Titian Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio 13 ore fa, grisulea ha scritto: Nessun impianto può suonare meglio dell'incisione che gli si da in pasto eppure io mi ricordo che in diverse discussioni fatti in forum e siti hifi veniva scritto che certi impianti abbelliscono il suono. Ciascun impianto, o quasi tutti, accentuano certe caratteristiche sonore che altre, ben volute dal proprietario. Facendo questo l'ascoltatore viene attratto da queste in modo positivo facendogli togliere l'attenzione su altre causate dalla registrazione. Questo è un fenomeno ben conosciuto nella psicoacustica ma certamente se fa comodo si può anche ignorare. Alla fine il meglio e peggio dipende dall'individuo e la sua percezione. Tutto ha un influsso sul suono nella stanza di ascolto ma il giudizio viene fatta dalla mente dell'ascoltatore in base a tantissimi fattori.
antonio_caponetto Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio 2 minuti fa, Titian ha scritto: certi impianti abbelliscono il suono. "colorano" forse più che abbelliscono. Come le vecchie foto virate, in bianco e nero, che vengono colorate. Per alcuni ciò le rende belle, per altri artificiose. E' soggettivo. Però se nel vinile (non dico nemmeno nella registrazione) certe frequenze non ci sono, non ci sono, a meno che - forse - di non introdurre delle enfasi con una equalizzazione.
imaginator Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio Non si tratta semplicemente di “colorare” o “non colorare” il suono. Il suono reale — quello vero, vivo, acustico — è uno solo, anche se può assumere mille sfumature a seconda dello strumento, dell’ambiente o dell’interprete. O lo si conosce perché lo si è vissuto a lungo e da vicino, oppure no. A volte ho l’impressione che si stia ancora discutendo dell’ABC, come se tutto fosse sempre soggettivo. Ma non è così. Quando un impianto suona davvero bene, non è più solo una questione di gusti. Diventa qualcosa di oggettivamente riconoscibile, o meglio: chiunque abbia un minimo di esperienza lo percepisce subito e lo apprezza. Il coinvolgimento è immediato, non serve spiegarlo.
Titian Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio 39 minuti fa, antonio_caponetto ha scritto: Però se nel vinile (non dico nemmeno nella registrazione) certe frequenze non ci sono, non ci sono, a meno che - forse - di non introdurre delle enfasi con una equalizzazione. Il punto è che per diverse persone queste informazioni mancante non sono rilevanti per godere e considerare il suono eccellente. In certi casi anche con la mia comprensione. C'è quella convinzione che "più informazioni ci sono nella riproduzione, meglio è" e qusto almeno nel mio caso non è sempre vero. Io mi riferisco alla musica classica che trovo vive nelle sale da concerti o in certi ambienti. Là dove ascolto la musica, intendo posizione d'ascolto che di solito è nella distanza ideale per quesl genere, la quantità di informazioni sonore sono minori di quello che catturano i microfoni e quindi sentire proprio tutti i dettagli incisi non rientra in modo proporzionale nel giudizio di qualità sonora migliore. Questo in linea generico perché certo che certe informazioni devono essere presenti almeno ad un certo livello minimo. 1
jackreacher Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio 1 ora fa, imaginator ha scritto: Il suono reale — quello vero, vivo, acustico — è uno solo, anche se può assumere mille sfumature a seconda dello strumento, dell’ambiente o dell’interprete. Quindi se può assumere tante sfumature per tante ragioni tecniche --> il suono acustico non è uno, ma tanti quanti gli ambienti in cui si suona e tanti quanti i diversi musicisti che suonano in modo differente = quasi infinite varietà di suoni per uno stesso identico strumento.
jackreacher Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio Peccato che non ci siano opinioni di ingegneri del suono sul tema della discussione....
Titian Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio 31 minuti fa, jackreacher ha scritto: Peccato che non ci siano opinioni di ingegneri del suono sul tema della discussione.... Ne avevo conosciuto quattro che facevano molte incisioni con famosi interpreti, e corrispondevo per email con due, quindi non un paio di registrazioni nella loro vita a questi livelli musicali. Uno attualmente fa molte registrazioni di concerti dal vivo per un famoso label e avevo potuto vedere il suo lavoro durante una sua preparazione. Molto interessante conoscere la loro formazione soprattutto musicale (sono però ingegneri del suono specificamente per la musica classica) e il loro rapporto con i musicisti di quel livello. Questi ingegneri del suono non hanno il tempo di discutere in gruppi e forum.
imaginator Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio 41 minuti fa, jackreacher ha scritto: Quindi se può assumere tante sfumature per tante ragioni tecniche --> il suono acustico non è uno, ma tanti quanti gli ambienti in cui si suona e tanti quanti i diversi musicisti che suonano in modo differente = quasi infinite varietà di suoni per uno stesso identico strumento. Sicuramente, sempre entro certi paletti, naturalmente. Quando il suono riprodotto riesce a mostrarsi bilanciato nelle varie gamme ma anche e sopratutto libero e ampio spazialmente, significa che si è sgravato di quelle costrizioni che lo comprimono, lo deformano e lo imbruttiscono, ecco che allora si avvicina a quello degli strumenti acustici dal vivo, non identico, ma decisamente simile e riconoscibile.
