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Inviato
12 ore fa, Akla ha scritto:

Ci sono personaggi che noleggiano l elicottero per andare a Capri e cercare al ristorante chic il capriolo con la polenta. ..spendendo cifre tra le 1000 ,1800 euro a testa .

E ritornano a casa piu'  affamati di prima.

A Capri il capriolo non sanno neanche cosa sia,  e la polenta la danno al gatto.

Inviato

vi consiglio di guardare questo

 

https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Vino-su-misura-a3ce2406-f2e3-4fdb-a4a4-7067c50e36af.html

 

riassunto per i pigri:

 

La Toscana è l'area d'Italia da cui provengono alcuni dei vini più famosi: Bolgheri, Chianti Classico, Supertuscan.

Sono marchi che hanno conquistato il mondo e arrivano a costare diverse migliaia di euro a bottiglia. Chi decide di spendere così tanto per un vino, sa che sta comprando un prodotto esclusivo, la cui produzione pregiata è resa unica dalle caratteristiche irripetibili del terreno, del clima e dell'esposizione dei vigneti dove crescono le uve e dalla sapienza decennale di chi seleziona i grappoli migliori e li fa diventare vino.

Questo è quanto trasmettono ai consumatori la pubblicità, le schede tecniche e le etichette dei vini più blasonati. Grazie a una serie di documenti esclusivi, Report svela una realtà ben diversa da quella raccontata da cantine ed enologi. Alcuni nomi del vino toscano acquistano ogni anno enormi partite da commercianti di vino che, a loro volta, acquistano vino sfuso attraverso mediatori e grossisti. Il vino viene migliorato con correttivi che vanno a incidere su colore, gradazione e sapore e poi venduto ai grandissimi marchi che, così, riescono a garantirsi la materia prima per produrre il numero di bottiglie che il mercato richiede loro. Si tratterebbe di vino che, a volte, proviene anche da fuori regione e che poi, con l'aiuto di carte e documenti ad hoc, come rivelano alcuni testimoni, verrebbe trasformato in vino toscano, Chianti o Chianti Classico.

 

P.S.

Abito a pochi km dal grossista oggetto dell'inchiesta...dovreste vedere i silos e i camion.

 

Inviato

Visto il servizio, pure nella zona del Gattinara ci sono produttori che producono numeri di bottiglie coerenti con le vigne che hanno (che finiscono in fretta), e altri....

Inviato

@OLIVER10 si, l' ho seguita la vicenda e dovrebbe indurre riflessioni profonde ......

Ma credo che certi comportamenti vadano oltre la logica del puro piacere (che molti peraltro non sanno neanche provare) e sconfini nel puro apparire.

Inviato
43 minuti fa, eduardo ha scritto:

Ma credo che certi comportamenti vadano oltre la logica del puro piacere (che molti peraltro non sanno neanche provare) e sconfini nel puro apparire.

Esatto. Per quanto mi riguarda, mi fermo dove di ferma il mio palato. 

PS: e dell'olio? Vogliamo parlarne? 

  • Thanks 1
Inviato
16 minuti fa, Panurge ha scritto:

Visto il servizio, pure nella zona del Gattinara ci sono produttori che producono numeri di bottiglie coerenti con le vigne che hanno (che finiscono in fretta), e altri

Il brunello però fa storia a se, cosi come la fa il Barolo e il Barbaresco. Brunello le bottiglie sono davvero contingetate ed ogni cantina in base ai vigneti quelle e solo quelle può produrre in quanto sottostanno ad una disciplinare che ne tutela la qualità, il gruppo Tommasi ad esempio famoso per il suo Amarone della Valpolicella si è acquistato una cantina a Montalcino e relative vigne, 20.000 bottiglie può mettere in commercio con il marchio DOGP, la disciplinare vieta anche che si possa annaffiare pure in occasioni di calura estrema, poi come e se verranno fatti controlli questo io non lo so, ma venendo da una zona dove sia per i funghi igp che lo possono essere solo se raccolti sul posto e fatti certificare, che per il parmigiano-reggiano dop prodotto solo ed esclusivamente nelle zone d'origine ed ogni forma certificata dal consorzio che ne tutela la qualità, se anche per il vino vengono rispettate le regole allora il Brunello sia esso marcato Biondi Santi, Banfi o Casisano sempre Brunello sarà. Poi io siccome sono barbaro da barbera invece di spendere cifre assurde per il Brunello mi accontento di un buon Rosso di Montalcino, ottimo pure quello e molto meno esoso come prezzo. 

