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Consigli per neofiti, parte 2: la ricerca e l’ascolto.


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Inviato

Mi scuso anticipatamente con tutti coloro che troveranno nel post ovvietà, banalità, ma la discussione  è rivolta a coloro che sono alle prime armi.

Partirei da un concetto fondamentale, che credo, sia universalmente (almeno nell’ambito di questo hobby)accettato, che, un apparecchio hifi, serve per ascoltare musica, e quindi va ascoltato, possibilmente prima, di acquistarlo … e ovviamente, con le proprie orecchie e non con quelle di qualcun’altro. 

In generale, più si ascolta e più esperienza si acquisisce al riguardo, più sensibilità si sviluppa, e più ci si chiarisce le idee su cosa ci piace e cosa non ci piace. 

Ribaditi questi banali, ma fondamentali concetti, il neofita che, abbia già acquisito un minimo di informazioni per comporre il suo primo impianto, (che tipo di supporto musicale usare, la possibile collocazione dell’impianto in ambiente, il tipo di diffusori adatti alla musica ascoltata, ecc), si troverà davanti alla prima questione da affrontare: dove ascolto le cose che potrebbero fare al caso mio? 
Le possibilità non sono molte, alcune volte complicate da realizzarsi.

- Il negozio hifi. Oggi, non si trovano negozi, che trattano materiale Hifi, dietro l’angolo, spesso sono lontani, per cui è necessario mettere in preventivo che bisogna spostarsi. Il consiglio è, informarsi prima telefonicamente, sulla disponibilità dei prodotti che ci interessano o su cosa viene offerto e sulla possibilità di ascoltarli. Definire prima un’appuntamento, per una seduta d’ascolto dedicata è sempre raccomandabile, sia per chi deve ascoltare, sia per il negoziante che deve organizzare il tutto. 
- A casa di un’altro appassionato. Un’altra possibilità, che sto riscoprendo grazie al forum, è proprio quella di condividere ascolti di apparecchiature hifi, di persone conosciute qui, su Melius, appassionati disponibili a farci ascoltare, magari proprio l’apparecchio che ci interessa. Ovviamente, non capita spesso di trovarli sotto casa nostra, ma la speranza …
- L’acquisto online, ovvero alla “sorda”. 
A meno di aver già ascoltato preventivamente i prodotti che ci interessano, lo sconsiglio, soprattutto per un neofita che deve fare esperienza e affinare le sue capacità d’ascolto e di gusti.

- Fiere ed eventi. Può andare bene per chi ha già l’orecchio allenato, o per chi vuole vedere tanti nuovi prodotti, per farsi un’idea di cosa offre il mercato. Ma, il mercato delle fiere è sempre di categoria medio alta. 

Trovato il prodotto è il luogo dove ascoltare quello che ci interessa, dobbiamo portare con noi, una selezione della nostra musica preferita. Evitate dischi test, ascoltate ciò che conoscete e che vi piace. 
To be continued … 

 

Inviato

Riprendo l’argomento entrando nel merito della prima sessione d’ascolto che il nostro amico neofita si troverà a fare.

Alcune precisazioni preventive devono essere fatte, perché sono di enorme importanza. Potremmo riassumerle in una parola: le variabili.
Quello che si ascolta, non è mai il suono di un unico anello della catena di riproduzione ma il risultato della combinazione di tutti i componenti di quella catena. Semplificando, abbiamo: la sorgente, che può essere liquida (file, streaming) o da un supporto (CD o vinile). L’amplificazione, integrato o pre e finale, che posso essere di tipologia diversi: a stato solido, valvolare, ibridi, in classe D, ecc. 

Ed infine i diffusori, che anch’essi posso essere di dimensioni e tipologia molti diverse: da stand o da pavimento, dinamici, isodinamici, elettrostatici, a tromba, ecc).

Il tutto è collegato da cavi, è inserito in un certo ambiente. Questo ambiente, supponiamo, il negozio, è quasi sempre molto diverso rispetto al nostro ambiente casalingo dove andremo a collocarci in futuro, il nostro impianto.
E qui arriviamo ad una delle variabili più importanti della catena di riproduzione, l’ambiente. 
Non è questa la sede per sviscerare l’argomento dell’acustica dell’ambiente e rimando il tutto ad altre discussioni dove poter approfondire, ma basti sapere, che in generale ogni ambiente suona in modo diverso, non solo in funzione della sua forma e dimensione, ma anche per come è arredato o non arredato. Potremmo affermare che l’ambiente può influire anche fino al 50% del risultato finale. 
(Percentuale soggetta a diverse interpretazioni, chi dice di più chi dice meno, ma non è questo il post per discuterne, per cui ho fatto una media.) 