jackreacher Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio 19 minuti fa, imaginator ha scritto: ecco che allora si avvicina a quello degli strumenti acustici dal vivo Ch'è quello che ripeto insieme ad altri fin dall'inizio....
jackreacher Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio Un aspetto forse trascurato nell'ascolto di musica attraverso impianto hi-fi è la quota (intesa come distanza dal pavimento) dell'orecchio, che nel punto ideale dovrebbe trovarsi alla quota tra tweeter e midrange. Se ci si trova 15/20 cm più sù o più giù, il suono percepito peggiorerà notevolmente.
grisulea Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio 13 ore fa, leonida ha scritto: tra l'altro universalmente Evidentemente no visto che la mia esperienza è, non sempre, in generale l'opposto. 13 ore fa, leonida ha scritto: Ora affermi con spocchiosa certezza che siamo proprio terra terra per quello che ho scritto in un post, Nemmeno , ho scritto terra terra che le incisioni non sono tutte uguali, che ci sono ottime buone e pessime registrazioni. Si impara dopo 5 dischi. Quindi tra le prime cose che si notano. 13 ore fa, leonida ha scritto: Il mio, sappilo, per motivazioni che non puoi oggettivamente comprendere, sta a centinaia di steps più in alto, ciascuno dei quali ampiamente verificabile, condivisibile, e ripetibile urbi et orbi. Lo sappiamo. Ti ho già chiesto di farmi fare questo salto, siccome sono messo mica male al posto di centinaia di volte mi basta il doppio. 13 ore fa, leonida ha scritto: Spera che lo siano perchè se fosse vero quello che ho scritto crollerebbe tutto, ma proprio tutto il castello di conoscenze tuo e quello di tutti i tuoi riferimenti. E perché mai dovrebbe crollare. Posso ritenere il tuo metodo alternativo ma non certo l'unico. Improbabile tu possa produrre un risultato a me più gradito di quello che ottengo io per me. 13 ore fa, leonida ha scritto: Sono anche riuscito a suggestionare, Finita la suggestione cosa è successo? Tutto come prima?
grisulea Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio 10 ore fa, Titian ha scritto: eppure io mi ricordo che in diverse discussioni fatti in forum e siti hifi veniva scritto che certi impianti abbelliscono il suono. Ciascun impianto, o quasi tutti, accentuano certe caratteristiche sonore che altre, ben volute dal proprietario. Facendo questo l'ascoltatore viene attratto da queste in modo positivo facendogli togliere l'attenzione su altre causate dalla registrazione Se lo abbelliscono lo faranno con tutte le incisioni o no? Quindi le migliori continueranno a suonare meglio. Non ti pare? Come ugualmente un ambiente più adatto suonerà nettamente meglio di uno pessimo. Siamo alla base dell'esperienza hi-fi. Francamente mi chiedo cosa ci sia da discutere. Sono argomenti che un appassionato dovrebbe aver dato per scontato alle prime esperienze di ascolto. Cioè noi da almeno mezzo secolo. 1
Coltr@ne Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio 10 ore fa, Titian ha scritto: Là dove ascolto la musica, intendo posizione d'ascolto che di solito è nella distanza ideale per quesl genere, la quantità di informazioni sonore sono minori di quello che catturano i microfoni e quindi sentire proprio tutti i dettagli incisi non rientra in modo proporzionale nel giudizio di qualità sonora migliore. Non mi trovo troppo d'accordo, stai "sottraendo" tutto il lavoro di ripresa e mastering, come se non esistesse, non credo ti sia dato. 1
grisulea Inviato 16 Luglio Inviato 16 Luglio 40 minuti fa, Coltr@ne ha scritto: Non mi trovo troppo d'accordo, stai "sottraendo" tutto il lavoro di ripresa e mastering, come se non esistesse, non credo ti sia dato. Non solo, ha definito "distanza ideale" quella che ritiene lui. Come se qualcun altro non possa preferirne una diversa e/o preferire maggior dettaglio. Nella musica suonata il gusto personale è, a mio parere, in un centro senso più preponderante che in quella riprodotta. 1
leonida Inviato 17 Luglio Inviato 17 Luglio 1 ora fa, grisulea ha scritto: 15 ore fa, leonida ha scritto: Sono anche riuscito a suggestionare, Finita la suggestione cosa è successo? Tutto come prima? Non esistono casi in cui detta suggestione sia svanita, al contrario, sembra illimitatamebte perdurare generando un'assuefazione che crea una definitiva dipendenza e che non permette in alcun modo il ritorno alla condizione preesistente 1
