azn131 Inviato 6 Giugno 2021 Inviato 6 Giugno 2021 @ginoux Ti capisco benissimo, anche io volevo acquistare una copia originale ma i rischi di trovare una copia dichiarata VG+ che suona come una G+ sono molto alti, anche perché negli anni 60 non tutti avevano i Thorens TD 124 o un Garrard 301.... E te ne accorgi dal fatto che ci sono moltissime copie dichiarate VG o anche G+, G per finire a Fair, praticamente inutilizzabili.. Però magari puoi fare un tentativo, convincendo il venditore a mandarti un test MP3 e paghi con PayPal così nel caso non sei soddisfatto, restituisci e ti rimborsano 😄 e se le spese di reso le paghi tu, ti posso anche spiegare come ottenere il rimborso da PayPal se il venditore non vi provvede 😉
ginoux Inviato 6 Giugno 2021 Autore Inviato 6 Giugno 2021 @azn131 Grazie, sei molto gentile!! Purtroppo però sono in un momento particolare di sbattimento e non ho voglia di altre turbative.... Per il momento rimango alla finestra e attendo. Un'altra alternativa sono le copie giapponesi... che comunque viaggiano un pò più su della media... Le ho sempre trovate ottime alternative alle "audiophile"... Se non ci si fissa nel volerle trovare complete di OBI e allegati vari, si riesce a fare qualche buon affare. Le giapponesi hanno la prerogativa di esserre stampate con vinile mediamente migliore delle coeve copie (almeno così io ho riscontrato)...
azn131 Inviato 6 Giugno 2021 Inviato 6 Giugno 2021 @ginoux figurati😄 comunque sì, ottime anche le stampe Jap, a me piacciono molto proprio per la cura con cui venivano fatte.. se ogni tanto voglio togliermi uno sfizio, spendo 25/30 euro per una stampa jap completa di obi e inserto, altrimenti nel range 5-20 mi mantengo sempre sulle stampe europee che male non sono, anzi (tedesche e olandesi, alcuni dicono anche le scandinave siano buone)! Sì, il PVC usato nelle stampe Jap è di migliore qualità fondamentalmente perchè era vinile puro-vergine, senza utilizzo di parti riciclate delle precedenti stampe, per questo motivo durano di più e sono più silenziosi (ovviamente ci deve essere una cura da chi li possiede, com'è ovvio che sia per tutte le stampe!). Anche la qualità delle cover e degli inserti è innegabile, se noti l'interno di una copertina essa è di colore bianco come se fosse cellulosa pura, invece nelle stampe nostrane/europee è sempre di colore giallo. I colori sono molto più vividi, lucidi e in generale c'è sempre quel pizzico di dettaglio in più che non guasta mai 🙂 Però ripeto, le stampe tedesche ed olandesi non vanno scartate, sono più che buone!
ginoux Inviato 6 Giugno 2021 Autore Inviato 6 Giugno 2021 6 minuti fa, azn131 ha scritto: Però ripeto, le stampe tedesche ed olandesi non vanno scartate, sono più che buone! Nei primi anni '80 in parecchi negozi della mia città esistevano deigli scaffali con la scritta "Import"... Li trovavo le stampe olandesi che trovavo immensamente migliori delle italiane: le copertine patinate, il vinile lucidissimo... Quei dischi erano magici!!!!! Il mercato venne inondato ma i prezzi erano mediamente più alti delle stampe italiane e la maggior parte delle volte - da studente delle scuole superiori - ripiegavo sulla serie "Orizzonte"...
azn131 Inviato 6 Giugno 2021 Inviato 6 Giugno 2021 @ginoux ti rispondo velocemente perchè sto navigando sul sito e odio tenere la notifica 🤣 comunque, concordo con te, le stampe italiane lasciano davvero a desiderare... vinile quasi sempre opacizzato o comunque poco lucido e di sicuro abbondantemente riciclato... l'unica cosa decente delle stampe italiane è il master che credo non venisse toccato molto, fondamentalmente si sentono equilibrate... in merito a quest'ultimo punto volevo segnalarti che quasi sempre i giapponesi amavano fare i master in casa propria, adottavano un proprio 'stile' di equalizzazione, generalmente tendente sui lati alti quindi più brillante e meno bassoso... però le mie stampe jap Toto IV e Thriller suonano benissimissimissimo 😂 invece, come ho detto qualche giorno fa a @Bazza, ho una copia tedesca del 1985 di Songs From The Big Chair dei Tears For Fears che pesa solo 115gr, è praticamente un foglio di PVC. Ebbene, è stato trattato bene e dopo 36 anni suona divinamente a parte un piccolo difetto che crea un tic fortunatamente nella chiusura del brano e per 20-30 secondi o meno, quindi non è tutto sto granché! Per il resto, 115gr e non sentirli!!!
