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Audioreview n 477 : il troppo oggi è tale anche per loro !


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SimoTocca
Inviato
5 ore fa, leonida ha scritto:

Quale o quali aspetti della qualità sonora ritieni ancora insoddisfacenti  al punto da ritenere (e sperare) che possano/debbano essere risolti in un futuro più o meno prossimo?

 

Vedi, apprezzo le tue domande e quindi il tuo sforzo per capirci a vicenda.

Però ecco..basta andare ad un concerto dal vivo (di musica classica o di jazz non amplificato , se  possibile, perché tutti gli altri generi amplificati ovviamente non aiutano nel giudizio..) per constatare di persona la differenza ancora davvero ampia che esiste fra una grande orchestra ascoltata in un bel teatro, a Firenze o a Roma o a Berlino per dire , e la medesima riprodotta nel tuo salotto! Ci sono aspetti quantitativi (la dinamica, certo, ma anche lo spazio intorno a te, la separazione fra i singoli strumenti anche nei pieni orchestrali, e molto altro!), e qualitativi (timbro orchestrale, posizione di ciascuno strumento nello spazio fisico, ecc) che ho sentito riprodotti in maniera insufficiente, largamente insufficiente, anche dai migliori sistemi multimilionari che ho ascoltato, con diffusori Wilson o Magico o AlsyVox o Acapella o Vivid Audio o quelli che vuoi! 
Basta questa mia risposta alla tua prima domanda per rendere inutili le altre tue domande (e quindi sarebbero inutili le mie risposte!).

In altre parole, il mio consiglio per tutti (anche per me, in quanto io faccio proprio così) è: ascoltare una buona registrazione di una sinfonia di Beethoven per esempio l’Eroica, e poi prendere la palla al balzo per andare ad ascoltarla dal vivo.

Quando torni dal teatro e accendi il tuo impianto, sono certo che avrai da solo la risposta che cercavi da me: c’è ancora un mezzo abisso fra il suono di un’orchestra dal vivo e quello nel tuo salotto.

E quando c’è ancora un mezzo abisso da colmare…sai quanti miglioramenti si devono fare per avvicinarsi… 

Quindi c’è ancora spazio, quello di un abisso!, per migliorare… basta però abbandonare vecchie strade per intraprenderne di nuove… e magari con costi decisamente accessibili a molti, se non a tutti…

Cosi era nata l’Alta Fedeltà negli anni ‘70, era nata per far ascoltare a molti la musica preferita nel miglior modo possibile… Era un mondo “inclusivo”, allora… quando il miglior impianto completo costava quanto un paio di mesi di stipendio di un medico specialista ospedaliero… e allora sembrava già una enormità..

Oggi, a distanza di 50 anni, se io, medico specialista ospedaliero, volessi comprarmi il miglior impianto..mi ci vorrebbero dieci vite … non due mesi o dieci anni, ma dieci vite!
Eppure non è così nel campo del video con gli enormi passi avanti fatti dal video: basta pensare che una TV in bianco e nero Magneti Marelli da 28 o 30 pollici costava più di un Samsung o LG ultra piatto da 85 pollici, con colori definitissimi in 4 K…!! Oggi se volessi acquistare un eccellente TV Samsung da 85 pollici, in offerta su Amazon, mi basta una settimana di stipendio! Una settimana! Non dieci anni.. e tantomeno dieci vite!

Nel video il progresso è stato palpabile ed inclusivo… nell’Audio la direzione è stata opposta: modesti miglioramenti con costi esorbitanti.. e quindi “esclusivi”..

Questa la filosofia dell’AiEnde che si oppone alla vecchia filosofia dell’AiFai (che recitava: un impianto in ogni casa…vai a vedere oggi se c’è un impianto AiEnde in ogni casa!). Che dire: abbiamo fallito i nostri obbietti audiofili di 50 anni fa? Sì, di sicuro! C’è quindi spazio per migliorare? Lo ripeto, c’è spazio ampissimo, purché si faccia come nel settore video: via il bianco e nero, via le TV da 30 pollici grosse quanto un frigorifero e via discorrendo… 

Via il concetto di “esclusivo” (che sia un appartamento di lusso definito signorile ed esclusivo, che sia un long drink o un ristorante definito “esclusivo”, a mio avviso è proprio un concetto sbagliato..) e avanti, di nuovo, con il concetto di “inclusivo”, di “per molti se non per tutti”.

