audio2 Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 12 minuti fa, briandinazareth ha scritto: chi vorresti magari chi si candida di persona, poi vediamo chi c'è e scegliamo, sempre se vale la pena andare a votare.
briandinazareth Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 10 minuti fa, audio2 ha scritto: magari chi si candida di persona, poi vediamo chi c'è e scegliamo, sempre se vale la pena andare a votare sei molto vago, avresti qualche nome che potresti prendere in considerazione?
audio2 Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto ma chi li conosce, che a malapena si sanno quelli del proprio paese che facciano delle alleanze omogenee cioè non come ora e poi si vede di sicuro la roba pluri intermediata non va bene
briandinazareth Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Adesso, audio2 ha scritto: ma chi li conosce, che a malapena si sanno quelli del proprio paese che facciano delle alleanze omogenee cioè non come ora e poi si vede di sicuro la roba pluri intermediata non va bene vabbè, ma così è fuffa
iBan69 Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Adesso, briandinazareth ha scritto: vabbè, ma così è fuffa Perché ti aspettavi altro? Qui siamo al cospetto di gente che a mala pena sa cosa sta scrivendo, faccine a parte, e vuole discettare di economia, di aspetti giuridici e politici. Mavalà!
Savgal Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto @iBan69 Come facebook, infestato dai boomer (citazione di mia figlia), si disquisisce e si fanno asserzioni su argomenti di cui non si ha alcuna conoscenza. Ho postato delle sintesi sull'irrazionalismo in un altro thread. Riflettevo che chi si colloca in questi tempi a destra si richiama alla tradizione e al presente come scissione da quella tradizione. In quel passato cui si vorrebbe tornare è indefinito, conseguenza di una ignoranza quasi totale su cosa fosse il Medioevo ma anche molta dell'età moderna. Si rimuove il fatto che quel passato in realtà era una società rigidamente gerarchica, in cui la gran parte dei suoi componenti, il popolo lo chiameremo oggi, era privo di voce in capitolo, ma accettava la condizione di subordinazione. L'iper-individualismo che caratterizza certa destra era ignoto, oppure soffocato nel nascere nel senso letterale. Chi si dice di destra oggi è nei fatti, nelle convinzioni e nei comportamenti più simile ad un sessantottino che ad un uomo del popolo di qualche secolo fa. Invece di accettare il suo ruolo e la sua ignoranza nella gran parte delle cose, ritiene di poter dire la sua su tutto, come un sessantottino, appunto. 1
iBan69 Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto @Savgal chiunque è ignorante su qualcosa o più cose, io stesso, cerco di parlare solo di cose che conosco, altrimenti leggo e ascolto chi ne sa di più di me. Ma i social, hanno creato migliaia di tuttologi, che di fondo sono ignoranti, sulla maggior parte degli argomenti, ma guai a farglielo notare. La libertà di pensiero è interpretata da taluni, come la libertà di scrivere e dire qualsiasi minchiata, anche se falsa.
Questo è un messaggio popolare. dariob Inviato 28 Agosto Questo è un messaggio popolare. Inviato 28 Agosto Uffa! (scusate) La cultura è una cosa bellissima (come le tasse, ma senza ironia) e immensa è l'ammirazione per chi ne ha molta, molta e molto al di sopra della quasi totalità dei lettori o ascoltatori. - Eppure eppure eppure che cosa ancora più bella e piacevole sarebbe se solo venisse proposta con grazia, senza insultare sempre la platea ricordando quanto incolta sia. 1 1 1
gorillone Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 4 ore fa, Martin ha scritto: @gorillone Ovvio, ma è anche vero che se il morto rimane tale nulla potrà contro di loro, il che è esattamente quello che sta accadendo. Purtroppo, hai ragione da vendere 1
gorillone Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 11 minuti fa, iBan69 ha scritto: @Savgal chiunque è ignorante su qualcosa o più cose, io stesso, cerco di parlare solo di cose che conosco, altrimenti leggo e ascolto chi ne sa di più di me. Ma i social, hanno creato migliaia di tuttologi, che di fondo sono ignoranti, sulla maggior parte degli argomenti, ma guai a farglielo notare. La libertà di pensiero è interpretata da taluni, come la libertà di scrivere e dire qualsiasi minchiata, anche se falsa. Verità assoluta! I social hanno dato voce a tutte le persone (e questo sarebbe positivo), ma hanno fatto si che ogni ignorante aprisse la bocca su temi a lui sconosciuti; da lì, le cavolate più assurde ed un grande baratro culturale
Savgal Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Tornando al tema del thread, ossia la von der Leyen, se la procedura che ha condotto alla sua scelta, ossia una decisione assunta dai capi di stato e di governo dei paesi dell'Unione Europea, è quella prevista dai Trattati, quale senso ha dire che dovrebbe essere eletta o vogliamo scegliere un'altra persona. L'ignoranza su come sono avvenuti i fatti e sulle procedure seguite sono rimosse e sostituite da vaghi desiderata che ignorano il principio di realtà. È la caratteristica propria del caos populista. 1
iBan69 Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Si può discutere se la VDL, faccia bene il suo lavoro, se piaccia oppure no, ma è stata regolarmente eletta con le procedure in essere nella UE. Pertanto, ha il diritto di stare dove sta, non meno della Meloni in Italia, di cui, peraltro, spero che ce ne libereremo, anche prima della VdL, che per la cronaca, non mi piace.
