Felis Inviato 29 Giugno Inviato 29 Giugno Prima della verosimiglianza come lo prendiamo il pianoforte nell'auditorium? Col microfono dal suo lato destro dove dal coperchio aperto si proietta il suono o lo microfoniamo con il panning dei bassi a sinistra e gli alti a destra? Cos'è più verosimile? Sentirlo dal pubblico o dall'esecutore?
grisulea Inviato 29 Giugno Inviato 29 Giugno 1 ora fa, RobertoBi ha scritto: diciamo che pur non avendo la riproduzione nulla a che fare con il suono dal vivo Così fosse, avesse nulla a che fare, di cosa staremmo parlanto? Ha piuttosto a che fare tanto che in alcune occasioni arriva l'inganno. Raramente ma succede. Non ha nulla a che fare se chiami in causa la vista ed il contesto. L'ascolto invece ci piglia. Saremmo degli appassionati di un hobby del piffero altrimenti.
jackreacher Inviato 30 Giugno Inviato 30 Giugno 7 ore fa, Felis ha scritto: Cos'è più verosimile? Sentirlo dal pubblico o dall'esecutore? A pagina 5 di questa discussione ho linkato un video dove si vedono e sentono alcune modalità di ripresa microfonica del piano. Per me la migliore è la blumlein (anche XY e ortf sono ottime, ci sarebbe la mid-side che non viene menzionata) che restituisce il suono del piano in quell'ambiente dal punto di ascolto del pubblico. 7 ore fa, grisulea ha scritto: L'ascolto invece ci piglia. Saremmo degli appassionati di un hobby del piffero altrimenti Esatto
alexis Inviato 30 Giugno Inviato 30 Giugno Per tornare al tema del pianoforte, avevo in Casa fino a poco tempo fa (perché se l‘è portato via mio fratello per un restauro folle in termini di spesa) un coda della Pleyel del 1905, di mia nonna, per intenderci lo stesso strumento che suonava Chopin stesso in concerto. Eh si ebbene uno non si rende conto di quanto „pesti“ un pianista bravo su uno strumento in un normale ambiente domestico, ogni tanto facevamo anche il trio classico, ma la dinamica della Kammermusik.. è devastante, quando vissuta tra le proprie mura. Che sia Schubert, Chopin oppure jazz contemporaneo, ben suonato è un evento di vero e proprio impatto fisico, più di martello ch di cesello. Ricordo inoltre che registrare un simile evento è una tombola, anche solo dove collocare i Schoeps o i Neumann è materia da Specialist, altro che telefonino.. E ovviamente i migliori dei nostri impianti domestici lo sapranno riprodurre con una buona verosimiglianza, anche dinamica, ma dimenticatevi conini e amplificatorini.. ci vogliono bombarde e robine di rango. La Kammermusik eseguita in ambiente diretto è un esperienza assolutamente da fare, per qualsiasi appassionato di musica e riproduzione, ma dimenticatevi l‘irriproducibile evento originale, quando tra questi due fattori moltiplicandi vi è un mondoi intero fatto di tecnologie microfoniche e di ripresa, scelte personali del Tonmeister, interperanze dell‘ambiente, limiti dinamici dei sistemi elettronici. Ma che poi su grandi sistemi davvero come cubatura e impegno progettuale e monetario, i confini si assottiglino, è ovvio.. 🙄 ma rimane comunque un‘ approssimazione per difetto.
