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Melius Club

RIproduzione più reale possibile delle note acute di un pianoforte con la corretta estensione e decadimento.


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Inviato
15 ore fa, speaktome74 ha scritto:

preamplificatore è ininfluente?

Per amplificazione intendo tutto il pacchetto: pre + finale o integrato

Inviato
4 ore fa, speaktome74 ha scritto:

@Turandot

Perfetto, ma nel post di apertura ho scritto "tralasciando la registrazione"

E come si fa? A meno che non mi sia perso qualcosa, i nostri impianti riproducono registrazioni. L'unico modo che abbiamo di avere una idea di come un impianto riproduca un pianoforte, e fargli riprodurre una registrazione. 

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, Titian ha scritto:

Già sentendo la registrazione in un altro ambiente "professionale" (studio) suona leggermente differente e poi a casa degli audiofili le differenze sono estreme. 

Il fonico avveduto poi lo ascolta anche il compattone, in auto, con gli auricolari economici ed agisce di conseguenza...

  • Melius 1
Inviato

Esatto. Noi pensiamo che il tecnico crei il formato migliore per l'impianto migliore.

In realtà crea il formato che sia ascoltabile con un grado di soddisfazione che va dal 5 al 10, con il maggior numero di device. 

  • Thanks 1
AudioLover
Inviato

@Ggr vero, noi siamo una nicchia della nicchia, mentre lui deve farlo suonare piacevole per il restante 99% che si approccia con auricolari bluetooth o la classica cassa bluetooth da cucina, per questo si paga caro un remaster MOFI o Audio Analogue e Esoteric che nei servizi di streaming non ci sono, non avrebbero senso.

Inviato
15 minuti fa, Ggr ha scritto:

In realtà crea il formato che sia ascoltabile con un grado di soddisfazione che va dal 5 al 10, con il maggior numero di device. 

quindi smettiamolo di asserire di voler ascoltare il contenuto della registrazione che non ha senso. Invece cerchiamo di se tire le registrazioni nel miglior modo per noi, quello che ci dà più soddisfazione. Più il numero di registrazioni ci piacciono, meglio è. 

  • Melius 1
Inviato

@Ggr purtroppo oggi , a parte pochi generi, lo crea affinchè si senta sul formato peggiore (smartphone + cuffiette).

Inviato
41 minuti fa, Titian ha scritto:

quindi smettiamolo di asserire di voler ascoltare il contenuto della registrazione che non ha senso. Invece cerchiamo di se tire le registrazioni nel miglior modo per noi, quello che ci dà più soddisfazione. Più il numero di registrazioni ci piacciono, meglio è

Esattamente! Quello che deve fare un impianto è riprodurre un suono credibile e verosimile a quello concettualizzato come reale. Ma anche li che vuol dire reale ? Lo stesso direttore con la stessa orchestra in due sale diverse produrrà un suono diverso ammesso che la performance sia identica (cosa impossibile). Quindi accontentiamoci di riprodurre ciò che al nostro gusto aggrada.

Saluti

Inviato
48 minuti fa, rpezzane ha scritto:

Quello che deve fare un impianto è riprodurre un suono credibile e verosimile a quello concettualizzato come reale. Ma anche li che vuol dire reale ?

Quello che deve fare il suo impianto lo lascio decidere al proprietario. :classic_biggrin: E quando parla di suono credibile e verosimile, se non mi dà informazioni sui suoi criteri per me non significa nulla. Ma l'importante è che sia convinto lui, quel impianto non è per me o altre persone, quindi. 

 

53 minuti fa, rpezzane ha scritto:

Lo stesso direttore con la stessa orchestra in due sale diverse produrrà un suono diverso ammesso che la performance sia identica (cosa impossibile).

quindi anche nella stessa sala, fino a certi limiti. Molte volte ho sentito l'orchestra della Tonhalle di Zurigo suonare lo stesso concerto tre giorni consecutivi nella stessa sala e si è sentito un evolvere dell'interpretazione che comporta anche una leggera differenza di suono. Poi non parliamo della posizione d'ascolto. Ma ci sono caratteristiche del suono che si sentono molto simile anche in posti completamente diversi. Il punto è che oltre il 90% degli audiofili non sentono concerti dal vivo e parlano di realtà per sentito dire o perché hanno sentito questo o quello strumento dal vivo. A parte il fatto che ciascuno di noi sente differentemente, quindi...

Inviato
58 minuti fa, Titian ha scritto:

A parte il fatto che ciascuno di noi sente differentemente,

più che sentire differentemente, osserva, e valuta per conseguenza, cose diverse, spesso tutto tranne che la coesione armoniosa del tutto.

Inviato

@Titian e’ esattamente il mio pensiero. Se una persona si sente soddisfatta dal suono del proprio impianto e lo ritiene realistico per la sua sfera di conoscenza e di cultura siamo in apoteosi. E poco importa se quel suono lo ha ottenuto con un impianto da 2.000 o da 200.000.

Saluti

  • Melius 1
Inviato
12 ore fa, Wildwood ha scritto:

più che sentire differentemente, osserva, e valuta per conseguenza, cose diverse, spesso tutto tranne che la coesione armoniosa del tutto.

Di quel che ho letto, la percezione uditiva è in grand parte un processo continuo di apprendimento, quindi dipende dalle proprie esperienze fatte. Oltre a quello l'orecchio si può educare quindi facendo esercizi si può orientare il proprio sistema auditivo in una direzione o l'altra. La differenza fra persone possono essere grandi specialmente se si tratta di campioni sonori molto complessi come la musica.  Anche il genere di musica che si ascolta e le proprie abituini influiscono molto. 

  • Melius 1
Grancolauro
Inviato
22 ore fa, Titian ha scritto:

Gli audiofili hanno sempre l'impressione di sapere come bisognerebbe suonare, che sia uno strumento o registrazione, qual è il giusto, il migliore e peggiore, anche come il suono nella realtà . Da dove arriva questa sicurezza e convinzione non lo so veramente. 

Boh, basta suonare o far suonare un pianoforte, un violino, un clarinetto o qualsiasi altro strumento reale nella sala d’ascolto, e poi confrontare quello che hai sentito con quel che esce dall’impianto. Più il suono è simile, più la resa del sistema registrazione/impianto/ambiente è verosimile.

Non ci trovo nulla di misterioso.

Inviato
47 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

Non ci trovo nulla di misterioso.

evviva la semplicità, lo so si può semplificare tutto nella vita. Beati voi.

Grancolauro
Inviato
8 minuti fa, Titian ha scritto:

evviva la semplicità, lo so si può semplificare tutto nella vita. Beati voi.

Il fatto che qualcosa non sia misterioso non implica che sia anche semplice da fare

Inviato

Raramente ho sentito diffusori così dinamici che replicano uno strumento vero. Ci avviciniamo ma non siamo li. Poi d'altronde di che cosa stiamo parlando, quattro coni e due planari..

 

Inviato

@Grancolauro non intendevo che è semplice da fare. Il concetto in sè stesso è estremamente semplice. :classic_smile:

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