SerG Inviato 28 Febbraio Inviato 28 Febbraio Ultimamente vedo sempre più prodotti, più che altro LP, che vengono dati disponibili da 3 a 7 mesi. È vero che a volte il tempo poi si riduce, ma sta però anche succedendo che alcuni prodotti, dopo un bel po' di attesa, vengono cancellati. L'avete notato anche voi, e, per chi compra dagli altri amazon europei, succede anche da loro? Sarà che, come fanno altri siti, preferiscono abbassare il magazzino (che era un loro punto di forza), e fornirsi solo su richiesta?
giorgiovinyl Inviato 28 Febbraio Inviato 28 Febbraio Semplicemente Amazon.it tratta sempre meno i vinili. Diverse ristampe come i Tone Poet o gli Acoustic Sounds, quelle che mi interessano, non sono proprio disponibili su .it, e quando lo sono costano di più che negli altri Amazon europei 1
Tronio Inviato 28 Febbraio Inviato 28 Febbraio 1 ora fa, SerG ha scritto: Ultimamente vedo sempre più prodotti, più che altro LP, che vengono dati disponibili da 3 a 7 mesi. Ho acquistato diverse volte prodotti (non soltanto LP) con indicati tempi di consegna lunghissimi: a volte sono arrivati dopo pochissimo tempo (nell'ordine di un paio di settimane), a volte dopo diversi mesi o anche un anno (è il caso di un cofanetto ELP ordinato a inizio 2024 e giunto qualche settimana fa), altre volte invece l'ordine è stato annullato dopo parecchi mesi di attesa e vari spostamenti dell'ipotetica data di constegna stimata. Da una statistica empirica mi pare di aver capito che il più delle volte si tratta di articoli che sono "andati a ruba" in poco tempo per cui invece di indicare subito che sono esauriti provano a riordinarli dal fornitore confidando che siano ancora disponibili.
SerG Inviato 28 Febbraio Autore Inviato 28 Febbraio @Tronio Tempo fa era così, amazon.it infatti a volte riusciva a procurare dischi anche fuori catalogo, che magari arrivavano con l'adesivo di altri rivenditori (UK o DE). Oggi però succede anche con prodotti che sono disponibili su altri siti, quindi l'impressione é proprio, come scrive @giorgiovinyl , che forse non sono più tanto interessati al settore vinili & c., almeno qui in Italia.
Tronio Inviato 28 Febbraio Inviato 28 Febbraio 42 minuti fa, SerG ha scritto: forse non sono più tanto interessati al settore vinili & c., almeno qui in Italia. Proprio questo non mi torna: a volte anche ultimamente mi è capitato che i vinili presi su .it arrivassero dalla Germania, dove da quel che mi risulta dovrebbe essere immagazzinato il grosso della merce che viene venduta in Europa... Che poi sul sito .it i vinili siano scarsamente considerati è un fatto, ma non penso dipenda dalla disponibilità fisica che appunto è condivisa un po' in tutto il continente.
OTREBLA Inviato 28 Febbraio Inviato 28 Febbraio Per curiosità ho controllato il numero di dischi in vinile che ho comperato su Amazon.it in tutto il 2024. Cinque vinile. Uno ogni due mesi e mezzo. Penso che nel 2025 farò anche peggio. Se non riescono più ad essere concorrenziali (ed è evidente che non ci riescono, visti i prezzi alle stelle) è chiaro che non gli conviene fare magazzino. Fare magazzino per cosa? Per tenere i vinile a prendere polvere? Alberto.
Bazza Inviato 28 Febbraio Inviato 28 Febbraio Io oramai ci prendo sempre meno cose. Non so se per strategia commerciale o altro ma, diversamente a qualche anno fa', non ci sono più offerte o prezzi da affaron...per me potrebbero tranquillamente tirare giù il bandone... 1
gorillone Inviato 28 Febbraio Inviato 28 Febbraio 8 ore fa, giorgiovinyl ha scritto: Semplicemente Amazon.it tratta sempre meno i vinili. Diverse ristampe come i Tone Poet o gli Acoustic Sounds, quelle che mi interessano, non sono proprio disponibili su .it, e quando lo sono costano di più che negli altri Amazon europei Hanno sbagliato loro: sparano prezzi troppo alti e tutti comprano da Amazon stranieri. Si sono rovinati il mercato da soli, quindi saranno calate le vendite e, di conseguenza, privilegiano altri settori, ne deduco
Tronio Inviato 28 Febbraio Inviato 28 Febbraio 4 ore fa, OTREBLA ha scritto: è chiaro che non gli conviene fare magazzino Il punto è che il magazzino non è in Italia, dove ci sono solo dei centri di smistamento che non tengono ovviamente tutti gli articoli in vendita sul sito, quindi il motivo per cui su .it non ci sono gli stessi titoli presenti su .de, o magari ci sono ma con prezzi più alti, secondo me non è da ricercarsi tanto nella disponibilità quanto piuttosto nella scarsa richiesta qui da noi.
