London104 Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre Parafrasando Don Abbondio, mi interrogo sulla diffusione in brevissimo tempo di questo marchio norvegese. Solo ieri contavo ben 17 offerte di vendita di amplificatori Hegel su Subito, tuttti con pochissimi anni se non mesi di vita. Sono dunque apparecchiature che stancano in poco tempo o semplicemente se ne sono venduti centinaia?
Dufay Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre Ho sentito dire che siano molto aperti. All'inizio stupiscono ma poi ci si stufa. Queste sono le voci che circolano non li ho mai sentiti ma anche io ne ho visti in vendita parecchi.
newton Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre Sono amplificatori solidi e razionali ma l'audiofilo ha una visione più irrazionale e pessimistica del mondo quindi dopo un po' sceglie altro. Piuttosto mi meraviglio che non esista un marchio Schopenhauer. 2
Dufay Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 2 minuti fa, newton ha scritto: Sono amplificatori solidi e razionali ma l'audiofilo ha una visione più irrazionale e pessimistica del mondo quindi dopo un po' sceglie altro. Piuttosto mi meraviglio che non esista un marchio Schopenhauer. Mah è più probabile che come dicono siano troppo asciutti. Così tanti in vendita non è un bel segno
Dubleu Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre Per me gli integrati non sono un granché, diverso i finali H4SE, H20, H30, H30A. Neppure dac e preamplificatori eccellono. Poi bisogna vedere se li vendono o ci provano. Spesso sono richiesti prezzi folli. Edit: finali che ho citato fatichi a trovarli... Effettivamente gli integrati sono così cosi.
Ferruccio1967 Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 1 ora fa, London104 ha scritto: Parafrasando Don Abbondio, mi interrogo sulla diffusione in brevissimo tempo di questo marchio norvegese. Solo ieri contavo ben 17 offerte di vendita di amplificatori Hegel su Subito, tuttti con pochissimi anni se non mesi di vita. Sono dunque apparecchiature che stancano in poco tempo o semplicemente se ne sono venduti centinaia? Io nella vana speranza di sostituire degnamente il Nad s300 ho voluto provare il 390. Una "cocente"delusione ,tanto che l' ho rivenduto in fretta e furia rimettendoci un bel po'. Può essere che non fosse affine alle dq10 però non lo rimpiango minimamente.
Questo è un messaggio popolare. Ale Inviato 21 Ottobre Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Ottobre Il 390 è talmente deludente che Alan Shaw lo utilizza nelle fiere per le sue Harbeth. Si vede che non legge il forum… 3
Giannimorandi Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre @Ferruccio1967 il Nad s300 mi sembra fosse fatto in collaborazione con gryfon in pratica un diablo più economico, quindi mica male
Giannimorandi Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre @Ale come i buoni ampli con i giusti diffusori suonano bene. Gli amplificatori che suonano bene con ogni diffusore in realtà sono così caratterizzati che piegano ogni cassa alla sua timbrica
Ale Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 3 minuti fa, Giannimorandi ha scritto: @Ale come i buoni ampli con i giusti diffusori suonano bene. Gli amplificatori che suonano bene con ogni diffusore in realtà sono così caratterizzati che piegano ogni cassa alla sua timbrica Francamente mi sembra che tu stia facendo un bel po’ di confusione, ma vabbè…
Giannimorandi Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre @Ale le harbert gradiscono un amplificatore smorzato e aperto e con hegel possono andare a nozze, diversamente andrebbe ad esempio con b&w ed hegel potrebbe essere un suono brillante e asciutto. Se colleghiamo un McIntosh con trasformatore di uscita le farebbe suonare entrambe alla sua maniera, mantenendo le differenze timbriche dei diffusori ms meno marcate
Ale Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre Le Harbeth sono tra i diffusori più lineari che si possano trovare, e tutto ciò che vogliono è un ampli altrettanto lineare (leggi: trasparente), magari con una buona riserva di watt. As simple as that. 1 1
Grancolauro Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre 3 ore fa, London104 ha scritto: Sono dunque apparecchiature che stancano in poco tempo o semplicemente se ne sono venduti centinaia? La seconda che hai detto.
