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Melius Club

Ma i dac sono davvero tutti uguali? (una piccola provocazione)


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Inviato
26 minuti fa, Ggr ha scritto:

per i cavi di potenza e di segnale ho trovato tutti i dati che mi servivano.  Preso quelli che tecnicamente si interfacciavano bene, ho smesso di pensare ai cavi. 

Qualche coatruttore, i dati li mette dai

Ottimo approccio, poi però , se ti portassero un cavo di potenza che ti apre il suono dell' impianto verso risultati mai ascoltati, come ti comporti ??

Neghi tutto e cacci di casa il tentatore ??? 

Ti informi e valuti il nuovo , magari chiedendo di poterlo ascoltare per qualche giorno, e poi tornare al tuo ??? 

Se hai smesso di pensare ai cavi, vuol dire che non li reputi importanti, e anche ti portassero un cavo che ti apre nuovi mondi sonori, probabilmente faresti spallucce . Se invece sei curioso, tutto ciò che cambia il suono ha un valore, se va nella giusta direzione, se soddisfa , se è nel tuo budget, se è nelle tue corde . . . 

Ragazzi, l' Hi Fi è un mondo personalissimo, basta essre contenti come si è, senza pensare che tutti i costruttori siano lì solo a fregarci o a complottare, nessuno è obbligato a fare nulla, io provo per passione, voglia di migliorare , di conoscere altre sonorità di inquadrare ciò che ho, ma è lecito e degno anche dire che, messi tre fili e due spine, ci si ferma e si pensa ad altro . . . !!

saluti , Dario 

 

Inviato

@meridian quando un cavo, ha caratteristiche tali da non apportare modifiche udibili in banda audio, fa gia tutto quello che deve. Non c'è alro da cercare.

Inviato
1 minuto fa, Ggr ha scritto:

quando un cavo, ha caratteristiche tali da non apportare modifiche udibili in banda audio, fa gia tutto quello che deve. Non c'è alro da cercare.

Ok, prendo atto, è una tua opinione più che rispettabile, per me non è così, ma ovviamente, a questo punto, di cosa potremmo discutere ?? Senza polemica, voglio dire, stante le posizioni, possiamo solo parlare di altri argomenti !!! 🙂

saluti , Dario 

Inviato

@meridian questione di approcci. Il mio va sul tecnico, e sono convinto che tutto quello che riguarda la fisica, è misurabile, quantoficabile, spegabile, e che nel nostro hobby, non c'è nessun mistero insoiegabile. ma sicuramente non è il migliore in assoluto, ma lo è per me. 

Poi c'è il campo sensitivo/cognitovo/emotivo, che rispetto,  e che per me ha effetti ancora più importanti su quello che sentiamo, ma varia da persona a persona, non è tecnicamente dimostrabile, e quindi per me vale come pura curiosità di capire a fondo il fenomeno.

Ora però,  torniamo a parlare di dac.😀

 

  • Melius 1
ilmisuratore
Inviato
39 minuti fa, meridian ha scritto:

Si paga il valore di ascolto, che è personale, la qualità è un dato relativistico

Mi dispiace, per quanto possa condividere la personale scelta ed interpretazione giusta o errata della qualità, questa non dovrebbe mai essere proposta in forma commerciale.

Un prodotto di qualità (oggettivamente stabilita) non deve passare dal tuo/mio sistema di percezione.

Esistono misure che metterebbero nero su bianco e andrebbero sfruttate.

Se non viene fatto è perchè crollerebbe l'intero sistema e non conviene molto, sia ai produttori che venditori. 

  • Melius 1
ilmisuratore
Inviato
45 minuti fa, meridian ha scritto:

Scusami, ma tu quando vai a vedere un' auto in concessionaria, gliela fai smontare ?? 

No, se l'obiettivo è valutarne l'estetica.

Magari un DAC può piacerti esteticamente e produrre segnali convertiti a membro di segugio.,

ilmisuratore
Inviato
46 minuti fa, meridian ha scritto:

Bene, altri elementi di riflessione, io ho abbandonato le valvole da un pò di anni, ho un finale a ss, un GamuT D 200 , ha un DF di 25 circa . . . Mai avuto problemi con nessun cavo di potenza

A parte il fatto che un fattore di smorzamento cosi basso (sicuro di aver letto bene ?) su un SS non lo trovo molto congruo, di quali problemi parli ?

Si parlava di possibili differenze, ma anche, e soprattutto, in base al comportamento del diffusore.