jackreacher Inviato 30 Giugno Inviato 30 Giugno 10 minuti fa, alexis ha scritto: dove collocare i Schoeps o i Neumann è materia da Specialist, altro che telefonino.. E ovviamente i migliori dei nostri impianti domestici lo sapranno riprodurre con una buona verosimiglianza, anche dinamica, ma dimenticatevi conini e amplificatorini.. ci vogliono bombarde e robine di rango. D'accordo. . . 11 minuti fa, alexis ha scritto: un coda della Pleyel del 1905, di mia nonna, per intenderci lo stesso strumento che suonava Chopin stesso in concerto. Era proprio quello ? Varrebbe una fortuna... 1
jackreacher Inviato 30 Giugno Inviato 30 Giugno 12 minuti fa, alexis ha scritto: ma dimenticatevi l‘irriproducibile evento originale, quando tra questi due fattori moltiplicandi vi è un mondoi intero fatto di tecnologie microfoniche e di ripresa, scelte personali del Tonmeister, interperanze dell‘ambiente, limiti dinamici dei sistemi elettronici. Infatti anche ogni "ripresa" è un evento a sé, ovviamente gli eventuali limiti dei sistemi di riproduzione dipenderanno dalle scelte dell'ascoltatore.
ilmisuratore Inviato 30 Giugno Autore Inviato 30 Giugno 7 minuti fa, alexis ha scritto: registrare un simile evento è una tombola, anche solo dove collocare i Schoeps o i Neumann è materia da Specialist, altro che telefonino.. E ovviamente i migliori dei nostri impianti domestici lo sapranno riprodurre con una buona verosimiglianza, anche dinamica, ma dimenticatevi conini e amplificatorini.. ci vogliono bombarde e robine di rango. Registrare uno strumento e/o concerto richiede competenze specifiche da soundengineer oltre una grande esperienza... soprattutto esperienza... Registrare il suono del proprio impianto richiede altre competenze... per dirne una... Lincetto registrerebbe un evento 100.000 volte meglio di quanto possa fare io...invece sulla questione di catturare integralmente il suono dai diffusori qualcosina da ridire ce l'avrei Se Marco ha approssimato il responso che esce dai diffusori...io sarei in grado di ottenerlo con un rapporto vicinissimo all'1:1 (Grancolauro ne è testimone) Ma non credo nemmeno di conoscere più barbatrucchi del mio amico Marco... penso soltanto che abbia velocizzato il tutto senza dedicarsi accuratamente più di tanto Sulle capacità di riprodurre verosimilmente il piano non servono soldi...ma prestazioni oggettive sicuramente, e non solo del setup di riproduzione Chiedo...le tue viva che sensibilità dichiarano e gli ampli che usi che potenza erogano ?
Felis Inviato 30 Giugno Inviato 30 Giugno 1 ora fa, jackreacher ha scritto: A pagina 5 di questa discussione ho linkato un video dove si vedono e sentono alcune modalità di ripresa microfonica del piano. Per me la migliore è la blumlein (anche XY e ortf sono ottime, ci sarebbe la mid-side che non viene menzionata) che restituisce il suono del piano in quell'ambiente dal punto di ascolto del pubblico. Esatto Sono scelte estetiche di produzione. Noto che le ultime produzioni in Atmos ti "mettono in platea", senti il riverbero dell'ambiente dell'auditorium da dietro. L'effetto è immersivo e più corrispondente ad una situazione reale di ascolto ma perdi di chiarezza e il dettaglio del panning che il pianista sente mentre suona. Sono scelte estetiche ben precise e per me è difficile dire da che parte sta la ragione... 1
ilmisuratore Inviato 30 Giugno Autore Inviato 30 Giugno 22 minuti fa, Felis ha scritto: Sono scelte estetiche di produzione ....e di posizione Se per ipotesi la microfonazione fosse posizionata nel punto esatto dove sta seduto un ascoltatore, questo, a differenza degli altri potrà coniugare meglio la sensazione di verosimiglianza dell'evento rispetto un altro ascoltatore che si trova fuori raggio Questo per sottolineare che in una sala ognuno di noi sentirà un proprio evento personale
Felis Inviato 30 Giugno Inviato 30 Giugno 29 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: ....e di posizione Se per ipotesi la microfonazione fosse posizionata nel punto esatto dove sta seduto un ascoltatore, questo, a differenza degli altri potrà coniugare meglio la sensazione di verosimiglianza dell'evento rispetto un altro ascoltatore che si trova fuori raggio Questo per sottolineare che in una sala ognuno di noi sentirà un proprio evento personale si ma una registrazione siffatta la getteresti...
ilmisuratore Inviato 30 Giugno Autore Inviato 30 Giugno 9 minuti fa, Felis ha scritto: si ma una registrazione siffatta la getteresti... Beh certamente vengono prese le dovute precauzioni affinché si possa ottenere una buona omogeneità, ma l'esempio estremo è stato menzionato in quanto teoricamente la posizione di ripresa più "a fuoco" stabilisce meglio ciò che sentiamo in quella determinata posizione Faccio un altro esempio, se il soundengineer piuttosto che osservare il contesto generale di ripresa focalizzasse l'acquisizione per accontentare un solo spettatore in platea... questo sentirebbe la registrazione ""più meglio"" degli altri Questo per dire che ogni ascoltatore occupa una posizione di percezione a se stante
Titian Inviato 30 Giugno Inviato 30 Giugno 3 ore fa, alexis ha scritto: Eh si ebbene uno non si rende conto di quanto „pesti“ un pianista bravo su uno strumento in un normale ambiente domestico, ogni tanto facevamo anche il trio classico, ma la dinamica della Kammermusik.. è devastante, quando vissuta tra le proprie mura. Che sia Schubert, Chopin oppure jazz contemporaneo, ben suonato è un evento di vero e proprio impatto fisico, più di martello ch di cesello. Ho visto diversi masterclass di pianisti famosi e mai il tema pestare il tasto era un tema anzi proprio il contrario,con che tecnica non solo delle dita si dovrebbe usare per non sentire l'effetto del picchio del martello. So di diversi pianisti (esempio Claudio Arrau che curava molto la potenza delle sue mani ma non per nettamente più dinamica ma suono più voluminoso e arricchito). Ma posso capire tutti questi pianisti e musicisti regionali ed amatoriali, compreso gli audiofili come se la mettano di forza per poter cercare la massima dinamica da un pianoforte. Anche per quello rimangono artisti al massimo di fama regionale e poco di più. Poi c'è il fatto che mi chiedo sempre di più con che serietà si possa considerare importante ricordi sonori vecchi settimane, mesi e decenni fa. Trovo il tutto veramente ridocoloso. Del resto basta un fonometro per registrare la dinamica più o meno esatta da una certa distanza.
Questo è un messaggio popolare. Paolo_AN Inviato 30 Giugno Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Giugno La penso così: le potenzialità dei sistemi di registrazione e di riproduzione sono incredibilmente elevate. Tecniche di ripresa, apparecchi per l'acquisizione del segnale, personale altamente qualificato permettono già da tempo lavori qualitativamente irreprensibili, nell'ambito delle scelte di produzione. Nella riproduzione abbiamo a disposizione sistemi in grado di sonorizzare con qualità e quantità ogni ambiente, di qualunque dimensione, sia chiuso che aperto. E per gli ambienti, chiusi o domestici ma anche all'aperto, esistono molteplici possibilità di gestire l'acustica, anche con l'ausilio di professionisti del settore, capaci di normalizzare situazioni pure critiche. . Dal mio punto di vista quindi sì, c'è la seria possibilità di poter riprodurre un pianoforte in modo incredibilmente vicino al reale. Lo stupore nelle prestazioni di certi sistemi di riproduzione è sempre vivo e mi aiuta a stabilire nuovi obiettivi. . Aggiungo infine, un musicista talentuoso ha, tra le molteplici capacità, anche quella di adattarsi nel suono, nel volume e nella dinamica alle varie situazioni ambientali, in perfetto equilibrio con gli altri strumenti. 4
