Roberto M Inviato 6 Dicembre Condividi Inviato 6 Dicembre 18 ore fa, Savgal ha scritto: la simpatia verso le autocrazie Invece la simpatia dell'estrema SX propal per Hamas come la collochiamo e con cosa si concilia ? 20 ore fa, briandinazareth ha scritto: da neonazisti non è strana la simpatia verso altri neonazisti o altri autoritarismi. Dalla SX invece continuo a non capacitarmi della simpatia verso Hamas. Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1647919 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
31canzoni Inviato 6 Dicembre Condividi Inviato 6 Dicembre Il porcospino d’acciaio – Heos.it https://share.google/LhN9Qm587r9KUByRt 1 Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1647923 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Savgal Inviato 6 Dicembre Condividi Inviato 6 Dicembre @Roberto M Qualche volta sforzati di fare un intervento pertinente sul tema del thread. Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1647924 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Xabaras Inviato 6 Dicembre Condividi Inviato 6 Dicembre 32 minuti fa, Roberto M ha scritto: Invece la simpatia dell'estrema SX propal per Hamas come la collochiamo e con cosa si concilia ? Dalla SX invece continuo a non capacitarmi della simpatia verso Hamas. Ommaró che due palle Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1647939 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iBan69 Inviato 6 Dicembre Condividi Inviato 6 Dicembre 21 ore fa, piergiorgio ha scritto: dove devo firmare ? Non devi firmare, devi trasferirti in un paese autoritario, così vedi cosa vuol dire e farai meno lo spiritoso. 1 Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1647958 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iBan69 Inviato 6 Dicembre Condividi Inviato 6 Dicembre 20 ore fa, tigre ha scritto: Il disfacimento dell'UE sarà una benedizione per i suoi popoli, e na stangata per le classi dirigenti colluse e corrotte. Sarebbe pure ora di usare le carceri per i veri delinquenti Quanta ignoranza… 1 Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1647960 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
iBan69 Inviato 6 Dicembre Condividi Inviato 6 Dicembre 21 ore fa, wow ha scritto: Censis: per il 30% degli italiani i regimi autocratici sono più adatti a governare oggi Beh, è sicuramente preoccupante… ma, il 30% di cojoni, purtroppo ci tocca. Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1647962 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
audio2 Inviato 6 Dicembre Condividi Inviato 6 Dicembre ah ehm Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1647979 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
indifd Inviato 6 Dicembre Condividi Inviato 6 Dicembre Il 05/12/2025 at 14:59, wow ha scritto: National Security Strategy 2025 https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.whitehouse.gov/wp-content/uploads/2025/12/2025-National-Security-Strategy.pdf&ved=2ahUKEwiY9qvCwqaRAxVhgf0HHWLLH0QQFnoECCgQAQ&sqi=2&usg=AOvVaw3AlSfUm9xULjXJqR270ft2 Ambasciator non porta pena o forse in alcuni casi si "La rilevazione aggregata pubblicata da Youtrend, basata sui dati medi ponderati diffusi da Politico, indica una tendenza uniforme nei principali Paesi europei: i partiti conservatori registrano un incremento stabile, mentre le forze progressiste faticano a mantenere consenso. In Francia, il Rassemblement National guidato da Marine Le Pen e Jordan Bardella raggiunge il 36,5%, un risultato che raddoppia quello delle formazioni concorrenti e consolida Bardella come possibile sfidante all’Eliseo. Nel Regno Unito, Reform UK di Nigel Farage si attesta al 27%, superando sia i laburisti al 18% sia i conservatori al 17%. In Spagna, il Partido Popular raggiunge il 32% e, insieme a Vox al 18%, costruirebbe una maggioranza più netta rispetto all’assetto parlamentare uscito dalle ultime elezioni, quando i socialisti avevano formato il governo attraverso un accordo con gli indipendentisti catalani In Germania, i dati confermano una situazione politica in rapida trasformazione. Secondo la media citata da Youtrend, l’AfD raggiunge il 26%, superando la coalizione CDU-CSU al 25% e lasciando i socialdemocratici della SPD al 14%. Il calo dei socialdemocratici contribuisce a definire un quadro in cui l’opposizione conservatrice appare rafforzata, mentre le forze progressiste evidenziano difficoltà nel proporre soluzioni percepite come efficaci su sicurezza, immigrazione e costi energetici. La tendenza complessiva mette in rilievo un cambiamento nell’elettorato tedesco, che mostra una crescente distanza dalle politiche tradizionali della governante coalizione semaforo. La fotografia emersa suggerisce una possibile revisione degli assetti futuri, con una maggiore pressione sul governo federale." Mala tempora currunt se peiora parantur Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1648160 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Questo è un messaggio popolare. wow Inviato 7 Dicembre Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 7 Dicembre PARADOSSI GEOPOLITICI Corriere della Sera 7 Dec 2025 Di Antonio Polito «L’Europa non conta e non serve», canta il coro dell’armata russa 🤣 (nota mia) che si leva ogni giorno dai media italiani, gente così attendibile da aver creduto a Putin quando giurava che non stava per invadere l’ucraina dodici ore prima di invaderla. «La civiltà europea può essere cancellata entro i prossimi vent’anni», risponde da Washington il coro Maga della supremazia americana, teorizzata nella nuova «dottrina Trump». Non sappiamo ancora se per mano della Zacharova e dei droni russi, o di J.D. Vance e dei dazi americani, entrambi danno per certo che l’ora fatale per la nostra civilizzazione batta già sui cieli del continente. Eppure, per parafrasare un genio americano (anche loro ne hanno avuti), la notizia della morte dell’Europa ci pare grossolanamente esagerata. Se davvero non contasse più nulla come dicono, per esempio, l’Ucraina sarebbe stata già svenduta al miglior offerente da entrambi i cori. Forse succederà presto comunque (speriamo di no); ma per ora neanche l’immobiliarista-inseconda Witkoff e il Genero-in-chief Kushner sono riusciti a passare sul corpo di Zelensky. E questo perché l’«impotente» Europa sostiene oggi completamente da sola lo sforzo bellico dell’Ucraina, visto che l’america di Trump si è già ritirata; e detiene i duecento miliardi di asset russi necessari alla ricostruzione. La verità è che — guarda un po’ — non si può creare un nuovo ordine in Europa senza o contro le democrazie europee, nemmeno dall’alaska. Ma se non siamo «imbelli» e «inutili», allora siamo «guerrafondai», canta sempre il coro, e vogliamo a tutti i costi sparare ai russi per la gioia dell’ammiraglio Cavo Dragone e dell’ad di Leonardo. Certo, saremmo sempre lontani dal poter competere con il record bellicista della Russia di Putin, impegnata costantemente in una o più guerre per diciannove degli ultimi venticinque anni; ma mai dire mai. Oppure non andiamo bene perché siamo autoritari e reprimiamo il dissenso, come denuncia il documento dell’amministrazione Trump. Anche se non ci riusciamo ancora così bene come nelle università americane nei confronti delle proteste pro Pal. Oppure ancora perché da noi il potere politico non rispetta lo Stato di diritto, anche se non è mai arrivato a chiedere l’impeachment dei giudici che lo contraddicono, come ha fatto Trump per la deportazione «manu militari» di migliaia di migranti. Gli spregiatori della civiltà europea, che al caldo del nostro welfare e ben protetti dal nostro Stato di diritto sputano ogni giorno nel piatto dove mangiano, sono particolarmente indignati per la corruzione del Vecchio Continente. Ma se vivessero a Mosca e denunciassero lì il potere corrotto sarebbero già volati da una finestra o serviti con un tè al polonio. Invece a Bruxelles la procura anticorruzione dell’unione europea fa arrestare chi vuole e quando vuole, a Parigi mettono in galera un ex presidente, a Madrid indagano la moglie del premier, a Lisbona hanno fatto cadere un governo per un errore giudiziario. Mentre a Kiev, per essere ammessi in Europa, hanno dovuto consentire alle forze anticorruzione di arrivare fino alla stanza accanto a quella di Zelensky, eliminando dalla scena il suo più potente collaboratore. Questa Europa antidemocratica e oppressiva, che disastro! Senza contare l’ingiustizia sociale. I nostri paesi sono sempre più poveri e ineguali, e ora che hanno rinunciato per sempre al gas russo sempre più lo saranno, canta il coro. Come se a Mosca, o a Pechino, o anche a New York, avessero qualcosa di lontanamente paragonabile alle nostre pensioni pubbliche, alla nostra scuola pubblica, alla nostra sanità pubblica. L’unione europea ha il 5,5% della popolazione mondiale, produciamo il 18% del Pil mondiale, ma spendiamo il 50% di tutto il mondo nei sistemi di protezione sociale. Certo, non sappiamo fino a quando ci riusciremo; eppure la «civiltà europea» è questa qui, e fortunato chi ce l’ha. Il paradosso più grande è che molti dei rimproveri del nuovo documento strategico dell’amministrazione Trump, indicati come la causa dell’indebolimento della civiltà europea, sono veri. È vero per esempio che «le politiche migratorie stanno trasformando il continente, creando conflitti». È vero che «il crollo dei tassi di natalità provoca la perdita d’identità nazionale e della fiducia in sé stessi». È vero che non dovremmo agire sparpagliati e con ritardo, e che dovremmo deciderci a investire molti soldi per conquistare un’autonomia strategica dagli Usa, e diventare capaci di difenderci con le nostre forze dalla Russia. Ma sono proprio i movimenti populisti pro Putin e pro Maga a mobilitare l’opinione pubblica nei nostri paesi per tenere in scacco i governi, a Berlino, a Parigi, a Londra, effettivamente oggi in minoranza nei sondaggi, impedendo così a un’europa davvero unita di fare ciò che le viene rimproverato di non fare (ci stanno provando anche in Italia, vediamo fino a quando Meloni ce la fa a resistere). Come in un b-movie americano, rischiamo insomma di fare la fine del poveraccio preso in mezzo tra due bulli: uno ci tiene e l’altro ci mena. È dunque forse giunto il momento di ricordare che, come è sempre avvenuto nella storia, qualsiasi guerra, virtuale o reale, cyber o ibrida, culturale o politica, bisogna prima vincerla sul fronte interno. Contrastando il più possibile, con la forza delle idee, la quinta colonna che sta provando a sbriciolare la nostra casa europea, come le tarme fanno con il legno antico. 4 Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1648454 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
wow Inviato 7 Dicembre Autore Condividi Inviato 7 Dicembre Mounk è un politologo saggista teeesco-americano, esperto di populismi. Mounk "Il presidente sogna il continente a destra odia regole e accoglienza " DI ANNA LOMBARDI Il politologo: La postura americana dovrebbe essere uno stimolo a reinventarsismettendo di essere una specie di museo Donald Trump pensa che solo un'Europa governata interamente dai Viktor Orbán e dalle Giorgia Meloni, dai Nigel Farage e dai Jordan Bardella starà dalla parte giusta: la sua. Per questo gli tende la mano: solo un'Europa interamente di destra somiglierà all'alleato che sogna». Yascha Mounk è il politologo tedesco-americano della Johns Hopkins University — ma per questo semestre a Sciences Po, l'Istituto di Studi Politici di Parigi — esperto di populismo e autore di saggi come "La trappola identitaria", "Il grande esperimento", "Popolo vs. Democrazia". La "dottrina Trump" enunciata nella nuova Strategia di Sicurezza Nazionale contiene un attacco all'Europa senza precedenti. «Trump ha un rapporto complesso con l'Europa. La considera parte della sua identità. E ritiene certi valori di cui si sente paladino figli della civiltà europea. Un pensiero condiviso da tutto il popolo Maga. Per questo, prova risentimento verso la leadership del Vecchio Continente. Per lui le politiche dei Macron e dei Merz, somigliano troppo a quelle dei suoi nemici politici interni, gli Obama e i Biden. Ed è convinto che tradiscano l'essenza di quelli che ritiene essere i veri valori occidentali». Cosa non tollera della "nostra" Europa? «Il pensiero di Trump — e dell'intera destra Maga — si articola in categorie: etnia, religione, civiltà e così via. Quel che attaccano è l'Europa dei governi moderati, per motivi che vanno dalle politiche d'immigrazione, che a loro dire, ci contaminano dal punto di vista etnico e religioso, al liberalismo sociale e alle regole imposte ad aziende e social media, ad esempio sulla privacy. Insomma, contestano l'intero sistema di valori politici europeo fatto di regole e libero commercio, ma pure, di accoglienza e rispetto per identità di genere e diritti». Tutto questo sembra molto affine all'idea putiniana di Europa decadente... «Diciamo che è un pensiero condiviso dai conservatori di mezzo mondo: anche in poli «La stupisce? Anche nella stessa Europa c'è chi lo pensa: e chiede la dissoluzione dell'Unione europea dall'interno, esattamente come fa Elon Musk dagli Stati Uniti. Ma Trump, più che divisa, la vorrebbe... trumpiana. Omogenea al suo pensiero. L'impressione che spinga per frantumarla deriva solo dal fatto che favorisce la parte d'Europa meno europeista». L'astio per la Ue ha anche motivi economici? «Di sicuro, la dissoluzione dell'Unione renderebbe i singoli Stati più deboli, permettendo agli Stati Uniti di stipulare accordi economici a loro vantaggio, così come hanno tentato di fare con i dazi». Eppure, la commissaria europea Kallas, ieri ha detto che gli Stati Uniti restano il nostro più grande alleato. Ma è davvero ancora così? «Purtroppo, in un certo senso, è vero. Abbiamo legami commerciali e di difesa strutturati e storici. E nonostante tutti i problemi, per ora dobbiamo continuare a cooperare con gli americani: essere dipendenti da Pechino o da Mosca, non sarebbe certo un'alternativa migliore. Purtroppo l'Europa è in una situazione di debolezza per colpa di scelte fatte negli ultimi 30-40 anni. Come quella di non spendere per una difesa comune che ora non ci permette di garantire la pace, né ai nostri vicini ucraini e nemmeno a noi stessi. Finora abbiamo contato sulla Nato, ma è evidente che, di fronte a una seria crisi o a un grave pericolo, il rischio che Trump ci molli è concreto. E se succedesse, sarebbe la fine dell'effetto deterrente di quell'Alleanza, con tutto quel che comporta. L'altra vulnerabilità è aver scelto di non investire abbastanza in tecnologia e, dunque, oggi non abbiamo compagnie competitive, in grado di fare concorrenza a Google e a OpenAI, e nemmeno ad aziende cinesi come Huawei. Siamo indietro». Che fare? «L'Europa è a un bivio. Le cose potrebbero andare meglio dell'idea catastrofica che oggi molti hanno del suo futuro: ma anche molto peggio. La nuova postura americana potrebbe, paradossalmente, diventare uno stimolo: ma serve coraggio e iniziativa politica. In realtà reinventarsi non è tanto una possibilità quanto una necessità. L'alternativa sarebbe diventare politicamente molto più dipendenti dalle grandi potenze: rinunciando a valori e identità, certo, ma ritrovandoci anche molto più impoveriti. Non è un destino già scritto: l'Europa ha un grande mercato, talenti e un sistema educativo impareggiabile. Deve però trovare il coraggio di tornare a essere protagonista e smetterla di considerarsi un museo». 1 Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1648504 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
wow Inviato 7 Dicembre Autore Condividi Inviato 7 Dicembre Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1648509 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lampo65 Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre 1 ora fa, wow ha scritto: L’unione europea ha il 5,5% della popolazione mondiale, produciamo il 18% del Pil mondiale, ma spendiamo il 50% di tutto il mondo nei sistemi di protezione sociale E ma ci sono i maranza che litigano alla stazione, è colpa della fonderlaien😅😁 Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1648538 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
indifd Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre Questo interessante argomento centrato sul rapporto yankee si presterebbe ad altrettanto interessanti IMHO commenti, ma: a) ho maturato la convinzione che esistono argomenti tabù su cui non solo non è utile, ma persino controproducente discutere: vaccini/no vax , guerra Russia/Ucraina e altri similari b) IMHO il dramma è che l'elenco degli argomenti tabù si sta allargando in generale e in particolare molti argomenti in certe fasi di tensione momentanea diventano off limits c) è sempre bene non far inc***** gli interlocutori per mille buone ragioni d) poi siamo in prossimità del Natale quindi meglio adottare un profilo più Peace and Love Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1648655 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Xabaras Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre Il 05/12/2025 at 14:59, wow ha scritto: Censis: per il 30% degli italiani i regimi autocratici sono più adatti a governare oggi Guarda caso percentuale che si avvicina a quella degli analfabeti funzionali in Italia, quindi novax, sciachimichisti, nomoon e compagnia bella. I noncielodicono insomma. 1 Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1648670 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Savgal Inviato 7 Dicembre Condividi Inviato 7 Dicembre Nel documento compare più volte la parola "civiltà". Sarei curioso di sapere quale significato sia attribuito al termine. Link al commento https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/page/2/#findComment-1648730 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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