permar Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile Mauro ma sul crollo dell'URSS che libri hai letto perche' mi pare che non hai le idee molto chiare, altrimenti capiresti meglio l'economia cinese e com'e' la situazione economica in Cina
appecundria Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile 2 ore fa, maurodg65 ha scritto: Entrambe le cose potranno risultare vere in toto o in parte. Caro Mauro, senza offesa, in questa materia non sapete quello che dite Roberto e te. Tanto è vero che Trump ha fatto dietro front. Comunque sia, a noi europei la cosa tocca poco o nulla, problemi loro.
appecundria Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: affinché il mercato interno cinese si apra ai consumi Sei rimasto a Mao.
wow Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile 10 ore fa, Roberto M ha scritto: Bene, il debito pubblico della Cina è solo il 4% del totale. Il Giappone, da solo, ha il 6% e la UE il 12% Infatti il dollaro sta tenendo alla grande, i t Bond stanno andando a ruba con rendimenti in picchiata.
appecundria Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile 10 ore fa, analogico_09 ha scritto: tostapane e le mutande della bassa cineseria costavano così poco.., oggi hanno superato col prezzo le basse italianerie, europerie, etcetererie Basta vivere nel mondo presente. Prendi il mio TV, marca giapponese, componenti cinesi, assemblato in Turchia, entrato in UE da Gioia Tauro., venduto da filiale italiana dei nippo. Mutande, calzini e canottiere: storico marchio italiano del nord ovest, in concessione a ditta pugliese, filati cinesi, assemblati in Albania, entrati in UE da Barletta, venduti da Amazon. Al momento,per noi, i posti più a basso costo sono i paesi europei extra UE che assemblano tecnologie e materiali cinesi. Per gli americani sono Russia e Corea del Nord perché fuori dai dazi. 1
wow Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile 4 ore fa, maurodg65 ha scritto: farà una politica che “artificiosamente” terrà prezzi più bassi imposte dal suo governo, che “assorbiranno” i dazi o parte di essi in modo da limitare o eliminare i problemi di prezzo al consumatore finale. Si chiama dumping. E' plausibile che possa succedere e se succederà la colpa sarà da imputare esclusivamente alla chiusura di fatto del mercato americano, salvo il ridicolo e poco dignitoso dietrofront per quelle merci, elettronica, componenti, hitech ecc., necessari a mantenere le produzioni delocalizzate e non delle Big Tech USA. Ma siamo punto e a capo, ovvero, ci rendiamo conto che stringi stringi T. ha piantato tutto questo casino per le merci residue, ovvero la famigerate cianfrusaglie? Ricordo che il pacchetto di cui sopra include anche il ricatto che il buon Trump ci ha sbattuto in faccia, ossia riduzione dei dazi in cambio di chiusura anche da parte nostra all'import export con la Cina. La C. è il terzo principale mercato di esportazione per le merci dell'UE, l'8,8% del totale delle esportazioni dell'UE, 856 miliardi di euro. Da vedere poi come gestiremo il nostro di surplus. (Questo è essenzialmente il motivo della risposta dei mercati e della grande crisi che si prospetta se non tornano tutti sui propri passi, e neanche). A parte ciò che hanno spiegato efficacemente Appe e altri, il ragionamento che fate tu e Roberto è da economia di un secolo fa perché non considera a) che la produzione cinese non è costituita solo da cianfrusaglie a basso costo b) che la produzione delle c.d. cianfrusaglie ormai avviene prevalentemente nei Paesi "cacciavite" dei cinesi dell'estremo oriente e che i cinesi fanno più o meno da marketspace o da operatori logistici. c) che un'ampia fetta a valore aggiunto medio o alto è costituita prevalentemente da produzione per conto terzi (aziende USA/ occidentali che hanno delocalizzato (cfr Apple)). d) che questa produzione è prevalentemente infungibile o non può essere trasferita altrove in tempi brevi e con investimenti sostenibili. e) che in USA non esiste mano d'opera specializzata o formata per questi tipi di produzione (si prevedono più di cinque anni per l'entrata a regime). f) che globalizzazione (quella contestata a GE) significa produzioni terribilmente intrecciate e connesse tra di loro e rende molto costoso il loro "disaccoppiamento". Come vedi, a parte ciò che vi dice il cuore l'analisi corretta deve considerare la complessità delle catene di approvvigionamento globali, l'evoluzione dell'economia cinese e l'impatto delle politiche commerciali degli USA. 2
