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Melius Club

Ma i dac sono davvero tutti uguali? (una piccola provocazione)


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Inviato
18 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

Se è sano è un ottimo strumento di misura l'orecchio

Purtroppo (o per fortuna) non lo è, inteso strumento di misura nel significato proprio del termine.

È un egregio riferimento, è il migliore amico dell'audiofilo, ma non è uno strumento di misura quindi può dare anche due analisi diverse dello stesso fenomeno.

Inviato
11 ore fa, Gici HV ha scritto:
12 ore fa, giaietto ha scritto:

 

Mi domando perché,a meno che il possibile cliente non lo chieda esplicitamente,gli ascolti vengono quasi sempre fatti da HD e non da cd?

Solo comodità? Io non credo.

E io ripropongo la domanda. 
Solo con i DAC si verifica che le differenze tra uno da 500€ e uno da 10000€ sono quasi nulle o questo avviene anche con i lettori CD?

  • Melius 1
Inviato
40 minuti fa, appecundria ha scritto:

Viceversa dovresti ammettere che l'orecchio è un preciso strumento di misura, cosa che non è.

Veramente non ho detto io che si trattava di uno strumento di misura. Poi di per sè non analizza proprio niente è un registratore e in linea di massima è univoco. Ora introdurre in queste discussioni se non la fisiologia le mappe cognitive ci porterebbe troppo fuori tema.

Nerodavola62
Inviato
49 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

Veramente non ho detto io che si trattava di uno strumento di misura

In effetti, dal punto di vista fisico, l'apoarato uditivo si comporta esattamente come un "analizzatore di spettro" (meccanico).

Il problema è come vengono successivamente "elaborati" i dati prodotti....

mauro

transaminasi
Inviato

Il mistero s'infittisce...

@Paperinik2021

Potresti PER FAVORE farci sapere che diffusori hai? Grazie.

Inviato
33 minuti fa, transaminasi ha scritto:

Potresti PER FAVORE farci sapere che diffusori hai?

Non parlo mai del mio impianto.

Se vuoi credere a quello che ho detto, bene. Se non ci credi, pazienza.

Io non devo convincere nessuno a fare niente, non ho bisogno di mostrare il curriculum del perfetto audiofilo.

 

  • Haha 1
Inviato
2 ore fa, appecundria ha scritto:

È appunto ciò che dicono i miei colleghi: perfetto vs creativo. 

 

In tal caso preferisco il creativo. Il perfetto non progetta nulla, si limita a mettere gli integratini come da paper sheet e ottiene misure ottime, ma un suono piatto e noioso. Come tutti i vari cinesini economici.

.

E' la differenza che c'è tra una riproduzione di un quadro in poster e il quadro originale a farne il valore, oltre al lavoro che c'è dietro. Quasi tutte le case storiche di HI-FI pagano persone per fare il cosiddetto "fine tuning", ovvero passare ore ed ore di ascolto a provare vari parti di marchi diversi per ottenere un suono soddisfacente per le orecchie:

 

 

Inviato
3 ore fa, aldofranci ha scritto:

il meccanismo percettivo non funziona in quel modo, mi spiace

.

Immagino che tui sia molto "titolato" per fare un'affermazione del genere e andare contro decenni di conoscenze psicologiche, delle scienze cognitive e neuroscientifiche.

.

2 ore fa, 31canzoni ha scritto:

con questa logica di dovrebbe desumere che un grande apparecchio smette di esserlo dopo x tempo che lo ascoltiamo e di contro che un piccolo apparecchio potrebbe divenire grande dopo x tempo che lo ascoltiamo.

.

Per certi versi c'è anche un certo effettuo di "abituazione". Ma il discorso cardine è che si strutturano i test in cieco perchè l'uomo è "inaffidabile", però il paradosso è che l'uomo non smette di essere inaffidabile quando è sottoposto a certe procedure, se le procedure lo mettono in una condizione innaturale si confonde, si generano altri bias cognitivi e non puoi concludere nulla.

.

2 ore fa, prometheus ha scritto:

Pensavo che la musica si ascoltasse con le orecchie, probabilmente sbaglio…

.

Certo che sbagli, si ascolta col sistema orecchio+cervello. Non ti è mai capitato di isolare conversazioni tramite l'attenzione selettiva in un ambiente rumoroso? Stai parlando con un'amica mentre attorno c'è l'inferno di suoni tu senti solo lei. Detto anche effetto "cocktail party". Non è che le tue orecchie non sentono il resto, è che il tuo cervello presta attenzione solo ad alcuni stimoli e decide di ignorarne altri.

Inviato

 

17 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Quasi tutte le case storiche di HI-FI pagano persone per fare il cosiddetto "fine tuning", ovvero passare ore ed ore di ascolto a provare vari parti di marchi diversi p

Citi Yamaha, ma Yamaha è Yamaha....... nr1. Gli altri sono artigiani al confronto (con rare eccezioni...)

Inviato
1 minuto fa, rob1111 ha scritto:

Citi Yamaha, ma Yamaha è Yamaha....... nr1. Gli altri sono artigiani al confronto (con rare eccezioni...)

 

In realtà ne ho citato 1 ma potevo citare quasi tutti i nomi dell'HI-FI. Le aziende stutturate tutte o quasi rifiniscono i prodotti di alta gamma ad orecchio non si fermano al banco delle misure, quello è solo un controllo per evitare castronerie o errori grossi.

 

Marantz: Tuned by the Marantz Sound Master who channeled his passion, experience, and extraordinary ear into the amplifier design.

