ilmisuratore Inviato 9 Maggio Inviato 9 Maggio 40 minuti fa, best_music ha scritto: Lo sto ascoltando in questo momento (by Qobuz) con le mie casse near field, ti confesso di non avere l' impressione di perdere qualcosa del valore artistico (di tutto rispetto, peraltro) ascoltandolo ad una manciata di dB SPL, senza insomma svegliare i vicini dalla pennichella in un condominio in cui se starnuti dall' appartamento accanto ti fanno: "salute!". . In base alla mia esperienza HT credo comunque di capirti, altro è la percezione artistica, "di testa", altro è quella che chiamerei percezione emotiva ("di pancia"), quella cosa che, anche ascoltando un sodalizio di paesani che ci dà dentro coi tamburi in una esibizione di sbandieratori, ti fa provare una sorta di eccitazione e senso di attesa, lo stesso che si suppone dovresti provare con un impianto HT decente guardando il video della stessa parata con una registrazione adeguata della colonna sonora. . Sul piano tecnico nulla quaestio, su quello umano consentimi di dire "ma anche no, grazie", ascolto di testa, le emozioni "di pancia" preferisco dedurle da ciò che ascolto piuttosto che provarle, almeno... nella musica! Fortunatamente non ho restrizioni che mi impediscono di poter ascoltare sia di testa che di pancia
jerry.gb Inviato 9 Maggio Inviato 9 Maggio 30 minuti fa, one4seven ha scritto: Invece le basse si erano alleggerite, e si è alleggerito anche "il corpo", cosa a cui tengo particolarmente, se necessario anche a discapito di una scena eventualmente "meglio scansionata". Dalle nostre esperienze se ne trae che non ci si deve fermare alla prima impressione e fare più tentativi, magari a prima vista improbabili, che portano al migliore equilibrio che è anche il giusto compromesso. 1
Erik il Rosso Inviato 9 Maggio Autore Inviato 9 Maggio 2 ore fa, scroodge ha scritto: Nel mio impianto e nella mia stanza dedicata, la scena, qualunqua sia l'SPL al punto di ascolto, è quella. L'unica cosa che cambia è che per discernerla correttamente e compiutamente nell 3 dimensioni, devo concentrarmi di meno man mano che sale il volume Concordo, anch’io, mia fortuna, ambiente ad hoc e spl no limit con bassa distorsione speakers. Sto ascoltando ora un diamante del sommo Faber “Quello che non ho” ( brano da ascoltare ogni mattina possibilmente in religiosa, anzi profonda, concentrazione per ben indirizzarsi (non solo acusticamente) L’inizio, gli spari e i bucolici suoni formano da me un chiaro imbuto (meglio cono) spaziale con il vertice in centro ben profondo e lontano a qualunque livello di ascolto. Se troppo basso si perdono gli ultimi riverberi ed echi laggiù… alzando si percepiscono anche con maggior facilità. Provate se vi va e riferite le vostre impressioni. Per me è un test divertente, affidabile e veloce, sempre soggettivamente, e riferire le proprie impressioni su un aspetto difficile come quello in oggetto potrebbe essere più facile condivisibile se fatto un brano unico. 1
Erik il Rosso Inviato 9 Maggio Autore Inviato 9 Maggio @Giannimorandi concordo pienamente è la via della felicità sonora da percorrere per un ascolto al top dell’impianto posseduto. Molto meglio, più economico e produttivo di arrovellarsi con cambi, upgrade di componenti secondari e simili, utili solo al portafoglio degli altri.
Giannimorandi Inviato 9 Maggio Inviato 9 Maggio @Erik il Rosso se non si sfrutta al meglio la sala di ascolto e la sua acustica suonerà male anche un impianto che costa più dell 'appartamento dove è situata la stessa saletta
best_music Inviato 9 Maggio Inviato 9 Maggio 1 ora fa, ilmisuratore ha scritto: Fortunatamente non ho restrizioni Sapevo che avresti scelto questa sintesi, ma è assolutamente parziale. . Descriverla come una mera costrizione esclude che per qualcuno possa essere parte di un percorso di affinamento del gusto.
