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I tatuaggi, marchio di fabbrica


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22 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

direi capillare negli under 20. 

Puoi pure ampliare fino agli under 35.

Comunque anno domini 1987, io sedicenne mi recai in una filiale della Barclays a Londra per cambiare un travel cheque in sterline. 

L'impiegato in impeccabile completo sartoriale aveva braccia e collo tatuati. 

All'epoca mi fece impressione ma io arrivavo dalle campagne della pellagra. 

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13 minuti fa, releone71 ha scritto:

E comunque devono essere fatti bene.

Infatti, solo una minima parte dei tatuaggi che vedo mi piacciono, valuto soggetto effigiato, qualità del disegno, posizione e qualità tecnica del tatuaggio,  e ultimo ma non meno importante il "fitting" tra tatuaggio e portatore.

Scritte sui gomiti, date in numeri romani, riferimenti politici, calcistici, religiosi  e marcature sul volto sono quasi sempre bocciati da parte mia. 

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oltretutto fatti da giovani, con la pelle bella tesa, possono essere, se fatti bene e non esageratamente grandi-invadenti, anche belli da vedere (anche se non condivido), ma con l'avanzare dell'età e la pelle che perde elasticità e si fa "cadente" tutti i disegni perdono le linee e diventano mesti e tristi, inguardabili.

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6 minuti fa, Martin ha scritto:

valuto soggetto effigiato, qualità del disegno, posizione e qualità tecnica del tatuaggio,  e ultimo ma non meno importante il "fitting" tra tatuaggio e portatore

pure io, ma é un automatismo, guardo il risultato in generale dal punto di vista estetico. L'altro giorno incontro una corpulenta ragazza in shorts che si era fatta tatuare sulla coscia un affare scuro incomprensibile che sembrava avesse centrato con la gamba un paracarro mentre andava in motorino. Giá sembravano le cosce di Roberto Carlos in pensione, poi ti ci fai pure quell'obbrobrio. Senso estetico 0. Contenta lei....

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2 ore fa, LeoCleo ha scritto:

Lui: coatto, infimo livello di cultura enogastronomica, abbigliamento grottesco.
Lei: borsetta griffata (taroccata), abbronzatura forzata, trucco pesante.

Oramai fa più rarità la persona non tatuata. Venendo poi a cosa si tatuano… si va dall’orrido al catalogo Postalmarket. Molti sono eseguiti male...Che schifo.

Personalmente non ne ho e poco li gradisco ma non credo sia il caso di infierire su chi ne abbia, sono scelte del tutto personali, a meno che non  mi abbiano chiesto in prestito i soldi per farseli, cosa che mi farebbe indignare parecchio!:classic_laugh:

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Alcuni col tempo correggono o eliminano i tatuaggi, a volte sono fasi che si passano in gioventù e che poi col trascorrer degli anni mutano o semplicemente  cercano di avere tatuaggi di miglior qualità. Pochissimi arrivano a stravolgere completamente la loro figura a causa di piercing, tatuaggi e varie ma credo siamo in altri ambiti di cui non credo sia semplice conversare su un forum.  Insomma direi che ci sia di peggio di cui stupirsi che tatuaggi e chirurgia plastica ( tipo il mio benaltrismo in questa discussione...:classic_laugh:)  

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36 minuti fa, Muddy the Waters ha scritto:

Quella del tatuaggio è una pratica vecchia di secoli, la diffusione di massa e’ cominciata negli anni 90 facendo perdere al tatuaggio e ai tatuati l’aura di mistero e appartenenza a determinate sottoculture che li contraddistigueva. Personalmente amo lo stile tradizionale inglese e americano, non apprezzo invece gli stili più recenti come il super realistico.

Le persone molto tatuate non mi disturbano affatto, al contrario di quelle con evidenti segni di interventi di chirurgia estetica che soprattutto nelle donne di mezza età hanno un effetto “deumanizzante”.

Per chi volesse approfondire sul tatuaggio consiglio il libro AMOMAMMA, con riferimenti antropologici e sociologici di sicuro interesse.

Intervento pragmatico e intelligente.

Mi allineo al tuo pensiero

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