Questo è un messaggio popolare. Franzbossio Inviato 27 Giugno Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Giugno 15 minuti fa, Gustavino ha scritto: chiedi ad Accuphase perche utilizzi la classeA... Perchè per filosofia progettuale diversifica le proprie creature e ne crea un brand apprezzato da una fetta di mercato a cui loro conviene alimentare. Altri brand utilizzano altre filosofie progettuali, anche controreazionando fino ai denti, e alimentano un altra fetta di mercato a cui loro conviene mantenere. Quando il mercato diventerà magro anche la loro filosofia seguirà un cambiamento. I progettisti audio conoscono bene il teorema sulla ricostruzione dell'informazione, e senza scomodare le dosi applicate di retroazione sarebbero in grado di costruire macchine con le medesime caratteristiche. Però se tutti facessero lo stesso prodotto il mercato subirebbe uno scossone, quindi diversificare vuol dire anche crearsi un proprio parco clienti, una rete assistenziale, una distribuzione. 4 1
grisulea Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 33 minuti fa, Gustavino ha scritto: chiedi ad Accuphase perche utilizzi la classeA... Controreazionata. L'a75 ha df 1000. Perché il discorso, partito dall'affermazione di olimpia non era sulla classe ma sulla controreazione e di conseguenza sul df. Stai cambiando discorso. Da controreazione a classe. Altro paio di maniche.
OLIMPIA2 Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 1 ora fa, ilmisuratore ha scritto: Meno costose ?.... apparecchi controreazionati che costano quanto un appartamento ? Mi riferisco ai costi di produzione, non di vendita. Produrre una elettronica senza controreazione è molto costoso.
OLIMPIA2 Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 1 ora fa, grisulea ha scritto: Se il 99% preferisce controreazione sostenere che senza è meglio mi pare azzardato. Miliardi di mosche mangiano cacca, non possono sbagliarsi tutte. 1
OLIMPIA2 Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 1 ora fa, grisulea ha scritto: Ma dove? Non li vedi i prezzi degli ampli? È molto più banale un ampli SE. Pensa che riesco persino io a farmelo partendo dal progetto sulla carta. Senza copiarlo intendo. Controreazionare non è affatto banale. Per ottenere ottime prestazioni da un amplificatore a tubi bisogna investire molto sui trasformatori di uscita. Per prestazioni eccezionali bisogna spendere tantissimo. Con la controreazione abbiamo abbattuto enormemente i costi. Fare un finale che arriva a 100kHz senza controreazione è costosissimo, farlo con controreazione costa pochissimo.
Questo è un messaggio popolare. OLIMPIA2 Inviato 27 Giugno Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Giugno 1 ora fa, grisulea ha scritto: Comunque ricordo una prova ad un mi High end del cary e tutti o quasi lo preferivano con la massima controreazione. A me pare normale accettare che cambiando condizioni possa servire o meno alto o basso df e con esso più o meno controreazione. Cosa ci vedi di strano? Ormai siamo talmente assuefatti alla controreazione, che ci viene propinata da 70 anni, che è diventata il nostro suono comune. Per apprezzare il totale zero feedback ci vuole una cultura musicale ed una sensibilità molto allenate. È un percorso lungo e difficile ma poi non si torna più indietro. 3
Franzbossio Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 3 minuti fa, OLIMPIA2 ha scritto: Per ottenere ottime prestazioni da un amplificatore a tubi bisogna investire molto sui trasformatori di uscita. Per prestazioni eccezionali bisogna spendere tantissimo. Con la controreazione abbiamo abbattuto enormemente i costi. Fare un finale che arriva a 100kHz senza controreazione è costosissimo, farlo con controreazione costa pochissimo. E' retorica da cantinari, permettimi. La larghezza di banda è correlata allo slew rate. Non te ne fai nulla di uno slew rate molto alto quando per un segnale audio registrato ne serve molto poco. 2
grisulea Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 10 minuti fa, OLIMPIA2 ha scritto: Produrre una elettronica senza controreazione è molto costoso. Esattamente come farla con, dipende. 9 minuti fa, OLIMPIA2 ha scritto: Miliardi di mosche mangiano cacca, non possono sbagliarsi tutte. Discorso senza senso, parliamo di preferenza di musica riprotta, stai definendo la maggioranza sordi mangiatori di... 6 minuti fa, OLIMPIA2 ha scritto: Per ottenere ottime prestazioni da un amplificatore a tubi bisogna investire molto sui trasformatori di uscita. Per prestazioni eccezionali bisogna spendere tantissimo. Idem la maggior parte degli ampli non utilizza TU. Ci sarà un motivo. Quelli che li utilizzano non è che tutti utilizzano chissà cosa. Alcuni si alcuni no, come per quelli controreazionati, alcuni sono più buoni di altri. Non esiste solo il top.