Inviato
1 ora fa, meridian ha scritto:

ho un finale a ss, un GamuT D 200 , ha un DF di 25 circa . . . Mai avuto problemi con nessun cavo di potenza, mai, e ne sono passati tanti

Dario.. controlla... 25 di damping factor per un finale a stato solido è un valore non congruo.... È una cifra che appartiene ad amplificazioni valvolari...

Indipendentemente da ogni considerazione di merito.... Forse manca un 1 davanti... 

Poi andrebbe anche visto a quale frequenza, il DF non è costante

Inviato
2 ore fa, meridian ha scritto:

un cavo, che venduto al dettaglio, seguendo la filiera commerciale, costa 90 €, ma quanto materiale , lavorazione e cura pensi ci sia dentro ?? Forse ci sono 10 € di roba, a quel punto, mi compro i materiali sfusi e me lo assemblo in casa .

E uno da 1000€? Arriviamo a 100€?

E di questi quanto incidono economicamente le spine fighe?

Ultima cosa, quanto inciderebbe percentualmente un singolo cavo nel miglioramento all'ascolto?

Inviato
37 minuti fa, extermination ha scritto:
50 minuti fa, leonida ha scritto:

univocamente  come tale

Già il "Condiviso univocamente" mi suona male ma in ogni caso come fai a condividere due o più " possibili"  sensazioni diverse ( diverse tra me e te o tra me e altri tester...per intenderci)

L'enorme  variabilità  delle interpretazioni  dei sistemi di riproduzione  porta giustamente  a ritenere impossibile che un x numero  di ascoltatori possa non interpretare soggettivamente  ciascun risultato  e quindi che ne possa esistere uno, universalmente condivisibile, e di fatto oggettivamente condiviso.

Abitualmente viene costantemente rivendicata la propria  individualità,  e   riguardo la variabilità dei risultati, rivendicato il gusto soggettivo e  la conseguente  necessaita'   di una particolare  caratterizzazione del proprio sistema.

 

Davanti a .strumenti reali però,   in teatro o in auditorium, il concetto di individualità sembra xcsnire, non esiste  più il concetto del mio o del  tuo suono, e quell'unico risultato sonoro , a meno di situazioni  particolarmente negative,  verrà  uniformemente condiviso ed abitualmente memorizzato  come riferimento.

Ciò che quindi determina  la variabilita dei risultati nel trasferire una precisa informazione è  la illimitata  presenza di micro e macro errori del sistema, non necessariamente  tecnici,ma pesantemente influenti  sulla potenzialità  percettiva del soggetto.

il mio ed il tuo suono altro non sono,  per quanto mi risulti, la mia o la tua forma di distorsione che dovrò  necessariamente  scegliere su basi puramente  soggettive, non potendo o non sapendo come ottenere quell'unico, idealizzato 

Non essendo questa precisa modalità,  presente in memoria dell'ascoltatore per mancata esperienza, (e fortunatamamente aggiungo),  l'ignoranza della stessa, fin quando non sarà colmata dall'esperienza di um nuovo e più alto livello qualitativo, permetterà il perfetto godimento di quanto si sia riusciti ad ottenere. 

Prova invece  ad immaginare una riproduzione tendente agli stessi requisiti del vivo non amplificato, ed anche maggiormente accentuati, qualcosa che richiami alla memoria dell'ascoltatore il meglio della sua esperienza  pregressa e che vada anche oltre aggiornandolo a nuovi standard qualitativi attraverso la produzione di sensazioni positive  a lui sconosciute in quanto mai sperimentate.

Ammesso succeda, per quale motivazione un simile risultato potrebbe non risultare musicalmente condivisibile?

Sottolineo l'avverbio "musicslmente" perché il risultato, per quanto valido o anche straordinario possa risultare, potrebbe comunque non essere ritenuto valido e condivisibile  , ma per tutt'altre  motivazioni estranee alla qualità dell'ascolto.

 

 

 

 

 

Inviato
2 ore fa, meridian ha scritto:

GamuT D 200 , ha un DF di 25 circa . . .

 

Sarà più alto - un SS a 25 mi sembra bassino bassino

extermination
Inviato
1 ora fa, leonida ha scritto:

L'enorme  variabilità  delle interpretazioni  dei sistemi di riproduzione  porta giustamente  a ritenere impossibile che un x numero  di ascoltatori possa non interpretare soggettivamente  ciascun risultato  e quindi che ne possa esistere uno, universalmente condivisibile, e di fatto oggettivamente condiviso

 

Percorsi ed esperienze simili, di  norma, portano ad esiti simili.

Percorsi ed esperienze diverse, di norma, portano ad esiti diversi!