Titian Inviato 9 Maggio Inviato 9 Maggio per quanto riguarda il volume d'ascolto e cambiamento della scena sonora bisogna prima di tutto tener conto degli aspetti psicoacustici che concerne tutte le persone. Il primo sono le curve isometrici sonori, le curve che corrispondono alla percezione umana della stessa intensità. Queste cambiano nettamente a dipendenza della pressione sonora quindi in ogni caso se riprodotto linearmente dall'impianto la percezione del timbro sonoro cambia a secondo del volume. Per questo motivo tempo fa si introdotto il loudness. (.....continuo dopo)
Questo è un messaggio popolare. senek65 Inviato 9 Maggio Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Maggio Con certi dischi la scena non ce la fa ed esce. La famosa "uscita di scena" 3
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 9 Maggio Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Maggio Andate a qualche concerto vero e poi riparliamo di scena 3
ilmisuratore Inviato 9 Maggio Inviato 9 Maggio 2 ore fa, best_music ha scritto: Sapevo che avresti scelto questa sintesi, ma è assolutamente parziale. . Descriverla come una mera costrizione esclude che per qualcuno possa essere parte di un percorso di affinamento del gusto. Per "restrizione" intendo che non vivo in condominio e non ho vicini di casa attaccati poichè considero l'ascolto tramite diffusori qualcosa di libero, senza il problema psicologico che qualcuno possa lamentarsi
imaginator Inviato 10 Maggio Inviato 10 Maggio 9 ore fa, mozarteum ha scritto: Andate a qualche concerto vero e poi riparliamo di scena Mah …intanto bisogna lavorarci su. La scena sonora è necessaria per ottenere una simulazione che ci ricordi in buona parte un evento dal vivo. Ma il concetto di “buona scena acustica” non è sempre chiaro e spesso viene sottovalutato, da quello che si legge, su questo forum. E infatti, ascoltando in giro, si notano frequentemente carenze nell’ampiezza, nella diffusione e nella capacità del suono di propagarsi correttamente nella stanza fino al punto di ascolto , oltre ad un certo disordine nella disposizione e nella dimensione strumentale. Di solito il suono se ne sta buono lì, in zona diffusori e parete posteriore. In altre parole, molto spesso manca un fronte ampio e volumetrico che conferisce al suono quella pienezza, quel riempimento sonoro della stanza e quell’impatto utile ad una buona simulazione della realtà .
best_music Inviato 10 Maggio Inviato 10 Maggio 6 ore fa, ilmisuratore ha scritto: "restrizione" Certo qualcuno (forse anche tu?) non riesce nemmeno ad immaginare che ascoltare a volume moderato possa essere una libera scelta ma è evidente che è di questo che sto parlando. . Mi permetto di raccomandarlo, potrebbe essere una nuova esperienza da provare.
ilmisuratore Inviato 10 Maggio Inviato 10 Maggio 42 minuti fa, imaginator ha scritto: Mah …intanto bisogna lavorarci su. La scena sonora è necessaria per ottenere una simulazione che ci ricordi in buona parte un evento dal vivo. Ma il concetto di “buona scena acustica” non è sempre chiaro e spesso viene sottovalutato, da quello che si legge, su questo forum. E infatti, ascoltando in giro, si notano frequentemente carenze nell’ampiezza, nella diffusione e nella capacità del suono di propagarsi correttamente nella stanza fino al punto di ascolto , oltre ad un certo disordine nella disposizione e nella dimensione strumentale. Di solito il suono se ne sta buono lì, in zona diffusori e parete posteriore. In altre parole, molto spesso manca un fronte ampio e volumetrico che conferisce al suono quella pienezza, quel riempimento sonoro della stanza e quell’impatto utile ad una buona simulazione della realtà . Attenzione però... La "scena" è un artefatto creato appositamente nella registrazione Con molta probabilità assistere all'evento reale non porta alla stessa disposizione dei piani sonori... anzi... spesso dal vivo tale scena non esiste proprio 1
ilmisuratore Inviato 10 Maggio Inviato 10 Maggio 47 minuti fa, best_music ha scritto: Certo qualcuno (forse anche tu?) non riesce nemmeno ad immaginare che ascoltare a volume moderato possa essere una libera scelta ma è evidente che è di questo che sto parlando. . Mi permetto di raccomandarlo, potrebbe essere una nuova esperienza da provare. Certamente, l'ascolto a volume moderato risulta anch'esso appagante L'ho sperimentato anch'io ma... ahimè...non mi soddisfa del tutto personalmente Un pianoforte sentito a volume da condominio piace...lo stesso sentito a volume "realistico" emoziona, coinvolge Per me la differenza sta tutta qui, una cosa è la piacevolezza, ben altra è il totale coinvolgimento emotivo che scaturisce nel momento in cui la riproduzione sembra "vera"
imaginator Inviato 10 Maggio Inviato 10 Maggio 2 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Attenzione però... La "scena" è un artefatto creato appositamente nella registrazione Con molta probabilità assistere all'evento reale non porta alla stessa disposizione dei piani sonori... anzi... spesso dal vivo tale scena non esiste proprio Questo è solo in parte vero e dipende dal contesto. Comunque sì, si tratta di un valido espediente che, se sfruttato correttamente fin dalla registrazione, inganna efficacemente il cervello. Andrebbe ottimizzata al meglio per ottenere il massimo contributo che essa può offrire.
ilmisuratore Inviato 10 Maggio Inviato 10 Maggio 2 minuti fa, imaginator ha scritto: Questo è solo in parte vero e dipende dal contesto. Comunque sì, si tratta di un valido espediente che, se sfruttato correttamente fin dalla registrazione, inganna efficacemente il cervello. Andrebbe ottimizzata al meglio per ottenere il massimo contributo che essa può offrire. Facciamo una valutazione su una registrazione e vediamo gli utenti che l'ascoltano quali sensazioni percepiscono Prendiamo il brano "ho visto nina volare" di De Andrè A che distanza avvertite le percussioni ? Spannometricamente le percepisco a 12/15 metri "dietro"....voi ???
Enrico VIII Inviato 10 Maggio Inviato 10 Maggio 12 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: e le percepisco a 12/15 metri "dietro"....voi ??? 3 km e 673 metri 2
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