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Festival di Venezia


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Inviato

Visto ieri sera qui a Venezia, nella sala Darsena, poco dopo la premiazione.

Avevo un biglietto anche per il film della bambina di Gaza, vincitore del Gran Premio della Giuria, ma avevo voglia di qualcosa di piu’ “leggero”, fermo restando che lo vedro’ a Roma quando uscira’ in sala, certamente.

Non ho la competenza cinefila di molti qui, ma devo dire che il film di Jarmusch non mi ha particolarmente impressionato, ed anche il pubblico a fine proiezione ha applaudito freddamente (e’ un pubblico di grandi appassionati e credo esperti per lo piu’).

Il soggetto non e’ inedito, tratta degli inceppamenti relazionali e dell’enigmaticita’ dei caratteri e del segreto che ciascuno si porta, impenetrabile agli altri , in ambito familiare.

E cio’ in tre quadri dedicati ciascuno a una figura (padre- Tom Waits nei panni- madre, la strepitosa Charlotte Rampling, la migliore del cast- e fratello e sorella gemelli), ambientati in tre luoghi diversi: una casetta presso un lago statunitense, Dublino e Parigi, a denotare l’universalita’ di questi temi, almeno in occidente.

 

Il film a tratti e’ ironico ed ha il grande merito -secondo me- d’aver riportato la “lentezza” e la classicita’ di ripresa nel racconto cinematografico,in tempi di funambolismi IA e ritmi serrati per compiacere la nevrosi pseudofuturista dello spettatore moderno.

Sotto il profilo strettamente cinematografico non vi sono novita’: il repertorio, nel taglio delle immagini, nel montaggio, e’ quello del cinema tradizionale. Un film senza botti o sensazionalismi basato sulla costruzione di dialoghi ellittici, insinceri (nei primi due episodi), quasi da romanzo moderno dell’incomunicabilita’ trasferiti con successo e profondita’ lieve nella pellicola.

La proiezione era ovviamente in lingua originale con sottotitoli. Sara’ quasi impossibile doppiare la voce unica di Tom Waits
Peraltro non avendo visto altri film del concorso non so dire se altri fossero piu’ meritevoli.

 

Bella atmosfera a Venezia Lido, ed e’ bellissima proprio Venezia lido nell’eleganza delle costruzioni liberty e nella pulizia e ordine urbano.

 

  • Melius 1
Inviato

Non sono un esperto e guardo in streaming film e serie televisive purchè non siano di genere romantico, sentimentali, commedie, fiction o altri generi simili ... e quasi mai film italiani realizzati negli ultimi anni.

Detto questo mi chiedo in particolare per i film italiani realizzati spesso con ingenti finanziamenti pubblici e che in ambito internazionale e/o di festival non se li c..a nessuno. Perchè????

Quando mi capita di vedere qualche spezzone durante lo zapping mi sembra di vedere sempre le stesse facce e gli stessi protagonisti con alcuni di questi che sembrano essere diventati pure registi!!!!

A parte qualche film di Albanese proprio non riesco a guardare gli altri film, ma questa è una mia scelta.

Quello che invece mi dispiace osservare e che da anni un nostro film non viene premiato in nessuna manifestazione anche se sui canali nazionali vengono considerati "capolavori".  

Inviato

@Peuceta Eh, la penso (più o meno) come te sui film italiani.

Non sono un esperto, né tantomeno un critico, però azzardo il mio parere, che non è di oggi 

e potrebbe essere superato:

1) un naturale provincialismo

2) incapacità di fare film 'di genere' (parlo di film, non serie)- dovuto a

3) volontà di realizzare qualcosa di "alto livello:classic_laugh:": ossia fare arte, non intrattenimento; dimenticando che la

validità artistica verrà valutata dal pubblico, ed è una eventuale conseguenza non l'obiettivo.

e quindi

4) poco rispetto per il pubblico, che vuole delle storienon ginnastica mentale del regista. 

5-6-7-8-9- e anche 10 poche idee per crearle, quelle storie.

 

 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

A Venezia e’ stato pero’ premiato Francesco Rosi per Sotto le nuvole, e anche la Grazia di Sorrentino e’ stata molto apprezzata (ma era fuori concorso anche se e’ valsa il Volpi a Servillo).

 

Inviato
Il 07/09/2025 at 08:46, mozarteum ha scritto:

devo dire che il film di Jarmusch non mi ha particolarmente impressionato, ed anche il pubblico a fine proiezione ha applaudito freddamente (e’ un pubblico di grandi appassionati e credo esperti per lo piu’).

 

Bella recensione, ben articolata, si sia o merno d'accordo sui giudizi sul film vincitore. 

Non avendolo visto ovviamente non dirò nulla, ma mi pare capire che potrebbe non essere ancora finito il lungo sonno del "Leone" veneziano che perdura da diversi lustri, assegnato spesso ad opere soggette, a mio avviso ragionevolmente, a ridimensionamenti da parte del pubblico e dalla critica. In fondo capita anche nelle altre famiglie festivaliere più importanti, per mettere d'accordo tutti ci rivorrebbero i registi di una volta che sfornavano opere inattaccabili ed eterne, con giurie all'altezza del compito.  

Nell'editoriale su Venezia 2005, edizione 62 che scrissi per la rivista di cinema on line che dirigevo, mio primo "ingaggio" alla Mostra Inter. del Cinema di Venezia, intitolai per l'appunto: "Il Leone si è addormentato".
Il quale, l'autentico tutto d'ora, toccò al "Brokeback Mountain" da Ang Lee, film pretenzioso e mediuccio, di risicata sufficenza (quella volta furono fischi prima all'annuncio e durante la proiezione post premiazione) mentre sugli schermi del lido erano sfilate opere di netta superiorità quale, ad esempio, il poderoso, applauditissimo, assai amato da pubblico e critica,  "Specchio Magico" di Manoel de Oliveira.., il giovane regista portoghese autentica promerssa di appena 97 anni.., ma troppa grazia in una botta sola avrebbe potuto annichilire il "mercato"... Si preferì premare la vecchia, facile, scontata iconografia della provincia americana aggiornata con il facile immaginifico pubblicitario del "Marlboro Country". 

