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Melius Club

Un impianto di riproduzione audio "ben attrezzato" può riprodurre verosimilmente un evento confinato ad un pianoforte?


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jackreacher
Inviato
1 ora fa, Grancolauro ha scritto:

notare i posizionamento dei microfoni

I due principali sono piazzati similmente a quelli nella sonata eseguita da Barenboim (video YouTube) + 4 microfoni ambientali più lontani che si vedono sulle staffe in penombra a destra e sinistra del piano.

 

Screenshot_20250701-202936.Chrome.png

Grancolauro
Inviato
1 ora fa, jackreacher ha scritto:

due principali sono piazzati similmente a quelli nella sonata eseguita da Barenboim (video YouTube) + 4 microfoni ambientali più lontani che si vedono sulle staffe in penombra a destra e sinistra del piano.

Giusto, sembra anche a me sia così.

Inviato

L'integrale  dei concerti di Beethoven di Barenboim e Klemperer è bellissima. Registrazione analogica su vinile EMI dei tempi d'oro, per me un'altro mondo

  • Melius 1
mozarteum
Inviato

Bravo Felis. Una volta l’orchestra di Santa Cecilia era in tournee’ e avrebbe suonato al Konzerthaus.

Nel pomeriggio assistetti alle prove, Pappano piu’ volte si mise a centro sala dando ai musicisti indicazioni sull’intensita’ del suono.

uno dei grandissimi limiti dei concerti in tournee’, fossero anche i Berliner, e’ che l’orchestra ospite suona in una sala che non conosce. Certo c’e’ la prova acustica, ma non e’ una prova generale (il pezzo suonato in tournee’ e’ straprovato) e comunque e’ impossibile ogni sera variare l’intensita’ del suono in funzione ogni volta d’una sala diversa.

I migliori concerti insomma si ascoltano in sede o in sale cui per tradizione l’orchestra e’ abituata

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato
18 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Bravo Felis. Una volta l’orchestra di Santa Cecilia era in tournee’ e avrebbe suonato al Konzerthaus.

Nel pomeriggio assistetti alle prove, Pappano piu’ volte si mise a centro sala dando ai musicisti indicazioni sull’intensita’ del suono.

uno dei grandissimi limiti dei concerti in tournee’, fossero anche i Berliner, e’ che l’orchestra ospite suona in una sala che non conosce. Certo c’e’ la prova acustica, ma non e’ una prova generale (il pezzo suonato in tournee’ e’ straprovato) e comunque e’ impossibile ogni sera variare l’intensita’ del suono in funzione ogni volta d’una sala diversa.

I migliori concerti insomma si ascoltano in sede o in sale cui per tradizione l’orchestra e’ abituata

 

Natürlicherweise. :classic_biggrin: La differenza tra il peracottaro e il professionista è che quest'ultimo si occupa della gestione completa dell'evento sonoro dal vivo (beninteso in concerti aventi come oggetto strumenti acustici non amplificati) dalla produzione del suono alla sua ricezione da parte dell'ascoltatore cercando di mitigare i limiti naturali della sua propagazione. Agiamo come equalizzatori attivi :classic_laugh: ma non possiamo combattere contro le "postazioni difficili". Se compri il biglietto di fianco agli ottoni te la cerchi, come anche se ti siedi in fondo alla sala in un angolo. :classic_biggrin: Altro che nero di seppia infrastrumentale.

  • Haha 1
one4seven
Inviato
49 minuti fa, Felis ha scritto:

una grossa sbronzata.

 

Ho preferito non commentare... Non c'è un video di Norma Audio che non proponga "lievi imprecisioni"... :classic_laugh: 

Dopo vieni subito accusato che ce l'hai col Brand o con l'ing. Rossi etc... 

  • Haha 1
SimoTocca
Inviato
21 ore fa, mozarteum ha scritto:

quindi vengono fuori aspettative di suono bislacche, giudizi e valutazioni ipotecate da questo deficit di conoscenza estetica e musicale.

Bravissimo, è proprio questo il “busillis”! Gli “espertoni”, compresi importatori e venditori, danno giudizi senza avere la più pallida idea di come suonerebbe dal vivo un pianoforte…!

Lo dico millanta volte anche qui sopra e, ovviamente, vengo etichettato come “spocchioso”… 

Però..ahimè..purtroppo è proprio come dico io…

Non è un caso che i più grandi progettisti di diffusori (Wilson sr fondatore della Wilson Audio e Arnie Nudell di Infinity) andavano e “costringevano” i collaboratori ad accompagnarli, ai concerti di classica dal vivo… proprio per “capire” e confrontare…

Perché mentre sulla ripresa del suono (e qui torno a bomba sull’argomento del thread) l’evento dal vivo diventa quasi invariabilmente “diverso” ascoltato a casa propria, sulla appropriatezza e accuratezza timbrica il discorso non vale! Quanto è più accurato un impianto AiFai nella timbrica, tanto è più fedele e quindi migliore!

E il pianoforte proprio nella timbrica è uno strumento difficilissimo da riprodurre…è un test durissimo da passare a pieni voti…

E il CD tende a far “bocciare” qualsiasi impianto perché i 16/44 riescono a evidenziare le corde e i martelletti, ma fanno perdere parecchio della cassa armonica dello strumento e dell’ambiente circostante…

AngeloJasparro
Inviato

Consiglierei a coloro che sono in zona Milano, di assistere ad una dimostrazione di Andrea von Salis, che registra uno Steinway D davanti a voi, e ve lo fa riascoltare. Vi vende anche le chiavette USB di alcune sue registrazioni, se vi interessa. Le ho recensite un paio di anni fa su audio-activity.com.

Per percepire una differenza tra originale e riprodotto, bisogna spremersi le meningi di brutto, e non è sempre detto che ci si riesca. Sono tornato a trovarlo di recente...
 

 

  • Melius 1
  • Thanks 1
extermination
Inviato

Ma certo! adesso va a finire che i “fessi” son coloro che distinguono il “falso” sin dal primo istante in cui “qualcuno” ha pigiato il tastino play. Suvvia..

  • Haha 1
ilmisuratore
Inviato
1 ora fa, AngeloJasparro ha scritto:

Per percepire una differenza tra originale e riprodotto, bisogna spremersi le meningi di brutto, e non è sempre detto che ci si riesca.

Affermazione importante... molto importante 

Sono d'accordo... quando tutto è ben realizzato e altrettanto riprodotto 

  • Thanks 1
Erik il Rosso
Inviato

Ritengo il top per la riproduzione del pianoforte i diffusori attivi ATC da SCM100/150 

non per nulla il fondatore Billy Woodman, da pianista professionista ed appassionato, dedicò tutta la sua attività nella progettazione di altoparlanti pro e poi diffusori con il preciso scopo della sua miglior riproduzione, grazie anche al famoso midrange da 3”.

 

Inviato

@Erik il Rosso il pianoforte, come riprodotto da un sistema a  tromba ben calibrato… non ha a mio avviso rivali… specie negli acuti ove i limiti delle cupolette si manifestano comprimendo e indurendo le fasi più concitate e ovviamente nelle parti piu basse della tastiera, quando a suonare é l‘intero corpo armonico di risonanza dello strumento.

 

Inviato
11 ore fa, SimoTocca ha scritto:

La storia personale di Ivo Pogorelich è affascinante e misteriosa

La prima volta che l‘ho ascoltato al Musikverein di Vienna, da studente, mi ha lasciato un segno indelebile.. impresso a fuoco nella memoria.
Un solo strumento, ma pareva davvero un‘orchestra intera..

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