wow Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile 2 ore fa, Roberto M ha scritto: Ed è quello che i comunisti filo- cinesi non vogliono. Ecco perché sono filo-cinesi, e’ perché sono comunisti. La cosa simpatica è che voi sovranisti fate il tifo per l'aspirante dittatore palazzinaro e dovrete fare chissà quante contorsioni per giustificarlo e stare dietro alle sue contorsioni. 1
Questo è un messaggio popolare. ferrocsm Inviato 14 Aprile Questo è un messaggio popolare. Inviato 14 Aprile 1 ora fa, wow ha scritto: che la produzione cinese non è costituita solo da cianfrusaglie a basso costo Già con queste storie (che storie però non sono per diversi motivi) di cineserie a basso costo è più di trent'anni che si va avanti, ma se al limite questo discorso lo si può accettare da un avvocato che non vive sulla propria pelle il cosa sia stato e cosa significhi il libero mercato e la concorrenza, più difficile da credere se a scriverlo è Mauro che non è avvocato e che dovrebbe avere un'altra visione della realtà avendoci a che fare tutti i giorni sporcandocisi le mani e da lui non posso accettare discorsi del tipo che i cinesi siano solo cianfrusaglie, questo l'ho imparato a mie spese e io lo constato materialmente e senza nessuna possibilità di errore quando metto al banco prova i loro prodotti e in più di qualche caso ti domandi: ma come diavolo fanno, non a fare cianfrusaglie, ma prodotti così performanti e a prezzo inferiore ai nostri, il bello lo sai cos'è Antonio? E' che quando anni fa lo scrivevi anche su questo forum, più di una volta magari gli avvocati allora te li vedevi rispondere "è il mercato baby o ti adegui o sei fuori" adesso invece il cinese è diventato il nemico assoluto perché l'americano folle lo pensa e loro con lui, ma l'americano ce l'ha su anche con noi europei, forse anche più che con la Cina, ma oramai ne hanno sposato la causa e le colpe non stanno in America e nel loro presidente, no le colpe le ha solo la Von Der Leyen e l'Europa, mentre loro rimango fedeli al: "muro o non muro tre passi avanti" 3
appecundria Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile 4 ore fa, maurodg65 ha scritto: artificiosamente” terrà prezzi più bassi imposte dal suo governo, che “assorbiranno” i dazi Tu pensi che il listino prezzi lo faccia il partito?
wow Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile Quando il turbocapitalismo diventa un boomerang, la colpa diventa del comunismo (che vedono solo loro) e condividono i dazi, il dirigismo, i lacci e lacciuoli, i ricatti ecc. ecc. 1
maurodg65 Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile 2 ore fa, appecundria ha scritto: Caro Mauro, senza offesa, in questa materia non sapete quello che dite Roberto e te. Tanto è vero che Trump ha fatto dietro front. Comunque sia, a noi europei la cosa tocca poco o nulla, problemi loro. Appunto problemi loro, mi pareva di averlo detto qualche giorno fa, a noi interessa della UE. 2 ore fa, appecundria ha scritto: Sei rimasto a Mao. Un po’ più avanti, a meno che tu non voglia affermare che in Cina esista il libero mercato e si possa fare impresa senza che il Governo metta bocca nella pianificazione economica. Sui diritti umani e sulla libertà individuale sorvolo che è meglio.
maurodg65 Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile 52 minuti fa, appecundria ha scritto: Tu pensi che il listino prezzi lo faccia il partito? No, io penso che il Partito decida le strategie economiche del Paese, lo hanno fatto per il calcio qualche anno fa aprendosi agli investimenti anche nel resto del mondo e spingendo per l’arrivo di campioni stranieri nel paese, soprattutto dai campionati europei, per poi fare una precipitosa marcia indietro qualche anno dopo, ricordiamo tutti cosa accadde per la proprietà dell‘Inter a Suning ad esempio. Quindi con i dazi andrà come il Partito deciderà. 1
maurodg65 Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile 1 ora fa, wow ha scritto: Si chiama dumping. E' plausibile che possa succedere e se succederà la colpa sarà da imputare esclusivamente alla chiusura di fatto del mercato americano, salvo il ridicolo e poco dignitoso dietrofront per quelle merci, elettronica, componenti, hitech ecc., necessari a mantenere le produzioni delocalizzate e non delle Big Tech USA. Ma siamo punto e a capo, ovvero, ci rendiamo conto che stringi stringi T. ha piantato tutto questo casino per le merci residue, ovvero la famigerate cianfrusaglie? Ricordo che il pacchetto di cui sopra include anche il ricatto che il buon Trump ci ha sbattuto in faccia, ossia riduzione dei dazi in cambio di