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Melius Club

Steven Wilson "The Overview”


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Inviato

Sono solo al primo ascolto, fatto in cuffia di rientro a piedi dal lavoro dopo una giornata bella intensa di lavoro. Tramonto velato sulla Pianura Padana e The Overview. Un ascolto indubbiamente piacevole che mi porta ad essere d'accordo col pensiero di @homesick. Il disco si fa ascoltare bene ma, per ora, non ho notato picchi clamorosi. Spero cresca con gli ascolti.

Piccola nota a margine per i fanatici del Dynamic Range: https://dr.loudness-war.info/album/view/216991

Inviato
Il 15/03/2025 at 11:10, homesick ha scritto:

The chronicles of Father Robin

L' unico album di SW paragonabile è The Raven...., ma manco quello...

Sono due generi diversi 

Jazzlover
Inviato

Una delusione, senza se e senza ma.

Seguo Wilson fin dagli esordi e ho ascoltato anche i lavori precedenti ai Porcupine Tree, ho apprezzato il parziale ritorno al Prog, ma questo disco sembra un collage di pezzi scartati e messi insieme alla "speriamo che funzioni".

No, non ci siamo proprio.

Wilson oggi è un musicista smarrito, offuscato nelle idee e confuso sulla strada da percorrere, dopo l'album-capolavoro "Hand.Cannot.Erase" appare sempre più alla ricerca dell'ispirazione persa, più che focalizzato ad un approfondimento e ampliamento di quanto fatto fino a quel momento.

Peccato

 

  • Melius 2
homesick
Inviato
23 ore fa, davenrk ha scritto:

L' unico album di SW paragonabile è The Raven...., ma manco quello...

Sono due generi diversi 

non paragonavo gli album come genere , ma come sensazioni avute al primo ascolto .

Inviato

... può piacere o meno artisticamente, è comprensibile, ma dal punto di vista tecnico trovo la registrazione fatta veramente bene, in particolare in atmos... non sarà uno dei suoi dischi migliori, ma è molto piacevole da ascoltare...

Inviato
16 minuti fa, mark66 ha scritto:

... può piacere o meno artisticamente, è comprensibile, ma dal punto di vista tecnico trovo la registrazione fatta veramente bene, in particolare in atmos... non sarà uno dei suoi dischi migliori, ma è molto piacevole da ascoltare...

Penso che @Jazzlover parlasse principalmente dell’aspetto artistico e posso anche capire la sua visione. Prodotto ben registrato, ben inciso ma qualitativamente parlando è distante da Hand.Cannot.Erase e, aggiungo, non solo da quello. Io sono al terzo ascolto e confermo le mie prime impressioni: piacevole ma non lascia il segno. Ad oggi, non credo lo acquisterò in copia fisica.

Jazzlover
Inviato
1 ora fa, Gidaloz ha scritto:

Penso che @Jazzlover parlasse principalmente dell’aspetto artistico

 

Esatto, mi riferivo esclusivamente alla qualità artistica, tecnicamente è ineccepibile.

 

A giugno andrò ad ascoltarlo live per la terza volta (biglietti presi 1 anno fa), spero dia spazio anche ai lavori che amo e che restano a mio avviso una pagina di grande musica rock, tra le più belle degli ultimi 20 anni.

 

 

Inviato
4 ore fa, Jazzlover ha scritto:

A giugno andrò ad ascoltarlo live per la terza volta (biglietti presi 1 anno fa), spero dia spazio anche ai lavori che amo e che restano a mio avviso una pagina di grande musica rock, tra le più belle degli ultimi 20 anni.

Fai più che bene ad andare a vederlo. Come dici tu, la sua musica ha segnato in maniera indelebile il rock degli ultimi 20 anni. Steven Wilson è uno che la sa indubbiamente lunga, sa come confezionare un buon prodotto, sa come produrlo, sa come farlo suonare bene. Un artista iperattivo, impegnato su più fronti. Uno che è nato con quella vocazione lì.

Però, è indubbiamente complesso mantenere alto il livello delle proprie composizioni per tanti anni e, viaggiando verso le 58 primavere, dopo millemila side-project, magari potrebbe giovargli (sempre a livello compositivo) convogliare tutte le energie su di un unico progetto, senza avere il tarlo di pubblicare qualcosa a cadenza regolare.

Ricapitolando, negli ultimi 5 anni, ha pubblicato:

  1. Blackfield - For The Music - 2020
  2. Steven Wilson - The Future Bites - 2021
  3. Porcupine Tree - Closure/Continuation - 2022
  4. Steven Wilson - The Harmony Codex - 2023
  5. Bass Communion - The Itself Of Itself - 2024
  6. Steven Wilson - The Overview - 2025

Sicuramente mi sarò perso per strada qualche E.P. e live vari. A questi, vanno aggiunti tutti i lavori extra sui vari remix di altri artisti ed i mix Dolby Atmos realizzati.

Non è poco per uno che è sulla scena da quasi 40 anni.

Sognatore
Inviato

Appena ascoltato, ho pensato subito e confermato: Steven Wilson è un genio!!!!

 

Disco splendido, ascoltato da Qobuz ma ordinato anche in formato vinile.....registrazione ed incisione 'da manuale'....del resto il musicista britannico pare sia anche molto attento anche a quest'aspetto....

Fausto61
Inviato

Ascoltato più volte, disco non memorabile, le due suite sono un mischione dei precedenti lavori.

A mio giudizio, SW a parte i primi lavori, che non giudico perché molto influenzati dai PF, e per cui mi sento gli originali, il punto più alto lo raggiunge con In Absentia.

Ho provato a riascoltarlo diverse volte, anche con il disco The Raven that…. acquistato in cd, ma un paio di ascolti e niente più 

 

Inviato

A me piace moltissimo questo lavoro. Vero è pieno di citazioni o "omaggi" e via dicendo ma sembra aver tirato un po' più il freno del "ma quanto ci capisco di come si fa un disco?" e realizzato un lavoro più sincero e personale.

Meno ricco di tecnicismi e "magheggi", sembra davvero una panoramica personale più sciolta e dove ha coinvolto più i musicisti e i collaboratori sotto l'aspetto artistico.

micromega
Inviato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

che abbia raggiunto la vetta con in absentia posso darti anche ragione. stiamo parlando del progettosolista di steven wilson,diverso da quello dei porcupine tree . a me l'ultimo lavoro è piaciuto molto.

 

 

Inviato
14 ore fa, Fausto61 ha scritto:

il disco The Raven that…. acquistato in cd, ma un paio di ascolti e niente più

Vale anche in generale ma servono molti più ascolti per comprendere appieno un album come the Raven....

landmarq
Inviato

@raf_04

1 ora fa, raf_04 ha scritto:

Secondo me è musica molto particolare che tocca le corde dell'ascoltatore in maniera soggettiva, a seconda della sua sensibilità e della predisposizione: sicuramente non è musica orecchiabile, che ti entra in testa al primo ascolto..

 

Sintesi perfetta

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