caldagos69 Inviato Giovedì alle 13:15 Inviato Giovedì alle 13:15 Hazard - 2025 - A long and sad way to the pines https://open.qobuz.com/album/fpmat07cqazkb Hazard: Band Progressive Rock/Metal francese "A Long and Sad Way to the Pines" è un debutto solido e convincente. È un disco che chiede pazienza: non ti colpisce con singoli radiofonici, ma ti avvolge con la sua nebbia sonora. Se ami il prog malinconico che sa essere pesante quando serve, è un ascolto obbligato. Come suggerisce il titolo evocativo, "A Long and Sad Way to the Pines" non è solo una raccolta di canzoni, ma un vero e proprio concept album narrativo. L'opera si dipana come un film thriller/noir: racconta la storia di un misterioso omicidio in un villaggio isolato, circondato da una fitta foresta di pini. Questa trama "gialla" fornisce l'ossatura per testi introspettivi e cupi, che esplorano il senso di colpa, l'isolamento e la ricerca della verità in una comunità chiusa. Musicalmente, il disco è un viaggio solido e ben prodotto che alterna momenti di calma eterea a esplosioni di potenza distorta. La band riesce a evocare perfettamente il freddo e l'umidità della foresta del titolo. L'uso di tastiere e sintetizzatori non è mai invasivo ma crea quel "tappeto" sonoro necessario a sostenere la narrazione (si sentono echi dei Porcupine Tree del periodo Deadwing).
maabus Inviato Giovedì alle 17:10 Inviato Giovedì alle 17:10 Se avete la possibilità ascoltate dall'impianto stereo....una bomba! . 1
max56 Inviato Giovedì alle 19:13 Inviato Giovedì alle 19:13 ascolto in CD , bell album e belle canzoni di Franco Battiato ( credo sia l ultimo suo album ) 1
Gian Balance Inviato Giovedì alle 20:22 Inviato Giovedì alle 20:22 Harmonic 313 - When Machines Exceed Human Intelligence (2009) Sotto la sigla si nasconde Mark Pritchard, metà dei Global Communication, fuori classe della musica elettronica anni 90. In questo album dal titolo programmatico Mark mette insieme un nutrito numero di tracce tra il dubstep e l'hip hop. Bassi profondi in evidenza, tenui melodie di sintetizzatori e voci spesso robotiche, l'album risulta molto godibile da chi apprezza il genere, anche a volumi condominiali.
Questo è un messaggio popolare. Gian Balance Inviato Giovedì alle 21:31 Questo è un messaggio popolare. Inviato Giovedì alle 21:31 PJ Harvey - Dry (1992) Esordio di Polly Jean, Dry rivela un talento maturo, nonostante la giovane età dell' autrice. Musicalmente si tratta di un rock aggressivo e personale, con sfumature blues e folk. La voce è potente, duttile, capace di esprimere al meglio rabbia, frustrazione, sensualità. Una delle migliori opere prime al femminile degli anni 90, a mio parere. 5
Piero51 Inviato Venerdì alle 16:38 Inviato Venerdì alle 16:38 In attesa di sentirli live questa sera mi sono ripassato l’ultimo disco pubblicato,molto gradevole..la parte musicale sempre buona ma stasera mi aspetto Ian declamare più che cantare…ma il tempo non si può fermare e il tempo di Aqualung è passato..
Alessiodom Inviato Venerdì alle 19:08 Inviato Venerdì alle 19:08 Lael Neale – Acquainted With Night (2021) Ha fatto un dischetto nuovo nel 2025, ma prima voglio riascoltarmi questo che mi piace molto. Cantautrice che suona pochi strumenti, drum machine, organi e tanta voce, sotto la sub-pop records. Ciao 1
Gian Balance Inviato Venerdì alle 19:36 Inviato Venerdì alle 19:36 PJ Harvey - Rid Of Me (1993) Secondo album di Polly Jean, prodotto dal mai abbastanza compianto Steve Albini. Il suono è viscerale, tirato e asciutto, con chitarre noisy, una specie di punk rock d'autrice. E la voce continua a crescere e a colpire anche grazie ai testi, intimi e sfrontati. Si parla spesso di desiderio, di sesso e di rapporti tra i generi con un approccio diretto e irriverente. Il disco conferma in pieno il talento della Harvey e fa intravedere ulteriori potenzialità. 2
gyrosme Inviato Venerdì alle 20:31 Inviato Venerdì alle 20:31 Un ottimo vinile trasparente, rimasterizzazione a cura di Rudy van Gelder che aveva effettuato la registrazione originale una cinquantina di anni prima, nel 1958...
Gian Balance Inviato Venerdì alle 20:43 Inviato Venerdì alle 20:43 PJ Harvey - 4-Track Demos (1993) L'album è rivolto ai fan di PJ e contiene 8 brani, poi finiti su Rid Of Me e 6 inediti che in Rid Of Me non hanno trovato posto. Tutti i brani sono stati registrati da Polly Jean in perfetta solitudine su un rudimentale 4 tracce. Solo voce e chitarra, i pezzi sono nudi e crudi, gemme grezze che svelano però l'ispirazione ruvida e potente dell'autrice e la sua femminilità conturbante, che può persino intimorire. 1
Questo è un messaggio popolare. Gian Balance Inviato Venerdì alle 21:58 Questo è un messaggio popolare. Inviato Venerdì alle 21:58 PJ Harvey - To Bring You My Love (1995) Album della consacrazione di Polly Jean (1.000.000 di copie vendute) To Bring You My Love realizza tutte le potenzialità dell'artista. La ragazzaccia sboccata si è trasformata in una diva glamour e il sound asciutto degli esordi è diventato un rock blues raffinato con l'utilizzo di tastiere, percussioni, archi, basi elettroniche. Merito anche di Flood alla produzione, del prezioso contributo del Bad Seed Mick Harvey e soprattutto di John Parish, che inaugura la sua longeva collaborazione con PJ. La voce è sempre splendida ma è declinata su più registri, le tematiche sono diversificate e si passa agilmente da atmosfere introspettive a brani più concitati. Uno dei dischi più significativi degli anni 90, secondo me. 4
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