Un cellulare iPhone o un cellulare Samsung sono per molti, non sono “esclusivi”… così deve tornare ad essere l’alta fedeltà se vuol sopravvivere…

 

Inviato
11 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

Un cellulare iPhone o Samsung sono per molti, non sono “esclusivi”… così deve tornare ad essere l’alta fedeltà se vuol sopravvivere…

Difatti oggigiorno quasi tutti ascoltano musica con telefonino e cuffie, potendo anche accedere a tutto lo scibile discografico con un semplice click, più inclusivo di così non potrei immaginarlo.

Siamo solo noi, quelli ancora legati ad una fruizione musicale totemica, rituale, forzatamente esoterica, ad essere in via di estinzione.

 

 

Inviato

@SimoTocca sono molto d’accordo con te anche se il mondo in tutti i settori sta andando verso prezzi folli ed esclusività. Mio padre faceva il calzolaio e a fine anno 50 ha comprato casa a Roma senza anticipo pagandola in 3 anni. Oggi un ragazzo con un ottimo impiego per comprare casa deve aprire un mutuo quarantennale dopo aver dato un discreto anticipo. Se guardi il cibo, le vacanze, l’abbigliamento, le auto etc e tutto diventato super costoso. E vero che un iPhone non è esclusivo come L’hi-fi ma per comprarti un iPhone ti servono 1500 euro ed è ormai tecnologia di mercato. E non è che vai su Samsung o Google hai chissà che prezzi bassi. Parliamo di di cifre più basse ma stiamo parlando ormai di commodity non di prodotti di nicchia come hi-fi. Vai al bar e chiedi un tramezzino ormai ti chiedono 3 euro. Vai al supermercato a fare la spesa e senza prendere nulla spendi 80 euro. Quest’anno molti italiani hanno dichiarato che non andranno in vacanza per i prezzi proibitivi. L’hifi e un bene non indispensabili (per me si in effetti) e se ci pensi negli anni 80 un impianto AKAI con piastra, sintonizzatore, giradischi e amplificatore lo pagai 1 milione di lire e oggi se ti fai un buon impianto pioneer, marantz, demon, technics, teac non penso che spenderesti di più rapportando all’inflazione di quegli anni e secondo me con qualità anche molto superiore soprattutto nei diffusori direi. Purtroppo i mercati dell’est estremo negli ultimi 10 anni hanno portato a eccessi indecorosi per le nostre sostanze ma non per le loro. Ormai praticamente ogni marchio ha diffusori da doppia cifra andante per le tre se non superiore. Se ad una fiera non metti il diffusore da 300k non sei nessuno. Per non dire quando si arriva i milioni etc. secondo me però questi sono solamente esercizi di stile più per far parlare che altro. Il problema è sul mercato alto ma diciamo normale. I listini si muovo in alto ogni anno di almeno un 10%.

si può andare solo sull’usato.

saluti

  • Melius 1
Inviato
5 minuti fa, dec ha scritto:

Difatti oggigiorno quasi tutti ascoltano musica con telefonino e cuffie, potendo anche accedere a tutto lo scibile discografico con un semplice click, più inclusivo di così non potrei immaginarlo.

Siamo solo noi, quelli ancora legati ad una fruizione musicale totemica, rituale, forzatamente esoterica, ad essere in via di estinzione.

Su questo sono meno d’accordo. Oggi la fruizione della musica è totalmente cambiata perché sono cambiate le abitudini. E soprattutto i ragazzi ascoltano dal telefonino con le cuffiette da 10 euro perché solo quello conoscono. Nessuno, o meglio, pochi fanno formazione all’ascolto. Inoltre c’è anche da dire che la musica che ascolta il 95% degli adolescenti oggi è trap o reggaeton quindi non è che l’impianto faccia tutta questa differenza. Non dobbiamo autoflagellarci perché noi siamo in via di estinzione ma perché non abbiamo fatto nulla per non esserlo. Io quando ho provato a fare proseliti ho semplicemente dato l’opportunità ai ragazzi di ascoltare la loro musica su un DAP con una cuffia degna di questo nome (denon 520, audio technica, meze) nulla di esoterico e le bocche spalancate le ho viste. Anche a persone di 40 o 50 anni non solo giovanissimi. Alcuni si sono fatti l’mpiantino, altri si sono comprati le cuffie, altri nulla però almeno ora sanno. Come dico sempre, è solo “induzione del bisogno”. Quando i grandi marchi non sapranno più cosa vendere torneranno a riempire le case italiane e non solo di hi-fi.

saluti

one4seven
Inviato
28 minuti fa, rpezzane ha scritto:

Come dico sempre, è solo “induzione del bisogno”.


Concordo. Oggi a casa vincono il calcio/serie tv etc in streaming su mega tv, la play o il pc gaming, e l'iphone. 

