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Melius Club

La GenAI danneggia il pensiero critico


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appecundria
Inviato

Comunque la discussione non è sulla IA perché quella è data per scontata.

È sugli effetti negativi di questa sulle persone che la usano.

Naturalmente se uno non la usa non può giudicare pensando a se stesso. Come chiedere della vita matrimoniale a un prete.

Inviato
17 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Roberto, che succede? :classic_huh:

 

Ma niente dai, saturazione e forte disillusione. :classic_wink:

extermination
Inviato
50 minuti fa, appecundria ha scritto:

Hai una vaga idea

mi prendo del fesso e me lo porto a casa serenamente senza replica. 

  • Confused 1
Inviato
13 ore fa, LUIGI64 ha scritto:

Una macchina onnisciente

Perfetta per i tuttologi 😁 da Wiki a AI...l'evoluzione della specie 😜

Gaetanoalberto
Inviato

Credo il punto sia l'uso che se ne fa, che però penso possa dipendere dalle scelte di costruzione degli algoritmi e dalla deregulation oggi quasi assoluta.

Ovviamente è diverso nei settori industriali e tecnici, nei quali il committente chiede un risultato che responsabilizza ex se il fornitore del sistema di i.a., viste le conseguenze funzionali dei risultati.

Ben diverso e molto molto più rischioso è il mondo della conoscenza, dell'informazione, della politica, della pubblicità e, in definitiva, dell'uso "social" che ne viene promosso.

In questo secondo campo si, lo spirito critico è decisamente a rischio.

  • Thanks 1
appecundria
Inviato
13 minuti fa, extermination ha scritto:
1 ora fa, appecundria ha scritto:

Hai una vaga idea

mi prendo del fesso

Non mi sarei mai permesso! Bisogna prendere però atto che nessuno è onnisciente, specialmente riguardo una scienza nata ieri che rivela novità ogni giorno. Dai...

appecundria
Inviato
12 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

da Wiki a AI.

Lui' e daje 😀  

  • Haha 1
analogico_09
Inviato
38 minuti fa, Velvet ha scritto:

Ma niente dai, saturazione e forte disillusione. :classic_wink:

 Idem

extermination
Inviato
1 ora fa, appecundria ha scritto:

 

Inviato

L'analisi che fa questo studio vale, naturalmente, per lo stato attuale dell'IA. Man mano che verrà perfezionata, l'impiego di pensiero critico tenderà a diminuire, perché aumenterà a dismisura l'affidabilità di questi sistemi. E quando l'IA sarà affidabile con percentuali di molto eccedenti le capacità umane, si apriranno scenari dove lo spirito critico verrà esercitato altrove. Impossibile, oggi, sapere come finirà la storia, ma vedo due scenari possibili: il genere umano sgravato da quasi tutti i compiti "attivi" che passa la sua vita in una specie di paradiso terrestre; oppure il genere umano che si fonde con l'IA per diventare altro. Nel primo caso lo spirito critico verrà esercitato (oppure no) in attività che all'AI sembreranno simili a come valutiamo noi ora i giochi dei nostri animali domestici. Il secondo caso è decisamente più interessante :classic_biggrin:.

  • Melius 1
Inviato

 

Scienziati dimostrano gli effetti collaterali sui ragazzi quando usano ChatGPT per studiare

La ricerca, condotta da Mohammed Abbas e dal suo team dell’Università Nazionale di Informatica e Scienze Emergenti del Pakistan, ha

approfondito le abitudini e le esperienze di 494 studenti riguardo alla loro dipendenza da ChatGPT per completare i compiti ed è emerso che un numero crescente di studenti si rivolge a ChatGPT per completare i propri compiti accademici

 

Abbas e il suo team hanno scoperto che gli studenti che facevano molto affidamento su ChatGPT mostravano:

una maggiore procrastinazione

perdita di memoria

un rendimento scolastico peggiore

Le interviste condotte tra i ragazzi hanno rivelato un circolo vizioso in cui gli studenti, sentendosi a corto di tempo o sopraffatti dal carico di lavoro, ricorrevano a ChatGPT per soluzioni rapide. Ciò ha creato una dipendenza dall’assistenza dell’intelligenza artificiale (non bastava quella dagli smartphone!) che ha gradualmente eroso i loro sforzi cognitivi e le capacità di pensiero critico, portando nel tempo a una diminuzione della conservazione della memoria e del rendimento scolastico. Abbas ha osservato che gli studenti più focalizzati sui risultati avevano meno probabilità di appoggiarsi agli strumenti di intelligenza artificiale, indicando una potenziale correlazione tra mentalità e dipendenza da tali software

https://www.greenme.it/scienza-e-tecnologia/innovazioni-e-green-tech/scienziati-dimostrano-gli-effetti-collaterali-sui-ragazzi-quando-usano-chatgpt-per-studiare/

 

 

 

 

 

 

 

 

extermination
Inviato

Finirà così: le macchine sempre più intelligenti e gli umani sempre più fessi!!!

  • Melius 1
Inviato

Per i fruitori non specializzati l'AI potrebbe diventare, ma forse credo già lo sia, una sorta di fast food dell'informazione Tutto è messo a disposizione facilmente (spesso superficialmente), senza avere il tempo di approfondire, masticare, metabolizzare e riflettere sull'argomento di studio 

extermination
Inviato

Se disimpegnato parteciperò agli incontri e poi se avrò voglia, vi dirò!

Non conosco i profili, ma da qualcosa di pseudo concreto bisognerà pure iniziare.

IMG_0196.jpeg

  • Thanks 1
appecundria
Inviato
1 ora fa, LUIGI64 ha scritto:

Per i fruitori non specializzati l'AI potrebbe diventare, ma forse credo già lo sia, una sorta di fast food

Io sto studiando ingegneria del prompt, che, detto in parole povere, sarebbe la tecnica di porre domande alle varie IA.

Per elaborare una buona domanda, essendo padroni della materia oggetto della domanda stessa, una mezza giornata di lavoro se ne va. Salvo successivi perfezionamenti.

Probabilmente questa sarà una abilità che nel giro di qualche anno diventerà abilità comune.

PS Ai lettori come @Panurge non sfuggirà il richiamo evidente al tema dell'abilità nel dare ordini ai robot presente in diversi romanzi di Asimov.

  • Melius 1
  • Thanks 1
briandinazareth
Inviato
21 minuti fa, appecundria ha scritto:

Probabilmente questa sarà una abilità che nel giro di qualche anno diventerà abilità comune.

 

Stanno già uscendo molte ai che rifanno i prompt da soli in modo molto efficace. Probabilmente sarà una capacità inutile (al netto di  avere l'intelligenza di porre domande che abbiano senso).

 

adesso la necessità del prompting fatto in un certo modo è guidata molto dalla limitazione del contesto e memoria, le domande a breve potranno essere molto più vaghe e la ai capirà meglio di che parliamo.

 

Inviato
Il 13/02/2025 at 14:55, appecundria ha scritto:

quali esperienze hai con le IA?

Io ci lavoro quotidianamente, ma siamo ben lontani da qualcosa di veramente affidabile. Le AI generative forniscono spesso suggerimenti plausibili ma che non esistono o non sono applicabili e se lo fossero il problema non ci sarebbe. Ultimo caso la risposta del supporto AWS dove il modello consultato dall'operatore si è inventato l'api risolutiva del problema, peccato inesistente. Come si accende la luce? Eh usa il metodo turn_the_light_on. Eh ma questo metodo non esiste quindi come l'accendo? Ah no niente questo non fa al caso nostro. Eh ma va!


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