Membro_0013 Posted June 14, 2021 Share Posted June 14, 2021 Premetto: due anni fa sono uscito sbattendo la porta da un gruppo Facebook dopo aver battibeccato in maniera piuttosto pesante con un paio di giovanotti saputelli che sostenevano che non vi fosse alcuna differenza udibile fra un DAC e l'altro. Quindi, giusto per chiarire le cose, io NON penso assolutamente che i DAC siano tutti uguali, a meno che non si sia sordi e non ci si renda conto delle differenze. Ma quel che sostengo in questa mia piccola provocazione è che le differenze di costo tra i DAC spesso non si traducono in una maggior qualità del DAC più pregiato rispetto a quello meno pregiato, ma in semplici differenze di firma sonora, e che spesso un DAC da 500 euro può essere benissimo preferito ad uno da 5000 euro, se si apprezza una firma sonora rispetto ad un'altra. Le mie esperienze in materia fanno data dagli anni '90, quando feci la follia (per le mie tasche) di acquistare un bellissimo Wadia x32, che all'epoca costava - se ricordo bene - circa 5 milioni di vecchie lire. Quel DAC, solido ed affidabile, mi accompagnò fino al 2003, quando mi sposai ed andai a vivere nell'appartamentino di città di mia moglie. Nel salotto l'unico spazio disponibile era nei ripiani della boiserie, ed era fuori discussione (per motivi di WAF) portarmi dietro il mio tavolino portaelettroniche... e di spazio ce n'era talmente poco che dovetti fare bene i conti con i centimetri quadrati, per cui dovetti "sacrificare" il Wadia per sostituirlo con un DAC più piccolo. Lo sostituii con un North Star Design Model 3, del costo di 900 euretti, quindi meno della metà del Wadia... e il risultato fu sorprendente: due firme sonore diverse; più "pastoso" il Wadia, più veloce e dinamico il North Star Design, ma se qualcuno mi avesse chiesto di indovinare - ad occhi chiusi - quale suonasse meglio e conseguentemente fosse più costoso, io sinceramente non l'avrei saputo dire. Gli anni passarono, e improvvisamente si "ammutolì" il North Star Design. In attesa di capire se fosse o meno il caso di ripararlo acquistai quasi per gioco su Amazon un SMSL Sanskrit da 100 euro: mi si aprirono gli occhi, oltre che ovviamente le orecchie. Il cinesino low cost suonava indubbiamente meglio del North Star Design: più morbido e caldo, senza per questo perdere nulla in dettaglio, e con una spazialità maggiore. Se tanto di dà tanto, e il potere transitivo ha ancora valore, il "giocattolino" da 100 euro non era inferiore neppure al Wadia, che - ripeto - se la giocava alla pari con il North Star Design. Poi, dato che io sono sfortunato coi DAC, ho dovuto compiere altri passi forzati: il motivo per cui il SMSL era poco costoso era sostanzialmente l'affidabilità. Durò pochissimo, e seppure in garanzia non avevo alcuna voglia di spedirlo in Cina per la riparazione. Attualmente, dato che ho deciso di non spendere più capitali in DAC, ho puntato sull'affidabilità di un marchio come TEAC e convivo felicemente con un UD-301 da 500 euro, che non mi fa rimpiangere alcunché. Ma la sorpresa è un'altra: ho uno streamer Yamaha da 120 euro con DAC incorporato (quindi è un DAC sostanzialmente da poche decine di euro) e suona persino meglio, su certi parametri, rispetto al TEAC. Se pensate che io sia sordo, ve ne racconto una: io uso, per ascoltare la televisione dall'impianto hi-fi, un piccolissimo convertitore che ho acquistato perché la televisione ha solo l'uscita coassiale, e sul TEAC l'ingresso coassiale è già occupato dalla mia meccanica di lettura universale. Ho preso un FIIO Taishan che costa sì e no 30 euro, dopo avere dato un'occhiata ai vari forum internazionali. E in uno di questi ho letto un episodio quanto meno divertente (per me che spendo poco) ed inquietante per chi acquista DAC dal costo a 4 zeri. 15 audiofili esperti statunitensi sono stati coinvolti in un esperimento in doppio cieco: hanno alternativamente ascoltato un FIIO Taishan ed un DAC americano da 10.000 dollari. Il risultato, che io mi aspettavo ma che molti hanno trovato sorprendente, è stato un sostanziale pareggio tra i due oggetti. E allora?😅 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post bambulotto Posted June 14, 2021 Popular Post Share Posted June 14, 2021 13 minuti fa, Don Giuseppe ha scritto: E allora? Ora si scatenerà l'inferno.... 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Membro_0013 Posted June 14, 2021 Author Share Posted June 14, 2021 2 minuti fa, bambulotto ha scritto: Ora si scatenerà l'inferno.... E' quello che mi aspetto. E' per questo che ho parlato di "provocazione". Nel mondo reale sarebbe solo un'osservazione empirica, ma nel nostro "strano mondo" certe asserzioni sono pericolose Link to comment Share on other sites More sharing options...
