briandinazareth Inviato 8 Ottobre Autore Inviato 8 Ottobre 12 minuti fa, audio2 ha scritto: stavo pensando a quando mi faccio i miei giretti tra campodalbero, durlo, crespadoro, bolca e altissimo. ma sono meno di 40 km, se giri moltissimo a quanti km puoi arrivare? a 200? 300? 400? potresti anche farlo agevolmente senza ricarica, ma ci sono tante colonnine pure la... controlla questo dimostra che, a parte i gusti e le altre cose, c'è una grande ignoranza sulla situazione effettiva
ascoltoebasta Inviato 8 Ottobre Inviato 8 Ottobre 3 minuti fa, briandinazareth ha scritto: fai l'esperimento e vedi con una delle tante app disponibili quanto effettivamente sia difficile ricaricare e che distanza chilometrica c'è tra le varie colonnine. L'ha già fatto la coppia che verrà con noi in Spagna scegliendo di usare la Stelvio 2.2 e non la iD4,se non si vuole essere vincolati,in certe zone e per certo tipo di turismo,le EV,per ora,non sono indicate,e non è questione di opinioni.
briandinazareth Inviato 8 Ottobre Autore Inviato 8 Ottobre 1 ora fa, ediate ha scritto: Sono stato qualche settimana fa a Tropea e ho visto i sorci verdi.. come mai? colonnine non funzionanti?
audio2 Inviato 8 Ottobre Inviato 8 Ottobre 31 minuti fa, briandinazareth ha scritto: ma sono meno di 40 km guarda che non arrivo li mica in elicottero eh di solito parto da casa mia non voglio penzieri quando sto in giro
Jack Inviato 8 Ottobre Inviato 8 Ottobre ma a noi - noi che l’auto elettrica già l’abbiamo, l’apprezziamo e di colonnine ne abbiamo a iosa - cosa deve interessare se uno non la compera? sono mesi e mesi che si sviluppa ogni volta sto cacchio di discorso a cappero di cane: uno apre un 3ad per aggiornare, illustrare, far conoscere il mondo del trasporto elettrico, la sua esperienza, ed immancabilmente arriva quello che non la vuole e basta, quello che sta in mezzo ai boschi a tagliarli con 1,5W di contatore, quello che va in mezzo ai bric e a malapena trova l’acqua, quello che le elettriche costa troppo, quelli che invece non ho il garage, quelli che è tutto un magna magna e ci obbligano per ciularci i soldi, quelli che si incendiano, quelli che le elettriche provocano la nausea, quelli che… etc etc Non la comprate. L’avrò scritto cento volte, se non trovate vantaggio non la comperate. Ma tentare di convincere chi scrive che l’elettrica è una cassata quando ce l’ha è semplicemente senza senso.
ediate Inviato 8 Ottobre Inviato 8 Ottobre 2 ore fa, Jack ha scritto: Ma tentare di convincere chi scrive che l’elettrica è una cassata quando ce l’ha è semplicemente senza senso. Su questo convengo assolutamente. Il problema sono le infrastrutture carenti e a potenza di ricarica spesso troppo bassa (nell'80% dei casi, purtroppo) per essere realmente utilizzabili quando si è in viaggio e non si ha molto tempo da perdere. Per il resto, solo vantaggi. Credete a uno che non ricarica a casa. 1
ediate Inviato 8 Ottobre Inviato 8 Ottobre 3 ore fa, briandinazareth ha scritto: come mai? colonnine non funzionanti? Ti "copio ed incollo" quel che ho raccontato sulla mia recentissima vacanza; per capire bene il virgolettato, la discussione verteva sulle infrastrutture. Ci sono due correnti di pensiero: chi sostiene che occorrono moltissime stazioni di ricarica lente, altri che sostengono che devono essere comunque tante ma veloci. Io appartengo alla seconda corrente. "Sono stato in vacanza a Tropea (VV). Solo tre stazioni di ricarica in paese, solo una delle tre in centro (le altre due lontane, per me del tutto inutilizzabili). Tutte, immancabilmente, da 22 KW (se c'erano due auto - e c'erano - la potenza si dimezzava se non di più). Ero in un villaggio abbarbicato su una collinetta, a circa 2 Km dal paese, collegato con una salita (e discesa) ripidissima, pendenza del 25%. Il villaggio è organizzato con una linea di pullman per Tropea e per il mare, con un'altra linea, ad orari ben precisi, che non mi hanno mai permesso di ricaricare l'auto comodamente perchè le colonnine spesso erano occupate per una decina di ore, essendo lentissime. Risultato? Sono riuscito a caricare solo una volta in due settimane "ben" 