alexis Inviato 30 Giugno Inviato 30 Giugno @Titian per tua inutilmente spocchiosa ma sopratutto ignorante osservazione, ti ricordo umilmente che nella mia piccola citta regionale c'é un tradizione pianistica di altrissima levatura, abbiamo non solo Auditorium e Sala Concerti, ma pure il Conservatorio fondato da Mascagni figlio, in cui sono passati e continuano a passare i migliori pianisti in vita, in settembre per esempio quando c'é il Busoni, qui c'é il mondo e non é infrequente prendere il caffe con Sokoilov e la Argerich. Ah per lunghi anni ci ha insegnato pure un tale Arturo Benedetti Michelangeli (non so se ti dice qualcosa) inoltre proprio qui é nata la Youth orchestra di giovani talenti fondata da Abbado, e poi vorrei citare pure le Mahlerwochen a Dobbiaco. Pollini era quasi di casa qui, e se vai a spulciare internet troverai.. il Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni. La competizione si tiene a Bolzano dal lontano 1949 e iniziò per la volontà del grande Benedetti Michelangeli. Si impose da subito sulla scena musicale di allora anche per la presenza di uno straordinario Comitato d’Onore, tra cui figuravano tra gli altri Claudio Arrau, Wilhelm Backhaus, Alfred Cortot, Walther Gieseking, Dinu Lipatti, Arthur Rubinstein, Arturo Benedetti Michelangeli, che mise a disposizione una notevole somma di denaro per l’edizione successiva. Da allora il Concorso è divenuto un irrinunciabile appuntamento costante. Tra gli storici partecipanti degli anni Cinquanta si contano il giovane Alfred Brendel e l’allora sedicenne Martha Argerich mentre Maurizio Pollini (1956) vinse a 14 anni il premio di composizione. In tempi più recenti si annoverano anche i premi a Louis Lortie (1984) e Lilja Zilbernstein (1987), che da lì iniziarono grandi carriere con in ordine sparso, tra i vincitori Martha Argerich: Vincitrice nel 1957, è considerata una delle più grandi pianiste del nostro tempo. Jörg Demus: Vincitore nel 1956, è noto per la sua interpretazione del repertorio classico e romantico. Sergio Perticaroli: Vincitore nel 1952, è stato un importante pianista e didatta italiano. Lilya Zilberstein: Vincitrice del concorso, è apprezzata per la sua tecnica brillante e la sua interpretazione di Chopin e Rachmaninoff. Ah giusto, fama regionale.. 25 minuti fa, Titian ha scritto: Anche per quello rimangono artisti al massimo di fama regionale e poco di più.
Titian Inviato 30 Giugno Inviato 30 Giugno @alexis Tu hai parlato di concerti e incontri in ambiente domestico come a casa tua. Non mi dirai che intendevi quei nomi che avevi menzionato. Poi con tutti quei nomi che sono venuti vicino a casa tua pari ancora soprattutto di dinamica e forza fisica come di un'idea fissa che ti ha osessionato la testa. In tutti i tuoi post. PS: vivere in un posto con una grande tradizione non vuol dire assolutamente che le persone di quel posto automaticamente sono più esperti. Menzionarlo forse si può valorizzare la propria personalità nei social. Alla fine è il contenuto musicale che conta e questo da te viene esclusivamente la dinamica e forza fisica fuori. Basta leggere ed analizzare i tuoi post
alexis Inviato 30 Giugno Inviato 30 Giugno @Titian sarai anche svantaggiato dalla lingua, ma a me pare che tu a volte proprio non capisca il senso, la consecutio logica dei post. Arranchi spesso con risposte che solo di rado c’entrano il senso del tema proposto, inoltre non padroneggiando a sufficienza la lingua, a tratti sei pure offensivo, magari senza volerlo, chissà. Forse meglio se scrivi in tedesco, nella tua madrelingua, meglio ancora su un forum tedesco.
jackreacher Inviato 30 Giugno Inviato 30 Giugno 2 ore fa, alexis ha scritto: Jörg Demus: Vincitore nel 1956, è noto per la sua interpretazione del repertorio classico e romantico. Ho un cofanetto CD su Schumann
Moderatori paolosances Inviato 30 Giugno Moderatori Inviato 30 Giugno @alexis @Titian. Continuate pure,ma in privato. Grazie.
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