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Melius Club

Ma i dac sono davvero tutti uguali? (una piccola provocazione)


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Inviato
3 ore fa, Silver ha scritto:

Ben tornato, sempre gentile. La rif in particolare l’integrazione della rif essendo una misura è congrua e attinente alla discussione sui Dac. 
Le discussioni vanno in V…. Per i maleducati. Buona giornata anche a te. 

Ben trovato ma ti chiedo di non darmi del maleducato gratuitamente. Se un thread che parli di DAC si trasforma nella solita filippica stucchevole del perché suona bene, se permetti ho il diritto di dire che è un modo per surrogare un thread appena chiuso. Permetti anche agli altri di avere opinioni visto che voi ne avete espresse per 50 pagine 

Inviato
3 ore fa, rpezzane ha scritto:

Che puoi mandare in vacca anche questo di thread!

Non condivido la tua opinione. 

Inviato

@ilmisuratore   perdona ma qui non mi trovo

La più grossa differenza ad esempio nel riprodurre un orchestra (anche di musica jazz) non per forza musica classica,

È proprio lì 

Una eccessiva presenza degli acuti e medio alti rispetto a tutto il resto

Il grosso della musica sta sotto i 1000 hz

Anche su impianti molto performanti, la grossa differenza è lì.

 

Inviato
1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

perdona ma qui non mi trovo

La più grossa differenza ad esempio nel riprodurre un orchestra (anche di musica jazz) non per forza musica classica,

È proprio lì 

Una eccessiva presenza degli acuti e medio alti rispetto a tutto il resto

Il grosso della musica sta sotto i 1000 hz

Anche su impianti molto performanti, la grossa differenza

 

A conferma,  digitando semplicemente "tweeter brightness" si apre uno sterminato numero di discussioni ed articoli, sull'origine di questa caratterizzazione che sembra affliggere qualsiasi diffusore in qualsiasi ambiente,  e sull'eventuale modo di combatterla o quantomeno ridurla.

Il problema non sarebbe in se particolarmente grave se l'eccesso di caratterizzazione non  producesse di fatto un'alterazione del bilanciamento tonale virandolo verso tonalità asettiche e schiarite e depauperando allo stesso tempo la sensazione di pienezza e corposità delle informazioni gravi e con esse, la sensazione di profondità 

Non si evince, da qualsiasi dibattito o trattazione,  la precisa origine del problema  in quanto presente anche  in diffusori estremamente lineari, o con notevole estensione sulle basse frequenze o anche con risposta calante sul registro acuto.

Tantomeno si evince, da qualsiasi trattazione,  un preciso modo di neutralizzarla.

Audiofili evoluti e di notevole esperienza, o risultano nella maggioranza  dei casi, insensibili a questa problematica, la banalizzano in un semplicistico  problema di rif,   convinti quindi  che i loro sistemi non abbiano alcun problema a riguardo.

Inutile quindi sottolineare l'estrema difficoltà  nell'individuare e razionalizzare l'origine e la modalità di procedimento volta a neutralizzare se non cancellare questa forma di deviazione.

L'ingegnere Moller di Bruel & Kiaer fu il primo a notare questa stranezza, osservando che a risposta flat statisticamente veniva percepita un'esaltazione del registro acuto, da cui il ricorso ad una curva calante sulle alte per ripristinare la sensazione di linearità percepita. 

Moller prese semplicemente atto di questa situazione,  creandone empiricamente un altra complementare volta a ristabilire grossolansmente l'equilibrio tonale percepito.

A ben vedere la diagnosi e la presunta  soluzione  di Moller cozza pesantemente con quanto si evince dalle curve isofoniche Fletcher e Munson e dalla revisione delle stesse di Robinson e Dadson..

Dalle curve isofoniche si evince infatti   che il sistema percettivo umano necessiti, al contrario di quanto osservato da Moller, ,addirittura di una sensibile esaltazione centrata attorno a 10 khz, alfine di poter percepire, come anche per le basse, anche le alte frequenze a livello costante.