grisulea Inviato 17 Luglio Inviato 17 Luglio 6 ore fa, leonida ha scritto: Non esistono casi in cui detta suggestione sia svanita, al contrario, sembra illimitatamebte perdurare generando un'assuefazione che crea una definitiva dipendenza e che non permette in alcun modo il ritorno alla condizione preesistente Sarebbe interessante sottoporre un sistema "suggestionante" ad una serie di misure prima e dopo il trattamento. Non hai mai pensato ad una prova del genere? So perfettamente sostieni che nella realtà fisica nulla cambia, ciononostante ritengo si dovrebbe provare. Così fosse non saremmo alla suggestione perdurante ma alla vera e propria magia. Una seconda prova molto più interessante, dal mio punto di vista, sarebbe un confronto in due salette vicine e dalle simili caratteristiche in cui tu metti un impiantino del piffero, che suona dischi pessimi, senza trattamento alcuno se non i tuoi "arnesi". Nella seconda un impianto ottimo con dischi eccellenti e trattamento adeguato. 100 persone entrano, uno alla volta, da soli, ascoltano per 30 secondi 10 dischi di 5 generi diversi ed annotano per ciascuno genere un voto la cui somma divisa per 5 sarà il valore assegnato ai due sistemi. Hai mai fatto una prova del genere? Se non hai mai fatto né l'una né l'altra in base a cosa sostieni la tua teoria? In base a cosa ritiene invece che la modifica della realtà fisica non apporti miglioramenti? Modificarla vuol dire cambiare lo stimolo che arriva alle orecchie. Potrà modificarsi in peggio ma anche in meglio. Mi pare anche questa una teoria terra terra. Davvero non vedo cosa ci sarebbe da discutere. Sarebbe come dire che tutti gli impianti del mondo, tranne i suggestionanti leonini, suonano male e tutti allo stesso pessimo modo. Non ti sembra una teoria campata in aria? Ad una fiera sarai pure stato. Ti pare che le salette suonino tutte allo stesso modo? Suonano bene o male nonostante la tua teoria. Per il semplice fatto che la realtà fisica ha un peso enorme.
Mighty Quinn Inviato 17 Luglio Inviato 17 Luglio 31 minuti fa, grisulea ha scritto: nella realtà fisica nulla cambia Se nella realtà fisica nulla cambia, nulla cambia e basta dato che all' interno della realtà fisica c'è il 100% di cose potenzialmente soggette al cambiamento. Di converso, fuori dalla realtà fisica c'è lo 0% di cose soggette al cambiamento. @paolosances in caso puoi spostare nella sezione metafisica del pianoforte...
ilmisuratore Inviato 17 Luglio Autore Inviato 17 Luglio 20 minuti fa, grisulea ha scritto: Sarebbe interessante sottoporre un sistema "suggestionante" ad una serie di misure prima e dopo il trattamento. Non hai mai pensato ad una prova del genere? So perfettamente sostieni che nella realtà fisica nulla cambia, ciononostante ritengo si dovrebbe provare. Così fosse non saremmo alla suggestione perdurante ma alla vera e propria magia. Una seconda prova molto più interessante, dal mio punto di vista, sarebbe un confronto in due salette vicine e dalle simili caratteristiche in cui tu metti un impiantino del piffero, che suona dischi pessimi, senza trattamento alcuno se non i tuoi "arnesi". Nella seconda un impianto ottimo con dischi eccellenti e trattamento adeguato. 100 persone entrano, uno alla volta, da soli, ascoltano per 30 secondi 10 dischi di 5 generi diversi ed annotano per ciascuno genere un voto la cui somma divisa per 5 sarà il valore assegnato ai due sistemi. Hai mai fatto una prova del genere? Se non hai mai fatto né l'una né l'altra in base a cosa sostieni la tua teoria? In base a cosa ritiene invece che la modifica della realtà fisica non apporti miglioramenti? Modificarla vuol dire cambiare lo stimolo che arriva alle orecchie. Potrà modificarsi in peggio ma anche in meglio. Mi pare anche questa una teoria terra terra. Davvero non vedo cosa ci sarebbe da discutere. Sarebbe come dire che tutti gli impianti del mondo, tranne i suggestionanti leonini, suonano male e tutti allo stesso pessimo modo. Non ti sembra una teoria campata in aria? Ad una fiera sarai pure stato. Ti pare che le salette suonino tutte allo stesso modo? Suonano bene o male nonostante la tua teoria. Per il semplice fatto che la realtà fisica ha un peso enorme. ...una risposta facile facile...se Leonida entrasse all'insaputa e applicasse qualsivoglia diavoleria...il potenziale ascoltatore NON si accorgerebbe di nulla giusto per il fatto che fisicamente non è cambiato nulla, e che senza una preventiva "manifestazione" in cui lo spettatore dev'essere coinvolto in presenza...non si smuoverebbe una foglia Alla fine il successo viene stabilito dall'ascoltatore stesso, dalla sua predisposizione percettiva e...aggiungerei....in parecchi casi dalla sua debolezza (ho conosciuto persone che prima di accendere l'impianto gettavano l'occhio sui legnetti affinché venisse assicurata la presenza e la posizione) La realtà fisica è per sempre Quello che non cambia nella realtà fisica prima o poi svanisce
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