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Melius Club

Ma i dac sono davvero tutti uguali? (una piccola provocazione)


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ilmisuratore
Inviato
25 minuti fa, leonida ha scritto:

Certo che non basta, ma il problema  è  cosa me ne faccio di un'informazione parziale se non osservarla per pura curiosità,  o per acquisire  qualche informazione preliminare , quando so bene che ancora dovra' effettuare un ulteriore percorso per potersi completare in suono.

Non hai alcuna certezza  che il sistema percettivo reagisca secondo le tue previsioni  o secondo le previsioni acquisite e che non sia influenzato,  ed anche pesantemente,  da qualcosa che non conosci e che potrebbe ad esempio aver attinenza col perché  il famigerato ponticello o un cavo o un connettore o un condensatore  possano produrre una sensibile differenza all'ascolto quando è  certo e verificabile attraverso qualsiasi misurazione,  che non dovrebbero assolutamente farlo.

E' su questo che dovresti indagare, e non seguire la falsariga  dei tuoi colleghi che inquadrano come prodotto di suggestione  ogni fenomeno  che non rientri e sia quindi ipoteticamente spiegabile in base all catalogo delle loro conoscenze.

Leonida, non c'è nulla da indagare.

Se io vendessi connettori e dicessi che questi apportano una differenza palese nel segnale, devo anche (onestamente) fornire un riscontro oggettivo. (misure)

Questo è possibile farlo nel momento in cui vi è un effettiva differenza.

Diversamente venderei fuffa.

Oppure ci sarebbe una scappatoia del tipo, provate questi connettori e se il vostro cervello elabora qualcosa di diverso teneteveli.

  • Melius 1
ilmisuratore
Inviato
29 minuti fa, rpezzane ha scritto:

Infatti l’impianto nlavora segnali elettriche che diventano acustici. Io non ascolto segnali elettrici ma.onde di pressione quando queste arrivano al mio orecchio. Speriamo che almeno su questo ci sia accordo

Scusa, non capisco come un onda sonora possa scaturire dal nulla.

C'è un segnale elettrico dal quale emergono "differenti spostamenti di particelle" 

Non la ritieni appartenente alla fisica ?

extermination
Inviato

Concludendo: ognuno sente un po..quello che "crede" di sentire.

ilmisuratore
Inviato
Adesso, extermination ha scritto:

Concludendo: ognuno sente un po..quello che "crede" di sentire.

Alla fine è cosi.

Inviato

...si può misurare la qualità di un DAC? Non credo... 

Inviato
6 minuti fa, extermination ha scritto:

Concludendo: ognuno sente un po..quello che "crede" di sentire.

E dopo un cicchetto🍷suona tutto meglio 🤣

  • Melius 2
extermination
Inviato
4 minuti fa, Aless ha scritto:

misurare la qualità di un DAC? Non credo

Ricordo che anni addietro Tom Gefrusti aveva confrontato alle miaure 3 dac ( di costi molto diversi) con la tecnica di analisi NTD null test difference.

@ilmisuratoreconosci!?

Inviato
12 minuti fa, rpezzane ha scritto:

mai successo! Poteva succedere che non si percepisse differenza spesso sulla profondità ma mai pareri opposti.

Vedi? Esperienze diverse, non migliori o peggiori ma semplicemente diverse. Ti riesce così difficile accettare che qualcuno in giro per il mondo possa avere esperienze positive anche con le correzioni digitali? Magari se avessi modo di ascoltare certi impianti piacerebbero anche a te 😉

Membro_0017
Inviato
15 minuti fa, Aless ha scritto:

si può misurare la qualità di un DAC? Non credo

 

stessa discussione di quell'altra. anche qui ci sono migliaia di misure che si potrebbero testare in un DAC. 

questi ne prendono 5 o 6, quelle che gli piacciono di più e quelle trovate in qualche sito, e deducono che esse spieghino in tutto e per tutto il suono che viene prodotto dal DAC.. ma non se ascoltato da qualcuno, ma se registrato da un mic. siccome sono sempre uguali, per ogni DAC, scrivono che hanno la certezza scientifica che non si sentono differenze.  così. perché la scienza affermerebbe, chissà per quali deduzioni, che quelle 6 misure ci dicono come suona.  questo è il loro assunto. 

e poi additano gli altri di "percezioni"... questi hanno la percezione errata di essere scienziati. 

invece applicano il solito metodo fallimentare. 

 

 

 

ilmisuratore
Inviato
14 minuti fa, extermination ha scritto:

Ricordo che anni addietro Tom Gefrusti aveva confrontato alle miaure 3 dac ( di costi molto diversi) con la tecnica di analisi NTD null test difference.