OTREBLA Inviato 28 Febbraio Inviato 28 Febbraio Secondo me no. Se si aspettano mesi per un disco e dopo tanta attesa magari viene annullato l'ordine, è segno che il disco nun ce sta, indipendentemente di dove sia collocato il magazzino. Che il magazzino sia centrale o delocalizzato, poco importa. Se il disco nun ce sta, e la cosa si ripete spesso, significa che si fa poco magazzino o non se ne fa per nulla. Se il disco fosse presente, in qualunque magazzino si trovasse, non si attenderebbero mesi per riceverlo. La disponibilità in tempi brevi è connessa al volume delle vendite, se una cosa non si vende è difficile che sia disponibile in grandi quantità, poiché nessuno con la testa sulle spalle ingombra i magazzini ed impegna risorse economiche per fare scorta di prodotti poco richiesti. I prezzi dei vinile sono saliti moltissimo, è probabile che le vendite siano calate; ergo, non c'è più alcuna necessità di fare magazzino. Alberto.
Tronio Inviato 28 Febbraio Inviato 28 Febbraio @OTREBLA parliamo di due situazioni differenti: prima si discuteva del motivo per il quale alcuni articoli figurano con consegna a 3-6 mesi o più mentre adesso si cercavano di ipotizzare le ragioni della scarsità di offerte e della differenza di prezzo tra il sito .it e gli altri.
SerG Inviato 28 Febbraio Autore Inviato 28 Febbraio La cosa strana però é questa nuova disponibilità a 3/7 mesi, presente su molti dischi (vedi, ad esempio, i Pablo). Cosa significa, che ti prendi tutti quei mesi per vedere se li trovi o meno? O pensi che vengano ristampati? O speri che uno ti rimanga fedele, perché forse un giorno gli spedirai l'ordine? Secondo me, c'é qualcosa che non funziona, almeno nel reparto vinili. I magazzini comunque sono pieni, basta fare una ricerca sotto CD e Vinili, scorrere più pagine, per far saltar fuori migliaia di titoli, la maggior parte dei quali sconosciuti, che chissà per quale motivo se li sono messi in casa. Per quelli dovrebbero prevedere l'ordine al fornitore solo dopo che qualcuno li ha acquistati.
gorillone Inviato 1 Marzo Inviato 1 Marzo Forse, i dischi audiofili costosi hanno poca richiesta, come dice Alberto, quindi non li tengono in magazzino, mentre i dischi più venduti (o più commerciali, chiamiamoli come vogliamo) ci sono. Io non compro pressoché più da Amazon.it per i prezzi
damiano Inviato 1 Marzo Inviato 1 Marzo E sono aumentate le vendite attraverso altri negozi. Che spesso sono responsabili anche del trasporto. Le ultime 2 cose che ho comprato sono arrivate da altri negozi con spedizione affidata a Poste Italiane. È il chiaro segno di interesse calante per Amazon. Fino al COVID si sono trovati prezzi interessanti che hanno aumentato la domanda quindi i prezzi sono aumentati all'origine. Ed adesso, probabilmente è stato raggiunto il punto di equilibrio sul nuovo, tipico di un prodotto cash-cow come gli LP: meno volumi e margini più alti. Ciao D.
OTREBLA Inviato 1 Marzo Inviato 1 Marzo Sono d'accordo, tuttavia non penso che la somma abbia dato lo stesso risultato. Meno vendite, margini più alti, risultato inferiore rispetto a prima. E' una mia impressione eh, ma secondo me il consuntivo finale è in perdita. Questo perché la Rete consente sempre di fare immediati confronti. Se noi consideriamo un qualunque mercato una zattera, e l'oceano la Rete, la zattera si sposta inevitabilmente ed in maniera istintiva verso un approdo. L'approdo è il soggetto che vende a prezzi inferiori. Io nel 2024 ho acquistato circa 100 dischi in vinile, più o meno. Voglio dire che la zattera/sub-mercato Alberto non è affondata, si è soltanto spostata. La Rete rappresenta il più implacabile meccanismo di concorrenza commerciale che potrà mai esistere. Alberto.
giorgiovinyl Inviato 1 Marzo Inviato 1 Marzo Però non credo che Jeff Bezos sia meno ricco di prima perchè compriamo meno vinili su amazon, semmai il contrario.
damiano Inviato 1 Marzo Inviato 1 Marzo 2 ore fa, OTREBLA ha scritto: L'approdo è il soggetto che vende a prezzi inferiori. Io nel 2024 ho acquistato circa 100 dischi in vinile, più o meno. Voglio dire che la zattera/sub-mercato Alberto non è affondata, si è soltanto spostata. Ma tu, come la maggior parte di colleghi forumisti, sei una nicchia nella nicchia e forse nella nicchia ancora. Quindi hai le risorse per portare la zattera verso qualsiasi destinazione. Che comunque è più cara rispetto al 2021 (15, 20, 25 per cento ?) quindi sei il "cliente perfetto" perché hai mantenuto volumi alti ed hai garantito margine superiore 🙂 Ciao D.
OTREBLA Inviato 1 Marzo Inviato 1 Marzo Diciamo che io appartengo a quella "nicchia" che siccome i soldi non li trova per strada non può permettersi di gettarli dalla finestra. E' pur vero che c'è stato un aumento generale dei prezzi (25 per cento come minimo) che io riesco comunque a compensare con le rinunce. Semplicemente compero di meno. Il che non è nemmeno un fatto tanto negativo, perché sono costretto a selezionare con molta più attenzione ciò che decido di acquistare. Oramai vado a colpo sicuro su pochissime uscite e le altre semplicemente le ignoro. Alberto.
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