Grancolauro Inviato 21 Ottobre Inviato 21 Ottobre per l'esperienza che ne ho avuto io, gli ampli Hegel hanno un comportamento più simile a quello degli amplificatori audio professionali rispetto quello dei classici ampli per l'hifi domestico. Non hanno un suono particolarmente “rifinito”, con grande micro-dettaglio, profondità e ampiezza della scena. Né hanno un timbro caldo o "musicale", qualsiasi cosa questo voglia dire. Gli Hegel hanno un timbro estremamente neutro e lineare, e una dinamica particolarmente elevata rispetto alla media. Sono cioè molto "energici". Questo a volte li fa percepire come ampli asettici e "duri" all'ascolto. Per cui uno poi si può pure stancare, ma non perché suonino male. In realtà fanno il lavoro che ci si aspetta da loro, senza scuse o fronzoli, né trucchi o imbrogli. In perfetto stile nordico, diciamo. A mio modo di vedere, sono macchine razionali che meritano rispetto.
magicaroma Inviato 22 Ottobre Inviato 22 Ottobre 11 ore fa, Giannimorandi ha scritto: pratica un diablo più economico Si è no, avranno risparmiato da qualche parte, lo aveva un mio conoscente, pilotava praticamente tutto, ma con meno raffinatezza. In fondo anche i proprietari di quel carrozzone di Lancia Thema 8.32 amavano chiamarla "Thema Ferrari"
Giannimorandi Inviato 22 Ottobre Inviato 22 Ottobre @magicaroma da qualche parte dovevano tirare, costava meno della metà 1
Dufay Inviato 22 Ottobre Inviato 22 Ottobre 11 ore fa, Grancolauro ha scritto: per l'esperienza che ne ho avuto io, gli ampli Hegel hanno un comportamento più simile a quello degli amplificatori audio professionali rispetto quello dei classici ampli per l'hifi domestico. Non hanno un suono particolarmente “rifinito”, con grande micro-dettaglio, profondità e ampiezza della scena. Né hanno un timbro caldo o "musicale", qualsiasi cosa questo voglia dire. Gli Hegel hanno un timbro estremamente neutro e lineare, e una dinamica particolarmente elevata rispetto alla media. Sono cioè molto "energici". Questo a volte li fa percepire come ampli asettici e "duri" all'ascolto. Per cui uno poi si può pure stancare, ma non perché suonino male. In realtà fanno il lavoro che ci si aspetta da loro, senza scuse o fronzoli, né trucchi o imbrogli. In perfetto stile nordico, diciamo. A mio modo di vedere, sono macchine razionali che meritano rispetto. Allora tanto vale prendere un pro. A dire il vero i pro però mica sono tutti uguali.
Forest Inviato 22 Ottobre Inviato 22 Ottobre Da possessore di 2 Hegel H20 collegati in bi amplificazione verticale passiva posso confermare la bontà di tali amplificazioni e non ho rilevato asperità e/o indurimento del messaggio musicale! Anzi i miei finali restituiscono un ottimo equilibrio, precisione/controllo, una buona immagine sonora con la giusta trasparenza ed il tutto con molta energia. Come tutte le apparecchiature HI FI c’è la necessità di mettere tutti i componenti della catena nella condizione di esprimersi al meglio! e bisogna perdere un po’ di tempo e trovare la giusta combinazione per avere una resa ottimale! elenco le modifiche/componenti che ho utilizzato e che sto utilizzando attualmente: 1-Cavi di Alimentazione. (Furutech) con messa in fase. 2-Sostituzione fusibili. (Synergistic Research-Purple) 3-Piedini magnetici idonei al peso. 4-Smorzatori sopra il coperchio dei finali. 5-I cavi di segnale devono essere equilibrati e musicali. Tutto questo porta ad una resa musicale piacevole e coinvolgente!
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