bambulotto Posted June 14, 2021 Share Posted June 14, 2021 20 minuti fa, Don Giuseppe ha scritto: le differenze di costo tra i DAC spesso non si traducono in una maggior qualità del DAC più pregiato rispetto a quello meno pregiato, ma in semplici differenze di firma sonora, e che spesso un DAC da 500 euro può essere benissimo preferito ad uno da 5000 euro, se si apprezza una firma sonora rispetto ad un'altra. Perfettamente d'accordo con te. 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
giaietto Posted June 14, 2021 Share Posted June 14, 2021 DAC da 1000€ + cavo da 5000€ suona meglio di DAC da 25000€ + cavo da 50€ 🤣 Discussione scontata. 😜 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post il Carletto Posted June 14, 2021 Popular Post Share Posted June 14, 2021 La fedeltà, intesa come precisa riproposizione di quello entra con quello che esce, nella conversione D/A ha smesso di essere un problema da tempo ormai. Le differenze, che ci sono, sono tutte ormai concentrate nell'interpretazione che il progettista vuol dare alla macchina lavorando soprattutto sugli stadi di uscita. E' risaputo che, per una serie di fattori noti, la maggioranza degli appassionati, essendo oltre una certa soglia di età, preferisce un suono più caldo e morbido. Altri viceversa preferiscono un suono più aperto e analitico. Chi ha ragione? Tutti. Purtroppo però a tanti piace fare le guerre di religione e imporre il proprio pensiero come il verbo. 9 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Administrators cactus_atomo Posted June 14, 2021 Administrators Share Posted June 14, 2021 indac non sono tuti uguali, ci sono quelli enormi, quelli lillipuziani, quelli portatili, quelli con telecomando, per non parlare dei diversi chhip a bordo. Certo tra tutti i componenti attivi di una catena hifi, l differenze tra dac sono quelle che probabiomente pesano meno In una catena entry difficilmene le differenze tra dac saranno significative, (non ho detto inesistenti), in una catena molto estremizzata potrebbero essere evidenti (ma anche no). Una mia amica mi ha regalato una bottiglia di Barolo di ottima cantina perchè a lei i rossi coposi nn piacciano, io ho gusti differenti, ma non è che per queso lei ha torto 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post appecundria Posted June 14, 2021 Popular Post Share Posted June 14, 2021 1 ora fa, Don Giuseppe ha scritto: E allora?😅 E allora ripassiamo le basi: i dac non sono tutti uguali ma nel dominio digitale le differenze non sono marcate come in quello analogico. Anzi, a volte le differenze sono date proprio dalla "parte A" della sigla DAC. In aggiunta, per la "parte D" pesa moltissimo la natura del software, tra l'audio di "Anche gli angeli mangiano fagioli" e il Messia di Harnoncourt c'è differenza. 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post Boulder72 Posted June 14, 2021 Popular Post Share Posted June 14, 2021 Che i DAC suonino tutti uguali non è vero, e questo si sa. Che poi le differenze tra un dac da 1.000 euro e uno da 10.000 euro siano percepibili in ogni contesto è difficile a dirsi. Con amici abbiamo fatto un giochino di ascolto in cieco fra un DAC da 1.500 euro circa ed una campione indiscusso da circa 11.000 euro; entrambi ritenuti nei propri ambiti di competenza dei "campioni". Impianto ovviamente identico, come il software. Ebbene alla fine è prevalso il DAC da 11.000, ma con un margine statistico. Cioè circa il 65% delle volte è stato considerato meglio suonante il dac da 11k; il 35% delle volte quello da 1.500. 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post 31canzoni Posted June 14, 2021 Popular Post Share Posted June 14, 2021 37 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: Certo tra tutti i componenti attivi di una catena hifi, l differenze tra dac sono quelle che probabiomente pesano meno Ecco e con questa considerazione che condivido al 100% si potrebbe una volta per tutte mettere la museruola alle polemiche. 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