 

Denon

 

 

 

Inviato
8 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Certo che sbagli, si ascolta col sistema orecchio+cervello. Non ti è mai capitato di isolare conversazioni tramite l'attenzione selettiva in un ambiente rumoroso? Stai parlando con un'amica mentre attorno c'è l'inferno di suoni tu senti solo lei. Detto anche effetto "cocktail party". Non è che le tue orecchie non sentono il resto, è che il tuo cervello presta attenzione solo ad alcuni stimoli e decide di ignorarne altri.

Ciò che stai dicendo è esattamente il contrario di ciò che vorresti asserire. Cosa c’entrano gli occhi con il sistema orecchio - cervello? Al limite la percezione selettiva potrebbe trarre vantaggio dall’esclusione della vista, ti è mai successo di chiudere gli occhi ascoltando musica per concentrarti? 

  • Melius 1
Inviato
12 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Per certi versi c'è anche un certo effettuo di "abituazione". Ma il discorso cardine è che si strutturano i test in cieco perchè l'uomo è "inaffidabile", però il paradosso è che l'uomo non smette di essere inaffidabile quando è sottoposto a certe procedure, se le procedure lo mettono in una condizione innaturale si confonde, si generano altri bias cognitivi e non puoi concludere nulla.

Tutto vero, solo che escludendo la vista al limite si ha una condizione migliorativa per l’udito, quindi…

  • Melius 1
Inviato

@_Diablo_ si volevo dire che solo pochi grandi hanno risorse per farlo..... se poi vedi quali sono i brand più "quotati", parlando ad esempio di DAC per restare in tema, non vedi Yamaha, non vedi Denon, non vedi Maranz.... ma "piccoli" artigiani con meno risorse; chiaro poi il titolare che ascolta ci sarà sempre...

Inviato
11 minuti fa, prometheus ha scritto:

Ciò che stai dicendo è esattamente il contrario di ciò che vorresti asserire. Cosa c’entrano gli occhi con il sistema orecchio - cervello? Al limite la percezione selettiva potrebbe trarre vantaggio dall’esclusione della vista, ti è mai successo di chiudere gli occhi ascoltando musica per concentrarti? 

 

A parte che c'entrano pure quelli, ma sarebbe troppo lunga da spiegare, esiste un certo effetto sinestetico tra i sensi. MA resto basito dalle vostre obiezioni: test in cieco o doppio cieco è una procedura di esperimento, non vuol dire che chiudi gli occhi, vuol dire che non sai cosa sta suonando mentre ascolti. 😶

Inviato
3 minuti fa, rob1111 ha scritto:

si volevo dire che solo pochi grandi hanno risorse per farlo..... se poi vedi quali sono i brand più "quotati", parlando ad esempio di DAC per restare in tema, non vedi Yamaha, non vedi Denon, non vedi Maranz.... ma "piccoli" artigiani con meno risorse

 

Credo che MBL, Bricasti, DCS, Chord e altri costruttori di medie dimensioni abbastanza specializzati nel settore DAC che lavorano sulla fascia alta lo facciano o comunque abbiano un know how molto specifico. Casomai Aqua Acoustic, Northstar Design (mi risulta chiusa), Lector ecc. nessuno sa veramente cosa facciano, non vuol dire che non siano buoni prodotti ma sono appunto più artigianali.

Inviato
2 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

A parte che c'entrano pure quelli, ma sarebbe troppo lunga da spiegare, esiste un certo effetto sinestetico tra i sensi. MA test in cieco o doppio cieco è una procedura di esperimento, non vuol dire che chiudi gli occhi, vuol dire che non sai cosa sta suonando. 😶

…e proprio per questo il tuo giudizio non è pregiudicato da altri fattori che con la musica e la percezione sensoriale che le compete non hanno nulla a che fare.

Sinestesie? Ma per favore… sai benissimo che queste le produce il cervello, e pertanto non sono complementari all’organo sensoriale. A meno che tu non consideri l’effetto sinestetico del marchio 😂😂 ecco allora mi stai dando ragione!

  • Melius 2
Inviato
20 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Immagino che tui sia molto "titolato" per fare un'affermazione del genere e andare contro decenni di conoscenze psicologiche, delle scienze cognitive e neuroscientifiche.

 

No non sono molto "titolato", ma almeno mi prendo la briga di informarmi su quali sono le conoscenze in materia. Oltre a verificarle da decenni nella pratica quotidiana. 

E non sono quelle che pensi di sapere tu. 

Inviato
10 minuti fa, prometheus ha scritto:

…e proprio per questo il tuo giudizio non è pregiudicato da altri fattori che con la musica e la percezione sensoriale che le compete non hanno nulla a che fare.

Sinestesie? Ma per favore… sai benissimo che queste le produce il cervello, e pertanto non sono complementari all’organo sensoriale. A meno che tu non consideri l’effetto sinestetico del marchio 😂😂 ecco allora mi stai dando ragione!

 

Se mi dici quello allora qui mancano le basi proprio per capire cosa sia una percezione sensoriale e conseguentemente un giudizio. Sapere che c'è un effetto marchio ti può aiutare paradossalmente a contrastare il bias positivo o negativo, se appiattisci tutte le condizioni diventa tutto uguale, ma non perchè è uguale, perchè la procedura non è abbastanza sensibile e soprattutto l'uomo diventa ancora più inaffidabile specialmente quando è confuso.

.

Non è che in un test cieco per magia la percezione dell'uomo migliora, o scevra da tutti i bias (semplicemente se ne generano altri), resta inaffidabile. Allora meglio lasciarlo giudicare con una procedura naturalistica, poco verificabile ma almeno vera da un punto di vista soggettivo o relativo/comparativo (in confronto con altro).

.

@aldofranci Illuminaci invece che sparare sterili sentenze.

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