Questo non perchè lo dico io ma perché è su tali basi che si formano- si evolvono- si modificano  le risposte percettive.

Tra l'altro non mi risulta che qualcuno abbia" omologato" un sistema di riproduzione 

con prestazioni sonore di livello assoluto ed universalmente riconosciute. 

 

extermination
Inviato
1 ora fa, leonida ha scritto:

Prova invece  ad immaginare una riproduzione tendente agli stessi requisiti del vivo non amplificato

A tuttoggi, le mie risposte percettive, rilevano un GAP incolmabile tra una riproduzione stereofonica (per quanto possano essere accurati i parametri oggettivi) ed un evento live non amplificato (masse orchestrali non escluse)

  • Melius 2
Inviato
9 ore fa, pro61 ha scritto:

Il valore di un qualsiasi oggetto è  dato dalla somma del peso dei componenti moltiplicato il prezzo al kilo. Il prezzo, dipende da quanti ne fai, possono essere pochi euro, ma anche milioni

il prezzo è dato dalla cifra massima che l a quirente è disposto a pagare…. e quando si parla di passioni zaaaaaaaac e son dolori!!!

captainsensible
Inviato
1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

Sarà più alto - un SS a 25 mi sembra bassino bassino

Ci sta.

Ha una bobina in serie all'uscita verso l'altoparlante, la cui reistenza si somma a quella di uscita dell'ampli.

 

CS

Inviato
40 minuti fa, extermination ha scritto:
2 ore fa, leonida ha scritto:

agli stessi requisiti del vivo non amplificato

A tuttoggi, le mie risposte percettive, rilevano un GAP incolmabile tra una riproduzione stereofonica (per quanto possano essere accurati i parametri oggettivi) ed un evento live non amplificato (masse orchestrali non escluse)

Chiaro che si tratti di verosimiglianza evocativa e non di pedissequa replica, ovviamente impossibile per mille oggettive ragioni.

 

Cio che a mio parere distingue maggiormente il vivo dal riprodotto è  l'apparente "pochezza" del suono originale rispetto all'esageranta ridondanza della riproduzione, in particolare nell'esagerata enfasi del registro medio e medio acuto.

L'artificiosa brillantezza , la tendenza all'ingrandimento se non all'ingigantimento , la dilatazione degli strumenti e delle voci nello spazio, la sensazione di eccessiva rumorosità progressivamente maggiore all'incrementare del volume d'ascolto, lo scollamento o la mancata integrazione delle basse col resto della gamna, fanno ormai  talmente parte della normalità  tanto da aver determinato uno stile fi riproduzione definito e percepito  paradossalmente come estremamente rivelatore,  nonché una determinata modalità di valutazione per conseguenza.

Molto facile ottenere un tipo di risultato in tal senso, decisamente  più complesso riprodurre rispettando le dimensioni naturali di voci e strumenti e mantenendo  ordine e coerenza tonale delle informazioni al progressivo variare del volume d'ascolto, ad altrove basso livello

Qualcuno obietterà  che queste informazioni  possano, non esser presenti nella registrazione o essere state mal registrate o mal riversate.

A me risulta che deviazioni prodotte dalle apparecchiature  ed accessori del sistema e  e della situazione ambientale non intesa in senso architettonico, superino di gran lunga le presunte devianze qualitative attribuite al contenuto da riprodurre.

 

  • Melius 2
Inviato
5 minuti fa, leonida ha scritto:

 

Cio che a mio parere distingue maggiormente il vivo dal riprodotto è  l'apparente "pochezza" del suono originale rispetto all'esageranta ridondanza della riproduzione, in particolare nell'esagerata enfasi del registro medio e medio acuto.

L'artificiosa brillantezza , la tendenza all'ingrandimento se non all'ingigantimento , la dilatazione degli strumenti e delle voci nello spazio, la sensazione di eccessiva rumorosità progressivamente maggiore all'incrementare del volume d'ascolto, lo scollamento o la mancata integrazione delle basse col resto della gamna, fanno ormai  talmente parte della normalità  tanto da aver determinato uno stile fi riproduzione definito e percepito  paradossalmente come estremamente rivelatore,  nonché una determinata modalità di valutazione per conseguenza.

Molto facile ottenere un tipo di risultato in tal senso, decisamente  più complesso riprodurre rispettando le dimensioni naturali di voci e strumenti e mantenendo  ordine e coerenza tonale delle informazioni al progressivo variare del volume d'ascolto, ad altrove basso livello

Riassunto impeccabile. Un riepilogo che suona come una sentenza. Hai toccato elegantemente tutti gli elementi chiave.

 

 

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