Tornando al nostro amico neofita che si approccia la prima volta ad ascoltare un impianto presso un negozio, avrà già intuito che l’argomento è complesso, pieno di variabili e che necessita di assistenza per meglio comprenderlo. Questa gliela può dare lo stesso negoziante, anche se c’è il rischio che tiri un po’ 

l’acqua al suo mulino … oppure, un amico, con un po’ di esperienza, con cui confrontarsi nell’ascolto. 
La cosa più importante è ascoltare, con le proprie orecchie, liberi da pregiudizi, modificando un componente alla volta per capire cosa succede al suono, se ne percepiamo le differenze, oppure no. 
Ma, dobbiamo considerare ancora  altre variabili.

To be continued …


NB: la discussione è aperta, si apprezzerebbe la partecipazione di altri utenti, con i loro suggerimenti ed esperienze, sull’argomento, cercando però di mantenere un minimo di ordine filologico, grazie. 

Inviato

@iBan69secondo te sedendosi davanti un impianto quali potrebbero essere i parametri più semplici da apprezzare ad un orecchio da neofita su cosa ci si dovrebbe concentrare?

grazie…

 

Inviato
1 ora fa, MiaN ha scritto:

secondo te sedendosi davanti un impianto quali potrebbero essere i parametri più semplici da apprezzare ad un orecchio da neofita su cosa ci si dovrebbe concentrare?

grazie…

In attesa della risposta di iban, mi permetto di dare una mia opinione. In linea di massima cercherei di non isolare o individuare parametri, per una serie di ragioni non ultima delle quali che è difficile se non impossibile capire le singole componenti dell'impianto che ascolti, dato che ascolti un insieme più la stanza. Cerca semplicemente di capire se la timbrica, il fluire della musica ti piace, se lo trovi credibile confrontandolo con la tua idea e la tua esperienza di suono. Poi sai ogni impianto ben assemblato suona difficilmente male o in modo fastidioso. Poi dovresti cercare di fare delle variazioni: e cioè di cambiare una componente dell'impianto e cercare di capire se il suono risultante cambia molto o poco e se ti piaccia di più o meno. Piccoli passi, e pazienza, la fretta quando si ascolta non è buona compagna.

Inviato

@MiaN domanda molto importante e non banale. 
Secondo me, il parametro più importante è la piacevolezza d’ascolto,   la naturalezza di come viene posto il messaggio sonoro, che non deve essere artificioso o compiacente, ma credibile e verosimile.

Il rischio di un neofita, ma non solo, è quello di essere “distratto” dai particolari o dettagli del suono, dalla brillantezza o dalla dinamica, parametri importanti ma spesso usati ad arte da certi costruttori per rendere più accattivanti in un confronto, il suono dei loro prodotti, ma che possono nascondere, successivamente, in un ascolto prolungato, una fatica d’ascolto o un senso di innaturalezza.  
La correttezza timbrica, pur importantissima è difficile da decifrare se non si hanno dei parametri sonori di confronto, con la musica reale e non amplificata. La trasparenza, il messaggio deve essere chiaro, decifrabile e mostrare tutto quello che è registrato, senza sfuocare l’evento sonoro. Gli strumenti devo essere identificabili, chiaramente, la ricostruzione scenica dell’evento musicale, deve essere credibile. Il suono non deve avere caratterizzazioni eccessive, in un senso o in un altro: troppo brillante o troppo cupo. La dinamica, il corpo,  devono essere sufficiente a dare un minimo di fisicità all’evento e non solo ad alto volume. Questo non deve essere ne troppo alto e troppo basso, ma si deve adeguare al nostro orecchio e alla situazione in cui  ipoteticamente ascolteremo la nostra musica. Questi e altri parametri, fanno il suono di un impianto, ma se dovessi sintetizzare il concetto, direi che l’equilibrio generale, alla lunga premia sempre, mentre i fuochi d’artificio stufano, presto. 
Poi considera le variabili soggettive, ognuno di noi ha una percezione sonora che può essere differente da un’altro, i gusti possono essere differenti e quello che piace a me, potrebbe non piacere a te. Quelle oggettive: la qualità della registrazione che stiamo ascoltando, e l’ambiente dove l’impianto sta riproducendo quella musica.
Comunque, per me, il suono di un’impianto hifi, dovrebbe essere come un vestito fatto su misura, deve soddisfare innanzitutto noi stessi.
Intanto, la perfezione, non fa parte di questo mondo … e anche solo avvicinarla può costare carissimo. 