12 Kw dovendo spartire le colonnine con altre auto; spesso era un viaggio a vuoto: tutte occupate. Per caricare correttamente l'auto per le gite "serie" fuori porta (le strade in Calabria sono molto "ripide", i consumi elettrici sono molto elevati) sono dovuto arrivare a Pizzo, distante ben 33 Km dal villaggio (solo andata) per poi girare comodamente per un po'. La ricarica "tropeana" sarebbe servita, quando si poteva fare, solo per giri attorno al paese - Capo Vaticano, ad esempio - ma se si voleva programmare qualcosa di più complesso era un mezzo delirio. Devo dire che abbiamo poi risolto sfruttando una piccola auto termica che aveva un'altra coppia di amici che era con noi che ci ha tolto molti grattacapi. La verità è che servono solo ricariche veloci, le più veloci possibili e dappertutto, perchè a Tropea (ma credo che ovunque nelle località turistiche sia così) bisognerebbe lasciare le colonnine il più libere possibile visto che è un paese ben frequentato da stranieri muniti di auto elettriche; se ci fossero state colonnine di ricarica degne di questo nome non ci sarebbero stati problemi. Insomma, se si esce dalla comfort-zone sono guai e anche seri. Ergo, troppe paranoie: in vacanza non devo pensare a niente, men che mai all'auto. Elettrica, in questo caso, completamente bocciata per la solita, cronica, mancanza di infrastrutture degne di questo nome, non per l'auto in sè che fa quel che può."
Jack Inviato 8 Ottobre Inviato 8 Ottobre @ediate fino all’altezza di roma ce ne sono ben più del necessario. Oltre confine non ne parliamo. Al sud purtroppo come al solito si va a rilento, senza giudizi e pregiudizi, è una constatazione. Ma piano piano, aiuterebbe molto che la gente si spogliasse di pregiudizi e falsa informazione e iniziasse ad acquistare… l’offerta si crea se c’è domanda… ma come vediamo in Italia non accade molto. Ma piano piano… sto we passato di sette che ho portato a zonzo per la normandia in elettrico 3 li ho convertiti e 4 da miscredenti son diventati agnostici 😂😂 1
Jack Inviato 8 Ottobre Inviato 8 Ottobre 19 minuti fa, ediate ha scritto: Tropea (VV) la situazione in calabria è allucinante.
ediate Inviato 8 Ottobre Inviato 8 Ottobre 10 minuti fa, Jack ha scritto: fino all’altezza di roma ce ne sono ben più del necessario Peccato, però, che io vivo a un migliaio di km a sud di Roma... a me importa cosa accade qui, del resto d'Italia me ne occuperò quando e se ci andrò in auto...
Jack Inviato 8 Ottobre Inviato 8 Ottobre 23 minuti fa, ediate ha scritto: Tropea (VV) la situazione in calabria è allucinante. Nord e centro
Jack Inviato 8 Ottobre Inviato 8 Ottobre comunque in Italia ci sono 66’000 punti di ricarica di cui circa 55’000 circa funzionanti ed il resto da attivare e/o in manutenzione. Escluse le colonnine casalinghe che penso siano un buon 80% del parco elettrico circolante di 324’611 al 31/7/25… 260’000 circa (ma è solo una mia stima… non credo siano molti quelli che son passati all’elettrico senza una colonnina privata. I punti di rifornimento di carburante sono 21’000…
Jack Inviato 8 Ottobre Inviato 8 Ottobre oops… Gemini dice questo I dati sul numero esatto di wallbox (o punti di ricarica) installate in ambito domestico privato non sono aggiornati con la stessa frequenza e precisione dei punti di ricarica a uso pubblico, ma sono disponibili delle stime significative. Secondo un dato riportato da Motus-E (associazione che promuove la mobilità elettrica) a luglio 2023, l'Italia aveva superato i 400.000 punti di ricarica privati. Questo dato suggerisce che la maggior parte degli automobilisti elettrici in Italia si affida alla ricarica domestica. È importante notare che: * Il dato di 400.000 si riferisce a luglio 2023 ed è probabile che il numero sia cresciuto da allora. * Questo numero include tutte le forme di ricarica privata (wallbox, prese dedicate, ecc.) e mostra un tasso di crescita molto elevato negli anni precedenti (un aumento del 700% in due anni fino al 2023). * La ricarica domestica è favorita dagli incentivi (come il "Bonus colonnine domestiche" del Ministero) che coprono una parte della spesa per l'installazione.
