ernesto62 Inviato 8 Aprile Autore Inviato 8 Aprile @regioweb ti rispondo. Mondo difficile si. È molto probabile che il Puccini da me ascoltato sia la prima versione . Il ricordo infatti è di una sonorità calda , rotonda. Il piccolo creek in effetti sa anche picchiare in proporzione a guardarlo . Non è per così dire romantico, seppur ha una sua prerogativa fatta di buona musicalità . Be', se gli altri Puccini , compreso quello più potente e quello denominato SE non ha quelle caratteristiche del primo modello sono da scartare. Per me , si intende . Sei stato utile e di aiuto per quanto si torna sempre al punto di partenza.
r_sheva2000 Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile 2 ore fa, Sulimus ha scritto: Be', se gli altri Puccini , compreso quello più potente e quello denominato SE non ha quelle caratteristiche del primo modello sono da scartare. Per me , si intende Possiedo ancora il Puccini SE Remote, non nell'impianto principale, ma in sala, per la famiglia. Abbinato a delle Monitor Audio REF.20 è un ottimo connubio. Conosco bene anche il Puccini prima edizione perche ce l'ha mio fratello. Ti dico la mia: l'SE Remote è nettamente superiore, conserva una buona rotondità tipica della casa di quegli anni senza esser eccessivamente piacione come il primo modello, sa anche esser potente quando serve, ha 55 W ma una buona riserva di corrente. Il medio è il suo punto di forza, suadente e liquido. Gli alti abbastanza trasparenti ma con roll-off all'estremo banda, perfetto l'abbinamento con B&W, non a caso la Audio Analogue li abbinava spesso durante le dimostrazioni, i due suoni si compensavano molto bene. Ho provato a casa mia anche il Puccini 70 e a mio giudizio, pur essendo tutto sommato un ampli discreto, non è né carne né pesce, perde la musicalità dei modelli precedenti senza avere caratteristiche distintive degne di nota. Non mi pronuncio sui modelli successivi che non conosco personalmente.
samana Inviato 8 Aprile Inviato 8 Aprile 1 ora fa, r_sheva2000 ha scritto: Ho provato a casa mia anche il Puccini 70 e a mio giudizio, pur essendo tutto sommato un ampli discreto, non è né carne né pesce, perde la musicalità dei modelli preceden Ho avuto il Puccini 70 per due anni. Rispetto al Puccini da 40 watt e’ superiore in tutto. Come paragonare una Panda 750 con una Golf 2.000 tdi. Dire che non e’ ne carne ne pesce sinceramente mi lascia a dir poco perplesso. Per quanto mi riguarda, l’ho trovato un ampli dal suono pieno e ricco di dettaglio con un discreto controllo sui diffusori (B&W dm603 S3 e Proac Studio 125). Inoltre, cosa non scontata, raffinato nel registro medio alto. Del Puccini da 50-55 watt non so niente ma dubito vadano megio del 70 per tanti motivi.
r_sheva2000 Inviato 9 Aprile Inviato 9 Aprile @samana l'ho confrontato con il Puccinib SE Remote, nel mio impianto e non mi impressiono'. Parere personale e circostanziato , come sempre. Non mi colpi', altrimenti avrei fatto il cambio.
regioweb Inviato 9 Aprile Inviato 9 Aprile 13 ore fa, samana ha scritto: Ho avuto il Puccini 70 per due anni. Rispetto al Puccini da 40 watt e’ superiore in tutto. credo ci sia poco da discutere su questo concetto ma mi pare che l'opener abbia aperto la discussione chiedendo altro.. 1
ernesto62 Inviato 9 Aprile Autore Inviato 9 Aprile Ho aperto in effetti la discussione perché avevo voglia di sperimentare qualcosa in più in una direzione ben precisa e il piccolo Puccini mi ha fatto nascere questa idea già dalla recensione in rete ad opera TNT audio e quindi leggendo qualche altro commento tra gli appassionati confrontandola si ricordi di quell' ascolto avuto ormai più di 15 anni fa con questo ampli . A dire il vero ribadisco non saprei come già detto se il Puccini in questione era la primissima serie o no. Riepilogando; 1) La prima serie ha una potenza limitata ,anche se 40 watt non sono poi così scarsi negli ambienti domestici , e nella fattispecie nel mio , dalle misure abbastanza piccole. 2) Molti sostengono ( evidentemente a ragion veduta ) come l'oggetto non è il massimo per certi generi, tipo rock spinto , ma tanto non è il genere che ascolto , se non solo pop ma niente di rock duro / metallica ( gli unici generi a me congeniali sono al limite cose come dai gruppi classici ad esempio Beatles, Genesis, Pink Floyd Doors, Le Orme, il Banco ecc ) 3) Visto e considerato una certa mancanza di spingere del piccolo ampli , per fortuna non ho casse acustiche con bassa sensibilità ma medio / medio alta ( 90 decibel) tra l'atro con posizionamento ravvicinato per tal motivo lasciare un certo spazio dietro a loro affinché il Sound stage possa respirare ( 1 metro dietro le casse , 90 cm dalle pareti laterali) 4) I diffusori in questione prediligono causa impostazioni monitor sonorità che virano su tonalità calde ,pur senza esagerare poiche ' sanno anche essere " liquide". A naso tutto lascia pensare che l' ampli-casse possano compensarsi a vicenda. 