Dufay Inviato ieri alle 19:18 Inviato ieri alle 19:18 Solo a me viene da pensare "prima non li avrei dati neanche al cane"?
Dufay Inviato ieri alle 19:49 Autore Inviato ieri alle 19:49 6 minuti fa, senek65 ha scritto: In sto periodo t'annoi spesso eh? A me pare interessante per capire la mente dei pubblicitari e della gente
Questo è un messaggio popolare. Bazza Inviato 23 ore fa Questo è un messaggio popolare. Inviato 23 ore fa 1 ora fa, Dufay ha scritto: A me pare interessante per capire la mente dei pubblicitari e della gente Generare una reazione che ti faccia notare e ricordare lo spot. Esattamente come quella che hai avuto. 5 1
eduardo Inviato 14 ore fa Inviato 14 ore fa 10 ore fa, senek65 ha scritto: In sto periodo t'annoi spesso eh? La soluzione e' nella mia firma
LeoCleo Inviato 13 ore fa Inviato 13 ore fa 11 ore fa, Dufay ha scritto: Solo a me viene da pensare "prima non li avrei dati neanche al cane"? Temo di sì. Spot divertente ed efficace, punta sul gusto e mette in secondo piano la presunta "leggerezza" dei prodotti.
Dufay Inviato 13 ore fa Autore Inviato 13 ore fa 9 ore fa, Bazza ha scritto: Generare una reazione che ti faccia notare e ricordare lo spot. Esattamente come quella che hai avuto. Anche se negativa? Non credo . Ah i biscotti Misura quelli che prima non mangiava nemmeno il cane e ora invece .
gibraltar Inviato 13 ore fa Inviato 13 ore fa Quando ero bambino in tutte le pubblicità di prodotti alimentari abbondava la parola "con" (il biscotto CON il plasmon, i succhi CON la polpa di frutta, la passata CON i pezzettoni, etc.); ora la parola più usata sembra essere "senza": (SENZA zucchero, SENZA grassi, SENZA olio di palma, SENZA glutine...) 1
Martin Inviato 13 ore fa Inviato 13 ore fa A mio avviso lo spot è coraggioso e mirato, con una certa dose di rischio. "Misura" già dal nome aveva scelto un posizionamento che potremmo definire pseudo-farmaceutico, che alla lunga gli si è ritorto contro. I prodotti sono finiti per essere ritenuti "da malati" e, peggio, "da sfigati". Poveri di sapore, quaresimali e punitivi. La campagna di "advertising" punta evidentemente a sovvertire questo "sentiment" (scusate ma parlando di pubblicità dovrò inserire alcune parole in neomilanese) - Il rischio però è quello della conferma indiretta. La comunicazione pubblicitaria è un campo piuttosto sofisticato, a volte prendono cantonate memorabili. Per esempio anni fa una linea di deodoranti si proponeva come quella il cui mancato uso "si sente". La pubblicità ebbe una certa risposta iniziale, seguita però da una contrazione delle vendite apparentemente inspiegabile. Le ragioni erano profonde, nell idem-sentire del "target" l'associazione fu la seguente: Se non uso il tal deodorante, la cosa "si sente" => se lo uso significa che senza puzzerei => sono un puzzone di fondo => ne uso un'altro che non associa quest'idea nei vicini d'ascella. Sulle cosiddette "motivazioni profonde" cui punta la pubblicità rimane validissimo, praticamente un classico, "I persuasori occulti" (The hidden persuaders) di Vance Packard, benché sia uscito nel 1957.
Enrico VIII Inviato 12 ore fa Inviato 12 ore fa Vista solo adesso, che quando arriva la pubblicità cambio canale. A me piace
Bazza Inviato 12 ore fa Inviato 12 ore fa 42 minuti fa, Dufay ha scritto: Anche se negativa? Si, probabilmente non comprerai mai il prodotto per tue legittime scelte o gusti ma il messaggio è arrivato e lo spot ti è comunque rimasto impresso.
Guru Inviato 10 ore fa Inviato 10 ore fa 2 ore fa, Martin ha scritto: Sulle cosiddette "motivazioni profonde" cui punta la pubblicità rimane validissimo, praticamente un classico, "I persuasori occulti" (The hidden persuaders) di Vance Packard, benché sia uscito nel 1957 Libro molto interessante, lo consiglio anch'io.
mozarteum Inviato 10 ore fa Inviato 10 ore fa 2 ore fa, Martin ha scritto: sentiment Neomilanese? sapevo di Murolo guardando il mare che ne spira tanti 1
mozarteum Inviato 10 ore fa Inviato 10 ore fa A me piace. Il sottofondo, impegnativo, passa dal Lacrymosa del Requiem al finale d’uno dei concerti per corno di Wolfgango in corrispondenza del cambio d’umore della pubblicita’. C’e’ gente del classico dietro, non e’ una di quelle pubblicita’ di profumi in cui si farfuglia in francese pour epater l’ignurant
wow Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa Tra l'altro, lo stupore di chi assaggia il biscotto dovrebbe comunicarci che, pur essendo un prodotto dietetico, non è una ciofeca. Di autolesionistico ci trovo nulla.
Martin Inviato 9 ore fa Inviato 9 ore fa 6 minuti fa, mozarteum ha scritto: C’e’ gente del classico dietro, Probabilmente anche questa scelta punta a un "target" preciso: Il prodotto va bene anche per quelli che hanno fatto il classico, non solo per sciampiste cicciotte vistesi sconfitte alla prova costume, anche abbigliamento e "make-up" dei personaggi puntano in questa direzione. Altra particolarità: Per essere uno spot di un superfluo alimentare mancano gli ' "oral-shot" cioè i particolari del prodotto infilato in bocca con voluttà e ripreso in primissimo piano, spesso si tratta di pochi frames quasi impercettibili consciamente, questi per intenderci: Nello spot misura le inquadrature col prodotto vicino alla bocca sono anzi associate ad un'espressione scettica: Il compiacimento, moderato e quindi realistico, appare solo quando è visibile il packaging del prodotto, le scene di compiacimento occupano solo 12 secondi sul minuto dello spot: Non comprerò i biscotti misura, ma "tecnicamente" lo spot è interessante. 1
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