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Melius Club

Ma i dac sono davvero tutti uguali? (una piccola provocazione)


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15 ore fa, rpezzane ha scritto:

Non si sa per quale motivo il mercato HIFI dovrebbe essere differente dagli altri mercati commerciali.

Per ovvi motivi nell’alta fedeltà il fattore prezzo si allinea con la possibilità/disponibilità degli acquirenti a spendere cifre bel più alte di altri mercati. Il mercato è dipendente dalla disponibilità del cliente di spendere anche cifre altissime rapportate con il prodotto che si acquista. Ogni mercato è allineato alla cifra massima che si possa pagare per un determinato prodotto indifferentemente dal reale valore di produzione. Questo avviene per ogni mercato fatto salvo che il prezzo di vendita sia almeno superiore a quello di produzione e distribuzione. Non sempre però perché ci fu il fenomeno della Sony PS che veniva venduta a prezzi pari o inferiori a quello di produzione per l’ovvio motivo che il business era vendere i videogiochi sui quali c’era e c’è un enorme margine. 

  • Melius 1

Per il confronto qualitativo/economico tra dac va considerata anche la generazione di produzione. Mi spiego costosissimi dac un po’ datati vengo clamorosamente surclassati da giovani dac economici di ultima generazione purtroppo è normale. Quindi va inserito nel confronto economico/qualitativo  anche la data di progettazione/produzione. 
Aggiungo il fattore psicologico che governa l’assioma  “costa tanto vale tanto” o “costa poco vale poco” è molto forte in ognuno di noi ma non sempre corrisponde alla verità. 

  • Melius 1
7 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

Le cose sono due, o segui il concetto di fedeltà o segui il concetto che lega alle esperienze pregresse con i suoni analogici.

Quali poi, quelli col giradischi ?

Un DAC "adattato" al suono del giradischi è un vera e propria scempiaggine della tecnologia.

Il problema é che il suono che all’orecchio suona digitale alla lunga mi stanca. L’abilità sta nel mantenere la trasparenza e il dettaglio smussandone l’effetto digitale.

Per capire cosa intendo basta ascoltare il DAC Aqua, un lettore Burmester, Nagra o Spectral per capire cosa intendo… Massima fedeltà senza risultare “digitale”…

  • Melius 1
ilmisuratore
54 minuti fa, giaietto ha scritto:

Il problema é che il suono che all’orecchio suona digitale alla lunga mi stanca. L’abilità sta nel mantenere la trasparenza e il dettaglio smussandone l’effetto digitale.

Per capire cosa intendo basta ascoltare il DAC Aqua, un lettore Burmester, Nagra o Spectral per capire cosa intendo… Massima fedeltà senza risultare “digitale”…

È una leggenda metropolitana.

Se la questione fosse quella di smussare la cosa si risolverebbe in un attimo, basta applicare un filtro roll off nella fpga, non la componentistica atto a farlo distorcere come le valvole e simili.

Paradossalmente hai nominato Burmester, non c'è più lettore in commercio il quale brand segua pedissequamente il concetto di massima fedeltà espressa.

 

10 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

Collegare due DAC a due ingressi diversi del pre e swicthare comodamente senza alcun limite di tempo e brano utilizzato ?

Puoi ascoltare il primo per cinque minuti, un giorno o una settimana e poi passare all'altro.

Nessuno impone nulla, sei da solo, o ritieni che collegare e scollegare apparecchi sia meno compulsivo ?

L'importante è non sapere quale apparecchio si stia ascoltando.

Soltanto una cosa, uno bravo dovrà architettare un modo per pareggiare i livelli di uscita.

Io ho fatto realizzare da Megahertz un commutatore a 4 ingressi e 4 uscite, davvero ben fatto, proprio per poter collegare più apparecchi.

dato che citi sempre le misure (chiedo per capire, non per polemica), ti racconto brevemente la mia esperienza: sono tornato all’hifi, dopo che non ascoltavo l’impianto principale da una decina d’anni, ed ho realizzato un impianto cuffie basandomi solo sulle misure di audiosciencereview (Topping A90 e D90), non completamente soddisfatto sono passato ad un ampli valvolare (soddisfattissimo) e due dac incrociando sia le misure che le recensioni soggettive, giusto per chiarire prima Gustard X16 e poi Denafrips Ares 2 (recensioni positive sia da Amirm che da Stereophile.

devo dire che per me vanno entrambi meglio del Topping, quindi, considerato che nella città non esiste più un negozio hifi, quali sono le misure che secondo te possano garantire un’ottima qualità?
grazie

Roberto

 

 

@ilmisuratore Ho nominato quei lettori che ti fanno scordare di ascoltare un dischetto 16/44. Non credo basti un filtro, é proprio un discorso di fluidita del messaggio sonoro. Che poi siano leggende metropolitane non saprei…

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