Per cui, bisogna capire cosa si desidera ottenere, dal suono del proprio impianto e trovare il giusto compromesso, tra una credibile verosimiglianza sonora e il nostro gusto. 


 

Inviato

Apprezzo lo sforzo di Iban, aggiungerei il consiglio (magari lo ha già scritto, ma mi è sfuggito) di ascoltare musica del genere che si ascolta più spesso, perché gli impianti vanno anche tarati su quel che si ascolta più frequentemente 

Inviato

@iBan69 domanda diretta, e senza tanti giri di parole ... ma tu pensi veramente che un neofita si metta a leggere post di 30 / 35 righe, estrapolando da questi, spunti di riflessione per le sue scelte ?

Io dico di no; a confermarlo le ( ora non più visibili ) miriade di richieste fatte per i più disparati apparecchi, situazioni ambientali, fine tuning, ecc.

L'utente di oggi è molto più a conoscenza dell'argomento di quanto si può pensare e cerca semmai solo conferme alle sue scelte, fatte in precedenza attraverso l'web.

Tutto il resto, potrebbe tranquillamente ( pur riconoscendo la bontà dell'iniziativa ), essere preso come una qualsiasi recensione di,una qualunque rivista web o fisica che sia e, di conseguenza, letta con sufficienza e distanza.

Pur apprezzando , come scritto, l'iniziativa, suggerirei più sintesi e punti fissi di cui, eventualmente, approfondire in seguito quelli di reale maggior interesse.

Al jovinotto che legge ora, data la pletora di spunti messi in campo, potrebbe venire un ulteriore confusione totale in testa, tale da farlo tornare, felice e contento, ad un ascolto in cuffietta del proprio smartphone ..... imho.

Grazie, ciao, a presto e buona domenica.

  • Haha 1
Inviato
17 minuti fa, tapesrc ha scritto:

.. ma tu pensi veramente che un neofita si metta a leggere post di 30 / 35 righe, estrapolando da questi, spunti di riflessione per le sue scelte ?

Non lo so … forse, è come dici tu … ma la speranza che qualcuno abbia voglia di leggerle e rifletterci, mi basta per impegnarmi a scriverle. 
Di sicuro, oggi, le nuove generazioni vogliono tutto e subito e non credo che siano più informate su questo argomento, di quanto non lo eravamo noi un tempo, solo perché esiste un forum o YouTube. Non gli interessa come si arriva a determinate scelte, come ci si fa esperienza, vogliono una risposta alla loro domanda: che hifi mi devo comprare? 
Questo, secondo me, non è altro che la conferma che, del conoscere e capire l’hifi, non gli ne frega molto, vogliono solo che gli si dica come risolvere una necessita risolvere un problema, soddisfare un’esigenza, senza troppi sbattimenti e senza capire il perché gli viene detta una cosa piuttosto che un’altra. Sono da condannare per questo? Assolutamente no, ma questa è la differenza che passa tra essere un semplice consumatore e un’appassionato.  
Audiofili ci si diventa per passione e col tempo, non si nasce, e non ci si improvvisa, solo perché si hanno i soldi da spendere in apparecchi hifi.

Poi è legittimo, non essere interessati a volerlo diventare, siamo tutti diversi, con idee ed esigenze diverse. 
Io mi rivolgo a quei pochi, che vogliono approcciare questo hobby partendo dalle basi, magari noiose, semplici, scontate, ma fondamentale sempre valide, perché le abbiamo provate più o meno tutti, prima. 
E poi, trovo più noioso leggere quelle discussioni che sembrano liste della spesa, piuttosto che quelle dove qualcuno racconta qualcosa. 
Io, almeno ci provo … poi, se saranno solo parole scritte e non lette  … pazienza. 

 

  • Melius 1
  • Moderatori
Inviato
3 ore fa, iBan69 ha scritto:

Di sicuro, oggi, le nuove generazioni vogliono tutto e subito

Le nuove generazioni ( ho un figlio di 20 anni) non hanno alcun interesse ad avere anche un discreto impianto, gli è bastata una radio che avesse la presa usb per attaccarsi a spotify, e l’impianto di serie di una golf di 10 anni fa’ ha detto che basta e avanza nonostante gli avessi proposto di amplificare visto che ho ancora un paio di amplificatori per auto.. così come gli altoparlanti. 
Quelle poche volte che viene a casa mia non lo guarda nemmeno l’impianto, AirPods e iPhone e via!

Mi ha chiesto un diffusore Wi-Fi da tenere in casa sua, roba da 100/150 euro. 
Quando vide il giradischi a casa mia mi disse: papà ma ancora quella roba lì??!!!!😂😂😂😂😂.

