OTREBLA Inviato 8 Maggio Autore Inviato 8 Maggio Diciamo che a me un po' meno, perché anche a teatro ascolto sempre la musica con gli occhi chiusi (pertanto di conquistare un posto con la vista migliore sul palco, non me ne frega sostanzialmente niente). Alberto.
mozarteum Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio Non credo pero’ che la cosa possa avere successo commerciale per la stessa ragione per cui l’hiend non ha grandi numeri. Poi le infinite variazioni dinamiche, di colore di pedale del piano dal vivo come possono essere riprodotte da questo sistema che altro non fa se trasporre un dato registrato (che a sua volta cattura parzialmente quanto sopra) in suono vero? Ci sono evidentemente interpolazioni algoritmiche e quindi l’arbitrio e’ dietro l’angolo
OTREBLA Inviato 8 Maggio Autore Inviato 8 Maggio Pare proprio di no, questo perlomeno è il parere (forse interessato? Non lo so) dei pianisti che lo hanno messo alla prova. Chi può giudicare meglio, circa la fedeltà all'originale di Spirio, dello stesso pianista che ha inciso il brano? A me sarebbe piaciuto ascoltarlo eseguire un pezzo della Wang, il cui suono conosco come le mie tasche. Da parte della Steinway bocche cucite su come funziona realmente. Poche notizie e vaghe. Calcoliamo la velocità dei martelletti e la risonanza. Come? Boh... Magari arriveranno i cinesi con un modello verticale, molto meno costoso e più adattabile agli appartamenti moderni. Alberto.
faber_57 Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio Comunque fatemi un favore ed andate ad ascoltare le Goldberg di Gould del 1955 della Zenph. E' una tecnologia simile a quella Steinway, ed io, da non esperto, trovo il disco "ricreato" indistinguibile dall'originale monofonico. Datemi un vostro parere. Si trova in streaming (e ci sono anche Rachmaninov e, per gli amanti del jazz, Art Tatum ed Oscar Peterson).
faber_57 Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 4 ore fa, Felis ha scritto: Scusate la durezza dell'intervento ma l'operazione artistica culturale in questo caso non sussiste Vero. Però se penso che una tecnologia di questo tipo mi permetterebbe di ascoltare l'immenso Cortot, che non riesco ad ascoltare per i limiti tecnici delle sue registrazioni, be', ti dirò che sarei ben contento di ascoltare questo falso non poi così falso addirittura dal vivo... .
OTREBLA Inviato 8 Maggio Autore Inviato 8 Maggio 57 minuti fa, faber_57 ha scritto: Comunque fatemi un favore ed andate ad ascoltare le Goldberg di Gould del 1955 della Zenph. Il sistema si basa sull'autopiano della Yamaha, serie Disklavier-Pro, che dichiara dati di sensibilità del tocco e dello spostamento dei pedali simili a quelli dichiarati da Steinway (1.024 gradazioni di tasto e 256 gradazioni dei pedali). Alberto. 1
G.Carlo Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio Il 30/04/2025 at 11:43, OTREBLA ha scritto: Quello ascoltato ieri era un gran coda invece e non ho idea di quanto costi. Da 305.500 € in su...
Felis Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 6 ore fa, OTREBLA ha scritto: E allora eliminiamo anche i dischi, che conservano una sola esecuzione tra le tante. E' semplicemente un modo per riprodurre meglio il disco, meglio nel senso che meglio di così è impossibile, a meno che non si trovi il modo di far resuscitare i defunti. E' un Hi-End estremo, tra l'altro solo per le musiche per pianoforte solo, punto. Naturalmente non molti se lo potranno permettere e se pure costasse un decimo, cioè 12.800 Euro, poco cambierebbe; ciò per una questione di praticità, non lo puoi mica infilare in un appartamento e sperare che i vicini non ti facciano la guerra. Va inteso a parer mio come un Hi-Fi di qualità stellare, dedicato alle registrazioni per pianoforte solo. Fa in effetti una certa impressione, perché la sensazione di ritrovarsi in casa lo spettro del trapassato è forte. Potrebbe essere utilizzato nei film Horror . Alberto Il disco è testimonianza di un'estetica relativa a quel momento in cui il musicista (ed altri) hanno compiuto in quel frangente e solo in quel frangente delle scelte ben precise. L'artista (serio) non è fossilizzato su un unico modo di suonare, cambia molto sovente l'estetica. Quel sistema rimane un feticcio da maniaci. Stiamo accoppiando