Gaetanoalberto Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Dovremmo augurarci che trovino unità ed abbiano il coraggio di riformare le istituzioni europee, consentendo loro di agire.
Savgal Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto @Gaetanoalberto IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA Generalità e composizione Il Consiglio dell'Unione europea, composto da un rappresentante di ciascuno Stato membro a livello ministeriale, è organo decisionale della Comunità. Dispone infatti l'art. 202 che: “Per assicurare il raggiungimento degli scopi stabiliti dal presente trattato e alle condizioni da questo previste, il Consiglio: — provvede al coordinamento delle politiche economiche generali degli Stati membri; — dispone di un potere di decisione» — conferisce alla Commissione, negli atti che esso adotta, le competenze di esecuzione delle norme che stabilisce. …” Il Consiglio è un organo composto di Stati: titolare del seggio è infatti lo Stato membro delle Comunità, che designa il proprio rappresentante scegliendolo tra i componenti il proprio governo nazionale (ministri e sottosegretari). È composto da un membro per ogni Stato che fa parte della Comunità. I rappresentanti degli Stati in seno al Consiglio non devono necessariamente rivestire la qualifica di ministri, ma è essenziale che facciano parte della compagine governativa e che siano abilitati ad impegnare il proprio governo. Normalmente siede in Consiglio il ministro nazionale designato in relazione all'oggetto delle questioni all'ordine del giorno. Trattandosi di un'istituzione composta di Stati, in cui ciascuno di essi dispone sovranamente del proprio vota, è lecito che il governo nazionale conferisca un mandato imperativo senza durata prestabilita ad un membro che andrà a partecipare alla riunione del Consiglio, vincolandone il voto a precise e rigide istruzioni. Organizzazione interna del Consiglio L'organizzazione interna del Consiglio è disciplinata dal regolamento interno. La presidenza spetta, a turno, per sei mesi, a ciascuno degli Stati membri sulla base di un ordine fissato dal Consiglio stesso con una votazione all’unanimità. Il paese che per turno presiede il Consiglio dell’Unione: § rappresenta il Consiglio in tutte le sedi in cui ciò sia necessario; § convoca il Consiglio o di propria iniziativa (in quanto Stato membro) o su formale richiesta da parte di un altro Stato membro o della Commissione; § risponde alle interrogazioni del Parlamento Europeo per conto del Consiglio; § cura le relazioni internazionali della Comunità (accreditamento di rappresentanti di Stati terzi, firma di accordi a nome della Comunità etc.). Nell'esercizio delle sue funzioni, il Consiglio è assistito da un Segretariato generale posto sotto la responsabilità del Segretario generale che, ai sensi dell'articolo 18 TUE, riveste il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune. L'articolo 207 del trattato prevede anche la figura di un vice-segretario al quale è delegata la gestione amministrativa del segretariato. Il Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati (COREPER) L'accrescersi col tempo della mole del lavoro comunitario, insieme alla sempre più sentita esigenza di un più costante contatto tra Consiglio e Commissione, ha fatto sì che con il Trattato di fusione degli esecutivi del 1965 venisse istituito un Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri (COREPER), costituito dalle rappresentanze diplomatiche presso le Comunità; la disciplina essenziale di tale organismo è ora contenuta nel 1° paragrafo dell’art. 207 del Trattato CE. Tale Comitato «è responsabile della preparazione del lavoro del Consiglio e dell'esecuzione dei compiti che il Consiglio gli assegna» (art. 207). Più precisamente il COREPER si riunisce a due livelli: o di ambasciatori rappresentanti permanenti (COREPER II) per trattare gli affari di rilievo politico e quelli concernenti le relazioni esterne; o di ministri plenipotenziari rappresentanti permanenti aggiunti (COREPER I) per trattare gli affari correnti, di procedura o essenzialmente tecnici. I due livelli non sono in un rapporto di subordinazione bensì operano in modo indipendente. La distribuzione degli affari è operata dal Presidente, eventualmente su richiesta della Commissione o di un rappresentante permanente. Sistemi di votazione del consiglio I sistemi di votazione in seno al Consiglio variano in funzione delle materie oggetto di discussione. L'unanimità, che in passato costituiva