 

https://www.google.com/search?q=tweeter+brightness&client=ms-android-samsung-rev2&source=android-home&sxsrf=ALeKk00ypDzd6qSeor8dttFyIRpkM5m_3Q%3A1627971092169&source=hp&ei=FN4IYZz2B8qZlwS66bG4CQ&oq=tweeter&gs_lcp=ChFtb2JpbGUtZ3dzLXdpei1ocBABGAAyBAgjECcyBQgAEMsBMgUIABDLATIFCAAQywEyBQgAEMsBMgUIABDLATIFCAAQywEyBQgAEMsBOgcIIxDqAhAnOgQIABBDOgUIABCABDoFCAAQkQI6BAguEEM6BQguEIAEOgsILhCABBDHARCvAVDGFVj6KWClNGgBcAB4AIABhgKIAaMLkgEFMC40LjOYAQCgAQGwAQ8&sclient=mobile-gws-wiz-hp

extermination
Inviato

Come noto la rif percepita  nel punto di ascolto di un brano musicale riprodotto  è data dalla rif del sistema di riproduzione, del sistema acustico (stanza), della Rec e del proprio sistema uditivo.

Percorso in cui, tra le altre, avvengono interferenze cotruttive- distruttive - addizioni-sottrazioni  e conpensazioni.

ilmisuratore
Inviato
2 ore fa, jakob1965 ha scritto:

perdona ma qui non mi trovo

La più grossa differenza ad esempio nel riprodurre un orchestra (anche di musica jazz) non per forza musica classica,

È proprio lì 

Una eccessiva presenza degli acuti e medio alti rispetto a tutto il resto

Il grosso della musica sta sotto i 1000 hz

Anche su impianti molto performanti, la grossa differenza è lì.

Per favore, se puoi citare la parte in cui non ti trovi mi verrà piu semplice formulare una risposta.

ilmisuratore
Inviato
1 ora fa, leonida ha scritto:

A conferma,  digitando semplicemente "tweeter brightness" si apre uno sterminato numero di discussioni ed articoli, sull'origine di questa caratterizzazione che sembra affliggere qualsiasi diffusore in qualsiasi ambiente,  e sull'eventuale modo di combatterla o quantomeno ridurla.

Il problema non sarebbe in se particolarmente grave se l'eccesso di caratterizzazione non  producesse di fatto un'alterazione del bilanciamento tonale virandolo verso tonalità asettiche e schiarite e depauperando allo stesso tempo la sensazione di pienezza e corposità delle informazioni gravi e con esse, la sensazione di profondità 

Non si evince, da qualsiasi dibattito o trattazione,  la precisa origine del problema  in quanto presente anche  in diffusori estremamente lineari, o con notevole estensione sulle basse frequenze o anche con risposta calante sul registro acuto.

Chiedo scusa, come si può stabilire l'origine del problema tramite una discussione o un dibattito ?

Non avevi scritto che le chiacchiere stanno a zero e servono i fatti ?

Una discussione o un dibattito lo consideri un fatto ?

Eppure la soluzione per stabilire l'origine CONTESTUALE del problema c'è.

ilmisuratore
Inviato
6 ore fa, extermination ha scritto:

Io ho scritto che a sesti di ottava soddisfa abbondantemente - tu dici che a terzi di ottava (*) (30 bande) basta e avanza ( senza dubbio alle medio basse e basse frequenze- orecchio meno sensibile e meno selettivo) - alle medie-medio alte non escluderei a priori una analisi a sesti 

(*) che poi è il "riferimento" che va per la maggiore nella letteratura scientifica. 

Considero una risposta in frequenza figlia di un campo diffuso corretto.

In questi casi la differenza tra il terzo ottava e il sesto ottava è graficamente ininfluente.