Scusate la divagazione.

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

A Venezia e’ stato pero’ premiato Francesco Rosi ...   la strepitosa Charlotte Rampling

 

 Giù il cappello, la saggezza e l'arte cinematografica che difficilmente si ripete. 

 

Il 07/09/2025 at 08:46, mozarteum ha scritto:

Il film a tratti e’ ironico ed ha il grande merito -secondo me- d’aver riportato la “lentezza” e la classicita’ di ripresa nel racconto cinematografico,in tempi di funambolismi IA e ritmi serrati per compiacere la nevrosi pseudofuturista dello spettatore moderno.

 

 

Mi piace molto Jarmush, vedrò il suo film spero presto se destinato alle consuete proiezioni a stretto giro del "Venezia a Roma". La "lentezza" tutt'altro che priva di un ritmo interiore, è un aspetto ricorrente nella filmografia del registra americano che fa cinema e non lunapark.   

  • Melius 1
Inviato
17 ore fa, dariob ha scritto:

volontà di realizzare qualcosa di "alto livello:classic_laugh:": ossia fare arte, non intrattenimento;

A mio avviso è soprattutto mancanza di umiltà da parte di autori che non si accorgono di essere in troppi per aspirare tutti all' eccellenza assoluta. 

:

Peggio che mai: spesso non parliamo di "aspirazione all' arte" (e men che mai all' eccellenza) ma semplicemente di una adesione a produrre film che sono sì si intrattenimento ma che vorrebbero essere "impegnati" su temi che forse non si sentono nemmeno propri fino in fondo lasciando il sospetto ai più smaliziati che lo scopo principale è quello di portare a casa la pagnotta.

  • Melius 1
Inviato

Gaza (tematica su): Leone d' Argento 

 

Se lo scopo era offrire una vetrina ai poveracci che nel m.o. stanno passando un brutto quarto d' ora, e che la "vetrina" delle prime pagine se la guadagnano col sangue ogni giorno, l' edizione è stata un successo.

:

Essendo di quelli che non si unisce al coro (preferirei dire sta fuori dal gregge, ma suonerebbe autoreferenziale) non ho difficoltà a confessare che di momenti come quello della pur brava Porcaroli che dedica il premio alla Flottilla ne avrei fatto tranquillamente a meno e credo di poter dire che anche i poveri gazawi - se e quando lo sapranno - tra sé e sé penseranno qualcosa di simile.

  • Melius 1
Inviato
18 ore fa, Peuceta ha scritto:

guardo in streaming film e serie televisive

Non ti sarà sfuggito che almeno tre attori del film vincitore vengono dalla serialità: Mayim Bialik (The big bang theory, nei titoli sembra di aver visto che ha il nome addirittura prima di quello di Charlotte Rampling!), Adam Driver (già da tempo sdoganato al cnema ma che ho visto per la prima volta in Girls) e Luka Sabat (Growish) - salvo altri ovviamente.

:

Ciò mentre sempre più spesso il cinema "presta" attori alle serie (una per tutte: Meryl Streep in Only Murders in the Building, insieme a Steve Martin...)

:

Solo i registi sembrano meno eclettici... comunque potremmo aver superato l'epoca cui si riferisce la serie satirica Boris dove vediamo il regista urlare agli attori ospiti troppo bravi di recitare "a ca*** di cane" per adeguarsi al livello degli attori fissi della serie...

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
Il 08/09/2025 at 15:34, best_music ha scritto:

Se lo scopo era offrire una vetrina ai poveracci che nel m.o. stanno passando un brutto quarto d' ora, e che la "vetrina" delle prime pagine se la guadagnano col sangue ogni giorno, l' edizione è stata un successo.

:

Essendo di quelli che non si unisce al coro (preferirei dire sta fuori dal gregge, ma suonerebbe autoreferenziale) non ho difficoltà a confessare che di momenti come quello della pur brava Porcaroli che dedica il premio alla Flottilla ne avrei fatto tranquillamente a meno e credo di poter dire che anche i poveri gazawi - se e quando lo sapranno - tra sé e sé penseranno qualcosa di simile.

 

 

Scusa, su certe cose bisognerebbe fare un po' più a capirsi:  potresti gentilmente spiegare a me che non ho seguito il festival venziano dei film, del glamour e del gossip cosa non ti sia piaciuto della Pescaroli che dedica il suol "leone" a Flottilla, e per quali motivi, in che modo l'interprete avrebbe presentato  la sua dedica che non avresti apprezzato?
Perche "poveri " ragazzi (io li trovo ricchi di passione e forniti di coraggio e di un grande senso della civiltà); infine cosa ti induce ad credere che tu possa affermare che detti ragazzi potrebbero pensare qualcosa di simile.., simile a chi, a cosa? Forse pensi di avere qualche dote divinatoria? Dissemini il campo di queste tracce  che non portano ancora nella casetta nel bosco.., fai un piccolo sforzo, facci capire un po' meglio. Allo stato mi pare intuire e potrei sbagliare?  che la questione di fondo per te sia quella di volerti sentire fuori dal coro, foprse perchè non ti piace preferendo cantare da solista? Bene, in tal caso faccela sentire questa voce a pieno volume e cantando tutte le battute dello spartito, oppure improvvisando ma che si capisca per intera la trama dell'opera ... :classic_wink:

Grazie dell'attenzione. :classic_smile:

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