grisulea Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 5 minuti fa, OLIMPIA2 ha scritto: Per apprezzare il totale zero feedback ci vuole una cultura musicale ed una sensibilità molto allenate. È un percorso lungo e difficile ma poi non si torna più indietro. Sarà, io ci sono tornato tranquillamente. Non mi interesso dell'ampli ma di quel che arriva alle orecchie. Mi faccio piacere sia SE che push pull, sia valvole che stato solido, sia controreazione che non, sia classe a che classe d. Anzi a discrezione e per singola via li ho usati anche tutti contemporaneamente. 1
Max440 Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 4 ore fa, OLIMPIA2 ha scritto: Con la controreazione migliori le misure con costi bassi, una manna. Direi proprio di no.... Non credo che i vari Accuphase, Audio Research, Ayre, Boulder, Burmester, Bryston, Ch Precision, Classè, D'Agostino, Electrocompaniet, Esoteric, Krell, Luxman, Mark Levinson, Mbl, etc,etc (rigorosamente in ordine alfabetico...) utilizzino la controreazione per risparmiare... Si parla di oggetti che arrivano fino a 100k di listno, dai ...
RobertoBi Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 22 ore fa, jakob1965 ha scritto: Il 26/06/2025 at 14:24, RobertoBi ha scritto: Queste affermazioni, rispettabilissime e condivisibili, non hanno niente di oggettivo, per cui non possono essere in nessun modo considerate per valutare il rapporto che esiste tra le misure e la qualità del suono degli apparecchi. Non sono d'accordo - se non tieni conto delle eseprienze di ascolto allora tutto perde senso e diventa un puro discorso di fantasia - sempre a mio umile parere - il suono - la nostra passione non la puoi svincolare dall'ascolto. Modificherei Descartes: ascolto dunque sono Ripeto: se tu dici "un suono mi piace" è una esperienza soggettiva. Io posso pensarla diversamente. Se tu dici: questo amplificatore pesa 10 kg è un dato oggettivo, si può al massimo discutere se la bilancia è precisa. 1
widemediaphotography Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 1 ora fa, OLIMPIA2 ha scritto: Per ottenere ottime prestazioni da un amplificatore a tubi bisogna investire molto sui trasformatori di uscita. Per prestazioni eccezionali bisogna spendere tantissimo. Con la controreazione abbiamo abbattuto enormemente i costi. Fare un finale che arriva a 100kHz senza controreazione è costosissimo, farlo con controreazione costa pochissimo. E realizzarlo in grado di erogare in continuo 50A, per pilotare adeguatamente una poderosa sezione di bassi? Magari discutiamo semplicemente di una tecnologia non sostenibile... egregiamente soppiantata dall'evoluzione tecnologica 1
grisulea Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 1 ora fa, OLIMPIA2 ha scritto: Per prestazioni eccezionali bisogna spendere tantissimo. Mi permetto un ultimo intervento su questo argomento. Prestazioni eccezionali cosa significa? Che ti piace di piu' collegato al largabanda senza bassi e con enfasi sulle alte? Alla tromba che spernacchia e si giova della rif modificata dall'andamento dell'impedenza? Dal leggero rigonfiamento ed allungamento dei bassi su sistemi che non ne hanno? Non le chiamerei esattamente prestazioni eccezionali ma buona sinergia con sistemi limitati. Vorrei però porre l'accento su un altro aspetto. La necessità di prestazioni eccezionali ipotizzando ottenibili . Sono necessarie? Non bastano prestazioni di un ordine di grandezza superiori a quelle acustiche? Ottenibili anche da amplificatori quasi scalcinati. Cosa me ne faccio e quando mi potrei giovare di cotanta prestazione se quella acustica influenza il 90% del risultato ed e' tanto peggiore da rendere vano il lavoro fatto a monte?
