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Melius Club

L'album più "audiofilo" "prova impianto" che conoscete


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Boris Lametta
11 ore fa, Ottobnaz ha scritto:

Uno dei miei gruppi preferiti mi ha dato sempre meno piacere d’ascolto man mano che ho migliorato gli impianti.

Assolutamente vero, se uno ascolta SOLO alcune cose doverbbe cucire l'impianto in funzione di quello. Discorso molto più difficile se si è più onnivori.

Ricordo un ascolto imbarazzante ad una mostra aiende: another brick in the wall con amplificazione valvolare e diffusori Avantgarde (quelli grandi con le trombone). Praticamente uno smartphone in vivavoce a 110 dB. L'impianto faceva schifo? No di certo, io stesso ho anche trombe e tubi, è che semplicemente come direbbe Jules Winnfield non era il suo campo da gioco e nemmeno il suo campionato.

Complice la mia pigrizia e il tempo, ascolto molta più musica al PC (con delle buone casse e un piccolo TA2024) mentre lavoro. Il tutto è molto appagante perchè ascolto SOLO la musica fregandomene altamente di come suona e mi godo QUELLO che suona ritrovandomi spesso a scuotere la testa e battere i piedi.

eccheqqua

Puó essere interessante, per capire le potenzialitá dell'impianto, avere degli album incisi bene; ma alla fine conta cosa c'é dentro.

Uno di questi (magari sará stato giá citato) é The nightfly di D. Fagen.

Mi crea proprio fastidio ascoltarlo, ho provato varie volte, non é il mio genere. Meglio altro, anche inciso molto peggio.

Giannimorandi

@Nacchero per riprodurre quello basta un impianto che spinga tipo klipsch/McIntosh potente oppure un impianto pa da palco con dimensioni opportune per la stanza,  altri particolari come scena sonora credibile e correttezza timbrica passano in secondo piano, comunque mette a dura prova l'impianto comunque 

  • Melius 1
Nacchero
7 minuti fa, Giannimorandi ha scritto:

@Nacchero per riprodurre quello basta un impianto che spinga tipo klipsch/McIntosh potente oppure un impianto pa da palco con dimensioni opportune per la stanza,  altri particolari come scena sonora credibile e correttezza timbrica passano in secondo piano, comunque mette a dura prova l'impianto comunque 

Yes, ci vuole grinta! 

Ludwig_340
11 ore fa, Boris Lametta ha scritto:

Assolutamente vero, se uno ascolta SOLO alcune cose doverbbe cucire l'impianto in funzione di quello. Discorso molto più difficile se si è più onnivori.

Ricordo un ascolto imbarazzante ad una mostra aiende: another brick in the wall con amplificazione valvolare e diffusori Avantgarde (quelli grandi con le trombone). Praticamente uno smartphone in vivavoce a 110 dB. L'impianto faceva schifo? No di certo, io stesso ho anche trombe e tubi, è che semplicemente come direbbe Jules Winnfield non era il suo campo da gioco e nemmeno il suo campionato.

Complice la mia pigrizia e il tempo, ascolto molta più musica al PC (con delle buone casse e un piccolo TA2024) mentre lavoro. Il tutto è molto appagante perchè ascolto SOLO la musica fregandomene altamente di come suona e mi godo QUELLO che suona ritrovandomi spesso a scuotere la testa e battere i piedi.

Confermo. Con le variazioni di impianto degli ultimi anni, che hanno aumentato scena, dettaglio, immagine, ecc.. la riproduzione di alcuni generi e soprattutto di alcune registrazioni hard rock / metal ha perso assolutamente appeal.

Per fare un esempio concreto: poche settimane fa ho rimesso su Appetite for Destruction dei Guns 'n Roses dopo anni....dopo un paio di brani ho ricollegato il subwoofer (che non uso mai) per dare un po' di spinta e di presenza dei bassi. Il mio impianto manca di bassi? Per nulla. Ma dipende dalla registrazione e entro certi limiti anche dal genere. Diciamo che si  è  fatto un po' più schizzinoso.

Cose note ai più direi qui nel forum direi...

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