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Trump in guerra contro i musei sulla schiavitù


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7 minuti fa, iBan69 ha scritto:

Tranquillo lo sono già da tempo, ma questo non mi ferma a rispondere alle sue provocazioni, nelle discussioni. Se gli piace rivolgersi solo a sui simili, che ridono ai suoi vergognosi post, contento lui. 

Ti legge, tranquillo. Si disconnette di tanto in tanto per leggerci. Ormai l'abbiamo sgamato. Pensa un po che personaggio deve essere. Una volta rispose ad un suo utente ignorato spiegando che il suo pc casualmente lo disconnetteva dall'account. 😂

  • Haha 1
Supertramp
3 minuti fa, extermination ha scritto:

Che poi con Trump, per certi aspetti, lo schiavismo si ripresenta in versione 4.0.

 

Esattamente!

Sta schiavizzando anche quel povero scoiattolo 🐿️ che ha in testa!

Liberate quel cucciolo!!!! 🐿️

Gaetanoalberto
1 ora fa, LeoCleo ha scritto:

Perché al confronto, la schiavitù americana era un asilo montessoriano. 

Effettivamente anche lo sterminio degli ebrei da parte dei nazifascisti era molto meglio di quanto oggi praticato dagli israeliani

Per tornare in tema, e non fare il suo gioco … 

cito la consultazione:

“Si stima che tra il XVI e il XIX secolo, circa 12 milioni di africani siano stati trasportati nelle Americhe e venduti come schiavi. Di questi, circa 645.000 furono destinati ai territori che successivamente formarono gli Stati Uniti. La schiavitù, in particolare negli stati del sud, raggiunse una popolazione schiava di 4 milioni di individui, che rappresentavano circa un terzo della popolazione totale. “

Supertramp
10 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Effettivamente anche lo sterminio degli ebrei da parte dei nazifascisti era molto meglio di quanto oggi praticato dagli israeliani

 

A via Rasella c'era la proporzione 10 a 1.

A Gaza 60 a 1. 

A tutt'oggi.

E può ancora salire.

per conoscenza:

.

“Il re belga noto per il suo ruolo nel colonialismo è Leopoldo II del Belgio.
Il suo nome è indissolubilmente legato alla storia del Congo, che non fu una colonia del Belgio in senso tradizionale per gran parte del suo regno, ma un suo dominio personale.
Ecco i punti principali che definiscono il suo "colonialismo":
 * Lo Stato Libero del Congo (1885-1908): Leopoldo II ottenne il controllo del vastissimo territorio del Congo durante la Conferenza di Berlino (1884-1885) con il pretesto di fini umanitari e filantropici, come la lotta contro la schiavitù e la promozione del commercio. Tuttavia, lo trasformò in una sua proprietà privata, sfruttandola in modo spietato per arricchirsi.
 * Lo sfruttamento e le atrocità: L'economia dello "Stato Libero" si basava sullo sfruttamento intensivo di risorse naturali, in particolare l'avorio e, soprattutto, il caucciù. Per massimizzare i profitti, le popolazioni locali furono sottoposte a un regime di lavori forzati brutale e sistematico, con metodi che includevano mutilazioni, omicidi e la distruzione di interi villaggi. Le stime delle vittime sono terrificanti, con un numero di morti che si aggira intorno ai 10 milioni di persone.
 * La denuncia internazionale: Le atrocità commesse nel Congo di Leopoldo II furono portate alla luce da giornalisti e attivisti come Edmund Dene Morel e lo scrittore Joseph Conrad (nel suo romanzo Cuore di tenebra). La pressione internazionale e lo scandalo che ne seguì portarono il re a cedere il controllo del territorio al governo belga nel 1908, che lo rinominò "Congo Belga".

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