senek65 Inviato 10 Maggio Inviato 10 Maggio 7 ore fa, imaginator ha scritto: non c’è nulla da inventare Insomma....
imaginator Inviato 10 Maggio Inviato 10 Maggio @senek65 Dipende sempre dalla sensibilità di chi realizza la registrazione. Ogni professionista ha il proprio approccio, una visione personale e una filosofia che guida il lavoro e da cui esce un certo risultato. 1
senek65 Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio @imaginator molto dipende anche da cosa vuole ottenere l'artista.
imaginator Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio 2 minuti fa, senek65 ha scritto: @imaginator molto dipende anche da cosa vuole ottenere l'artista. Certo. Comunque, tutti i miei commenti si riferivano e si riferiscono alla musica acustica, in particolare al genere classica. Tutto il resto non fa testo, per i motivi che hai scritto tu. Ciò non toglie che, anche nella musica amplificata, una scena sonora che di solito segue standard più o meno definiti, salvo effetti speciali, musica elettronica, sperimentale o altre scelte specifiche dell’artista, quando si materializza nella propria sala d’ascolto, rende l’esperienza più immersiva ed emozionante, facilitando anche l’ascolto. Logico, la scena deve richiamare una disposizione con proporzioni e scala degli strumenti credibili, a parte gli effetti speciali, che in quanto tali hanno libero accesso nello spazio sconfinato Poi si potrebbe discutere (ora devo uscire)cosa uno intende per scena sonora nel suo insieme, perché qua mi sa che bisogna capirci. 1
ilmisuratore Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio 11 minuti fa, imaginator ha scritto: Certo. Comunque, tutti i miei commenti si riferivano e si riferiscono alla musica acustica, in particolare al genere classica. Tutto il resto non fa testo, per i motivi che hai scritto tu. Ciò non toglie che, anche nella musica amplificata, una scena sonora che di solito segue standard più o meno definiti, salvo effetti speciali, musica elettronica, sperimentale o altre scelte specifiche dell’artista, quando si materializza nella propria sala d’ascolto, rende l’esperienza più immersiva ed emozionante, facilitando anche l’ascolto. Logico, la scena deve richiamare una disposizione con proporzioni e scala degli strumenti credibili, a parte gli effetti speciali, che in quanto tali hanno libero accesso nello spazio sconfinato Poi si potrebbe discutere (ora devo uscire)cosa uno intende per scena sonora nel suo insieme, perché qua mi sa che bisogna capirci. Ad esempio perfino una voce solista farebbe parte della "scena" Una cosa è sentirla ben a fuoco al centro (se ripresa in quella posizione) con la totale "sparizione dei diffusori" ben altra è sentirla slabbrata con le due sorgenti (diffusori) che ne fanno individuare la provenienza
senek65 Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio 23 minuti fa, imaginator ha scritto: al genere classica. Ebbi modo di vedere le note di un direttore di un'orchestra di musica classica per il fonico che dove missare la registrazione...son cose che voi umani non potete nemmeno immaginare.. 1 1
ilmisuratore Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio 8 minuti fa, senek65 ha scritto: Ebbi modo di vedere le note di un direttore di un'orchestra di musica classica per il fonico che dove missare la registrazione...son cose che voi umani non potete nemmeno immaginare.. ...infatti una cosa è apprezzare "la scena" come sensazione astratta che si sviluppa in ambiente e immaginare che dal vivo "sia cosi"....ben altra è cercare di equipararle con un rapporto 1:1 che non ci sarà mai In soldoni...meglio sentire a casa un ottima scansione dei piani sonori piuttosto che un suono da cartolina spiaccicato a muro, senza la pretesa che quello sia esattamente quanto accaduto
Erik il Rosso Inviato 11 Maggio Autore Inviato 11 Maggio 17 ore fa, jackreacher ha scritto: Come si sarà capito, io ascolto normalmente a volume medio moderato (intorno ai 60 db) che mi consente di poter conversare con persona accanto. Raramente spingo un po' più sù il volume, non vorrei danneggiare il mio udito . Ho ascoltato molta musica al teatro (classica) e come sento musica a casa mia, mi soddisfa la "ricostruzione scenica" con tutte le sfumature. Grazie chiarimento perfetto. Io sono l’opposto, figlio del rock e pop-rock anni settanta, io mio udito sarà forse compromesso , ma a settant’anni è la mia ultima preoccupazione a fronte delle emozioni di un ascolto a volumi sostenuti, anche per la possibilità no limit. È bello poter sceglieresti ciascuno i proprio parametri saluti 1
Erik il Rosso Inviato 11 Maggio Autore Inviato 11 Maggio 16 ore fa, ilmisuratore ha scritto: C'è un disco della opus records ripreso dentro un enorme cattedrale la cui dimensione viene pure riportata... qualcosa sui 60 metri di lunghezza se non ricordo male Grazie, riusciamo a trovarlo, sono curioso