5) Infine e qui siamo tutti d'accordo che la teoria è una cosa , la pratica ,cioè il risultato in campo è un altro. Quindi , tirando un po' le somme e facendo seguito che la cifra per il piccolo Puccini non è esosa ci ho ripensato e ne ho trovato uno di cui ho in linea di massima rivisto il mio pensiero tentando di provare questo acquisto . Ci vorrà per lo meno una settimana / dieci giorni per motivi logistici ma una volta arrivato , per dovere di quell'auito nel forum e anche per il piacere di condivisione della nostra bella ma anche dispendiosa passione vi farò sapere come il tutto si comporta
ernesto62 Inviato 9 Aprile Autore Inviato 9 Aprile Ah. In realtà non lo ho ancora preso e sono in trattativa seppur molto avanzata. Ma per il 90% andrò in questa direzione. Quindi se qualcuno volesse comunque aggiungere qualche altro commento mi farà senz'altro sempre piacere
regioweb Inviato 9 Aprile Inviato 9 Aprile @Sulimus finchè l'oggetto dei nostri (legittimi) dubbi si misura in poche centinaia di euro credo che il modo migliore per toglierseli (i dubbi) sia quello di provare (visto che a mali estremi ci sono sempre i mercatini dell'usato che ci vengono in soccorso per limitare i danni); la cosa - almeno per me - cambia un po' quando gli zeri nel prezzo aumentano ma tant'è detto ciò mi sembra corretto evidenziare che il tallone d'Achille dell'accoppiata che hai in mente potrebbe essere nel controllo del woofer, visto che - come già scritto in precedenza - il piccolo AA ha una voce molto suadente ma di "nerbo" ne ha proprio pochino... la coperta è sempre corta (cit.)
Tronio Inviato 9 Aprile Inviato 9 Aprile 28 minuti fa, Sulimus ha scritto: se qualcuno volesse comunque aggiungere qualche altro commento In realtà una prova diretta era quello che avrei voluto suggerirti, proprio considerando che comporta un esiguo investimento economico (recuperabile facilmente peraltro nel caso non fosse di tuo gradimento), ma ho preferito evitare perché non è mio costume fare i conti in tasca agli altri e magari quello che per me è "esiguo" per qualcun altro potrebbe significare mezzo stipendio...
ernesto62 Inviato 9 Aprile Autore Inviato 9 Aprile @Tronio giusto. Meglio di una prova diretta non esiste altro. @regioweb come detto anche a Tronio proverò , vediamo cosa ne esce . E soprattutto sto " rischiando " poco in relazione al passato quando ho acquistato ben altri oggetti dai prezzi molto differenti. Comunque alle casse acustiche gli abbinerò anche il sub , e chissà , magari anche può essere un grosso aiuto al Piccoletto
gibraltar Inviato 9 Aprile Inviato 9 Aprile È stato il mio primo amor... ehm, ampli e mi ha accompagnato per parecchi anni. E, udite udite, in quegli anni ha pilotato egregiamente una coppia di Minima Amator! Garantisco che non mi mancava nulla (certo, né l'uno né le altre erano adatti per il metal, ma col progressive godevo come un riccio!). Suono suadente, mai impastato,mai confuso, insomma... "giusto". Non si perdeva nulla e non era per nulla opaco come forse qualcuno lo ha giudicato (ma 'sta moda della finta "trasparenza" estrema che spinge taluni a voler per forza cercare il respiro del violinista in terza fila, altrimenti "non c'è il dettaglio": sono mai stati a un concerto, mi chiedo? Bah...). Era anche in grado di riprodurre un'ottima scena, larga e profonda (poi in questo le piccole SF erano difficili da battere). Non è un caso se ebbe il successo che ebbe, facendo il nome e gettando le basi, praticamente, della fortuna del marchio: uno di quei piccoli miracoli che nascevano ogni tanto, con il solo scopo di farti godere tanta Musica e nient'altro. Dotato inoltre di un accettabilissimo stadio phono (all'epoca ci attaccavo Thorens 166 + SME + Ortophon). Questo è stato, per me. PS: l'attuale produzione del marchio, per me, è magari bellissima esteticamente, ma non si differenzia dal 95% di ciò che c'è in giro a stato solido, a mio avviso. 1
senek65 Inviato 10 Aprile Inviato 10 Aprile Comunque tutta la produzione della prima parte della storia di AA mi è sempre piaciuta molto. Lo dico sempre, ma l'accoppiata pre Bellini e finali Donizetti mono che passò da casa mia, erano qualcosa di davvero magnifico. Poi la stupidità ha preso il sopravvento e li vendetti. Ancora me ne pento amaramente. Anche gli ascolti del Maestro 70, che non avevo io, erano molto appaganti. Perfino il piccolo entri level Primo 70 era godibilissimo. Anche il prima citato Verdi, soprattutto con un paio di valvole NOS, era un bell'andare. 2
