one4seven Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 10 minuti fa, Ggr ha scritto: chissà in quanti lo fanno Sono casi isolati... Perlopiù robe con seguito prossimo allo zero. Te lo immagini se DG o ECM (esempi a caso) vengono beccati a non rispettare gli standard? Credete forse che ci siamo solo io e @ilmisuratore a controllare i files ogni tanto? Ragazzi... 1 1
Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 7 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Luglio @Pinkflo Dario Baldan Bembo ha composto molto musica Pop interessante e anche molto ben venduta in Italia (e forse anche in SudAmerica) a quel tempo (anni ‘70-‘80). Dario Baldan Bembo non è anzianissimo (ha intorno ai 77 anni) e pare quindi ancora lucido e responsabile delle proprie scelte artistiche. E anche tecniche, visto che registra nastri e dischi da oltre 50 (cinquanta anni!). Se al buon Dario nessuno ha spiegato che l’mP3 è un formato lossy è solo un problema del Dario e dei suoi discografici. La responsabilità della scelta tecnica di tirare fuori del files, magari rippati da vecchi vinili e messi in formato mP3 e tagliati di “brutto” per non far sentire il fruscio dei vinili, è quindi del Dario e dei suoi discografici. Che poi sono gli stessi che ci guadagnano da questa operazione, maldestra. Se si decide di protestare e, anzi, eventualmente citare in giudizio, per truffa qualcuno, direi che l’unica responsabile è la casa discografica (che se ho ben capito è addirittura del Dario medesimo..). I distributori , Qobuz & Amazon & Tidal & Co c’entrano assai poco: un po’ come se ai miei due supermercati di riferimento, la Coop e l’Esselunga sui banchi si trovasse una mozzarella spacciata per Bufala DOC e invece è una fiordilatte. La responsabilità non è certo dei due supermercati (che però, dopo la,verifica, la devono ritirare dalla vendita! E lo fanno sempre! Così dovrebbero fare anche le piattaforme di streaming, e se non lo fanno questo è negativo!). Possono fare, Qobuz e Amazon come la Coop e l’Esselunga, controlli a campione, certo, ma oramai l’assortimento è così vasto (decine di milioni, MILIONI!, di file musicali…, e chi ha il personale per fare ciò??). Insomma, bene hai fatto a segnalare il fatto, ma proprio come la mozzarella acquistata al supermercato, valgono alcune regole: rivolgiti sempre a marchi famosi, e vedrai che ci saranno meno “incidenti” e brutte sorprese. Se non vedi con chiarezza chi è la casa discografica, ecco.. inizia a diffidare e…cambia disco! Tutto qui… però ecco un minimo di attenzione nei propri “acquisti” va sempre fatta…. 😉 P.S. Sto ascoltando su Qobuz un album del grande direttore Carlo Maria Giulini… uscito per conto della EMI negli anni ‘60… e adesso sottoposto ad una rimasterizzazione molto tecnica in uno dei più rinomati studi del mondo, quello vicino a Parigi (che ho che visitato). Uno studio che applica meticolosità certosina fin dalla scelta del Master da sottoporre a revisione.. Il risultato finale infatti è sempre splendido e garantito… Ma l’etichetta discografica, seria, il calibro artistico del direttore e la fama dell’orchestra…ecco, non consentono certi “giochini al ribasso”… no, proprio no! 2 2
Enrico VIII Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 16 minuti fa, SimoTocca ha scritto: Se si decide di protestare e, anzi, eventualmente citare in giudizio, per truffa qualcuno, direi che l’unica responsabile è la casa discografica (che se ho ben capito è addirittura del Dario medesimo..). Eh, no, non funziona così. La responsabilità è del venditore che garantisce della qualità dichiarata. Sarà lui a rivalersi sul suo fornitore.
max Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 26 minuti fa, Enrico VIII ha scritto: responsabilità è del venditore che garantisce della qualità dichiarat anche no, evitiamo di inventare normative ad hoc a nostro uso e consumo nella dialettica da forum … vedi ad esempio: Cassazione Penale, Sez. III, 19 giugno 2023 (ud. 26 aprile 2023), n. 26278 Presidente Marini, Relatore Corbo In tema di illeciti agroalimentari, segnaliamo la pronuncia con cui la terza sezione penale si è pronunciata sulla condizione di cui all’art. 19 Legge 283/62, secondo cui “le sanzioni previste dalla presente legge non si applicano al commerciante che vende, pone in vendita o comunque distribuisce per il consumo prodotti in confezioni originali, qualora la non corrispondenza alle prescrizioni della legge stessa riguardi i requisiti intrinseci o la composizione dei prodotti o le condizioni interne dei recipienti e sempre che il commerciante non sia a conoscenza della violazione o la confezione originale non presenti segni di alterazione“.