artisti e repertorio senza poter interpellare l'artista stesso che dovrebbe sempre conservare la decisione finale. Consiglio lettura di Bnjamin https://it.wikipedia.org/wiki/L'opera_d'arte_nell'epoca_della_sua_riproducibilità_tecnica 3 ore fa, faber_57 ha scritto: Vero. Però se penso che una tecnologia di questo tipo mi permetterebbe di ascoltare l'immenso Cortot, che non riesco ad ascoltare per i limiti tecnici delle sue registrazioni, be', ti dirò che sarei ben contento di ascoltare questo falso non poi così falso addirittura dal vivo... . Eh non è proprio così. Per via dei limiti tecnici dell'esecuzione il sistema può solo dedurre la verità. Ma la verità dell'evento non potrà mai esserci. Che ne sai se a Cortot andava bene così?! Col pianoforte di quella marca, accordato in quel modo, nel tuo tinello ultrasecco di tappeti... 1
faber_57 Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 6 minuti fa, Felis ha scritto: nel tuo tinello ultrasecco di tappeti... Eh, ma io vado all'Auditorium ad ascoltarlo ... 2
djansia Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 6 ore fa, mozarteum ha scritto: questo sistema che altro non fa se trasporre un dato registrato (che a sua volta cattura parzialmente quanto sopra) in suono vero? Esatto, con un chiamiamolo linguaggio digitale MIDI solo che nel loro caso sembra "aumentato". Immagina una nota eseguita sul loro pianoforte dotato di una normale interfaccia MIDI in grado di catturare tutti gli elementi che hanno emesso quella nota ma lo fa ad una certa "frequenza", chiamiamola per semplificare qualità CD. Le stesse informazioni MIDI catturate vengono rieseguite dallo stesso strumento. Ora il MIDI proprietario di Steinway cattura la stessa nota eseguita ma con una notevole quantità di informazioni in più, diciamo 24/192. Bisognerebbe capire se si è in grado di riconoscere le differenze di esecuzione tra i due MIDI perché la vera genialità sta nel fatto che non devono riprodurre una nota campionata, anche bene o benissimo ma campionata, ma far rieseguire allo stesso pianoforte quella nota. Una genialata, ovviamente costosa soprattutto per via dello strumento analogico utilizzato: il loro pianoforte. E' probabile che sia sufficiente il normale MIDI per raccogliere le informazioni, ma ovviamente per prima cosa hanno voluto proteggere il sistema con un linguaggio proprietario ed esclusivo. Tieni presente che già da qualche anno c'è il MIDI 2.0, ancora più potente in fatto di numero di informazioni rispetto ai due precedenti, solo che appunto non lo implementano per una serie di ragioni tecniche. La prima è la realizzazione di librerie monster di campioni che occuperebbero terabyte di spazio, oppure librerie a modelli fisici (matematica insomma) sempre monster che richiederebbero potenze di calcolo che... boh. La genialità di Steinway ha i suoi limiti per qualunque musicista e pianista anche di enorme livello a mio parere. Ma sono più noiose considerazioni tecniche le mie. (Una è che il MIDI un minimo lo devi anche conoscere e usare).
djansia Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 4 ore fa, OTREBLA ha scritto: Il sistema si basa sull'autopiano della Yamaha, serie Disklavier-Pro Ma sempre facendo risuonare il piano meccanicamente?
OTREBLA Inviato 8 Maggio Autore Inviato 8 Maggio Sì certo, facendolo auto-suonare con un sistema di leve meccaniche, esattamente come lo Steinway, con la sola differenza che in generale io preferisco il suono degli Steinway agli Yamaha. . 3 ore fa, Felis ha scritto: Il disco è testimonianza di un'estetica relativa a quel momento in cui il musicista (ed altri) hanno compiuto in quel frangente e solo in quel frangente delle scelte ben precise. Guarda che si sta parlando dello stesso identico disco, soltanto riprodotto da un sistema diverso. Allora l'artista avrebbe avuto da ridire anche sul mio impianto Hi-Fi, che "deduce" la verità molto più di quanto non la deduca il pianoforte "Spirio", anzi se la inventa di sana pianta la verità il mio Hi-Fi, tra testina, cavi, casse e quant'altro. Anche un impianto Hi-End del costo paragonabile allo Spirio è da maniaci (e ce ne sono, hai voglia quanti ce ne sono), è da ultra-maniaci, però siamo audiofili, tendiamo all'assoluto. Lo Spirio ci si avvicina molto, a quanto sembra. Alberto.
