jackreacher Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 3 minuti fa, Felis ha scritto: Esatto, vedi qui il controverso valzer il la minore recentemente scoperto... Ottimo suono e ripresa del piano, ed ottima esecuzione 👍 1
Mighty Quinn Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 9 minuti fa, jackreacher ha scritto: Ottimo suono e ripresa del piano, ed ottima esecuzione 👍 Ovviamente Questo è il punto Tutto qua Toglilo dal sacro luogo Chopin institute col pleyel tanto amato colla romanticheria del ritrovamento storico ecc......fallo sentire a qualsiasi audiofilo (che immancabilmente come minimo ha progettato il musikverein...) In cieco Senza dirgli le sacre cose Diventa un cesso sona rotto senti che tappo 1
mozarteum Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio A proposito del Musikverein, la cui acustica io visibilio pel repertorio romantico e tardo romantico, e’ sala audiofilmente scorretta e in alcuni posti sbilanciata. In altri impastata. i posti migliori sono Platea mezza sala (dove c’e’ il corridoio orizzontale il massimo) ovvero sempre a mezza sala i balconi laterali di fianco alla platea. Altrimenti i balconi sopra ma piu’ arretrati perche’ quelli avanti (verso l’orchestra) ti rintronano di ottoni e percussioni. Escluderei invece la balconata orizzontale a fondo sala e la galleria perche’ arriva un suono troppo impastato. Provati tutti e questo e’ il mio resoconto. La bellezza del suono al Musikverein e’ data -nei posti migliori- dal riverbero particolare che trasporta la musica romantica e tardoromantica in una specie di empireo, nel quale non si avverte piu’ l’officina dei suoni dell’orchestra, ma il tutto pare un sogno ad orecchie aperte. Come risuonano al Musikverein celli, corni e oboi in nessun altro luogo del mondo 1
jackreacher Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 14 minuti fa, Mighty Quinn ha scritto: Toglilo dal sacro luogo Chopin institute col pleyel tanto amato colla romanticheria del ritrovamento storico ecc......fallo sentire a qualsiasi audiofilo Bisogna sempre capire cosa si intenda per audiofilo: 1) appassionato di musica, che ha cognizione di causa su come suonano gli strumenti veri ad una certa distanza ed in determinati ambienti e che cerca di riprodurre a casa le migliori registrazioni (tecniche ed artistiche) con criterio --> tirando fuori le informazioni contenute nella registrazione stessa, prima la musica comunque. . 2) persona che ha sue concezioni di come "dovrebbero suonare" gli strumenti e cerca di ricreare sempre quel tipo di suono. . Io mi schiero nella prima "definizione".
Mighty Quinn Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio @jackreacher Scegli quello che vuoi Come per il suono Per me ad esempio nessuna delle due corrisponde allo stereotipo medio reale (quindi non mono, stereo...) Io di rispondente alla tua prima definizione non conosco nessuno di persona E dentro al forum, ovviamente giudizio ultra soggettivo e coi limiti del caso, quasi nessuno Forse Titian è l' unico che mi dà l' idea di avvicinarsi Ma giustamente, scegli quelchetevol Il discorso non cambia di nulla Statisticamente, mediamente Le eccezioni che certamente sussistono, non cambiano lo scenario generale
extermination Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio Tra un’ asserzione e l’altra…alla ricerca della verità. 1
alexis Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio @Felis esattamente il Pleyel di mia nonna, solo che questo è nero. Ma soprattutto gli stessi tasti di avorio, oggi ahimè è per fortuna vietati, e… lo stesso suono, pastoso, scuro, leggermente lento e compassato rispetto a uno steinway moderno, a causa della sua concezione meccanica particolare risalente alla fine del ottocento.
