Questo è un messaggio popolare. appecundria Inviato 8 Agosto Questo è un messaggio popolare. Inviato 8 Agosto 8 Agosto 1964, gli Animals pubblicano negli Stati Uniti “The House Of The Rising Sun", la loro interpretazione dell’omonima canzone tradizionale popolare statunitense. Il celebre brano inizia con il leggendario arpeggio di accordi del chitarrista Hilton Valentine, che in seguito dichiarò di aver preso la sequenza di accordi di Dylan e di averla arrangiata come un arpeggio. La canzone, già pubblicata in Inghilterra il 19 Giugno, diventerà un grande successo internazionale e dopo aver raggiunto la vetta della Official Singles Chart britannica arrivò in vetta anche alla classifica statunitense, divenendo la prima hit al primo posto della British invasion non collegato ai Beatles. La Rock and Roll Hall of Fame ha inserito il brano nella loro lista delle canzoni che hanno definito il Rock and Roll e nel 1999 ha ricevuto il Grammy Hall of Fame Award. 8
appecundria Inviato 8 Agosto Autore Inviato 8 Agosto C'è una casa a New Orleans There is a house in New Orleans Lo chiamano il Sol Levante They call the Rising Sun Ed è stata la rovina di molti poveri ragazzi And it's been the ruin of many a poor boy Caro Dio, so che ero uno di loro Dear God, I know I was one Mia madre era una sarta My mother was a tailor Ha cucito i miei nuovi blue jeans She sewed my new blue jeans E mio padre era un giocatore d'azzardo And my father was a gamblin' man Giù a New Orleans Way down in New Orleans E l'unica cosa di cui un giocatore d'azzardo ha bisogno And the only thing a gambler needs È una valigia e un baule Is a suitcase and a trunk E l'unica volta in cui è soddisfatto And the only time he's satisfied È quando è ubriaco Is when he's a drunk Oh, mamma, dillo ai tuoi figli Oh, mother, tell your children Non fare quello che ho fatto Not to do what I have done Trascorrere la vita nel peccato e nella miseria To spend your lives in sin and misery Nella casa del sol levante In the house of the rising sun Ho messo un piede sulla piattaforma I got one foot on the platform E un altro sul treno And another on the train E tornerò a New Orleans And I'm going back to New Orleans Indossare quella palla al piede To wear that ball and chain C'è una casa a New Orleans There is a house in New Orleans Lo chiamano il Sol Levante They call the Rising Sun Ed è stata la rovina di molti poveri ragazzi And it's been the ruin of many a poor boy Caro Dio, so che ero uno di loro Dear God, I know I was one Caro Dio, so che ero io Dear God, I know I was the one Compositori: Alan Price / Leo Leandros / Arno Flor 1 1
bost Inviato 9 Agosto Inviato 9 Agosto mi piace molto la versione dei Frijid Pink, specie l'intro proprio devastante...
Mighty Quinn Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto Grandissimo Eric burdon E ancora di più ma non c'è nemmeno bisogno di sottolinearlo Bob Dylan Ma al di là della data di pubblicazione La storia questa canzone l' aveva già fatta e era al Greenwich Village parecchi anni prima E il suo artefice fu il grande Dave van Ronk È uno dei pezzi grazie ai quali il folk ebbe i suoi anni ruggenti il famoso folk revival Qui una versione dagli anni 70 bellissima
Mighty Quinn Inviato 10 Agosto Inviato 10 Agosto Aggiungo aneddoto: Bob tornando dalla registrazione del suo primo disco che appunto contiene questa canzone, incontra Dave (che era il riferimento di questo pezzo al Village), parlano un po' della sessione di registrazione e a un certo punto Dave gli chiese:" non avrai mica registrato anche house of the rising sun?" Ehm..... Dave non se la prese, era molto sportivo 2
UpTo11 Inviato 11 Agosto Inviato 11 Agosto Uno degli ingredienti del successo di questa canzone, nonostante non fosse un brano ballabile, è la struttura estremamente semplice. Un giro di accordi che si ripete all'infinito, con un arpeggino che sembrano pensati apposta per chi comincia a strimpellare la chitarra. Uscita nel momento dell'esplosione dei "complessi" sul modello beatles, dove tutti i ragazzini che potevano rimediare una chitarra sognavano di diventare come loro, divenne la loro palestra, uno di quei brani che chiunque aveva in repertorio.
