Vai al contenuto
Melius Club

Parliamo di tecnica. Come gestire le linee cadenti nelle foto di architettura e street architettonico


Messaggi raccomandati

Inviato

Un tempo la correzione delle linee cadenti era cosa da professionisti o fotoamatori esperti e danarosi. Gli obiettivi decentrabili costavano e che io ricordi non ce n'erano di focale più corta del 35 mm, spesso si usavano i supergrandangolari e poi si tagliava la fotografia, chi stampava da solo poteva usare l'ingranditore per correggerle. Oggi siamo decisamente più fortunati.

extermination
Inviato

Le linee cadenti che si vedono in giro in bella mostra da parte di certe signore mi turbano innumerevolmente di più. 

Inviato

Mi sono sempre chiesto, se nel cadere, si facessero male. 🤔

  • Haha 1
Inviato
16 minuti fa, iBan69 ha scritto:

Mi sono sempre chiesto, se nel cadere, si facessero male. 🤔

Per evitare che le linee non "cadano" e che si facciano male,occorre usare attrezzature specifiche,obiettivo, treppiede,saper usare il diaframma per regolare la profondità di campo ecc ecc.Piuttosto mi domando come mai l'argomento non sia stato proposto nella sezione apposita...La Fotografia...

Roberto M
Inviato

Mi sono accorto solo ora di aver sbagliato clamorosamente sezione.

Colpa mia.

@Admin

Per favore, è possibile spostare questo thread in "Fotografia" ?

Inviato
14 ore fa, Roberto M ha scritto:

3) La post produzione. Con Photoshop è possibile gestire le linee cadenti, a patto di tenersi un pò larghi. Il vantaggio è che si può scattare a mano libera, lo svantaggio che è molto complicato e, molto spesso, è difficilissimo ottenere l'effetto simmetrico voluto.

questo è il metodo che uso.

ovviamente bisogna tenerne conto in fase di scatto e lasciare un poco di spazio per il ritaglio di aggiustamento.

nella mia esperienza, per correzioni minime, funzione egregiamente e dà ottimi risultati.

poi magari carico quialche esempio.

PS: uso Zoner Photo Studio

analogico_09
Inviato
12 ore fa, Paolo 62 ha scritto:

.... spesso si usavano i supergrandangolari e poi si tagliava la fotografia, chi stampava da solo poteva usare l'ingranditore per correggerle. Oggi siamo decisamente più fortunati.

 

Oggi si è ben più straordinariamente facilitati dai sofisticati processi post produttivi che travalicano la fotografia, a mio modesto e legittimo, pacifico e non sindacabile avviso.  

 

 

 

 

12 ore fa, Paolo 62 ha scritto:

Un tempo la correzione delle linee cadenti era cosa da professionisti o fotoamatori esperti e danarosi. Gli obiettivi decentrabili costavano

 

 

Essì.., sono robe costose ed esclusive forse troppo per noi che siamo prevalentemente una comunità di semplici ma appassionati fotoamatori che frequentamo la sezione per diletto, per scambiare le nostre opinioni su di una fotografia "possibile", alla portata dei nostri mezzi, delle nostre capacità, delle nostre intenzioni condivise, non miriamo ad attrezzature costose da grandi esperti e danarosi.., per tenere dritte le linee in maniera soddisfacente e armoniosa si cerca di ricorrere all'inalienabile e preziosissimo strumento naturale del nostro "occhio" fotografico--- Ci scappassero degli sbaglietti, in certi casi di prospettive poco più articolate,  ce se ne potrà fare una ragione... non dobbiamo andare in "concorso", o raggiungere la perfezione da sezione aurea. 

Poi ovviamente a ciascuno il suo, ci mancherebbe, siamo tutti legittimati a portare il nostro contributo civile e argomentato, e, soprattutto, allam pari, io parlo per me e per chi la pensa come me ed io come loro. Mi sembra logico e democratico. 

Inviato
19 ore fa, Roberto M ha scritto:

1) Gli obiettivi "tilt and shift", cioè decentrabili, di modo da poter raddrizzare le linee cadenti on camera, controllando a mirino o nel display il risultato. E' un mito che siano "estremamente costosi", ad esempio il 24 mm Samyang, che è una buona lente costa nuovo sugli 800 euro ma si trova usato anche a 350 se no c'è ancora meglio il Canon TS 17mm che si trova usato a circa 900 euro.

Questa soluzione però ha dei limiti, infatti anzitutto necessita del cavalletto, non essendo gestibile a mano libera, il che rende sostanzialmente impossibile la street architettonica, e poi l'escursione tilt and shift di queste lenti è limitata.

 

Io, sulla Pentax K1 full frame, uso un vecchio Pentax SMC Shift 28 f/3,5. 

Certamente non faccio foto professionali ma, anche a mano libera, riesco a gestirlo abbastanza bene, con risutati per me soddisfacenti.

  • Melius 1
Mxcolombo
Inviato
Il 24/7/2025 at 23:40, Roberto M ha scritto:

3) La post produzione. Con Photoshop è possibile gestire le linee cadenti, a patto di tenersi un pò larghi. Il vantaggio è che si può scattare a mano libera, lo svantaggio che è molto complicato e, molto spesso, è difficilissimo ottenere l'effetto simmetrico voluto.

.