ginoux Inviato 7 Giugno 2021 Autore Inviato 7 Giugno 2021 11 ore fa, azn131 ha scritto: quasi sempre i giapponesi amavano fare i master in casa propria, adottavano un proprio 'stile' di equalizzazione, generalmente tendente sui lati alti quindi più brillante e meno bassoso... Non so se procedevano a riequalizzare i master, ma la tendenza al chiaro e l'apertura sugli alti è una caratteristica sonora di parecchie mie stampe jap... Francamente pensavo che il master originale, una volta arrivato nelle case discografiche in Uk, Us Jap o comunque in ogni nazione ove si stampano, non si toccasse più... In ogni caso le caratteristiche sonore dei dischi jap non sempre sono da preferire... Per esempio ho preso parecchi titoli di Billy Joel (che si trovano a prezzi veramente modici) dove quest'apertura sugli alti mi risulta addirittura fastidiosa... Su una copia poi di "An innocent man" praticamente Mint, ci sono delle microondulazioni del vinile che evidentemente mi mandano in risonanza il sistema bracco-testina... Anche i jap, qualche volta, commettono degli errori!!!!!!!!!!!!!
azn131 Inviato 7 Giugno 2021 Inviato 7 Giugno 2021 @ginoux indubbiamente, ognuno poi ha i suoi gusti 🙂 anche io non amo molto il suono spinto sugli alti perchè alla lunga mi dà fastidio, preferisco un po' più di equilibrio! Immagina l'accoppiata Audio Technica AT 440 con una stampa jap con master ri-equalizzato con innalzamento di alte frequenze 🤣 ad esempio, io sentirei la mancanza di un basso corposo ma ovviamente non è un discorso corretto perchè poi dipende pure dall'amplificatore e diffusori... comunque sì, alcune volte anche i jap sbagliano... dopotutto neanche loro erano dei robot 😄
ediate Inviato 7 Giugno 2021 Inviato 7 Giugno 2021 @azn131 @ginoux scusatemi se mi permetto… spendere l’ira di dio per avere un LP di sicura origine digitale… ma se vi comprate il CD non fate prima e risparmiate moltissimo, considerando che quei capolavori erano comunque registrati ab-origine così così?
azn131 Inviato 7 Giugno 2021 Inviato 7 Giugno 2021 @ediate ma guarda che io non compro mai ristampe odierne 😅 ciò che non trovo in vinile lo ascolto in streaming 😀 Il CD non posso comprarlo perché non ho il lettore 😂 Comunque compro solo LP originali anni 60-70-80-90 (sebbene quelli anni 60 e 90 sono molto costosi e infatti ne ho solo uno, regalato per giunta)
ediate Inviato 7 Giugno 2021 Inviato 7 Giugno 2021 @azn131 👍ottimo. Avevo letto che questa etichetta oggetto del 3ad appartenesse alla “Back in Black” e se tanto mi dà tanto… credevo si continuasse a parlare di quella.
ginoux Inviato 7 Giugno 2021 Autore Inviato 7 Giugno 2021 @ediate Si, alle volte ci penso.... Si innesta poi quel meccanismo nostalgico-feticista che ti porta alla deriva nel mondo delle ristampe... Il discorso poi è ancora più "denso" se si prendono in esame incisioni già in partenza non eccelse... Tornando ai Jefferson, l'esosità dell'esborso riguarda però gli originali... Le ristampe da presunta fonte digitale, già ce l'ho e comunque non costano tanto... Io comunque non demonizzo il file digitale se fatto bene (come da me denunciato in un altro post):
azn131 Inviato 7 Giugno 2021 Inviato 7 Giugno 2021 @ediate no no, stavamo parlando un po' delle varie stampe e del fatto che le copie originali dei Jefferson costano e se prendi una copia VG+ rischi di beccare dischi usurati, anche perché hanno sul groppone 60 anni e oltre...
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