ilmisuratore Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 6 ore fa, leonida ha scritto: Ohibò, addirittura perfettamente! Misure "perfette" portano a risultati acustici perfettamente prevedibili. Ma forse io parlo di dati oggettivi e tu ti riferisci a ciò che dirà la gente dopo averlo ascoltato ? Siamo sempre li, realtà fisica contro realtà percepita. Però si parlava di connettori, magari non bisogna saltare da palo in frasca. Completiamo un discorso, hai attribuito ai connettori l'impossibilità di prevedere un risultato e una mancanza di bagaglio conoscitivo sul perchè un connettore abbia un suo "imprinting sonoro" Iniziamo da qui, che è ancora piu semplice. Si può prevedere con le misure ciò che provocherà il confronto tra due connettori ? Dico si, oggettivamente si. Se poi scaturiscono all'ascolto differenze percepite "su alcuni soggetti" vuol dire che alcuni si faranno influenzare e altri avranno un sistema di percezione meno influenzabile e attento a ciò che arriva alle orecchie, il nulla.
ilmisuratore Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 6 ore fa, rpezzane ha scritto: Il senso mi pareva chiaro. Un onda di pressione diviene suono nel momento che qualcuno ascolta. Quindi la valutazione della riproduzione audio non può prescindere dall’essere umano in una valutazione. Non c'è dubbio sul fatto che un onda sonora venga elaborata dal nostro sistema uditivo/percettivo e "diventi suono" Il dubbio è su COSA interpretano i nostri sensi a fronte di due onde sonore identiche (generate dallo stesso identico segnale) o COSA venga assegnato a livello di qualità (ma anche quantità visto che è abbastanza impreciso anche li) C'è una percentuale altissima di ERRORE nel valutare suoni identici e percepirli diversi. Come c'è una percentuale altissima di ERRORE nel valutare la qualità tra due suoni percepiti. Basta ammettere questa altissima percentuale, consapevoli di poter interpretare in modo soggettivo.
leonida Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 5 ore fa, extermination ha scritto: 6 ore fa, leonida ha scritto: Qualche anno dopo, documento del prof. Farina Che ha indiscutibilmente ragione Se il prof. Farina ha indiscutibilmente ragione, e non ho alcun motivo per dubitare, o Higjni Arau deve aver indiscutibilmente commesso qualche errore di valutazione, a meno che non venga considerata imponderabile la qualità sonora risultante dall'applicazione, fosse anche la più rigorosa, della teoria. https://www.lavanguardia.com/monograficos/tendencias-industria-progreso/higini-arau-una-referencia-mundial-en-acustica
audio2 Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 io vi dico solo che quando abitavo a londra hanno fatto un ponte pedonale sul tamigi, e le oscillazioni indotte dal cammino della folla lo facevano ballare. problema poi risolto con degli ammortizzatori speciali. ora la domanda è : li avranno pure fatti due calcoli e due misure quella sotto specie di geometri che hanno fatto il progetto, o no ? e infatti poi ci hanno dovuto mettere una pezza. figurarsi in campo audio dove non ci sono ponti che cadono.
audio2 Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 qualcuno che mi dice se vale la pena prendere un dac r2r ?
Nerodavola62 Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 Adesso, audio2 ha scritto: qualcuno che mi dice se vale la pena prendere un dac r2r ? io dico che vale certamente la pena di ...ascoltarne qualcuno. Hanno un inprinting particolare, riscontrabile anche in realizzazioni "base" come Ares II; molto musicali. mauro 1
leonida Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 11 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: ubbio è su COSA interpretano i nostri sensi a fronte di due onde sonore identiche (generate dallo stesso identico segnale) o COSA venga assegnato a livello di qualità (ma anche quantità visto che è abbastanza impreciso anche li) C'è una percentuale altissima di ERRORE nel valutare suoni identici e percepirli diversi. Come c'è una percentuale altissima di ERRORE nel valutare la qualità tra due suoni percepiti. Basta ammettere questa altissima percentuale, consapevoli di poter interpretare in modo soggettivo. In pratica definisci errata ogni elaborazione sonora da parte di un soggetto qualora non risulti conforme al responso strumentale, e, giustamente, ancor più fantasiosa se in totale assenza di una variazione come l'esempio che hai riportato dei due file uguali,eventualmente sentiti e percepiti in modo diverso. Ciò che definisci ed interpreti come errore o errata valutazione, potrebbe però non esserlo, potrebbe essere conseguenza di un fenomeno percettivo che ignori, che ti sfugge e che purtroppo sempre ti sfuggirà avendo tu deciso a priori di limitare la tua capacità di osservazione esclusivamente al riscontro strumentale. Auspicabile quindi, per l'attendibilità dei tuoi giudizi, un più intenso utilizzo dei tuoi sensi onde poter estendere maggiormente, e sicuramente con maggior profitto, la tua, al momento limitata capacità di osservazione dei fenomeni acustici.