chiusura anche da parte nostra all'import export con la Cina. La C. è il terzo principale mercato di esportazione per le merci dell'UE, l'8,8% del totale delle esportazioni dell'UE, 856 miliardi di euro. Da vedere poi come gestiremo il nostro di surplus. (Questo è essenzialmente il motivo della risposta dei mercati e della grande crisi che si prospetta se non tornano tutti sui propri passi, e neanche). A parte ciò che hanno spiegato efficacemente Appe e altri, il ragionamento che fate tu e Roberto è da economia di un secolo fa perché non considera a) che la produzione cinese non è costituita solo da cianfrusaglie a basso costo b) che la produzione delle c.d. cianfrusaglie ormai avviene prevalentemente nei Paesi "cacciavite" dei cinesi dell'estremo oriente e che i cinesi fanno più o meno da marketspace o da operatori logistici. c) che un'ampia fetta a valore aggiunto medio o alto è costituita prevalentemente da produzione per conto terzi (aziende USA/ occidentali che hanno delocalizzato (cfr Apple)). d) che questa produzione è prevalentemente infungibile o non può essere trasferita altrove in tempi brevi e con investimenti sostenibili. e) che in USA non esiste mano d'opera specializzata o formata per questi tipi di produzione (si prevedono più di cinque anni per l'entrata a regime). f) che globalizzazione (quella contestata a GE) significa produzioni terribilmente intrecciate e connesse tra di loro e rende molto costoso il loro "disaccoppiamento". Come vedi, a parte ciò che vi dice il cuore l'analisi corretta deve considerare la complessità delle catene di approvvigionamento globali, l'evoluzione dell'economia cinese e l'impatto delle politiche commerciali degli USA. Guarda Antonio che siamo d’accordo su tutto, mi sembra di averlo scritto anche nelle settimane passate, anche sulle responsabilità che sono chiaramente americane, ma tutto quanto scrivi non cambia la sostanza che gli USA sono liberi di prendersi a martellate sui testiculi e che quanto riguarda noi, quindi gli scambi tra UE ed USA parte da dinamiche e da ragionamenti diversi, a partire da una sostanziale parità economica tra import ed export per entrambi i paesi negli scambi commerciali, che è poi ciò che dovrebbe importare a noi, noi UE visto che i noti 65 miliardi di export sono una piccola frazione del business complessivo che pesa complessivamente più o meno 1000 miliardi di dollari.
Amministratori cactus_atomo Inviato 14 Aprile Amministratori Inviato 14 Aprile @maurodg65 i prezzi in usa saliranno per effetto dei dazi, non esiste nessuna possibilitàche in meno di dieci anni la produzione cinese possa essere rimpiazzata da produzioni usa,e se anche fosse, il costo e quindi il prezzo sarebbe elevato (non se se anche con i dzi attualisi riuscirebbe a colmare il gap per l'utente finale): le tasse al consumo in usa sono basse, diciamo 7% medio contro una iva europea del 22%, spazio per una detasazione non ne vedo (e poi si tratta di tasse locali, che non decide il gioverno centrale). i dazi possono avere un senso, ma non se sono generalizzati, posso servore a pteggere una produzione, a stimolare il mercato interno di una categoria merceoologica, ma su tutto è una follia. in una economia globale un prodotto americano puà aver bisogno di comonenti che vengono da cina da ue, dal cngo, ci sarebbe voluta una analisi preventiva dei flussi per capire dove colpire senza farsi male da soli. il balletto dei dazi, ieri si, oggi no, domani forse, non aiuta chi nveste vuole quadri stabii
maurodg65 Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile 51 minuti fa, wow ha scritto: Quando il turbocapitalismo diventa un boomerang, la colpa diventa del comunismo (che vedono solo loro) e condividono i dazi, il dirigismo, i lacci e lacciuoli, i ricatti ecc. ecc. Il turbocapitalismo non esiste, è un termine creato ad uso e consumo di una parte politica, esiste il capitalismo nelle sue diverse forme e le sue conseguenze ed esiste il comunismo o, meglio, esistono i paesi in cui i governi pianificano e decidono sui temi economici indipendentemente dalle imprese.
wow Inviato 14 Aprile Inviato 14 Aprile @maurodg65 mi sarò sbagliato ma ho percepito un po' di giustificazionismo da parte tua e di Roberto ... 2
Roberto M Inviato 14 Aprile Autore Inviato 14 Aprile 1 ora fa, wow ha scritto: salvo il ridicolo e poco dignitoso dietrofront per quelle merci, elettronica, componenti, hitech ecc., necessari a mantenere le produzioni delocalizzate e non delle Big Tech USA E' solo temporaneo.
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