Lode al Vinile.

[aldofive]

Il 16/10/2025 at 09:29, Diupen ha scritto:

il Vinile non mi piace, non fa proprio per me, troppo complicato, troppo costoso, troppo ingombrante e quelli vecchi spesso puzzano di muffa se non ben conservati. Perché lode al vinile quindi ? perché durano poco, e finalmente possiamo tornare a comprare album completi che durano meno di 45 minuti dove all'interno non si trovano praticamente riempitivi. Odio gli album su cd da 70 minuti dove 40 sono riempitivi inutili che lasceranno il tempo che trovano. Meglio un buon album da 35\40 minuti. Che naturalmente io comprerò su cd. Ringrazio chi immolerà comunque il suo portafoglio in nome della brevità e della qualità. La butto sullo scherzo ma a parte rare eccezioni dall'87 in poi abbiamo assistito a album inutilmente lunghissimi per giustificare un prezzo sicuramente troppo alto.

Completamente daccordo.  I migliori album hanno 8 o 10 canzoni al massimo a parte alcuni pochi casi di doppi album degli anni 60 o 70. Con l'avvento del cd a fine anni 80 e 90 tutti gli album avevano un minimo di 12 canzoni fino a 17. Questo ha portato gli artisti, costretti dalle case discografiche, ad inserire riempitivi. Ci sono delle eccezioni ovviamente.  Mi viene in mente Achtung baby degli U2 con 12 canzoni stratosferiche ma si tratta di casi isolati. 

[TetsuSan]

Il 16/10/2025 at 18:15, maabus ha scritto:

Il vinile anche quello da fonte digitale è esente dalla macellazione effettuata in nome della loudness war, basterebbe già questo per farlo apprezzare e comprare ancora oggi dagli audiofili ma evidentemente ormai hanno tutti un età e sono diventati sordi e quindi anche a loro gli va più che bene ascoltare musica con dinamica appiattita e pompata in modo vergognoso. 

Quindi : i sordi comprano CD

I non sordi comprano vinile.

Non si finisce mai di imparare.

[TetsuSan]

23 ore fa, maabus ha scritto:

non possono trasportare il mastering del cd su vinile  salterebbe la puntina con dei dr6 o 7,

Guarda che le puntine saltano per il livello di incisione dei bassi, non per la compressione. Le escursioni meccaniche non riguardano assolutamente la dinamica ridotta.

Diciamo che questa è la dimostrazione pratica di come "spingo" la vendita del prodotto vinile : basta far suonare male il cd. 

P.s. siamo ancora ai pisani ed i livornesi. Aspetto con ansia il "fenomeno" che venga a spiegare che il cd è più compresso perché destinato ad utilizzatori diversi rispetto ai fruitori del vinile.

[TetsuSan]

53 minuti fa, aldofive ha scritto:

Questo ha portato gli artisti, costretti dalle case discografiche, ad inserire riempitivi.

Non è andata proprio così. Per colpa di alcuni imbrattacarta musicali, che chiedevano "più musica" a parità di costo del cd, i discografici si sono dovuti adeguare. Ricordo benissimo la polemica : se il cd costava più del vinile (perché, se vi ricordate, era così - incredibile, vero ?), doveva contenere più musica. Che poi incidessero in aggiunta peti di asini, non era un problema.

[TetsuSan]

22 ore fa, submarine silence ha scritto:

Secondo il mio parere invece,è estremamente noioso.

L'ironia è merce rara.

[Membro_0032]

40 minuti fa, TetsuSan ha scritto:

L'ironia è merce rara.

Ahhhh quindi il tuo "estremamente interessante" voleva dire estremamente noioso!

Non lo avevo capito!Io che sono un maestro di ironia....

[maabus]

52 minuti fa, TetsuSan ha scritto:

Guarda che le puntine saltano per il livello di incisione dei bassi, non per la compressione. Le escursioni meccaniche non riguardano assolutamente la dinamica ridotta.

Diciamo che questa è la dimostrazione pratica di come "spingo" la vendita del prodotto vinile : basta far suonare male il cd. 