4) Infine c'è il sistema per me più versatile, alla portata di tutti e possibile anche con il telefonino (a patto, ovviamente, di saper fotografare).

Il supergrandangolare. Oggi

@Roberto M In passato usavo la post-produzione, adesso preferisco il grandangolo da 14mm. Però mi capita anche di usare un 24mm o 35mm ed esasperare le linee cadenti. Ogni tanto è bello lasciare spazio alla fantasia.

Inviato

@analogico_09 Vero, oltretutto oggi è più facile progettare obiettivi decentrabili di cinquant'anni fa.

analogico_09
Inviato

Per fare un esempio, cercai in fase di scatto di mantere le linee e le simmetrie di questa meravigliosa architettura e bastò un basilare fotoritocco per migliorare qualche "pendenza" più evidente. Non essendo un fotografo professionsita di soggetti architettonici né un puntiglioso formalista, mi accontentai del risultato possa piacere o meno l'assetto estetico complessivo. 


1733439580906.thumb.jpg.744fac67822577cbd63a6b448c7c0a8d.jpg





 

  • Melius 1
Inviato

Proprio per risolvere questi problemi hanno fatto gli obiettivi tilt and shift, chiunque faccia foto di architettura dovrebbe averne uno, solo che costano e bisogna imparare a usarli.

analogico_09
Inviato
2 ore fa, Paolo 62 ha scritto:

Proprio per risolvere questi problemi hanno fatto gli obiettivi tilt and shift, chiunque faccia foto di architettura dovrebbe averne uno, solo che costano e bisogna imparare a usarli.

 

 

Quali problemi ti sembra eventialmernte notare nello specifico del mio scatto telefonico della chiesa borrominiana di Sant'Ivo alla Sapienza? Mi interessa il confronto, l'opinione "esterna". Secondo te o chiunque altro, dibenta indispensabile dotarsi di attrezzature costose e difficili da usare per ottenere risultati migliori di quelli da me ottenuti con lo scatto suddetto realizzato a "km zero"? 
Fotografo di tutto, scatto anche foto di soggetti architettonici in maniera non episodica , cerco di non realizzare inquadrature sghembe ma non mi faccio prendere neppure dall'ansia della perfezione formale delle "geometrie" a cui ambiscono i fotografi professionisti che pubblicano i loro scatti per i quali è richiesta ovviamente la perfezione.

Come dice Max 

  

Il 26/07/2025 at 15:37, Mxcolombo ha scritto:

Ogni tanto è bello lasciare spazio alla fantasia


cosa che cerco sempre di fare, mi interessa interpretare il soggere architettonico sotto il profilo estetico, con qualche scrupolo "poetico" che raramente si realizza,più che le aderenze alla fredda perfezione tecnica che serve ad altro. 

Credo che questo atteggiamento sia condiviso dalla maggioranza degli appassionati che fanno fotografia per diletto. 

 

In questo caso ero interessato a cogliere esattamente la "geometria" di un particolare del "Colosseo Quadrato" di Roma usando 

Canon EOS 700D

AF-S  55-250mm

ƒ/8.0

146.0 mm

1/500

100

 

Come sia andata sia andata, mi sono tenuto in tasca qualche centinaia di euro, il costo di attrezzature fotografiche molto specifiche, da investire su altre più consone alle mie esigenze. Non intendo approfittare del thread per postare foto mie, è solo per far qualche esempio pratico rispetto alle mie osservazioni, ipotesi... Sarebbe utile e interessante riprendere invece il topic sull'architettura... 

 

31501212323_baa6c9a5d3_b.jpg

 

 oppure, stesso soggetto altra prospettiva

 

 

Canon EOS 700D

AF-S 18-135mm

ƒ/8.0

64.0 mm

1/500

100

 

 

 

 

 

32484536106_7d3b712428_b.jpg

 


 

 

 

 

  • Melius 1
Inviato

@analogico_09 L'unico difetto è la presenza di linee cadenti che penso si possano correggere digitalmente. Le altre inquadrature sono ineccepibili.

analogico_09
Inviato
7 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

L'unico difetto è la presenza di linee cadenti

 

 

Prova a dirmi quali sarebbero, forse ci avrò fatto l'occhio e non riesco a notarle. 

analogico_09
Inviato
19 ore fa, Paolo 62 ha scritto:

Non è un difetto molto evidente. Qui ad esempio è ben visibile.

 

Così non capisco. Questa foto architettonica molto grandangolata è diversa dalla mia con la quale cerco di cogliere essenzialmente l'umana tensione dell'uomo nell'ombra che cerca la luce, il divino... l'aspetto architettonico è secondario. 
Personalmente non amo gli obiettivi grandangolari spinti, direi che una foto come quella che hai postato possa andar bene così come appare, con il suo effetto tipico delle ottiche grandangolari. Non credo serva "addrizzare" nulla a mio personale parere. 

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

  • Notizie

  • Badge Recenti

    • Contenuti Utili
      Eiji
      Eiji ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Reputazione
      Ultima Legione @
      Ultima Legione @ ha ottenuto un badge
      Reputazione
    • Contenuti Utili
      Capotasto
      Capotasto ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Contenuti Utili
      fabio76
      fabio76 ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Ottimi Contenuti
      landi34
      landi34 ha ottenuto un badge
      Ottimi Contenuti
×
×
  • Crea Nuovo...