SimoTocca Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 1 ora fa, Enrico VIII ha scritto: Eh, no, non funziona così. La responsabilità è del venditore che garantisce della qualità dichiarata No, guarda…basta leggere quanto sta capitando ai supermercati in questo periodo per capire che quello che scrivi non ha alcun supporto legale! Prima di fare affermazioni perentorie, specie in campo legale, bisogna conoscere bene i termini della questione, e cioè il contratto che lega chi “vende” l’album in streaming e la “vetrina”, cioè il servizio di streaming medesimo. Inoltre la garanzia che il contenuto di un album come densità di informazioni risponde a regole ben precise. Nel senso: se tu dentro un HiRes metti “aria fritta”, ma l’album è pur sempre in formato 24/96, difficilmente ne dovrai rispondere. Diverso il caso in cui, come è accaduto per i famosi vinili Mo.Fi, pubblicizzati come “produzione tutta analogica” ma che…il tutto analogico partiva da un Master digitale! Seppure in alta risoluzione, sempre digitale era! E da lì (visto anche il costo esoso di quei vinili) sono partite molte cause civili… ma, seppure in questo caso assai più motivate, mi pare con scarso risultato fino ad ora…. Insomma neppure i “vinilisti” possono dormire sonni tranquilli… 😆🌺🌺
Enrico VIII Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio @max si, vabbè. Stai paragonando un prodotto sul quale il venditore non ha possibilità di controllo, con uno facilmente verificabile, come hanno fatto anche alcuni forumer, pur non essendo professionisti del settore. In ogni caso, chissenefrega, io quel problema non ce l'ho. Curioso come continuiate a difendere chi vi rifila roba taroccata. Sindrome di Stoccolma?
SimoTocca Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Peraltro la vicenda Mo.Fi svela quanto ci sia di effetto “Placebo” nell’ascolto! Mister Fremer, un Guru del giradischi e dell’analogico, ha magnificato il suono di quei vinili… prima di sapere che stava magnificando un suono digitale!! Quando lo ha saputo…apriti cielo! Quei vinili hanno smesso di suonare così bene.. e a chi gli portava prove scritte di come li avesse osannati, su diversi articoli pubblicati, quei vinili MoFi, alla fine ha risposto: si beh..suonavano bene… ma figurarsi come avrebbero suonato meglio se il master fosse stato analogico.. Della serie…se í mi nonno aveva le ruote…gl’i era in carriola…😉😅😆 1
SimoTocca Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 21 minuti fa, Enrico VIII ha scritto: Sindrome di Stoccolma? No, semplice atteggiamento razionale di chi evita di fare “di tutte le erbe un fascio” e quindi di chi, come me, nel 2025 vorrebbe evitare di ripetere la tragedia della “caccia alle streghe”! Acquam memento rebus in arduis servare mentem ..e cioè calma e sangue freddo! Riportare sempre alla dimensioni reali il problema di cui si sta parlando, e nel nostro caso si sta parlando di un album di un autore italiano attualmente assai poco “seguito” e che ha deciso di mettere la sua produzione musicale sulle piattaforme digitali partendo da un formato lossy e di scarsa qualità. Il discredito va di sicuro al cantante, che ormai ha una certa età e potrebbe non ben discernere più bene la problematica tecnica, e a chi lo ha assistito nell’impresa tecnica. Ma è appunto un fatto assai circoscritto… Dopo di che, è certamente vero che le piattaforme di streaming, laddove ricevano una segnalazione che risulti poi essere vera (controllare quello che c’è dentro un file digitale è semplice), dovrebbero agire di conseguenza a tutela dei propri abbonati e a tutela del loro buon nome… Tutto qui..e in fondo le mie sono parole superflue, in quanto @one4seven lo ha gia spiegato benissimo facendo l’esempio degli album DG e ECM… 1
SimoTocca Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 13 minuti fa, Enrico VIII ha scritto: In ogni caso, chissenefrega, io quel problema non ce l'ho. Nel senso? È la seconda volta che ti si chiede di spiegare come e perché tu non hai questo peoblema…. Che a seconda della tua risposta…in realtà potrebbe essere benissimo (vedi il caso dei vinili MoFi) che questo stesso problema tu ce l’abbia, ma senza rendertene conto! 😉😆