dag Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 10 minuti fa, leonida ha scritto: Auspicabile quindi, per l'attendibilità dei tuoi giudizi, un più intenso utilizzo dei tuoi sensi onde poter estendere maggiormente, e sicuramente con maggior profitto, la tua, al momento limitata capacità di osservazione dei fenomeni acustici. abbiamo un professorone….
leonida Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 10 minuti fa, dag ha scritto: abbiamo un professorone È un dato di fatto, non si finisce mai di osservare e dedurre, e quindi di imparare, altrimenti avremmo risposte certe per ogni quesito tecnico e per ogni sensazione d'ascolto. Sicuramente chi, in materia percettiva si limita a misurare, ha orizzonti limitati. 1
dag Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 11 minuti fa, leonida ha scritto: Sicuramente chi, in materia percettiva si limita a misurare, ha orizzonti limitati. beato te che vivi di certezze….
ilmisuratore Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 30 minuti fa, leonida ha scritto: In pratica definisci errata ogni elaborazione sonora da parte di un soggetto qualora non risulti conforme al responso strumentale, e, giustamente, ancor più fantasiosa se in totale assenza di una variazione come l'esempio che hai riportato dei due file uguali,eventualmente sentiti e percepiti in modo diverso. Ciò che definisci ed interpreti come errore o errata valutazione, potrebbe però non esserlo, potrebbe essere conseguenza di un fenomeno percettivo che ignori, che ti sfugge e che purtroppo sempre ti sfuggirà avendo tu deciso a priori di limitare la tua capacità di osservazione esclusivamente al riscontro strumentale. Auspicabile quindi, per l'attendibilità dei tuoi giudizi, un più intenso utilizzo dei tuoi sensi onde poter estendere maggiormente, e sicuramente con maggior profitto, la tua, al momento limitata capacità di osservazione dei fenomeni acustici. No, non definisco errata OGNI elaborazione del soggetto. Queste con le variazioni macroscopiche riducono l'errore, quindi c'è un forte nesso che lega il rapporto tra l'ampiezza della differenza e la correttezza della valutazione/interpretazione. Piu si riduce la differenza e più sale l'errore. L'errore massimo è quando a fronte dello stesso segnale si percepisce una cosa diversa. (il caso dei due files identici è incontrovertibile) Il confronto tra due files uguali (alle misure) raggiunge il massimo livello di attendibilità della misura con margine di errore nullo. Sono confronti di tipo matematico, sequenze di numeri. Poi se mi vuoi dire che il confronto tra due files risulta a tutt'oggi fonte di "ulteriori" studi e un altro paio di maniche. Se tu dovessi confermarmi questo non servirebbe più ulteriore interlocuzione. (ammetto, nel caso, che ti considererei un po strano)
Silver Inviato 2 Agosto 2021 Inviato 2 Agosto 2021 19 minuti fa, leonida ha scritto: È un dato di fatto, non si finisce mai di osservare e dedurre, e quindi di imparare, altrimenti avremmo risposte certe per ogni quesito tecnico e per ogni sensazione d'ascolto. Sono d’accordo ma non ti sembra di opporti con fermezza alla possibilità che si possa progredire, dare un nome e un valore alle sensazioni è un modo per cercare nuove strade per migliorare la riproduzione e quindi l’ascolto a beneficio di tutti. Non riuscirci subito non significa che non si possa fare prima o poi. Continuare a sostenere che solo pochi eletti possono capire la magia del buon ascolto non è un po’ sterile fine a se stesso? In un forum si condivide per progredire o per imporre il propio ego. Spiegaci con parole tue le tue sensazioni, è più costruttivo che attaccare altri interlocutori che spiegano pacatamente le loro idee. Poi si finisce agli insulti e non si risolve nulla o sbaglio?