P.s. siamo ancora ai pisani ed i livornesi. Aspetto con ansia il "fenomeno" che venga a spiegare che il cd è più compresso perché destinato ad utilizzatori diversi rispetto ai fruitori del vinile.

Infatti tutti gli album ipercompressi hanno i bassi iperpompati,  prova ad aprire un brano ipercompresso con un software di audio editing in grado di estrapolare le tracce separatamente e vedrai quella dei bassi che nel 90% dei casi ha lo stesso volume della batteria a volte anche di più, una roba vergognosa, non potrebbero mai mettere quel mastering fatto per cd e streaming su un vinile, quelli per vinili sono fatti appositamente e la traccia del basso ha valori "normali" 

[TetsuSan]

2 ore fa, maabus ha scritto:

quelli per vinili sono fatti appositamente e la traccia del basso ha valori "normali" 

NO : il mastering per il vinile è il mastering standard. Per la distribuzione digitale (eventualmente) comprimono e fanno tutto il resto.

Non si può ricavare un mastering buono se l'originale è ipercompresso, si può ricavare un mastering buono se l'originale è fatto bene (dove per "originale" si intende il suono del master "master").

Guarda che si possono fare dischi ipercompressi senza iperpompare i bassi : cioè il tipico sound del rock "sporco".

Tu probabilmente ti riferisci a trap, drum'n' bass et similia.

[maabus]

ovviamente parte tutto dalla fonte, dopo il mixaggio fanno 2 mastering diversificati, uno per il digitale e uno per i vinili, ne parlai anche con una persona che ha uno studio di registrazione e mastering che lavora prevalentemente per gruppi di progressive rock.

 

Comunque il fatto principale è che la ipercompressione causata della loudness war è una merd@ ed il peggior nemico 1 della Musica e 2 degli Audiofili, il vinile è un ancora di salvezza almeno per quanto riguarda i miei ascolti.

[OTREBLA]

Il vinile va visto come un qualunque altro prodotto. Chi di noi accetterebbe di acquistare un telefonino con la copertura posteriore che si scolla dopo un mese? O un paio di scarpe che dopo tre settimane perdono il tacco per strada? L'audiofilo non vuole nient'altro che qualità, non è chieda la luna. Il vinile deve essere silenzioso, la confezione deve essere curata, il suono deve essere completo, non segato a metà e confuso. Io ti do 25 Euro, 30 Euro, che non sono per niente pochi, e tu mi devi dare qualità, punto. 

Alberto.

[SimoTocca]

Il vinile ha due meriti indiscutibili.
Il primo è senz’altro quello di aver mantenuto “la barra a dritta” per la qualità audio, rimanere cioè il riferimento della migliore qualità audio rispetto al CD e quindi “costringere” il digitale a migliorare continuamente per “raggiungere” quello che in realtà doveva aver già superato con la sua nascita… ma che in realtà gli era rimasto, il vinile, un bel pezzo più avanti ….

E ci è voluto molto tempo per raggiungere quella stessa qualità audio …un po’ come il paradosso di Achille e la Tartaruga… un pezzettino per volta..

Il secondo, ancora attuale, merito del vinile è quello di aiutare gli appassionati a “capire meglio”, a catalogare, in quanto formato fisico, e stimolare tramite il “possesso” un processo di acqusizione.

Detto così non sembra bello, ma essendo il “possesso” un tratto distintivo della natura umana, per “fare mio” un album, cioè capirlo, impararlo, godere di quella musica,  il possesso fisico del medesimo mi aiuta non poco…

Invece il digitale attuale, HiRes dico, trova nella sua “smaterializzazione”, lo streaming, il modo per essere utilizzato in maniera economica ed efficace… sì, ma per il singolo appassionato rimane “inappagato” il desiderio del possesso fisico… 

L’eccesso dell’offerta, l’abbondanza dico, non aiuta la psicologia dell’appassionato….che si sente perso…e che non riesce a dare il “giusto valore” a qualcosa che paga pochissimo…e alla fine non possiede mai veramente… 

Il fatto poi che il disco fisico non può essere “duplicato” mantenendo la stessa qualità audio, il vinile dico, aiuta non poco l’economia di chi i dischi li fa, case discografiche in primis e musicisti in secundis, che con il CD duplicato gratis all’infinito (prima come mP3, ma poi con il progressivo incremento della memoria dei computer, duplicato anche in formato lossless all’infinito… ) erano sull’orlo del fallimento…Oddio, a dire il vero la EMI è proprio fallita…
La “rinascita” del vinile si deve a questi fattori insieme … e quindi i meriti del vinile rimangono tutti, indipendentemente dagli svantaggi….