Tutte robe che non costano affatto poco. Allo stesso prezzo, un impianto decente ce lo fai eccome. Non serve nemmeno più comprare i dischi.

La musica è finita in mobilità, dove l'impianto non va. Resiste abbastanza il car audio.

E poi la musica dai diffusori in casa rompe le balle al prossimo (mai capito perchè la tv no).

In cuffia dal telefono risolvi anche questo problema.

 

Inviato
45 minuti fa, rpezzane ha scritto:

Oggi la fruizione della musica è totalmente cambiata perché sono cambiate le abitudini.

E' cambiata la società, il modo di stare insieme, la mentalità dei giovani (e anche dei meno giovani), logico che siano cambiate le abitudini.

Lo smartphone ormai funge da impianto hifi, da televisore (per i piu' esigenti forse meglio un tablet), da telefono e da mille altre cose.

D'altronde un telefonino accoppiato ad ottime cuffie (se possono, i ragazzi non usano cuffie da 10 euro, non fanno figo) offre una qualità audio niente affatto disprezzabile, con in piu' una ineguagliabile comodità. I ragazzi sono meno sprovveduti di quanto sembri considerarli.

Questo per dire cosa? Non certo che dobbiamo autoflagellarci (per che cosa, poi?) ma che tutti i cicli hanno un inizio ed una fine e bisogna semplicemente accettarlo.

L'età d'oro dell'hifi tradizionale è finita da tempo, far finta di niente puo' essere momentaneamente autoconsolatorio ma non cambierà l'evoluzione delle cose: il passaggio dal calesse al motore a scoppio è già avvenuto.

Ovviamente è solo la mia opinione.

 

Inviato
9 minuti fa, dec ha scritto:

il passaggio dal calesse al motore a scoppio è già avvenuto.

Era passato ma poi con le auto elettriche siamo tornati al cavallo e a fare soste per farli riposare. Poi guarda caso dopo che hai scoperto che senza batterie l’auto elettrica non ha molto futuro siamo tornati al gasolio che ha un impatto sulla co2 mondiale pare alla notevole cifra di 1%. Tu dici che con un telefonino e delle cuffie buone puoi fare un discreto ascolto ebbene io sono in vacanza e proprio ieri stavo ascoltando con iPhone e cuffie Apple con il cavetto. Dopo un po’ stacco le cuffie attacco ampli dac portatile jade audio q11 ( niente di esoterico) e cuffie fiio da 43 euro (mi pare FD1 o 11 neanche mi ricordo ). Ebbene dal giorno alla notte. Io lo ripeto sempre tutto suona bene fino a che non si confrontano le cose. In quel momento scopri cose che suonano bene e cose che suonano meglio. Come dici tu la sociale è cambiata e la società di oggi a differenza di quella di 60 anni fa vive sul bisogno di cambiare. Come dici tu tutto finisce ma poi ricomincia uguale a se stesso. Dipende dal flusso di denaro e come si può guadagnarne di più. Abbi fede l!

saluti

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, rpezzane ha scritto:

Non credo proprio che siamo d’accordo

Siamo d'accordo che il sapere l'hanno. Evidentemente non basta.

2 ore fa, rpezzane ha scritto:

un forum in cui si criticano anche pietre miliari dell’hifi solo perché costano e in cui si afferma da più parti che suona tutto uguale.

Mai sostenuto nulla del genere.

2 ore fa, rpezzane ha scritto:

Io non guardo quanto costa un oggetto per giudicarlo. Lo ascolto!

Pure io e credo tutti. Il giudizio è una cosa, il poterselo o meno permettere, un'altra. 

2 ore fa, rpezzane ha scritto:

Chiamasi mercato.

Appunto, non vedo il tuo post cosa c'entri rispetto al discorso iniziale della villa. Se non l'hanno la villa è perché il mercato è quello che è e non puoi sperare che vendendo qualche pezzo anche a prezzo caro campi beatamente facendo poco. Per arricchirsi bisogna fare numeri. Con la nicchia nella nicchia in HiFi ti ve bene se galleggi. 

captainsensible
Inviato
12 minuti fa, rpezzane ha scritto:

cuffie Apple con il cavetto

Vabbè c'è un limite inferiore al vergognometro.

Le auricolari Apple penso siano tra i livelli più bassi della qualità musicale.

 

CS

Inviato
2 minuti fa, grisulea ha scritto:

Appunto, non vedo il tuo post cosa c'entri rispetto al discorso iniziale della villa. Se non l'hanno la villa è perché il mercato è quello che è e non puoi sperare che vendendo qualche pezzo anche a prezzo caro campi beatamente facendo poco. Per arricchirsi bisogna fare numeri. Con la nicchia nella nicchia in HiFi ti ve bene se galleggi

C’entra e come. Se tu dici che una cosa venduta a 10000 vale 1000 ti porti a casa 9000. Samsung per fare lo stesso margine deve netto deve vendere 10000 televisori. Poi tu guardi i numeri italiani che sono risibili ma non quelli del far east che lo sono molto meno.

