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roon è davvero quello che crediamo ?


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Inviato
Il 03/04/2025 at 14:40, aleniola ha scritto:

Però uno dei grandi vantaggi di Roon, sempre a mio avviso, è quello di far suonare endpoint semplici (come ad esempio un Raspberry) come macchine dal costo esponenzialmente più alto

Mi autocito portando una recente valutazione degli audioscienziati..

https://www.audiosciencereview.com/forum/index.php?threads/quality-of-raspberry-pi4-usb-for-streaming.62048/
 

Possiamo quindi dire che la combinazione Roon + Raspberry offre un flusso bitperfect senza errori o interferenze ad un dac usb. 
 

Inviato

@Nicsf73 la recensione in realtà si riferisce al RPI4 liscio…Amir ha sbagliato a postare quelle foto. 
Anche io uso ropiee da anni su RPi4 RPi 5 e Allo usb signature e non ho mai avuto un problema.

 

Per correttezza…il sw di Roobridge “liscio” è gratuito come Ropiee, sono gli add on che costano. 

Inviato

@aleniola Certo. Se poi unisci la flessibilità del sistema: NAS in una stanza e tre impianti sparsi per casa avere un sistema bit perfect così stabile è cosa impagabile.

  • Melius 1
Ultima Legione @
Inviato
Il 03/04/2025 at 12:38, granosalis ha scritto:

Anch'io penso che Lightning DS di Auralic suoni meglio di Roon,

.

Che streamer Auralic hai?

.

Credo tu me lo abbia detto, ma l'ho scordato....

.

granosalis
Inviato
36 minuti fa, Ultima Legione @ ha scritto:

Che streamer Auralic hai?

Ciao! Aries S1 + PSU. Saluti.  

  • Thanks 1
Inviato

quindi alla fine roon ha sicuramente un ottima interfaccia ma è altrettanto vero che , come altri , sul suono ci mette del suo e quindi spesso fa suonare bene ma tutto allo stesso modo 

Inviato

@Atsimo mi sa che non hai letto il thread…qui si evince il contrario, roon è un lettore bit perfect e se usato “liscio” non mette niente di suo. Con dsp la questione cambia, ma in quel caso è l’utente a mettere del suo

  • Melius 1
Inviato

@aleniola sempre usato "liscio" , sono sempre convinto che i vari streamer devono essere pilotati con la loro app per valutare il loro carattere e suono altrimenti si ascolta roon o altro

Inviato

@Atsimo questo dovrebbe farti riflettere sul fatto che gli streamer digitali (non tutti, per carità) se usati con la loro app alterano il flusso bit perfect, dando una loro impronta sonora che può piacere o meno. 
Roon semplicemente bypassa tutto e fornisce un segnale bit perfect al dac, “appiattendo” le differenze citate sopra 

stefano_mbp
Inviato
42 minuti fa, aleniola ha scritto:

@Atsimo questo dovrebbe farti riflettere sul fatto che gli streamer digitali (non tutti, per carità) se usati con la loro app alterano il flusso bit perfect, dando una loro impronta sonora che può piacere o meno. 
Roon semplicemente bypassa tutto e fornisce un segnale bit perfect al dac, “appiattendo” le differenze citate sopra 

Ma questa da quale terrificante incubo viene fuori?

Inviato

@stefano_mbp sto dicendo che roon è un sw bit perfect e questo fa suonare alla stessa maniera i trasporti digitali  tipo aries, lumin raspberry… chiaramente a parità di dac.

In pratica se collegato al medesimo dac un aries e un raspberry suonano indistinguibili se usati come endpoint di Roon.

Cosa non ti torna?

 

 

stefano_mbp
Inviato
4 minuti fa, aleniola ha scritto:

Cosa non ti torna?

Che ci sarebbero streamer che “distorcono” volutamente usando la loro app …

Inviato

@stefano_mbp intendevo se usati tramite la loro app, mi sono spiegato male. 

 

 

Inviato

questa non la sapevo

 

chiederò delucidazioni a dcs

Inviato

 

La vera forza di Roon sta nel suo essere bit perfect: se non si attivano filtri DSP o correzioni varie, il segnale digitale non subisce alcuna alterazione rispetto all’originale. In altre parole, se inviamo gli stessi bit a un DAC, poco conta che il trasporto sia un super-streamer o un semplice Raspberry: la qualità finale non cambia in termini di “dati”. Le differenze all’ascolto possono emergere per motivi diversi – jitter residuo, alimentazioni, clock, firmware, perfino suggestioni psicologiche o la praticità dell’interfaccia d’uso – ma non perché Roon “colori” o “appiattisca” il suono.

Semmai, è più probabile che alcune app proprietarie, integrando funzioni e ottimizzazioni specifiche, introducano un certo “carattere” che può piacere o meno. Roon, però, si limita a preservare i bit così come stanno, evitando qualunque manipolazione non richiesta. Ecco perché, quando si parla di “confronti” tra streamer, ha senso prima chiarire cosa faccia realmente il software di gestione: se produce un flusso bit perfect o se vi aggiunge processi propri. Quando entra in funzione il DSP di Roon, l’elaborazione matematica del segnale avviene a 64 bit: si tratta di una precisione estremamente alta, che riduce al minimo ogni possibilità di degradazione del segnale durante i vari passaggi di processamento. Questo livello di calcolo non è sempre garantito dai software proprietari degli streamer: alcune implementazioni potrebbero sfruttare precisioni diverse (ad esempio 32 bit o addirittura 24 bit in fixed point) o introdurre processi DSP personalizzati. In pratica, non è detto che uno streamer faccia esattamente la stessa cosa: dipende dalla progettazione, dal firmware e dagli obiettivi del costruttore. Con Roon, invece, la politica è chiara: o si riproduce il segnale in bit perfect, oppure, se si attiva il DSP, si esegue sempre con la massima cura e precisione (64 bit), così da garantire una manipolazione del segnale allo stato dell’arte.

In conclusione, la discussione si chiude in modo limpido: dal punto di vista strettamente digitale, Roon non tocca nulla. Il resto è tutta un’altra storia, che riguarda implementazione hardware, gusto personale o (talvolta) persino leggende metropolitane. Roon è uno strumento trasparente: affidabile, pratico e… innocente!

 

  • Melius 2
stefano_mbp
Inviato
15 minuti fa, Nicsf73 ha scritto:

La vera forza di Roon sta nel suo essere bit perfect

Come qualsiasi altro player … JRiver, Foobar, Audirvana, MPD, Daphile, LMS …

  • Melius 1
Inviato

@stefano_mbp

È vero che molti player audio di fascia alta (JRiver, Foobar, Audirvana, ecc.) adottano anch’essi l’elaborazione interna a 64 bit, soprattutto per il DSP. Il punto è che il “motore” a 64 bit non fa di Roon un’eccezione assoluta: lo colloca semmai nella categoria dei software progettati per garantire la massima precisione di calcolo. Ciò che distingue Roon non è quindi solo come elabora il segnale, ma l’intero ecosistema: l’interfaccia, la gestione evoluta della libreria, le integrazioni multistanza (RAAT), la ricca metadatabase.

In altre parole, sì: altri player seri fanno la stessa cosa in termini di calcolo a 64 bit. Ma l’esperienza Roon va oltre il mero “bit perfect + DSP”, e racchiude un set di funzionalità e integrazioni che possono (o meno) risultare interessanti per l’utente.

 

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