoro forse troppo avanti coi tempi. Ciò che ho apprezzato moltissimo, che a mio avviso rappresenta l'aspetto più increato ed innovativo del film è il fatto le che immagini, le inquadrature, in molte sequenze e scene, sembrano "pittate", come "tele" immaginifiche , non già girate su pellicola, come se un pennello sgranasse, caricasse i colori, sfumando forme e contorni alla ricerca di texture pittoriche cangevolmente impressespressioniste. Il trionfo del cinema sulla parola, il tentativo di superamento delle "tecniche" e dei linguaggi, degli stili ed estetiche del cinema mainstream che andasse oltre lo stesso cinema lynchano. Sarà per questo che il regista scomparso non realizzò più film... La musica sempre presente nei film di Lynch come elemento emotivo potente, uditivo e visivo saldato con l'immagine.
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 18 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 18 Gennaio Mi resta un grato ricordo del film, di Lynch. Fu a Venezia 2008 durante l'incontro stampa che si tenne dopo la proiezione di Inland Empire: Lynch mi autografò una pagina del pressbook che conservo come una reliquia e che ieri ho voluto forse infantilmente rivedere e fotografare. Vorrei condividerla. Una firma "insolita".., dopo averla vergata Lynch ci batteva sotto con la punta della biro lasciando dei segnetti "misteriosi" come sottilineature... Scattai qualche foto a Lynch letteralmente assediato dai fan disponibile a firmare autografi e a stringere mani; tratti sembrava un po' provato o distante con lo sguardo rivolto altrove... Un umilissimo omaggio alla memoria, nel ricordeo dei grati momenti legati alla inestinguibile passione cinematografica. 3
selby998 Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio Segnalo la breve monografia su Ondacinem. Di grande interesse la parte che si sofferma sugli inizi, i primi cortometraggi e in generale il David Lynch prima di"Eraserhead".
P.Bateman Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio Ho amato molto la sua intera opera, preferisco parlare delle cose minori. Dune*: visto in sala quando uscì con grandi aspettative purtroppo deluse. Si attribuì la colpa alla produzione (De Laurentis) però rivisto dopo molti anni rimane una goffaggine imbarazzante in molte scene, si salva il barone butterato che levita. Una Storia Vera: visto in tv, totalmente atipico, non brutto ma l'avesse girato Pinco Pallo non lo ricorderebbe nessuno. Ha pubblicato anche due album, trascurabili, anni '80 trent'anni dopo. Tutto il resto è storia del cinema. *Quello di Villenueve è pure peggio, noioso e banale, la seconda parte me la sono risparmiata.
analogico_09 Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio 1 ora fa, P.Bateman ha scritto: Una Storia Vera: visto in tv, totalmente atipico, non brutto ma l'avesse girato Pinco Pallo non lo ricorderebbe nessuno. Non sono d'accordo. Secondo me è' un film apparentemente atipico che conferma la "regola" di quella che è l'essenza dell'autore ricorrente nella sua filmografia. Un film che solo Lynch avrebbe poruto girare come sia stato girato. 3 ore fa, selby998 ha scritto: Segnalo la breve monografia su Ondacinem. Di grande interesse la parte che si sofferma sugli inizi, i primi cortometraggi e in generale il David Lynch prima di"Eraserhead". Un cinema sperimentale e invisibile da noi a chi non frequntasse i cineclub. Lynch fu anche creatore di fumetti "sperimentali", come dicevo sopra, amava esprimersi con i linguaggi di più arti. Nel "Panta" (cinema) del 1994 curato da Enrico Ghezzi è presente un saggio di Lynch molto interessante e "illuminante" sulla sua "poetica" sul suo progetto immaginifico, intellettuale, artistico, psicologico, esistenziale fuori schema intitolato "Sulla mia pittura", 1990. Ci sono anche delle strisce del fumettio che disegnava Lynch intitolato "Il cane più arrabbiato del mondo". Provo a condividerlo. Il cane tanto arrabbiato che non si può muoivere. Non può mangiare. Non può dormire. Riesce appena a ringhiare... E' talmente pieno di tensione e di rabbia che si avvicina allo stato del rigor mortis. Spero si legga bene, cliccare sull'immagine
analogico_09 Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio 14 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Nel "Panta" (cinema) del 1994 curato da Enrico Ghezzi è presente un saggio di Lynch molto interessante e "illuminante" sulla sua "poetica" sul suo progetto immaginifico, intellettuale, artistico, psicologico, esistenziale fuori schema intitolato "Sulla mia pittura", 1990. Dai ne posto uno stralcio.., non credo si violi nessun diritto... lo si fa mica a scopo di lucro. 1
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