Grancolauro Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio Il 30/04/2025 at 12:37, UpTo11 ha scritto: Credo che con l'aggiunta dell'AI sarebbe possibile riprodurre anche brani mai incisi da un pianista. Semplicemente facendogli digerire quanto c'è di disponibile di inciso e relativo spartito. Per quanto l'idea di ascoltare Moravec su pezzi che non ha mai inciso sia allettante, credo di preferire ancora il pianista in carne e ossa. Che ne sa l'AI di una litigata con la moglie prima di salire sul palco? Questa è una cosa davvero interessante. Brani mai incisi da un pianista del passato che probabilisticamente sono assai vicini, quasi identici, a come quel pianista li avrebbe suonati. Si tratterebbe di una registrazione “nuova”? Chi sarebbe l’autore? Personalmente li ascolterei senz’altro con grande interesse!
djansia Inviato 9 Maggio Inviato 9 Maggio 9 ore fa, OTREBLA ha scritto: Sì certo, facendolo auto-suonare con un sistema di leve meccaniche, esattamente come lo Steinway, con la sola differenza che in generale io preferisco il suono degli Steinway agli Yamaha. Ma il mega modulo sonoro che danno insieme ai pianoforti di quella serie a cosa serve allora? Forse questo sistema è del tutto diverso.
faber_57 Inviato 9 Maggio Inviato 9 Maggio @djansia Domanda da profano. Ma dovessero riportare sullo Steinway una registrazione di Cortot che, vista la bassa qualità audio originale, non può riprodurre una convincente dinamica, che fanno, se la inventano? Ho l'impressione che proprio questo sia il limite di questa tecnologia: utilizzabile per registrazioni buone in partenza ma non per registrazioni storiche, a meno di non lasciare al software molta (troppa?) libertà di reinventare la dinamica originale.
Felis Inviato 9 Maggio Inviato 9 Maggio 9 ore fa, OTREBLA ha scritto: Guarda che si sta parlando dello stesso identico disco, soltanto riprodotto da un sistema diverso. Allora l'artista avrebbe avuto da ridire anche sul mio impianto Hi-Fi, che "deduce" la verità molto più di quanto non la deduca il pianoforte "Spirio", anzi se la inventa di sana pianta la verità il mio Hi-Fi, tra testina, cavi, casse e quant'altro. Anche un impianto Hi-End del costo paragonabile allo Spirio è da maniaci (e ce ne sono, hai voglia quanti ce ne sono), è da ultra-maniaci, però siamo audiofili, tendiamo all'assoluto. Lo Spirio ci si avvicina molto, a quanto sembra. Alberto. No. Concettualmente sono due cose diverse. Il "disco" è su QUELLO strumento in QUEL momento e stop. Con il tuo impianto hifi tu stai riproducendo quello che è accaduto in quel momento in condizioni controllate e dall'artista e dal produttore che ci mette la firma. Lo Spirio è pura invenzione incontrollata da chi invece dovrebbe avere il controllo dell'aspetto artistico. Capisco che possa essere affascinante per i non musicisti ma se lo facessero a me, mi incazzerei come una biscia.
OTREBLA Inviato 9 Maggio Autore Inviato 9 Maggio 1 ora fa, Felis ha scritto: No. Concettualmente sono due cose diverse. Non sono d'accordo, sono esattamente uguali. Lo Spirio è un impianto Hi-Fi analogico (il più analogico che si sia mai visto, paradossalmente), il migliore che esista. Nessun impianto Hi-Fi del mondo può competere con lo Spirio. 1 ora fa, Felis ha scritto: Capisco che possa essere affascinante per i non musicisti ma se lo facessero a me, mi incazzerei come una biscia. Non credo che ai musicisti gliene importi gran che dello Spirio. Questo pianoforte verrà acquistato principalmente dai non musicisti per poter ascoltare Brendel (io ad esempio, avendo i denari) o chi per lui. Forse potrebbe interessare anche a chi fa didattica. Non credo che tu corra il pericolo di essere riprodotto sullo Spirio ma se tu fossi un pianista famoso, nulla impedirebbe a me, proprietario dell'autopiano, di far suonare allo stesso uno dei tuoi dischi. E tu artista non potresti farci nulla. Io non devo chiedere il permesso a nessuno. Inoltre l'utilizzatore non deve per forza attingere alla libreria musicale della Steinway; lo strumento accetta qualsiasi fonte sonora, purché di qualità. 1 ora fa, Felis ha scritto: Lo Spirio è pura invenzione incontrollata da chi invece dovrebbe avere il controllo dell'aspetto artistico. Per quello che ho ascoltato io lo Spirio è pura verità sonora, forse è questo che ti destabilizza. Lo capisco, quell'affare è incredibile. 2 ore fa, djansia ha scritto: Ma il mega modulo sonoro che danno insieme ai pianoforti di quella serie a cosa serve allora? Ti garantisco che che tutta quella roba io non l'ho vista. Sul palco c'era soltanto il pianoforte ed un televisore vicino, collegato al piano da un cavo. O forse non c'era nemmeno il cavo? Non ricordo. Alberto.
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