analogico_09 Inviato 12 Agosto Inviato 12 Agosto La voce di Eric Burdon, intendo la potenza del gido "proletario", la forza della dolente espressione che ti "inchioda(va)" - tra i primi bianchi a farlo - evocavano le voci "negre" dei blues cantati ad harlem, era senza eguali, perlomeno in quegli anni fine '60 quando, giovinetti, scoprimmo l'increato che si liberava dall'"ingombrante" fama dei B. e dei R.S. Bob Dylan era ancora alla ricerca di un modo per "liberarsi" di V. G. Grande Burdon, brindo alla memoria della sua grande voce che mi/ci fu tanto cara anche allora. Il 11/08/2025 at 07:40, UpTo11 ha scritto: Uno degli ingredienti del successo di questa canzone, nonostante non fosse un brano ballabile Mica vero.., alle festicciole domenicali fatte in casa si trovasva il modo di ballare la "ballata" in una sorta di slow rallentato e ove possibile di "paccare" ...
UpTo11 Inviato 13 Agosto Inviato 13 Agosto 9 ore fa, analogico_09 ha scritto: Mica vero.., alle festicciole domenicali fatte in casa si trovasva il modo di ballare la "ballata" in una sorta di slow rallentato e ove possibile di "paccare" ... Immagino. Intendo dire che non è certo un twist che passavano alla radio e TV a tutte l'ore.
appecundria Inviato 13 Agosto Autore Inviato 13 Agosto 15 ore fa, analogico_09 ha scritto: la forza della dolente espressione che ti "inchioda(va)" - tra i primi bianchi a farlo - evocavano le voci "negre" dei blues Perfetto! 🙂
analogico_09 Inviato 13 Agosto Inviato 13 Agosto Qunatum mutatus ab illo. https://youtube.com/shorts/t_uV_tzlMhk?si=pv0p4xhX43e2x0BA
smarmittatore Inviato 13 Agosto Inviato 13 Agosto 44 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Qunatum mutatus ab illo. https://youtube.com/shorts/t_uV_tzlMhk?si=pv0p4xhX43e2x0BA Eh...passa per tutti, se non passa è peggio .... comunque la loro "versione" è inarrivabile , anche se mi piace molto quella di Bibb e Peters che ho postato più su
OTREBLA Inviato 13 Agosto Inviato 13 Agosto Io ci ho sempre trovato qualcosa di epico vecchio West nella versione degli Animals. Mi viene proprio in mente Clint Eastwood o John Wayne. Alberto.
micfan71 Inviato 14 Agosto Inviato 14 Agosto @OTREBLA Anche io: saranno i sentori morriconiani che scorgo nel pezzo degli Animals, o sono i sentori animaleschi in Morricone? Chi lo sa, ma l'effetto - per me - è quello.
spersanti276 Inviato 14 Agosto Inviato 14 Agosto Il 13/08/2025 at 00:10, analogico_09 ha scritto: La voce di Eric Burdon, intendo la potenza del gido "proletario", la forza della dolente espressione che ti "inchioda(va)" - tra i primi bianchi a farlo - evocavano le voci "negre" dei blues cantati ad harlem, era senza eguali, perlomeno in quegli anni fine '60 quando, giovinetti, scoprimmo l'increato che si liberava dall'"ingombrante" fama dei B. e dei R.S. Bob Dylan era ancora alla ricerca di un modo per "liberarsi" di V. G. Grande Burdon, brindo alla memoria della sua grande voce che mi/ci fu tanto cara anche allora. Mica vero.., alle festicciole domenicali fatte in casa si trovasva il modo di ballare la "ballata" in una sorta di slow rallentato e ove possibile di "paccare" ... Lo sentii dal vivo al Palladium della Garbatella, credo nel 1984 ma potrei sbagliare. Gran bella serata! 1
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