Inviato

@captainsensible avevo anche le 1more da 16 euro ma hanno il jack da 3,5 e non attacco lighting. Per questo uso il Q11. 😜

Inviato
Adesso, rpezzane ha scritto:

C’entra e come. Se tu dici che una cosa venduta a 10000 vale 1000

Ma io non ho mai sostenuto questo. Al limite ho sostenuto che è probabile trovare la stessa qualità, nemmeno lo stesso suono, ad un decimo del costo. Che non vuole dire che quello da 10 vale 1 per me. O quello da uno vale 10. Quello lo stabilisce il mercato. 

Inviato
1 ora fa, SimoTocca ha scritto:

Ci sono aspetti quantitativi (la dinamica, certo, ma anche lo spazio intorno a te, la separazione fra i singoli strumenti anche nei pieni orchestrali, e molto altro!), e qualitativi (timbro orchestrale, posizione di ciascuno strumento nello spazio fisico, ecc) che ho sentito riprodotti in maniera insufficiente, largamente insufficiente, anche dai migliori sistemi multimilionari che ho ascoltato, con diffusori Wilson o Magico o AlsyVox o Acapella o Vivid Audio o quelli che vuoi! 
Basta questa mia risposta alla tua prima domanda per rendere inutili le altre tue domande (e quindi sarebbero inutili le mie risposte!).

Grazie, era proprii quello che volevo sapere ed anche quello che volevo leggere.

Ben diverse, le tue considerazioni, dalla convinzione dell'aver raggiunto stratosferici livelli da cui trionfalistiche ed iperboliche descrizioni di risultati,  spesso associate a presunti, straordinari livelli di conoscenza che le avrebbero permessi.

.

Evidentemente chi possiede elevati standard qualitativi di riferimento ai quali plausibilmente aspiri, non può che considerare le enormi limitazioni dell'attuale livello ottenibile da una riproduzione musicale, fosse anche al massimo livello e senza limiti di mezzi.

Le tue considerazioni, che condivido quindi pienamente, evidenziando limitazioni oggettive ed auspicando potenziali evoluzioni in tal senso, confermano, a mio parere, la fondamentale relazione fra il raggiungimento di una più o meno elevata soddisfazione e lo standard qualitativo acquisito attraverso l'esperienza o posseduto per innata maggior sensibilità alla bellezza.

Il paragone col video è perfetto, l'evoluzione ha portato ad un'unica modalità di visione, realmente ed oggettivamente di altissimo livello, e pertanto condivisa con ridottissimo se non nullo margine di soggettività.

 

 

extermination
Inviato
2 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Quando torni dal teatro e accendi il tuo impianto, sono certo che avrai da solo la risposta che cercavi da me: c’è ancora un mezzo abisso fra il suono di un’orchestra dal vivo e quello nel tuo salotto

Tks.

extermination
Inviato

Aggiungo un elemento a mio modo di vedere determinante. Chi frequenta con una certa regolarità e frequenza eventi in teatri ed auditorium, nel momento in cui ascolta a casa nel proprio sistema scattano automaticamente meccanismi percettivi che tendono a valorizzare anche fortemente gli aspetti qualitativi di quello che ascolta, andando ben oltre le oggettive caratteristiche tecniche della registrazione e del sistema di riproduzione ( questo a me succede; tra l’altro pur non essendo un assiduo frequentatore)

Inviato
36 minuti fa, rpezzane ha scritto:

cuffie Apple con il cavetto

Vabbè dai, metti su un paio di cuffie che siano almeno decenti e poi mi dici.

Prova un iPhone recente con le Airpod Max, ti assicuro che la qualità è ottima (anche in Dolby Atmos).

Inviato
5 minuti fa, leonida ha scritto:

Evidentemente chi possiede elevati standard qualitativi di riferimento ai quali plausibilmente aspiri, non può che considerare le enormi limitazioni dell'attuale livello ottenibile da una riproduzione musicale, fosse anche al massimo livello e senza limiti di mezzi.

Che novità sarebbe? Le limitazioni sono palesi anche se non "enormi". Ambiente ed incisioni sono quello che sono e sono il primo e più importante limite. Oltre quelli non si va. Parliamo di musica riprodotta, mi limiterei a confronti tra impianti. 

  • Melius 2

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