la regola per le deliberazioni, oggi è prevista solo per alcune materie. Dall'articolo 205, par. 3, TCE si evince che unanimità significa assenza di voti negativi e non convergenza di voti tutti positivi; si legge, infatti, che «le astensioni dei membri presenti o rappresentati non ostano all'adozione delle deliberazioni del Consiglio per le quali è richiesta l'unanimità». La votazione a maggioranza semplice, rappresenta la regola generale seguita dal Consiglio per le sue votazioni a meno che (articolo 205 TCE) il trattato non disponga altrimenti. In realtà, i casi in cui il Consiglio usa questo sistema non sono molto numerosi; in genere si vota a maggioranza qualificata. Si ha votazione a maggioranza qualificata, allorché è necessario un certo numero di voti per l'adozione di un atto. I voti di ciascuno Stato membro non hanno però uguale peso, perché le votazioni avvengono con il sistema del voto ponderato, che attribuisce un valore diverso a ciascuno Stato, a seconda della sua importanza demografica e politica all’interno della Comunità. Per quanto riguarda la ripartizione dei voti tra i vari Stati occorre far riferimento all’art. 205, paragrafo 2, TCE, nel testo sostituito dall'art. 10 dell’atto di adesione della Romania e della Bulgaria. Tale disposizione prevede che: — le deliberazioni per le quali è prevista la proposta della Commissione sono valide se hanno ottenuto almeno 255 voti che esprimano il voto favorevole della maggioranza dei membri; — negli altri casi le deliberazioni sono valide se hanno ottenuto almeno 255 voti che esprimano il voto favorevole di almeno due terzi dei membri. Attribuzioni e poteri. Le competenze attribuite al Consiglio investono tutti i settori di attività delle Comunità e dell’Unione. Questa istituzione, infatti, in virtù della sua posizione di rappresentante degli interessi degli Stati membri svolge un ruolo rilevante sia nell'ambito delle procedure comunitarie sia nell’ambito delle politiche intergovernative. In sintesi le funzioni attribuite al Consiglio sono: 1. adottare gli atti normativi comunitari, una funzione ampiamente condivisa con il Parlamento europeo; 2. coordinare le politiche economiche generali degli Stati membri; 3. concludere accordi internazionali tra la Comunità europea e uno o più Stati o organizzazioni internazionali; 4. approvare il bilancio dell’Unione insieme al Parlamento europeo; 5. elaborare la politica estera e di sicurezza comune (PESC) dell’Unione europea, sulla base degli orientamenti generali definiti dal Consiglio europeo; 6. coordinare la cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale tra le varie autorità competenti in materia dei diversi Stati membri.
Gaetanoalberto Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto @Savgal Sono i governi a trattare, influenzati dai rispettivi interessi nazionali ed orientamenti politici. Il Parlamento partecipa al procedimento legislativo va non ne é pienamente depositario, come del rapporto fiduciario con l'organo di governo (la Commissione). Servono passi avanti e legittimazione popolare (peraltro al momento pericolosa 😆, dovevamo pensarci prima ma le resistenze di chi governa oggi hanno impedito)
Savgal Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto @Gaetanoalberto Appunto, persone che ad una prova di educazione civica alle superiori prenderebbero una sonora insufficienza, che hanno idee altrettanto confuse su cosa sia una democrazia liberale, proiettano la già confusionaria rappresentazione che hanno della divisione dei poteri del nostro Paese sull'Unione Europea. Per la totale assenza di senso storico della quasi totalità del "popolo", questo ignora che l'Unione Europea raggruppa paesi che fino a 80 anni fa si sono scontrati in guerre con milioni di morti e che per secoli si sono combattuti. Ho dovuto prendere atto nel mio lavoro di quanto poco, anzi pochissimo, le generazioni successive alla Seconda guerra mondiale conoscano del passato, quel passato che chi ci ha preceduto ha conosciuto dai racconti dei loro genitori e dei loro nonni.
LeoCleo Inviato 29 Agosto Inviato 29 Agosto Beh, è finito l’amore per Ursula? Mi sono perso qualcosa?! PS: sono anni che la schifo, pian piano ci arrivano tutti.
senek65 Inviato 29 Agosto Inviato 29 Agosto 11 minuti fa, LeoCleo ha scritto: Beh, è finito l’amore per Ursula? Mi sono perso qualcosa?! PS: sono anni che la schifo, pian piano ci arrivano tutti. Ogni giorno aspetto con ansia un tuo post...
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