jackreacher Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio Date un ascolto (e visione) attento a come cambia la naturalezza e credibilità del suono, in base a tecniche e distanze, diciamo che qui si vedono alcuni esempi, ma come si può capire le combinazioni sono infinite. Ancora una volta ripeto che blumlein alla giusta distanza (non dentro la cassa armonica) è la più naturale e verosimile. . Anche XY se fosse stata utilizzata a distanza superiore sarebbe risultata eccellente. . PS: capirete che si possono usare contemporaneamente due o più tecniche da mixare con sapienza . Ps2: non è un pianista provetto, i microfoni sono economici e potevano essere regolati meglio i vari livelli soprattutto nella mid side, ma il video serve allo scopo. 1
leonida Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio 59 minuti fa, jackreacher ha scritto: Ps2: non è un pianista provetto, i microfoni sono economici e potevano essere regolati meglio i vari livelli soprattutto nella mid side, ma il video serve allo scopo. sono da considerare tue ipotesi volte a comprendere il perchè di un suono sbilanciato e di così bassa qualità, oppure hai letto da qualche parte informazioni sul pianista, sulla marca e il modello dei microfoni e su chi ha eseguito la registrazione?
mozarteum Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio 1 ora fa, leonida ha scritto: volte a comprendere il perchè di un suono sbilanciato e di così bassa qualità Trovi che siano di bassa qualita’? io non trovo. E’ un pianoforte clavicembalistico per via dell’autore eseguito. sarebbe improprio attendersi sonorita’ diverse. Poi ci possono essere preferenze di ripresa.
ilmisuratore Inviato 1 Luglio Autore Inviato 1 Luglio 1 ora fa, mozarteum ha scritto: Trovi che siano di bassa qualita’? io non trovo. E’ un pianoforte clavicembalistico per via dell’autore eseguito. sarebbe improprio attendersi sonorita’ diverse. Poi ci possono essere preferenze di ripresa. Bravo Moz...!!! Ci vuole poco a definire suono "di bassa qualità"...invece da questa registrazione si percepisce veramente il contesto acustico dello strumento e il locale in cui suona 1
mozarteum Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio Il difetto dell’audiofilia e’ che spesso si ignora l’estetica musicale e gli autori che la determinano. Da un Bach al Pianoforte si aspetterebbero sonorita’ di Prokofiev. Bassi pedale ecc. cose che non esistono nel modo atteso 1
jackreacher Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio 3 ore fa, leonida ha scritto: sono da considerare tue ipotesi volte a comprendere il perchè di un suono sbilanciato e di così bassa qualità, oppure hai letto da qualche parte informazioni sul pianista, sulla marca e il modello dei microfoni e su chi ha eseguito la registrazione? Niente di tutto ciò, premettendo che non sono un pianista, mi sembra di sentire alcune incertezze in alcuni passaggi --> per questo ho espresso il parere che non fosse un pianista provetto, il suono è giusto. Penso che ci possano essere pianisti che possono dire qualcosa al riguardo ... . PS: su chi ha eseguito la registrazione non ho idea, probabilmente sono "amatori" visti i microfoni e visto l'esplicito riferimento al libro dal quale hanno attinto le informazioni per le tecniche di microfonazione, e sentito come nel mid side i volumi sono alti soprattutto nel side.
jackreacher Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio 2 minuti fa, mozarteum ha scritto: difetto dell’audiofilia e’ che spesso si ignora l’estetica musicale e gli autori che la determinano. Da un Bach al Pianoforte si aspetterebbero sonorita’ di Prokofiev. Bassi pedale ecc. cose che non esistono nel modo atteso Concordo, ma riguardo all' esecuzione pianistica del piccolo video cosa ne pensi?
jackreacher Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio 3 ore fa, leonida ha scritto: sulla marca e il modello dei microfoni Pur di contraddire non hai visto che i microfoni (economici) vengono menzionati, ma siamo fatti così...