claravox Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre Luca De Meo (ex ceo Renault) a Milano Finanza: l’elettrico nell’auto non è sostenibile Fonte: Milano Finanza, 17 ottobre 2025 «Io sono convinto che l'industria dell'auto europea sta vivendo una fase complicata legata alla dinamica del mercato e alla domanda depressa da anni, perché il mercato europeo dell'auto è l'unico che non è tornato ai livelli pre-Covid»: è l'opinione espressa a Milano Finanza da Luca de Meo, ex ceo del gruppo Renault, ora al timone di Kering. Il manager ha parlato dopo la presentazione del suo libro Dizionario sentimentale dell'auto, edito da Rizzoli, all'omonima libreria storica di Galleria Vittorio Emanuele, a Milano. Nel suo nuovo volume, De Meo rievoca la propria esperienza di vita di fianco all’auto, dall’infanzia fino a quando si è ritrovato a capo di numerose società automobilistiche, da Lancia ad Audi. «Quindi, quando inizi a perdere quattro o cinque milioni di vetture all'anno fa male, perché non hai risorse per reinvestire», è la sua lettura del momento. A pesare sull'industria europea è sicuramente il tema dell'elettrificazione. In una precedente intervista a Milano Finanza, l'ex Renault sosteneva che un passo verso l'elettrico poteva funzionare prima di tutto con l'introduzione «nelle aree urbane europee ad alta densità abitativa» delle piccole vetture elettriche: utilizzando «una batteria da 30 kW, invece di metterla da 70 kW, si riuscirebbe a utilizzare un prodotto competitivo», in termini di costi. «L’auto elettrica è una nuova tecnologia e, come qualunque nuova tecnologia, all’inizio è più cara per gli investimenti che comporta. Ma l’industria dell’auto cosa ha sempre fatto nella storia? Democratizza le tecnologie con il tempo, questo è il suo ruolo fondamentale», aveva proseguito De Meo. Ora i tempi per l'auto sono ancora più complicati tanto che per il ceo di Kering nel settore «è stata presa una direzione che ci mette in un angolo, col 100% elettrico, perché la catena del valore nella supply chain europea non è ancora preparata a fare uno shift così rapido. Spero vengano più saggi consigli». Incontri tardivi con la realtà. https://www.milanofinanza.it/news/con-l-elettrico-l-ue-ha-messo-l-industria-dell-auto-all-angolo-parla-luca-de-meo-ex-ceo-di-renault-202510171945261483
Jack Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre L’Auto EUROPEA non è sostenibile. Non hanno visto arrivare i cinesi, sono indietro 10 anni e almeno tre tra Stellantis, Renault e le 3 case tedesche spariranno. Andranno se va bene a produrre e vendere catorci fumiganti nei paesi del terzo mondo ma neanche probabilmente Ma chissene frega, mica mancano i produttori di auto, mai stati così tanti. Qui mancherà chi le guida le auto e chi le vorrà guidare, soprattutto quando nel giro di 10 anni non si dovrà nemmeno pagare per acquistarle ma si faranno du clic su un iphone e arriverà un’auto per un viaggio aa 4 soldi perché senza autista. La demografia ed l’innovazione tecnologica manderanno in soffitta l’auto per come l’abbiamo conosciuta per 10 anni. De Meo ha fatto bene ad andare a vendere le cinture di Gucci… ormai ha perso la bussola dell’auto come 3/4 del settore, ed anche Kering non è che se la passi bene… prima mossa ha dovuto vendere la cosmetica a L’Oreal per contenere l’indebitamento monstre, serviva uno avvezzo a tagliare per bisogno 😅
dariob Inviato 23 Ottobre Inviato 23 Ottobre Questo è abbastanza interessante sulla realtà produttiva cinese:
Jack Inviato 24 Ottobre Inviato 24 Ottobre @dariob Casario? ma lo sai chi è e cosa fa per campare? 😁 ma mi faccia il piacere mi faccia! (cit.) Poi è chiaro che una buona parte delle aziende auto TUTTE fallirà… è un cambio a 180° quello che l’industria dell’auto sta vivendo. Ma tutte mica solo quelle cinesi…
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