tarantolazzi Posted June 14, 2021 Share Posted June 14, 2021 1 ora fa, Don Giuseppe ha scritto: è stato un sostanziale pareggio tra i due oggetti. E allora? Sono allineato con il tuo punto di vista (non sono tutti uguali, ma ci possono essere sorprese....) e anch'io acquistai un Wadia, X-64-4, abbinato peraltro alla sua meccanica ormai defunta. Soddisfattissimo, usata per anni, senonche' per la curiosita' di usare un DAC con entrata USB per la musica liquida, mi sono procurato degli economici SMSL Su-8 e poi anche SU-9 (per via del MQA). Mah, il Wadia continua a piacermi e lo tengo nell'impianto in quanto secondo me suona un po' meglio dei cinesi (SMSL), mentre il SU-9 fa il suo lavoro per la liquida e l'audio-video. La differenza (collegati in coassiale ad una meccanica CD) tra SMSL e Wadia c'e' (l'ho sempre riscontrata in cinque raffronti alla cieca), ma non e' certo eclatante, solo una scena un po' piu' ampia e una maggiore "grassezza" armonica del Wadia. Tutto qui, i soliti 2 cents. 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Membro_0013 Posted June 14, 2021 Author Share Posted June 14, 2021 1 minuto fa, 31canzoni ha scritto: 40 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: Certo tra tutti i componenti attivi di una catena hifi, l differenze tra dac sono quelle che probabiomente pesano meno Ecco e con questa considerazione che condivido al 100% si potrebbe una volta per tutte mettere la museruola alle polemiche. E in effetti è così. E aggiungerei che siamo nel 2021, non nel 1985, per cui la tecnologia digitale è talmente matura (e, aggiungerei, obsoleta per quanto riguarda i vecchi 16 bit e 44,1 khz dei CD) da avere appiattito le differenze tra apparecchi digitali che 30 anni fa erano ben più marcate rispetto a oggi. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Boulder72 Posted June 14, 2021 Share Posted June 14, 2021 52 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: Certo tra tutti i componenti attivi di una catena hifi, l differenze tra dac sono quelle che probabiomente pesano meno parole sante 🙂 Link to comment Share on other sites More sharing options...
giaietto Posted June 14, 2021 Share Posted June 14, 2021 31 minuti fa, Boulder72 ha scritto: 35% delle volte quello da 1.500. Pensa che culo questi, un risparmio mica da scherzi 😁 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Boulder72 Posted June 14, 2021 Share Posted June 14, 2021 @giaietto puoi ben dirlo 🙂 Il tema cross che è emerso è quanto sia difficile attribuire un valore ad un DAC. A volte, IMVHO, parliamo proprio di sfumature. Quanto poi ognuno sia disposto a pagare queste sfumature, oppure quanto queste sfumature possano "valere", è un altro tema. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Summerandsun Posted June 14, 2021 Share Posted June 14, 2021 Sarebbe a questo punto interessante "catalogare" i dac per tipo di sonorità (caldo, analitico, ecc), poi fare confronti all'interno delle categorie indipendentemente dal prezzo. Magari scopriremmo che la scelta va fatta in base a connessioni a noi necessarie e affidabilità (costruzione). 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post senek65 Posted June 14, 2021 Popular Post Share Posted June 14, 2021 Io credo che sia meglio un dac che costi poco ma suoni da dio, piuttosto che un dac che costi moltissimo e suoni male. (Cfr.Catalano- quelli della notte) 2 6 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post Antonino Posted June 14, 2021 Popular Post Share Posted June 14, 2021 Dipende anche come si fanno i confronti,con che tipo di musica Certo se ci sta a cercare il rumorino,l’effetto nascosto ,ecc tutti i dac attuali sono buoni Per esempio se si ascolta molta musica elettronica forse un dac vale l’altro Ma già se si passa al Jazz con strumenti acustici la differenza può essere abbissale Forse si dovrebbe parlare di come si sentono diversi strumenti acustici un pianoforte,un sax una tromba,i piatti ,ecc ,in una prova,così ha senso un confronto Parlare di armonia ,melodia e del ritmo,di che cosa ti trasmette un brano musicale! Un altra discussione ho sentito di prove con “the dark side of the moon”! Che senso ha? 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gici HV Posted June 14, 2021 Share Posted June 14, 2021 "Differenza lampante","abissale"... ..dai che pian piano ci avviciniamo al solito "gracchiante","sembrava rotto"...🤭 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
maxnalesso Posted June 14, 2021 Share Posted June 14, 2021 @Don Giuseppe Carissimo, da musicista quale sono ti posso confermare al 100% quello che hai detto: è la "cifra sonora" che fa la differenza, e non la "cifra del prezzo". Aggiungici anche la sinergia col resto della catena, ed il gioco è fatto: nel contesto "X" il dac "A" da 500 euro con determinate caratteristiche può essere tranquillamente preferito al dac "B" da 10k euro, che magari invece viene preferito nel contesto "Y". E consideriamo che, come dice giustamente anche @cactus_atomo , le differenze nel digitale sono comunque sfumature (a meno di avere tra le mani oggetti progettati mali o malfunzionanti...). Bye, Max 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
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