mozarteum Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio Altro esempio. Un Bruckner deve muggire all’occorrenza nei contrabbassi (cosi’ suona al top nel Musikverein). Una buona registrazione li riprenderebbe cosi’ senza spianare il suono. Se la riprendesse cosi’ il bravo audiofilo pero’ subito sentenzierebbe: non c’e’ chiarezza nei contrabbassi. e questo perche’? Perche’ non ha idea 1
jackreacher Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio 5 minuti fa, mozarteum ha scritto: Altro esempio. Un Bruckner deve muggire all’occorrenza nei contrabbassi (cosi’ suona al top nel Musikverein). Una buona registrazione li riprenderebbe cosi’ senza spianare il suono. Se la riprendesse cosi’ il bravo audiofilo pero’ subito sentenzierebbe: non c’e’ chiarezza nei contrabbassi. e questo perche’? Perche’ non ha idea Si è proprio così molto spesso, e poi ci propinano le registrazioni di pianoforte con i microfoni a 5 cm dalle corde per farci sentire "la vibrazione delle corde" per accontentare le masse che non sono abituate a sentire un pianoforte da 5 o più metri, che ha sonorità completamente differenti e molto migliori. Purtroppo così va il mondo ...
mozarteum Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio Le masse che si incontrano ai topi audio non ascoltano musica classica. e neanche gli importatori, gli allestitori di sale. Finanche i recensori quando riportano poi i dischi usati come test. E quindi vengono fuori aspettative di suono bislacche, giudizi e valutazioni ipotecate da questo deficit di conoscenza estetica e musicale. e quindi diventa necessario come punto di incontro oggettivo incontrarsi sulle misure. Solo che poi come risulta nell’esperienza di ciascuno non e’ manco detto che alla fine il tutto suoni bene alle nostre orecchie
jackreacher Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio 3 ore fa, leonida ha scritto: marca e il modello dei microfoni Ecco: https://www.strumentimusicali.net/product_info.php/products_id/9983/sontronics-stc1-black.html?gad_source=1&gad_campaignid=12781164&gbraid=0AAAAAD_JQT6sZiBXa_puxvw2DelFMt-b3&gclid=EAIaIQobChMI34bx4dGbjgMVTq6DBx0x3yFqEAAYASAAEgL7tvD_BwE . https://www.strumentimusicali.net/product_info.php/products_id/708/behringer-b2-pro.html?gad_source=1&gad_campaignid=17347876934&gbraid=0AAAAAD_JQT5JHwyWNhdffU1dsq5EUoLHp&gclid=EAIaIQobChMI7fGf_NGbjgMVbpODBx2ELiGmEAQYASABEgLdu_D_BwE . Sono microfoni menzionati in ambito professionale ma di qualità molto entry level (ne ho usato io stesso della stessa marca per fare prove) che non possono competere più già con microfoni da 350€ in su tipo akg, senneheiser, o ancora superiori, per non parlare di microfoni da 10000€ cadauno...
Grancolauro Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio 58 minuti fa, jackreacher ha scritto: mi sembra di sentire alcune incertezze in alcuni passaggi Alcune incertezze?? Diciamo che è una vera pena questo pianista... senza offesa, ma potevano almeno scegliere un pezzo che il pianista era in grado di suonare con un minimo di padronanza... Lo si fa anche ai saggi del primo anno. Ma non è questo il tema del video ovviamente. 1
Questo è un messaggio popolare. Grancolauro Inviato 1 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 1 Luglio 5 ore fa, jackreacher ha scritto: capirete che si possono usare contemporaneamente due o più tecniche da mixare con sapienza Giusto, le soluzioni sono infinite. Forse vale la pena soltanto ricordare che la tecnica di ripresa è parte integrante delle scelte artistiche del musicista e dell'ingegnere del suono con cui questo lavora. Tecnica ed estetica musicale qui vanno a braccetto, né potrebbe essere altrimenti. Se pensiamo ai pianisti classici, tanto per fare qualche esempio, il Maurizio Pollini della tarda maturità interprete di Beethoven, esigeva una registrazione la più vicina possibile ad un evento live in una sala ben precisa (il Musikverain di Vienna) con