La percentuale di giovani interessati ad un impianto anche minimale è veramente pochissima.

Detto questo il mio unico consiglio è andare ad ascoltare di persona, se un ragazzo si appassiona imparerà come abbiamo fatto noi incalliti.. anche gli sbagli ti fanno crescere. 

Inviato

@Mister66 certo Alessandro, l’esempio di tuo figlio è sintomatico, ma, immagino che tuo figlio non frequenti e faccia domande su Melius.

Mi aspetto che, chi chieda informazioni su un forum di hifi, un minimo di interesse lo abbia. 

Inviato

@iBan69 il caso di @Mister66 , rappresenta a mio parere, il 90 / 95 % dei giovani in quella fascia di età.

Chi, come sostieni, "fa domande", è appartenente a una generazione ( almeno ) più anziana, che ha avuto modo di vedere ( in un maxi store dell'elettronica, quanto presso la grande distribuzione ) una parvenza di impianto, anche se sotto forma di plasticoso combo, e che ora cerca presunte certezze prima di combinar disastri avventurandosi in terreni poco noti.

Già a partire dagli anni 2000, la distanza tra semplici utenti audiophili cultori della materia, si è sempre più estesa a favore dei primi ( che comunque investono nel loro nuovo hobby, ancor meno di quanto stanziano per i propri device elettronici ) con solo pochissime "mosce bianche", affascinate dalle apparecchiature hi-fi quanto mezzo per distinguersi dalla massa di propri coetanei. 

Inviato
3 ore fa, iBan69 ha scritto:

certo Alessandro, l’esempio di tuo figlio è sintomatico, ma, immagino che tuo figlio non frequenti e faccia domande su Melius (e chiediti perché)

Mi aspetto che, chi chieda informazioni su un forum di hifi, un minimo di interesse lo abbia.

Con tutto il rispetto per le  buone intenzioni ma come fai a non vedere che nessuno dei supposti neofiti ti e ci leggerà? Che poi i neofiti non sono tonti come eravamo noi. Rimasticare la retorica di Bebo Moroni (e Moroni ai nostri tempi non faceva retorica ma fece nascere una passione in una generazione) non avendone la capacità almeno non l'eleganza e la capacità di scrittura è controproducente. Scrivi per te e si vede. Dacci un taglio e fatti un regalo 

  • Melius 1
Inviato

La mia opinione è che per diventare audiofili deve piacere la musica.

Questo è il punto determinante, come altrettanto certo è che i giovani non considerano la musica così importante per loro come le generazioni più stagionate.

 È stato un calando progressivo di interesse.

Quindi se la musica ti interessa relativamente ….. non diventi audiofilo, ma ascolti da qualsiasi cosa ti capiti perché non conosci neanche i suoni degli strumenti se non a grandi linee

Inviato
39 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

nessuno dei supposti neofiti ti e ci leggerà

Secondo me si dà per scontato che il neofita sia necessariamente un giovane, ma non credo sia così. E' possibile avvicinarsi all'ascolto della musica riprodotta in (più o meno) alta fedeltà anche a 30-40-50 e più anni. Può darsi che l'idea di @iBan69 sia destinata al fallimento, non posso saperlo, ma ritengo che una prima infarinatura su alcuni concetti base, due righe di spiegazione sui principali termini usati nel linguaggio audiofilo, qualche consiglio come evitare di commettere gli errori più banali, il tutto magari organizzato in un singolo post tipo quello già citato di @bombolink non possa che essere per il neofita una piacevole e interessante lettura. Chissà che poi per sbaglio anche qualche diciottenne, a nostra insaputa, capiti sul forum e si appassioni.

Inviato

@iBan69 sperando di non offenderti ma  secondo il mio parere, questo trid fa parte di quelli senza i quali si vive lo stesso benissimo. Apprezzo lo sforzo didattico ( cactus per es aveva iniziato sul giradischi et similia) ma cercare il miglior ascolto casalingo ( nel rispetto delle regole minimali e aggiungo secondo il proprio modo di sentire) è figlio sempre di una pulsione interna senza la quale il bignami non lo aprirà mai nessuno. Il neofita al quale stai pensando, categoria tutt’affatto definita....,è  comunque la contraddizione in termini del ragionamento che si vorrebbe fare. Mi spiego, nella tua ipotesi il soggetto destinatario sarebbe il neofita al quale proprio perché tale si può presumere manchi, tra le altre cose , la pulsione di cui prima. Ecco, questi, perché dovrebbe applicarsi nelle regole esposte se non ne coglie il senso? 

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