@ilmisuratoreconosci!?

Mi è bastato leggere questa parte in grassetto per capire che sa il fatto suo.

Un bravo misuratore deve sempre distinguere la parte lineare (quantità) da quella non lineare (qualità)

La tecnica, una volta eliminate le differenze di natura lineare, fa emergere la parte non lineare.

Essendo applicabile direttamente ai segnali musicali, si elimina anche il problema dei segnali di tipo stazionario quali ad esempio i toni di prova.

Un segnale musicale è, oltre che complesso spettralmente, contrastato dinamicamente, con salti repentini dei valori di picco.

 

 Il segnale analogico viene acquisito direttamente dallo stadio d’uscita dei due Dac, si esamina la risposta in frequenza di entrambi gli apparecchi, dopo aver eliminato la differenza della componente lineare, vale a dire rendere sovrapponibile la risposta in frequenza dei due dac tramite un algoritmo emulatore ad elevatissima risoluzione, si vanno a confrontare i segnali acquisiti con la traccia digitale originale 

ilmisuratore
Inviato
13 minuti fa, emaspac ha scritto:

gli piacciono di più e quelle trovate in qualche sito, e deducuno che esse spieghino in tutto e per tutto il suono che viene prodotto dal DAC.. ma non se ascoltato da qualcuno, ma se registrato da un mic.

Chi "misura" le differenze (e la qualità tra dac) facendo uso del microfono ?

captainsensible
Inviato
20 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Il segnale analogico viene acquisito direttamente dallo stadio d’uscita dei due Dac, si esamina la risposta in frequenza di entrambi gli apparecchi, dopo aver eliminato la differenza della componente lineare, vale a dire rendere sovrapponibile la risposta in frequenza dei due dac tramite un algoritmo emulatore ad elevatissima risoluzione, si vanno a confrontare i segnali acquisiti con la traccia digitale original

In realtà quelli di Audiosciencereview riescono a fare le misure senza tutto sto cinema.

Hanno un apparecchi audio precision ed utilizzano le metodologie e le procedure stabilite dall'audio precision.

E le differenze alle misure tra i DAC ci sono, sebbene qui si continui a sostenere che sono tutte uguali.

Guarda, basta usare una metodologia consolidata e non c'è bisogno di inventarsi nulla.

 

CS

 

ilmisuratore
Inviato
5 minuti fa, leonida ha scritto:

non risulta nel catalogo delle tue conoscenze il perché  questo ipotetico connettore, possa produrre una tale differenza  tale da poter avere un suo imprinting sonoro.

Non risulta in catalogo perchè, in modo inoppugnabile, la certezza sull'assenza di differenze sul segnale è asseverabile grazie alla semplicità di misurazione e margine di errore nullo.

Il suo "imprinting sonoro" appartiene alla fantasia del sistema di percezione, alla suggestione, all'effetto placebo.

Tutte cose effettivamente non presenti nel mio catalogo delle conoscenze.

ilmisuratore
Inviato
2 minuti fa, captainsensible ha scritto:

n realtà quelli di Audiosciencereview riescono a fare le misure senza tutto sto cinema.

Hanno un apparecchi audio precision ed utilizzano le metodologie e le procedure stabilite dall'audio precision.

E le differenze alle misure tra i DAC ci sono, sebbene qui si continui a sostenere che sono tutte uguali.

Guarda, basta usare una metodologia consolidata e non c'è bisogno di inventarsi nulla.

CS

Apprezzo molto l'approccio di audiosciencereview, ma lo reputo come test inoppugnabile da laboratorio.

La migliore misura che svolgono è quella con i multitoni, unica che si avvicina al segnale musicale.

Come detto prima, una cosa è la misura da laboratorio, un altra è come si comporterà il dac collegato nella catena audio, in particolar modo il confronto con un altro dac nella catena stessa.

Non credo tu possa sostenere la tesi del confronto a distanza virtuale, ovvero paragonare l'ascolto in casa (o misure) con le rilevazioni da laboratorio. (anche usando lo stesso apparato di misurazione)

 

  • Melius 1
Inviato
7 ore fa, sandromagni ha scritto:

Il DAC, sempre a ipotizzare di poterlo ascoltare prima di acquistarlo, non riserva più ambiguità di un ampli o di un paio di casse.

Mhh, mia esperienza, direi di no. Le differenze tra un DAC ed un altro sono molto spesso sfumature; le differenze tra un diffusore ed un altro sono veramente molto più percepibili. 

  • Melius 1

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