un ascoltatore ideale posizionato in un luogo ben preciso. Questo perché, per quel Pollini, le sonate di Beethoven non solo esigevano quel suono ma erano quel suono, in quel luogo, grazie a quel tipo di ripresa con grande ambienza. Kristian Zimerman, invece, quando ha registrato il suo strordinario album dedicato alle ultime sonate di Schubert, ha voluto un suono fortemente idealizzato e decontestualizzato in fase di ripresa, in modo da generare una sorta di "pianoforte assoluto" necessario per esaltare le sottili venature timbriche che stanno alla base della sua interpretazione, e che si sarebbero perse del tutto col riverbero un po' ingombrante del Musikverain. E il risultato straordinario, quasi miracoloso, ottenuto in quel disco si deve (anche) alla tecnica di ripresa scelta per realizzare il progetto interpretativo del musicista. Sul pianoforte di Gould, e sui modi in cui era registrato, ci sarebbe poi da parlare all'infinito. Gould (e i suoi pazienti ingegneri) cercavano un suono che consentisse all'ascoltatore di immedesimarsi nel pianista. Ascolti i suoi dischi ed è come se fossi tu seduto al pianoforte. E questo per una precisa scelta estetica ed artistica di cui Gould parla a lungo nei suoi scritti. E molti altri esempi si potrebbero fare. Per farla breve, volevo solo dire che non si comprendono le ragioni della tecnica di ripresa a prescindere dall'estetica e dal contenuto artistico di quello che si suona, perlomeno nella musica classica realizzata ad alto livello. 4 3
jackreacher Inviato 1 Luglio Inviato 1 Luglio 8 minuti fa, Grancolauro ha scritto: Ascolti i suoi dischi ed è come se fossi tu seduto al pianoforte. E questo per una precisa scelta estetica ed artistica di cui Gould parla a lungo nei suoi scritti. Uno dei motivi per cui non lo gradisco, perché a me non piace sentire un'esecuzione pianistica come se stessi suonando io... Ovviamente son gusti personali.
Questo è un messaggio popolare. Grancolauro Inviato 1 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 1 Luglio 25 minuti fa, jackreacher ha scritto: Uno dei motivi per cui non lo gradisco Ci sta, figurati. Ma considera per un momento la potenza straordinaria di questa idea: io, Glenn Gould, quando suono Bach faccio rivivere la sua musica, e la musica di Bach rivive attraverso la mia esperienza sensoriale ed emotiva nel momento in cui suono. La musica di Bach è questa stessa esperienza. La registrazione su supporto fisico e la sua riproduzione servono dunque a far rivivere all'ascoltatore quell'esperienza, a far in modo che l'ascoltatori la sperimenti sul suo corpo e nella sua mente. A far sì, cioè, che ogni ascoltatore diventi, alla fine, Glenn Gould. Questo processo di "personificazione" dell'esperienza musicale è possibile soltanto se ciò che ascolto corrisponde a ciò che ascoltava e viveva il pianista in prima persona mentre eseguiva il brano. Il pubblico scompare, così come il luogo e il tempo dell'esecuzione. E la musica acquista eternità. Può piacere o non piacere, ma ha un significato profondo che spiega e giustifica la peculiare tecnica di ripresa usata da Gould. 2 1
ilmisuratore Inviato 1 Luglio Autore Inviato 1 Luglio Sto sentendo il disco di cui si parlava ieri con @one4seven e @G.Carlo Le mie sensazioni che scaturiscono dal mio setup sono queste: C'è una prospettiva slegata tra contrabbasso e resto degli strumenti Il contrabbasso non sembra provenire dai locali in cui c'è stata la ripresa...sembra più suonare "dentro la mia stanza" che nella loro Il pianoforte è piuttosto "intimo" ma naturale e armonico La batteria (ampiamente percepibile dietro... quindi con ottima scansione dei piani) sarebbe stata perfetta se avessero pampottato leggermente meno i piatti e splash...come dire...non espanderli così tanto sul piano orizzontale Di contro li trovo naturalissimi, senza il minimo cenno di asprezza 1
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