ernesto62 Inviato 10 Aprile Autore Inviato 10 Aprile @senek65 Io la AA la ho conosciuta ( nel senso anche apparecchio avuto con un maestro 70) dal 2009, poi venduto ( e pentito ) e posso confermare grande musicalità con impostazioni sonore veramente tra una certa classe e piacere di ascolto attraverso poco parametri audiofili ma grande sostanza di riproduzione naturale senza la ricerca spasmodica di cercare quella trasparenza forzata che con la musica è irreale e stancante all'orecchio. Da quello che mi pare capire nel corso degli anni oggi la strada che hanno tracciato ha preso per così dire una direzione più allineata al suono più analitico che da un lato incontra i suoi estimatori ma dall'altro chi invece no. Io spero con il primo Puccini di ritrovare le vecchie impostazioni forte anche del ricordo molto positivo del maestro 70 ,pur se i due oggetti saranno differenziati ma sempre dentro quel contesto
r_sheva2000 Inviato 10 Aprile Inviato 10 Aprile @Sulimus se sei in trattativa avanzata, togliti pure lo sfizio, vedrai che difficilmente ti deluderà. Ma se avessi la possibilità di acquistare la versione Puccini SE Remote, avresti le peculiarità del primo Puccini che tanto ti colpì, senza I difetti più evidenti e un maggior controllo dei diffusori e la comodità del telecomando, peraltro molto bello ed elegante. Poi, che ci sia di meglio, è evidente, ma i prezzi poi iniziano a lievitare.
Tronio Inviato 10 Aprile Inviato 10 Aprile 4 minuti fa, Sulimus ha scritto: nel corso degli anni oggi la strada che hanno tracciato ha preso per così dire una direzione più allineata al suono più analitico che da un lato incontra i suoi estimatori ma dall'altro chi invece no In parte è così, come del resto parecchi altri marchi storici: mentre però per la maggior parte di essi tale evoluzione (o involuzione, a seconda dei punti di vista) è dipesa da cambiamenti societari che ne hanno stravolto la produzione (penso ad esempio a Sonus Faber, per restare in Italia), nel caso AA è stata una scelta ponderata che a mio avviso ha dato un'impronta più caratteristica al suono del marchio, grazie soprattutto all'imprinting di "orecchio d'oro" Bertini. La produzione odierna da un lato è enormemente più sofisticata e di alto livello rispetto a quella di trent'anni fa, da un altro si è più orientata verso un'impronta sonora analitica ma non chirurgica, che a me ad esempio piace molto ma potrebbe non incontrare del tutto le preferenze dei fedelissimi della prima ora.
DMS Inviato 10 Aprile Inviato 10 Aprile L'integrato Audio Analogue Maestro era un gioiello; andai vicino a comprarlo anni fa ma purtroppo non mi accordai sul prezzo e saltò tutto, ma quell'amplificatore mi è rimasto nel cuore (e sulla schiena...52 kg). Suono meraviglioso, elegante, corposo e preciso mai radiografante, ascoltavi ore e ore perdendoti nella musica. Fantastico. La settimana che lo ebbi a casa in prova fu una goduria....peccato non aver chiuso l'affare. L'attuale AA non mi piace per nulla, ha perso l'anima. Ho sentito i loro attuali prodotti varie volte e pur riconoscendo che tecnicamente sono di altissimo livello, quella magia non l'ho più ritrovata. 1
ernesto62 Inviato 10 Aprile Autore Inviato 10 Aprile @DMS non conosco sicuramente la nuova serie della casa toscana , però so che avendo ascoltato sia un Puccini , sia un Verdi 70 mi erano piaciuti. Poi con il Maestro 70 ( la versione 2.0 ) che mi portai a casa confermo quelle parole come aggettivi che rende l'idea, cioè magia e anima che per certi versi non mancava. Sul sito audioreview.com sul Puccini prima serie su 18 commenti di altrettanti appassionati come noi , e quindi non recensori professionali un solo commento è stato negativo . E inoltre confermano quelle sue caratteristiche soniche che si dice nonché l'accortezza di non pretendere prestazioni di qualità inerenti a certi generi come Metallica. Insomma ci siamo capiti , poiché è chiaro che personalità della macchina si va incontro
Tronio Inviato 10 Aprile Inviato 10 Aprile 2 ore fa, DMS ha scritto: L'integrato Audio Analogue Maestro era un gioiello; andai vicino a comprarlo anni fa ma purtroppo non mi accordai sul prezzo e saltò tutto, ma quell'amplificatore mi è rimasto nel cuore (e sulla schiena...52 kg). Suono meraviglioso, elegante, corposo e preciso mai radiografante, ascoltavi ore e ore perdendoti nella musica. Fantastico. Non a caso l'ho tenuto per 25 anni fino a pochi mesi fa... 1
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