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Melius Club

Ancora una donna uccisa


senek65

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Inviato

C'è un problema culturale pesante.

Avete già dimenticato vari gruppi tipo  Facebook «Mia Moglie»?

  • Melius 1
Inviato

Siamo nel Paese che fino al 1981 infliggeva pene ridotte a chi uccideva una donna (moglie, sorella, figlia) ritenuta colpevole di aver disonorato la famiglia, spesso a causa di una relazione sessuale ritenuta illegittima e che fino a 80 anni fa non riteneva una donna in grado di votare.

 

Ora siamo diventati svedesi.

  • Melius 1
Inviato
29 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

 

Ma che razza di esempio potrà mai essere quello di una malattia confrontato ad un omicidio? Dai su Franco ti stai andando ad infilare in un ginepraio senza senso da cui non ne uscirai più.   

Ma non ci arrivi veramente?

Fabio Cottatellucci
Inviato
1 ora fa, audio2 ha scritto:

qua di noi i numeri confronto a quasi tutti gli altri sono migliori

qualsiasi tabella

Vabbè ma a me interessa vedere un numero vicino a zero, fregacavoli degli altri.

Audio, parliamo di 82 morte da inizio anno, quasi una piccola compagnia sterminata in battaglia! 

Inviato
9 minuti fa, wow ha scritto:

Siamo nel Paese che fino al 1981 infliggeva pene ridotte a chi uccideva una donna (moglie, sorella, figlia) ritenuta colpevole di aver disonorato la famiglia, spesso a causa di una relazione sessuale ritenuta illegittima e che fino a 80 anni fa non riteneva una donna in grado di votare.

 

Ora siamo diventati svedesi.

Sono passati appena 44 anni e che sarà mai .

Pare ieri eh?

Fabio Cottatellucci
Inviato
19 minuti fa, otaner ha scritto:

C'è un problema culturale pesante.

Avete già dimenticato vari gruppi tipo  Facebook «Mia Moglie»?

Renato, secondo me non c'è quello dietro ai femminicidi.
Quello, casomai, sta dietro agli stupri.
Il femminicidio è diverso, e continuiamo a far finta di non saperlo.

ferrocsm
Inviato
13 minuti fa, wow ha scritto:

Siamo nel Paese che fino al 1981 infliggeva pene ridotte a chi uccideva una donna (moglie, sorella, figlia) ritenuta colpevole di aver disonorato la famiglia, spesso a causa di una relazione sessuale ritenuta illegittima e che fino a 80 anni fa non riteneva una donna in grado di votare.

Già, manca solo di veder scritto  che in fondo se la sono cercata e quindi meritata.

Fabio Cottatellucci
Inviato
10 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

Già, manca solo di scrivere che in fondo se la sono cercata e quindi meritata.

"Ma pure queste, signora mia, ma che vogliono? Per quattro schiaffetti scendono pure in piazza... pensassero a lavorare in casa come ho fatto io, che sapesse quante mazzate ho preso da mio marito! Certo che se una reagisce lo fa a suo rischio e pericolo, normale che ogni tanto ci scappi la morta".

  • Thanks 1
gibraltar
Inviato
4 ore fa, Enrico VIII ha scritto:

Come no, è sotto gli occhi di tutti

 

 

In compenso hanno introdotto il reato di femminicidio, che contempla persino l'ergastolo

Penso tu non abbia ben chiara la differenza tra "prevenzione" (intervenire prima affinché non si verifichino le condizioni per commettere un reato) e "sanzione" (intervenire con una pena dopo che il reato è stato commesso, cioè la donna è stata uccisa): se si accetta di concentrarsi solo sulla seconda, si ha già perso...

Inviato
31 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

innanzitutto non dobbiamo confondere gli "omicidi di donne" con i femminicidi,
@audio2 ha riportato i primi che fanno capire molto poco del fenomeno

Si vabbe' dati non scorporati, ma sono più che convinto che 98 volte su 100 trattasi di femminicidi. 

Non che questo ci renda più allegri, ma di fatto pare ci siano più bestie da altre parti. 

 

gibraltar
Inviato

Non posso crederci, si sono invertiti i ruoli: @audio2 cita i dati dimostrando che la situazione, in Italia, non è così drammatica in confronto ad altri Paesi, dunque evidenziando che in realtà l'emergenza come la dipingono i giornali non sarebbe che un "bias". E @briandinazareth li contesta, sostenendo che i dati (a lui sempre tanto cari) non dimostrano nulla!

INCREDIBBILEEE! :classic_biggrin::classic_laugh:

  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Il femminicidio è diverso, e continuiamo a far finta di non saperlo.

gli stupri e i femminicidi hanno la stessa origine culturale; il movente è certamente diverso.

L'elemento comune rimane la violenza e sopraffazione

 

Inviato

Dietro ad un femminicidio c’è la stessa cultura di base dello stupro: quella del possesso, della dominazione e della violenza. 

Gaetanoalberto
Inviato

Non credo sia questione di numeri.

L'odiosità intrinseca del far male a chi hai teoricamente amato, è espressione di un concetto proprietario dell'altro, che troviamo (per fortuna con minor danno) in molte altre concezioni della vita e del rapporto col prossimo

  • Melius 1
Inviato
51 minuti fa, gibraltar ha scritto:

Penso tu non abbia ben chiara la differenza tra "prevenzione" (intervenire prima affinché non si verifichino le condizioni per commettere un reato) e "sanzione" (intervenire con una pena dopo che il reato è stato commesso, cioè la donna è stata uccisa)

La prevenzione a livello di strumenti   giuridici   è stata rafforzata, e non poco,  nel 2023 con le modifiche al c.d. " codice rosso" .  

Ho l'impressione ci siano problemi (anche) coi "braccialetti elettronici" attuali , che se funzionassero come dovrebbero sarebbero  una bella risorsa per prevenire i femminicidi.

Poi arrivare ad azzerare il fenomeno dei femminicidi sarebbe auspicabile, ma come per tutti i reati credo che sia,  purtroppo, utopia.

 

  • Melius 1
Fabio Cottatellucci
Inviato
46 minuti fa, otaner ha scritto:

L'elemento comune rimane la violenza e sopraffazione

Non sono molto d'accordo Renato, neppure con quello che scrive  @iBan69.
Secondo me il quadro è più complicato e, se possibile, ancor più agghiacciante.
Se leggete o seguite in TV alcune storie nel dettaglio, gli assassini molto spesso alternano scoppi di violenza a pianti disperati e promesse di cambiare.
Vorrei formulare meglio questo concetto, ma (scusatemi) non ci riesco: è come se ci fosse un atteggiamento diverso fra chi pesta la moglie o non le permette di studiare e chi esplode in crisi di violenza assassina.
Non è solo quantità, non c'è una progressione criminale che parte dal pretendere che si portino le ciabatte all'uomo che torna a casa e arriva al femminicidio, come può esserci progressione fra lo scippo e l'omicidio per rapina.
Il sopraffattore e l'assassino non sono necessariamente la stessa persona, anzi, e secondo me il femminicidio non è un episodio di dominazione portato al parossismo, è un gesto criminale diverso.
Questo da quel che vedo e leggo; però, ripeto, un criminologo potrebbe spiegarlo meglio, spero che si sia capito quello che intendevo dire.


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