leonida Inviato 3 Agosto 2021 Inviato 3 Agosto 2021 44 minuti fa, Silver ha scritto: è più costruttivo che attaccare altri interlocutori che spiegano pacatamente le loro idee. Suggerire di indagare con i propri sensi e senza pregiudizio su quanto non appaia possibile in base al responso strumentale, verificando cioè senza alcun condizionamento se quanto risulti alla stragrande maggioranza degli appassionati sia realmente attribuibile a suggestione, fantasia, bias e quant'altro ritengo sia un un invito all'utilizzo di un metodo piu che costruttivo. Mi scuso se appaio o sono apparso qualche volta aggressivo nel riportare le mie convinzioni, cercherò in un eventuale seguito, di edulcorare la forma dei miei post 1
ilmisuratore Inviato 3 Agosto 2021 Inviato 3 Agosto 2021 Quale metodo Leonida ? Hai escogitato qualcosa ?
Silver Inviato 3 Agosto 2021 Inviato 3 Agosto 2021 3 ore fa, leonida ha scritto: verificando cioè senza alcun condizionamento se quanto risulti alla stragrande maggioranza degli appassionati sia realmente attribuibile a suggestione, fantasia, bias e quant'altro ritengo sia un un invito all'utilizzo di un metodo piu che costruttivo. Capisco benissimo il tuo approccio fa parte del mio anch’io indago con i miei sensi poi però per cercare di progredire devo dare un parametro seppur effimero a ciò che ho notato se voglio perseguire quella particolare sensazione. Il tuo approccio è molto poetico ma fine a se stesso non porta a nessuno progresso se non a critiche e/o apprezzamenti. Quindi non si può considerare un metodo per progredire al limite un metodo di valutazione purtroppo assolutamente personale e non trasferibile perché non oggettivo. Sarebbe bellissimo che ogni emozione si materializzasse per condividerla con altri volendo. Forse non si chiamerebbero più emozioni ma “misure”.
Questo è un messaggio popolare. extermination Inviato 3 Agosto 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Agosto 2021 Da umile copiatore -me medesimo- perchè non saprei scrivere di meglio-a scanso di equivoci è doverosa una precisazione- una sensazione è una cosa; una percezione un'altra """La sensazione uditiva è il risultato di un processo olistico dove, per definizione, 1+1 può fare 3 o 4. Le misure sono un processo deterministico dove 1+1=2 (se sono fatte a modo). Ne segue che 1+1 fa sempre 2 per gli strumenti, 3 per me, 4 per te e 5 per qualche altro. Domani o tra un’ora i risultati soggettivi cambiano quelli degli strumenti restano costanti. La “realtà”, a parità di condizioni al contorno, è sempre 1+1. Per l’individuo le condizioni al contorno sono sempre diverse anche solo a causa dello scorrere del tempo. Se, cambiando un cavo, la “realtà” strumentale diventa (faccio per dire) 1+1.1=2.1 allora posso giustificare anche una variazione nella percezione soggettiva ma se resta 1+1 devo attribuire la mutata sensazione dell’ascoltatore non alla realtà misurabile ma alle mutate condizioni dell’ascoltatore. Se non concordiamo su questo aspetto c’è poco da discutere. Anche il doppio cieco ABX non garantisce che le condizioni dell’ascoltatore non mutino con il tempo o per il solo fatto di essere coinvolto in un test (e quindi di aspettarsi, consciamente o inconsciamente, una qualche variazione). Questo non significa che non si possano fare confronti ma che si debba estendere i test ad un elevato numero di persone in modo da poter trattare i risultati statisticamente. Il vero limite dei test è lo scarso numero di soggetti coinvolti. L’altro problema (aperto e che complica ulteriormente le cose) è la determinazione delle “soglie differenziali di percezione”""" 5
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