Lo puoi osservare nelle due righe bianche sovrapposte, una 1/3 e l'altra 1/6.

fff.jpg

extermination
Inviato
19 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Considero una risposta in frequenza figlia di un campo diffuso corretto

Campo diffuso " corretto" che di norma, non  si trova nelle sale Home degli italiani per tutta una serie di ragioni note! E questo accade  sia sotto la frequenza di schroeder dove dominano i modi  la cui distribuzione, di norma è tuttaltro che omogenea e pure sopra la frequenza di schroeder ( diciamo sopra la zona di transizione 500hz)  dove, di norma dominano le " rilflessioni" con "angolo incidente "...altro che diffusione - basta vedere il diagramma polare ..delle sorgente virtuali primarie - le pareti hihihi.( risata) meglio che mi fermo va!

ilmisuratore
Inviato
17 minuti fa, extermination ha scritto:

Campo diffuso " corretto" che di norma, non  si trova nelle sale Home degli italiani per tutta una serie di ragioni note! E questo accade  sia sotto la frequenza di schroeder dove dominano i modi  la cui distribuzione, di norma è tuttaltro che omogenea e pure sopra la frequenza di schroeder ( diciamo sopra la zona di transizione 500hz)  dove, di norma dominano le " rilflessioni" con "angolo incidente "...altro che diffusione - basta vedere il diagramma polare ..delle sorgente virtuali primarie - le pareti hihihi.( risata) meglio che mi fermo va!

Le due sovrapposizioni (spiccatamente simili) riguardano un ambiente home (italiano) con segnale diretto prevalente di 16dB.

Non impossibile da ottenere.  (impossibile forse alla maggioranza, i quali non si interessano di acustica ma di cavi di alimentazione)

extermination
Inviato
1 minuto fa, ilmisuratore ha scritto:

Non impossibile da ottenere

Ma io ho scritto " di norma!

In ogni caso sotto la frequenza di schroeder basta vedere i rapporti di onde stazionarie per rendersi conto della complessità ( o meno).

Inviato
3 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Le due sovrapposizioni (spiccatamente simili) riguardano un ambiente home (italiano) con segnale diretto prevalente di 16dB.

Non impossibile da ottenere.  (impossibile forse alla maggioranza, i quali non si interessano di acustica ma di cavi di alimentazione)

Segnale diretto prevalente di 16 db? 

Perdona, è la mia seconda richiesta di chiarimento, ti sembrerò petulante o.un po' gnugnu. 

Però lo spunto polemico sui cavi di alimentazione è gratuito e out-of-topic, lo riconoscerai.

  • Melius 1
ilmisuratore
Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

In ogni caso sotto la frequenza di schroeder basta vedere i rapporti di onde stazionarie per rendersi conto della complessità ( o meno).

Certo, comunque si era detto che a bassa frequenza l'orecchio è poco sensibile e selettivo per cui, una risposta a 1/3 ottava piuttosto che 1/6 non fa differenza, anche con asperità leggermente piu alte rispetto quanto postato oltre la zona di Schroeder.

Il tutto condito da un buon decadimento omogeneo al salire della frequenza.

Inviato
3 ore fa, leonida ha scritto:

Tantomeno si evince, da qualsiasi trattazione,  un preciso modo di neutralizzarla.

E' solo una questione di rif e di risposta in potenza, nel link che ha postato extermination se ne è discusso ed a lungo anche qua. 

 

3 ore fa, leonida ha scritto:

L'ingegnere Moller di Bruel & Kiaer fu il primo a notare questa stranezza

Non è una stranezza, sempre nel link appare chiaro il perché.

 

3 ore fa, leonida ha scritto:

A ben vedere la diagnosi e la presunta  soluzione  di Moller cozza pesantemente con quanto si evince dalle curve isofoniche Fletcher e Munson e dalla revisione delle stesse di Robinson e Dadson..

No, non cozza, son cose diverse. Dice come sentiamo e sentiamo indipendentemente da un ascolto riprodotto o dal vivo. 

Inviato
2 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

Lo puoi osservare nelle due righe bianche sovrapposte, una 1/3 e l'altra 1/6.

Immagino che questo sia lo stesso discorso del link, se senza smoothing è piatta tra sesti e terzi non cambia nulla. Questo intendi?

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