Erik il Rosso Inviato 11 Maggio Autore Inviato 11 Maggio 16 ore fa, Titian ha scritto: Sul mio è come avanzare di un paio di file nella sala d'ascolto. Anche qui c'è un limite dove o il volume è troppo elevato o troppo basso. Anche sul mio, sino ad un volume che non superi un certo livello , livello presumibilmente reale ( e con reale intendo quello credo voluto nel mastering ) oltre tutto si sballa 1
ilmisuratore Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio @imaginator ha ragione su una cosa... Se abbiamo una registrazione in cui viene specificato che è stata ripresa dentro una cattedrale lunga 60 metri e larga 40 metri...all'ascolto l'impianto deve farci "immaginare" di trovarsi dentro un ambiente vasto, cosi lungo e largo Per esperienza, tale sensazione si avverte nel momento in cui si ascolta al BUIO totale, occhi aperti e nessuna spia luminosa dell'impianto visibile La psicoacustica cancella ogni informazione legata alla percezione di uno spazio definito (quello della sala di ascolto) e le informazioni che arrivano dalla parte audio ci fanno elaborare al cervello una grandezza virtuale che va ben oltre quelle della nostra sala
ilmisuratore Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio 7 minuti fa, Erik il Rosso ha scritto: Grazie, riusciamo a trovarlo, sono curioso Appena trovo cinque minuti lo cerco
Erik il Rosso Inviato 11 Maggio Autore Inviato 11 Maggio 41 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Ad esempio perfino una voce solista farebbe parte della "scena" Una cosa è sentirla ben a fuoco al centro (se ripresa in quella posizione) con la totale "sparizione dei diffusori" ben altra è sentirla slabbrata con le due sorgenti (diffusori) che ne fanno individuare la provenienza “Esempio esemplare” con una voce solista si possono capire (se ci sono!?) le intenzioni e volontà del mastering. Direi che, come qualunque altro strumento solista, ha sempre una scena per ambiente ricreato vero o falso che sia, con riverberi ecc. e magari spostamenti del cantante. Anzi a volte è ancor più piacevole all’ascolto per l’ambienza, ovviamente se buona riproduzione.
Erik il Rosso Inviato 11 Maggio Autore Inviato 11 Maggio 9 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Per esperienza, tale sensazione si avverte nel momento in cui si ascolta al BUIO totale, occhi aperti e nessuna spia luminosa dell'impianto visibile La psicoacustica cancella ogni informazione Lo avevi già precisato in altri post, per me è il presupposto indispensabile da sempre per un vero ascolto. Unica differenza per me occhi chiusi che mi aiutano ad immaginare. E per vero ascolto intendo solo godersi appieno la musica che non può prescindere da una totale concentrazione sulla stessa.
ilmisuratore Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio 1 minuto fa, Erik il Rosso ha scritto: Unica differenza per me occhi chiusi che mi aiutano ad immaginare. Occhi chiusi in condizione di luce presente nella sala...od occhi chiusi in condizioni di luce non presente nella sala ? Il massimo si ottiene con gli occhi aperti in condizioni di totale assenza di luce Il fatto che uno "chiuda gli occhi forzatamente" inquina leggermente le sensazioni psicoacustiche (almeno nel mio caso)
Erik il Rosso Inviato 11 Maggio Autore Inviato 11 Maggio 33 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Occhi chiusi in condizione di luce presente nella sala...od occhi chiusi in condizioni di luce non presente nella sala ? Il massimo si ottiene con gli occhi aperti in condizioni di totale assenza di luce Il fatto che uno "chiuda gli occhi forzatamente" inquina leggermente le sensazioni psicoacustiche (almeno nel mio caso) Sottigliezze personali, per il mio cervello, organo assai complicato da gestire anche nell’ascolto musicale (non parliamo del resto!) è il contrario. Tenere gli occhi aperti mi fa immaginare il buio della mia stanza, mentre ad occhi chiusi immagino meglio, forse anche perché ai concerti tengo gli occhi chiusi quasi per tutta la durata, salvo vedere ogni tanto il palco.
ilmisuratore Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio Adesso, Erik il Rosso ha scritto: forse anche perché ai concerti tengo gli occhi chiusi quasi per tutta la durata ...ecco, si chiamano esperienze pregresse Hai sviluppato questa forma di sensazione e la riottieni durante la riproduzione
rlc Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio @Erik il Rosso ad alcuni concerti è capitato anche a me di avere gli occhi chiusi….. poi, dopo un po’ mi hanno svegliato perché russavo 2
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