SimoTocca Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 22 ore fa, SimoTocca ha scritto: peccato che in questi 25 anni poi in realtà si sia dimostrato un sistema “farlocco” tanto che non lo usa nessuno e nessuno più lo ricorda… Il sistema AVS è oggi evidentemente superato da brevetti audio più complessi, @Andrea von Salis Non volevo liquidare in tre righe un sistema che ho avuto modo di ascoltare una sola volta al Top Audio che fu e che invece rappresenta per te il frutto di una ricerca durata una vita. Una rondine non fa Primavera e non ho certamente nessun diritto di scrivere frasi perentorie, mai in assoluto, ma in particolare, mai su argomenti e fatti che non conosco approfonditamente. Vorrei quindi scrivere meglio, in maniera che non risulti una sintesi così brutale e avventata (in cui alla fin fine non mi riconosco perché non nel mio stile..) del mio pensiero e delle mie esperienze personali con i “sistemi” 3D. Quell’esperienza di ascolto al Top Audio non mi conquistò, la trovai poco naturale e realistica. Del resto ho trovato poco naturale e realistico anche il sistema a quattro diffusori della Grimm Audio (il CEO nonché ingegnere progettista si è intrattenuto con me a spiegarmi bene oltre mezz’ora in occasione di un Munich HiEnd pre-Covid). E sì che la Grimm Audio ha una parte di rilievo nelle famose registrazioni Channel Classics, quindi ecco… non si tratta dei primi venuti o di una azienda con scarso budget…. Ma neanche il sistema Grimm mi ha conquistato. Qualcosa di più vicino alla realtà l’ho ascoltato dal sistema Bacch (e anche qui è coinvolta una importante Università americana) in una dimostrazione a cui ho assistito a New York, ma anche in quel caso si tratta di un sistema molto complicato. Come dicevo in uno dei miei post precedenti, l’unica maniera di riprodurre fedelmente un evento sonoro, e dico fedelmente sopratutto per la ricostruzione spaziale psicoacustica, e cioè un ascolto che il cervello interpreti come “reale e non riprodotto”, l’unica maniera è quella di registrare con una testa artificiale e riascoltare in cuffia. Superando i diversi ostacoli tecnici che ancora oggi ci sono, pur tuttavia questo è l’unica maniera lineare e non interpolata, di ricostruire un evento sonoro. Ho avuto modo di ascoltare alcune registrazioni binaurali native con il mio sistema cuffia + altoparlanti aptici per il suono trasmesso via ossa-cute-muscoli, le vibrazioni che esistono dal vero e che in cuffia invece vengono soppresse. Ecco, quegli ascolti sono, fino,ad ora, gli unici in cui il mio cervello è rimasto “ingannato e felice”. In tutte le altre occasioni no. Ma ripeto che sono ben lungi dal voler dare un giudizio così sommario e così maldestro sul tuo lavoro.
alexis Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 22 minuti fa, mozarteum ha scritto: Come risuonano al Musikverein celli, corni e oboi in nessun altro luogo del mondo Gli ottoni in particolare, a metà sala in centro. Con Bruckner in particolare… ma con tutto il repertorio tardoromantico. il mio professore di composizione architettonica ci ripeteva che uno dei segreti del suono della sala stava nella doratura pesante degli stucchi e dei legni in foglia d’oro a 24k..
mozarteum Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio Esatto a meta’ sala. Bruckner, Brahms, Schumann, Strauss la’ dentro in quei posti suonano come da nessun altra parte 1
Mighty Quinn Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio conosco il musikverein, anche se non sarei in grado di fare i raggi x a ogni posto come fa moz ( ricordo tanti anni fa visitai, accompagnato da uno di loro amico nostro, le segrete con i suoi tesori....) Ma lo Stelio Molo, se suona vagamente come suona l'ultimo brahem.... meriterebbe un viaggetto a Lugano È comunque sto riproducendo il 🎹 🎹 🎹 in modo sublime e con diffusori che nessuno di voi conosce né ha mai ascoltato Tiè Quindi non è un grosso problema riprodurre il pianoforte
extermination Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 25 minuti fa, alexis ha scritto: mio professore di composizione architettonica ci ripeteva che uno dei segreti del suono della sala stava nella doratura pesante degli stucchi e dei legni in foglia d’oro a 24k Si è limitato all’ asserzione oppure l’influenza rilevante di questa tecnica sui meccanismi legati alla propagazione del suono nella sala è stata verificata attraverso il metodo scientifico?
ilmisuratore Inviato 5 Luglio Autore Inviato 5 Luglio 37 minuti fa, Mighty Quinn ha scritto: È comunque sto riproducendo il 🎹 🎹 🎹 in modo sublime e con diffusori che nessuno di voi conosce né ha mai ascoltato Tiè ...immagino che tu lo utilizzi ma...nel caso prova il pianoforte (una bella registrazione) con il crosstalk cancellation attivo La tua stanza "scompare" e ti porta dentro il Musikverein 1
SimoTocca Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 1 ora fa, jackreacher ha scritto: 1) appassionato di musica, che ha cognizione di causa su come suonano gli strumenti veri ad una certa distanza ed in determinati ambienti e che cerca di riprodurre a casa le migliori registrazioni (tecniche ed artistiche) con criterio --> tirando fuori le informazioni contenute nella registrazione stessa, prima la musica comunque Come hai fatto a leggere la mia carta di identità? 😉😆 1
jackreacher Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio @SimoTocca pensa che io apprezzo pure le buone registrazioni mono , soprattutto di jazz. Anche un pianoforte registrato in mono, come si deve, si sente bene. 1
jackreacher Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 13 minuti fa, Vmorrison ha scritto: Ma non c’è spazialità @jackreacher E allora?! Il pianoforte è bello ugualmente. Anche perché spesso la vera spazialità non c'è nemmeno nella stereofonia, se un pianoforte è registrato con due microfoni dentro la cassa armonica non avrà spazialità reale (viene costruita con riverberi aggiunti) --> non ha proprio contesto ambientale = per me orribile.
Vmorrison Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio @jackreacher anche in macchina mi piace…il pianoforte o qualsiasi altro strumento sono belli ascoltati ovunque. 1
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora