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Melius Club

"Una disperata vitalità". A 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini


Messaggi raccomandati

Inviato

Ne era pieno di bigotti il Pci

  • Melius 2
Inviato
12 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

le solite scemenze della sua omosessualità

 

l'omosessualità qui non c'entra nulla

il concetto è quello di sfruttare il potere economico per usare le persone minori, sia anagraficamente che culturalmente, e  per giunta in stato di bisogno 

 

27 minuti fa, loureediano ha scritto:

ma andare con un minore che si prostituiva era tollerato


ma tollerato da chi?

era tollerato anche menare le mogli

e per certi versi lo stupro

ma la gente per bene, allora come oggi, queste schifezze non le faceva

loureediano
Inviato

Meno male che ci sono persone perbene come te che votano gente che ne fa di molto peggio.

La prima ministra madre senza matrimonio non è immorale?

Inviato
4 minuti fa, loureediano ha scritto:

Meno male che ci sono persone perbene come te che votano gente che ne fa di molto peggio.

La prima ministra madre senza matrimonio non è immorale?

 

spero che questo intervento non sia rivolto a me... 

tra le altre cose, se vogliamo parlare di meloni, non è immorale fare la madre senza matrimonio

se la pensi così sei messo davvero male

al limite è il predicare bene e razzolare male che rende la cosa grottesca

ferdydurke
Inviato
22 minuti fa, lello64 ha scritto:

il concetto è quello di sfruttare il potere economico per usare le persone minori, sia anagraficamente che culturalmente, e  per giunta in stato di bisogno 

Ma che importanza ha quello che ha fatto in privato, ne avrà risposto alla sua coscienza. Quello che importa oggi è solo la sua opera e le sue idee. Se su i suoi libri o i suoi film non hai niente da dire perché per te Pasolini è stato solo un profittatore di minorenni statte zitto e magari leggiti qualcosa e poi intervieni su quello.

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
13 ore fa, Plot ha scritto:
13 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Per me questa faccenda è superata, intendevo parlare di Pasolini il poeta, l'intellettuale, lo scrittore, il regista, l'osservatorer acuto e critico, profetico delle realtà italiani e mondiali, tra i più grandi della storia italiana che ogni coscienza sociale civile apprezza, celebra rimpiangere, senza con questo voler farene l'agiografia ma senza neanche scendere nei torbido della sua vita privarta.

Si era capito sin dai primi post, la commemorazione era chiara :classic_cool:

Ma bisogna anche considerare che la sua scomparsa e' legata a questo terribile fatto di cronaca decretando la sua dipartita dal mondo dei vivi.

...per quanto mi riguarda, il caso di mr B c'entra come i cavoli a merenda, ma vabbeh, siamo su un forum

 

I motivi dell'assassinio di Pasolini furono ben altri, legati ad altro, si trattò della vendetta perpretata in puro stile squadristico da parte di quei "settori" dell'italico "potere" esercitato in "bianco e in nero", legati al sistema vocazionale  subculturale, reazionario e violento, espressione di una borghesia ignorante e retriva, con l'appoggio di parte della popolazione consenziente e votata al qualunquismo e alla mediocrità, realtà di un'Italia misera se non anche miserabile che Pasolini frustigava con passione ed estrema lucidità morale e intellettuale.
 

Non potendolo attaccarlo, smentirlo e bloccarlo sul piano del pensiero, del confronto dialettico, ovvero con gli strumenti della civiltà, venne inscenata la vulgata da dare in pasto ai benpensanti, ipocriti moralisti ed ed affini del belpaese: la voyeuristica e squallida fola del "frocio"  che violentava minorenni e da uno di questi ucciso, anzi straziato in mille modi massacrato, dovendosi difendere dalla presunta aggressione del poeta, chè si che ci vollero più mani e più cervelli putrefatti per compiere la macabra impresa. 
Tutto questo risultò falso nel corso delle decennali controverse indagini che non portano alla verità provata ma che sfatarono inequivocabilmente la versione ufficiale di comodo che il Peluso confermò, smentì, riaffermò, rinnegò, cento volte.

Fu lo stesso corpo straziato dei Pasolini, oltre ad altri mille prove "tecniche" e testimoniali inconfutabili a dire di un'aggressione in branco dove il Pelosi fu l'esca che attirò Pasolini sul luogo del delitto. 

 

Poiche mi sembra di cogliere nei tuoi interventi una sorta di velata ironia e di superficialità, visto che tu stesso sostieni di non conoscere Pasolini, dando ancora peso alla vulgata sul terribile fatto di cronaca che ancora vi è chi cerca di rapportarlo al giro delle "marchette", al delitto sessuale, che non fu la causa del male, bensì lo strumento del depistaggio, ti suggerirei di documentarti un po' su Pasolini, uomo, poeta (probabilmente scopriresti che sono la stessa cosa) e sulle risultanze delle varie ultradecennali inchieste e sentenze processuali mentre molta stampa ed altri organi dell'informazione, della politica, della subcultura pennivendola di regime cercarono di trasformare Pasolini in imputato nel processo in cui si sarebbe dovuto individuare l'assassino, anzi gli assassini. Un ribaltamento di ruoli grottesco se non fosse stato tragico, un po' quello che viene fatto ancora oggi negli ambiti più reazionari della politica, dell'informazione, della società, e dei "social", forum compresi, etc... accuse ribaltanti e "negazioniste" espresse in maniera sia violenta sia con modalità meno aggressive e scomposte. Benchè vi siano stridori di denti nascosti o repressi ancora da sentire... 

analogico_09
Inviato
3 ore fa, audio2 ha scritto:

se vogliamo considerarci culturalmente ed eticamente superiori

 

 

Si eviterebbero certi interventi aggressivi, violenti, infarciti di odio e di volgarità. 

analogico_09
Inviato
3 ore fa, ferdydurke ha scritto:

Se su i suoi libri o i suoi film non hai niente da dire perché per te Pasolini è stato solo un profittatore di minorenni statte zitto e magari leggiti qualcosa e poi intervieni su quello.

  Infatti, qui si pontifica, si moralizza, si grida al violentatore di minorenni in maniere sammaria e falsa, come si faceva nei processi di piazza, senza sapere nulla dell'oggetto dei loro scompensi. 

analogico_09
Inviato
3 ore fa, Napoli ha scritto:

Ne era pieno di bigotti il Pci

 Sicuro, fui testimone diretto nella sezione del PCI che iniziavo a frequentare i primi /metà anni '60, senza mai iscrivermi, poi ci fu il ripensamento, anzi l'ammissione del partito di aver preso una cantonata, riassumendo. D'altra partre, come giustamente affermi, nel PC c'erano molti cattolici ... e ho detto rutto. 

 

Inviato

Ma forse non esiste in europa un partito socialista, o forze più genericamente di sinistra, piu vicine e comunque influenzate dal cristianesimo, come in Italia, per ragioni evidenti. Dai tanti intellettuali alla base anche del PCI, spesso e volentieri provenienti dall'oratorio. Del resto proprio Pasolini, era fortemente attratto dalla figura del Cristo...

analogico_09
Inviato
14 ore fa, best_music ha scritto:

Di Pasolini regista mi son piaciuti i film più comprensibili, confesso però che quando vidi "Le 120 giornate di Sodoma" ad essere sincero pensai "poraccio come deve esser ridotto per avere di queste fantasie".

:

 

 

Forse sono più "poracci" quelli ridotti a doversi riconoscere riflessi nello specchio servito loro da Pasolini.
Non è un film facile Salò, forse non è un film... La prima volta che lo vidi fresco di uscita restai disorientato, l'estetica era come sempre eccellente ma i contenuti un vero "scandalo". Non non capii, mi annoiai, mea culpa, ma non giudicai.
Lasciai passare il tempo, molto tempo, poi, durante la proiezione sul grande schermo di una copia restaurata al Festival del cinema di Venezia 2005 o 2006, non mi parve di assistere allo spettacolo di un film "normale" ma di essere entrato in contatto con la tragica realtà raccontata in formato cinematografico, oltre i "limiti" e le possibilità di espressione offerte dal cinema stesso, assistendo alla trasfigurazione estetica della realtà liberata da ogni convenzione etico-morale ipocrita e manichea, quale ultimo, definitivo passaggio intellettuale, spirituale e psichico del non ritorno, nel quale agivano forze ancestrali, su cui difatti Pasolini mai più tornò se non da morto dopo aver composto il Requiem per se stesso e per quel vasto tratto di umanità sperduta che non smise mai di soccorrere, riuscendo o meno nel proposito, ragione per la quale venne assassinato. 

 

analogico_09
Inviato
2 ore fa, lampo65 ha scritto:

Ma forse non esiste in europa un partito socialista, o forze più genericamente di sinistra, piu vicine e comunque influenzate dal cristianesimo, come in Italia, per ragioni evidenti. Dai tanti intellettuali alla base anche del PCI, spesso e volentieri provenienti dall'oratorio. Del resto proprio Pasolini, era fortemente attratto dalla figura del Cristo...

 

Pasolini si confessava ateo, marxista, anticlericale senza rinnegare la sua cromosomica cattolica, l'aspetto culturale del cattolicesimo con il quale era in perenne contratto e contrasto. Nutriva un sentimento artistico/mistico per la religiosità che rappresentava spesso attravrerso i suoi film che quasi sempre contenevano elementi immaginifico/sonoro/letterali  delle altre arti: musica, pittura, architettura, letteratura. Ammirava la figura del Cristo uomo epico dei valori rivoluzionari vicini al marxismo, ed è quel Cristo più umano e terreno che "divino" ad emerge nel suo capolavoro (anti)cinematografico", Il Vangelo secondo Matteo. 

 

  • Thanks 2
ferdydurke
Inviato

Tra i film di Pasolini, quello che più mi ha colpito è stato "Teorema".

analogico_09
Inviato

@ferdydurke

Teorema, il libro e il film, entrambi di Pasolini, segna davvero la forte frattura tra il mondo del poeta e la società borghese che - ad esclusione della più "illuminata", per così dire..uj - usciva dal cinema ancor più incattivita così piena di un cattolicesimo bullicante di odio e di vendetta. Il grande pubblico alla buona rideva invece inconsapevolmente - quale alternativa a non capirci molto - istintivamente e azzeccatamente di fronte all'ospiste affascinante e misterioso, sorta di anegelica, mistica presenza, angelo vendicatore o bunuelianamente sterminatore (certi estremi empatici e simmetrici si toccano) se non anche incantatorte (quanto spazio lasciava Pasolini allo spettatore di immaginare in poroprio!) che attraverso la possessione sessuale toccata a tutti i componenti, lasciava in crisi profonda la granitica impalcatura della ricca, perbenista, gentile ed accogliente famigliola borghese, non se ne salvò una/a... compresa la "serva" che fattasi santa però sale in cielo - interprete la grande, già leggendaria "Laura Betti...

Riassunto molto sintetico e grossolano... non si creda che Pasolini intendesse esaurire il "messaggio" con un soggetto  così banale, prevedibile, manicheo.., c'è molta profondità che andrebbe scavata fino ai limiti della controversa religiosità. Il Requiem di Mozart scandisce, malinconico e tragico le sequenze tragico-scabrose con un sottile strato di innocente  beffardia.  Forse il film più "intellettuale" e mentale de Nostro P.P.Pasolini. 
Insomma come per tutti i "principali" film scandalizzatori di Pasolini vuoi per le denunce che cadevano copiose, vuoi per i processi, per le accoglienze isteriche, non di meno pruriginose, vuoi per i sarcasmi popolari, i più sani.., insomma un pò di rivalsa al popolo bisogna pur sempre concederla.... non si finiva mai di parlare. 

Il libro è ancora più intrigante del film perchè ci sono più spazi per approfondire situazioni, personaggi, atmosfere, soprattutto mle atmosfere.., ma la magia dell'immagine pure non si batte.  Magnifica Silvana Mangano; Terence Stamp  "solforicamente" angelico... 

 

  • Melius 1
widemediaphotography
Inviato

Miii son passati 50anni... ricordo come se fosse ieri quando la TV, allora in B&N,  annuciò il ritrovamento del cadavere.:classic_ohmy:

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