Gustavino Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 1 hour ago, grisulea said: Controreazionata. L'a75 ha df 1000. Perché il discorso, partito dall'affermazione di olimpia non era sulla classe ma sulla controreazione e di conseguenza sul df. Stai cambiando discorso. Da controreazione a classe. Altro paio di maniche. difatti non stavo parlando con te e documentati come l'ottengono.. Ps poi l'A e' scarsina ,solo la metà di quelli seri
jakob1965 Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno @RobertoBi per me (Per me) se affronti questa problematica con soggettivo oggettivo ti fermi li e non si prosegue Se riesco (but i need inspiration and a good whiskey) scriverò dell' EPR
leonida Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 2 ore fa, Titian ha scritto: Per lui le registrazioni avevano un significato completamente diverso dalla stragrande maggioranza dei musicisti. Era una possibilità di creare nuovi colori sonori, per sperimentare cose nuove, talmente che non dava più concerti dal vivo. Glenn Gould sarebbe da prendere come esempio riguardo la sua personale ricerca di una particolare sonorità che aveva maturato e scolpita nella mente e che nessuno, alla Steinway, seppe interpretare da cui il rigetto di esemplare che gli veniva proposto fin quando conobbe Verne Edquist , l'accordatore che avendo stessa sensibilità e stesse doti intuitive, seppe, empiricamente realizzare attraverso particolari interventi, esattamente la sonorità ricercata. Glenn Gould come oggi Mickail Pletnev, portava con se il suo piano ovunque si esibisse, e la caduta dal camion con conseguente danno irreparabile riguardo la precisa sonorità originale, tenrativi durati due anni, lo gettarono nello sconforto. Il ritiro dalle scene fu dovuto al suo rifiuto di esibirsi in condizioni che spesso non permettevano la trasmissione della sonorità voluta ad un ampio pubblico, ed al rigetto del tipico aspetto che spesso contraddistingue gli spettatori di concerti ed opere, ossia un esasperato senso critico nel giudicare l'aspetto tecnico della performance musicale. Il ricorso allo studio di registrazione con annessa maniacale ricerca della sonorità voluta in collaborazione con lo staff tecnico, rappresenta la stessa faccia della medaglia della difficoltosa ricerca della particolare sonorità, ottenuta solo ed esclusivamente attraverso una revisione acustica dell'esemplare di piano, lo Seinway Cd 318, che maggiormente replicava quella del Chickering che suonava da ragazzo a casa sua. Quando si posseggono precisi e condivisi riferimenti musicali, e quando si realizzano risultati che maggiormente si avvicinano o replicano quanto si aspirava ad ottenere, risulta estremamente improbabile non soktanto una mancata condivisione, ma sopratutto l'abusata credenza che l'aspetto qualitativo di una produzione o riproduzione musicale debba essere relegato, alla stessa stregua di un alimento di un profumo o di un abito, al gusto personale del soggetto fruitore. 1 1
Gustavino Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno 12 minutes ago, widemediaphotography said: E realizzarlo in grado di erogare in continuo 50A, per pilotare adeguatamente una poderosa sezione di bassi? 50Amper ci fai una saldatrice
rpezzane Inviato 27 Giugno Inviato 27 Giugno Aho! v'ho appena lasciato di là e vi ritrovi di qua a questionare sulle solite amenità. Per me bastava il post 1. Più lampante di così che serve ? Ancora co ste misure.....che noia. Mai che nessuno parli di un ascolto serio, che racconti qualche esperienza...che palle!!
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