 

[OTREBLA]

Il vinile è decisamente sopravvalutato, sotto tutti i punti di vista. Questo perché ci si ostina a non capirlo. Di volta in volta si giustifica la sua longevità con la moda, il materialismo del possesso, il feticismo del collezionismo, la speculazione, ecc. Ogni volta una nuova spiegazione, oggi è il turno della durata. Dura il giusto, né poco né troppo, con i brani più belli, senza inutili riempitivi.

Immancabilmente emerge una ragione inedita, aaah ecco, adesso abbiamo capito perché campa così a lungo.
La realtà è che una tecnologia scompare soltanto se la nuova tecnologia la rende superata. Nessuno compera più le macchine da scrivere perché ci sono i computer e le stampanti, che offrono tutto ciò che offrivano le macchine da scrivere più centinaia di altri vantaggi.

Le tecnologie in questo caso sono due, quella del suono analogico e quella del suono digitale. Il suono digitale ha tanti vantaggi e pregi, mentre ha un solo difetto, che a pensarci bene non è nemmeno un difetto, è più una caratteristica: non è analogico.

E questo impedimento non è risolvibile, in nessun modo.

Alberto.

 

[Grancolauro]

Scusate ma come sarà mai possibile che una tecnologia obsoleta come quella del vinile suoni ancora così maledettamente bene?? Non è incredibile questa cosa?

[Armando Sanna]

Il 16/10/2025 at 09:29, Diupen ha scritto:

Vinile non mi piace, non fa proprio per me

Per me ti potevi fermare a questo tuo pensiero, era breve pulito e conciso .

Apprezzo molto le persone che vanno al punto senza inutili giri di parole, io nella mia modesta conoscenza apprezzo tutti i mezzi che “fanno musica” da quella solida analogica a quella solida digitale  perfino a quella liquida via streaming…

Certo per far suonare un impianto analogico ci vuole capacità, tempo, manualità e un po’ di fortuna non guasta per avere un setup che produca magia, per il resto ( digitale sia solido che liquido) è molto più semplice e meno oneroso, per produrre dei risultati buoni con minimo impegno di tempo ed economico, per l’eccellenza anche la parte economica diventa rilevante .

Penso che il vinile non morirà mai perché le persone che vivono su questa terra sono attaccate stranamente agli oggetti, non per forza di valore, un libro con degli appunti, una foto con dietro una dedica, un diario con dei pensieri , una copertina di un disco con una firma o semplicemente un bollino che indicava il negozio in cui l’avevi preso …

Le persone fin quando sono vive sono “legate” alle cose materiali che destano ricordi, storie ed emozioni, il non possesso apparterrà quando uno “evaporerà “  …

La musica liquida fa parte di un processo di persone già passate a una fase “gassosa “ della vita nel senso ( altrimenti qualcuno si “gratta” 😁😁😁)  quelli che non hanno necessità dei beni materiali, dei ricordi , della storia che si è creata prima dell’acquisto ( ditemi quanti di voi hanno un ricordo legato all’acquisto di un file hires…) forse ancora più importante dell’acquisto stesso …

Buon ascolto di musica con qualsiasi formato tu preferisca, io sono in netto vantaggio poiché ascolto su tutto ma sono legato emotivamente solo allo stato “solido” 😉

[Membro_0032]

1 ora fa, Armando Sanna ha scritto:

 

Penso che il vinile non morirà mai

Beh,anche te non scherzi.

Bastava questo,era breve pulito e conciso

[Armando Sanna]

@submarine silence

bene hai compreso il senso dell'intervento 

[Membro_0032]

@Armando Sanna

[Gaetanoalberto]

E alzatevi ogni tanto dal divano caspita: una piegatina, una giratina e campate cent'anni.