Inviato
1 ora fa, eduardo ha scritto:

E ritornano a casa piu'  affamati di prima.

A Capri il capriolo non sanno neanche cosa sia,  e la polenta la danno al gatto.

Ma i superbonvivant elicotterati pagano 1800 per 

Mangiarla.

Inviato
42 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

contingetate ed ogni cantina in base ai vigneti quelle e solo quelle può produrre in quanto sottostanno ad una disciplinare che ne tutela la qualità

il problema è proprio li

se tu puoi produrre solo 1000 bottiglie di Sassicaia e per motivi meteo o infestanti te ne escono questa stagione solo 700...le altre 300 le fanno uscire col metodo spiegato a report. Era molto chiaro.
Ci sono camion che fanno viaggi a vuoto alla cantina solo per riempire la bolla per poi caricare da un altra parte...

La possibile truffa è ai danni di coloro che acquisteranno le 300 elaborate.

P.S.

C'erano 3 enologi di fama ai quali hanno sottoposto il vino preso dalle 700 buone e dalle 300 false...solo uno ha avuto un leggero dubbio...immaginatevi noi!

Inviato
19 minuti fa, OLIVER10 ha scritto:

C'erano 3 enologi di fama ai quali hanno sottoposto il vino preso dalle 700 buone e dalle 300 false...solo uno ha avuto un leggero dubbio...immaginatevi noi!

E hai da vedere i nostri di assaggi al buio quando a fare pessime figure sono proprio quelli che più se la tirano da intenditori. :classic_biggrin:

Inviato
2 ore fa, LeoCleo ha scritto:

Esatto. Per quanto mi riguarda, mi fermo dove di ferma il mio palato. 

PS: e dell'olio? Vogliamo parlarne? 

Parliamone che sono un'esperto

Inviato
1 minuto fa, permar ha scritto:

Parliamone che sono un'esperto

per l'olio "italiano" che come tale viene etichettato, l'Italia dovrebbe essere grande come il Canada. 

Inviato
3 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

per l'olio "italiano" che come tale viene etichettato, l'Italia dovrebbe essere grande come il Canada. 

Finche' ci sara' gente che crede che l'olio evo possa costare 4 euri

  • Melius 2
Inviato
32 minuti fa, permar ha scritto:

Parliamone che sono un'esperto

Da dove scrivi? Perché per l'olio è determinante:classic_biggrin:. Per il siciliano buono come il suo non ce n'è, ugauale per il calabrese per il pugliese, per il campano, per il marchigiano, per il toscano, per l'umbro, per il gardese nel senso del lago di Garda che si è affacciato da un po'meno tempo sulla scena degli extravergini famosi, io che di olio come di vino non me ne intendo e come per il vino mi piace quello meno intenso vado di taggiasca ligure se non addirittura quello della premiata ditta Bertolli di Lucca :classic_biggrin:

Inviato

@ferrocsm sono toscano zona monte amiata e la mia zona di produzione e' quella dell'olivastra seggianese

Inviato
1 ora fa, permar ha scritto:

sono toscano zona monte amiata e la mia zona di produzione e' quella dell'olivastra seggianese

Cosa costa da te al litro l'EVO? 

E come è la resa di produzione quest'anno? ( l'anno scorso era un pò scarsina)

Inviato
6 minuti fa, andpi65 ha scritto:

Cosa costa da te al litro l'EVO? 

E come è la resa di produzione quest'anno? ( l'anno scorso era un pò scarsina)

Non e' ancora iniziata la raccolta qualcuno inizia verso la meta' di ottobre, io aspetto la fine, in genere se solo olivastra la resa e' buona intorno al 17-20 kg al q.le. nel mio caso ho anche altre varieta' (leccini, pendolini, ecc..) che rendono meno e vado per un 15kg. Il prezzo l'anno scorso era di 13 euro al lt. 

Inviato
2 ore fa, ferrocsm ha scritto:

per il gardese nel senso del lago di Garda che si è affacciato da un po'meno tempo sulla scena degli extravergini famosi

In realtà nel gardese hanno capito prima di altri criteri di qualità e valore aggiunto oserei dire di tipo "enologico", ad esempio i monovarietali, il legame con lo specifico oliveto, gli "abbinamenti"  e cose di questo genere.  La produzione è piccola perchè le zone vocate sono limitate, ma è estremamente valorizzata, al punto che alcuni prodottori gardesani si erano potuti permettere di snobbare i famosi "aiuti comunitari al consumo di olio d'oliva". 


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