SimoTocca Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Fra l’altro, e qui chiudo i miei interventi perché poi devo andare al lavoro, in genere cantanti e autori italiani, anche importanti e famosi, tendono a pubblicare i loro album in formato 24/44, un formato HiRes a mezza strada, quando tutti gli album più importanti a livello internazionale, e parlo di musica Pop/Rock e non solo di classica o Jazz, quelli di recente produzione, sono in formato HiRes pieno, 24/96!! Anche qui: ma ci sarà qualcuno che ai nostri cantanti nazionali gli spiega la differenza?? Perché già questo fatto tecnico un po’ li declassa a “periferia”…. No?? 2
stefano_mbp Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Ma perché molto semplicemente non scrivete a Qobuz lamentando il problema anziché stare qui a menare il torrone senza alcuna possibilità di vedere risolto il problema? … easy peasy … 2
Sonnyblues Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio non sembra un caso isolato https://www.headphonesty.com/2025/06/tidal-qobuz-busted-vinyl-high-res-audio/
Enrico VIII Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio @Sonnyblues ma va, è impossibile. E' successo ieri e solo con Baldan Bembo
one4seven Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 44 minuti fa, Sonnyblues ha scritto: non sembra un caso isolato https://www.headphonesty.com/2025/06/tidal-qobuz-busted-vinyl-high-res-audio/ Perdonami, ma articoli che riportano "a miocuggino ha sentito il pianoforte stridulo su qobuz" senza uno straccio di analisi tecnica sui files, che addirittura abbiamo fatto qui, tendo a considerarli tipo le riviste che legge mia moglie dalla parrucchiera. Ora, nessuno ha escluso, fin dal principio, la possibilità di trovarsi nel mucchio con alcuni titoli "fuori standard"... e nessuno ha negato che ogni metodo di distribuzione del prodotto, senza adeguati controlli, pone delle inevitabili criticità. Ma per parlare ed accusare ci vogliono i fatti... e non le chiacchiere. Sempre se la discussione vuole mantenere un profilo credibile. Altrimenti c'è sempre la parrucchieria delle signore... 1
max Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 25 minuti fa, one4seven ha scritto: Altrimenti c'è sempre la parrucchieria delle signore... livello superiore … magari le fonti non sono le migliori ma le signore sì informano 🤗 1 1
Sonnyblues Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 57 minuti fa, one4seven ha scritto: ltrimenti c'è sempre la parrucchieria delle signore.. ma non mi sembra di essere sceso a sto livello le tracce citate nell'articolo basta andarsele ad ascoltare.. sempre che tu l'abbia letto
Ultima Legione @ Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 5 ore fa, SimoTocca ha scritto: to ascoltando su Qobuz un album del grande direttore Carlo Maria Giulini… uscito per conto della EMI negli anni ‘60… e adesso sottoposto ad una rimasterizzazione molto tecnica in uno dei più rinomati studi del mondo, quello vicino a Parigi (che ho che visitato). Uno studio che applica meticolosità certosina fin dalla scelta del Master da sottoporre a revisione.. Il risultato finale infatti è sempre splendido e garantito… . Grazie della preziosa indicazione!! .
one4seven Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 1 ora fa, Sonnyblues ha scritto: ma non mi sembra di essere sceso a sto livello le tracce citate nell'articolo basta andarsele ad ascoltare.. sempre che tu l'abbia letto Guarda, è bastato il primo esempio, di Feeling Good di Nina Simone da I Put a Spell on You (rimasterizzato in HR nel 2013 dalla Verve/UMG, disponibile in streaming e su supporto bluray) Certo che è strano, una registrazione del 1965 possa presentare qualche fruscio di fondo, nei momenti di silenzio, su una traccia. Chi l'avrebbe mai detto? Ragazzi, ma veramente il livello è questo? In ogni caso audio ottimo. Evidentemente in fase di mastering si è scelto di non "silenziare" le alte, da un nastro probabilmente non in buone condizioni, per mantenere il dettaglio. Anche avessero, per quella taccia, acquisito il suono da un LP, non avendo più il nastro... cosa cambia? Lo stesso Grundman ha sempre dichiarato che dove non si trovano nastri originali, si usa quello che si ha...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora